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Autore: _DNA    26/05/2013    1 recensioni
[Questa fic ha partecipato al contest "242" indetto da Audrey_24th]
| Endou e Kazemaru (rapporto di amicizia) | Rating Verde | Fluff |
Lo ammetto il contest è concluso già da un po', ma non sapevo se pubblicare questa fic o meno...
Alla fine mi sono decisa :3
Spero tanto che vi piaccia.
Elly-chan ♥
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Il sole si mescolava con le rigogliose chiome degli alberi, creando un gioco di colori tanto delicato quanto meraviglioso.
Non c’era dubbio, in primavera quel bosco risultava ancora più splendido.
Due bambini correvano lungo lo stretto sentiero ghiaioso costeggiato da milioni di alberi.
Mano nella mano, non smettevano di ridere e di sprizzare allegria.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mark/Mamoru, Nathan/Ichirouta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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.:. Tornerò presto .:.

(805 parole)

 


Il sole si mescolava con le rigogliose chiome degli alberi, creando un gioco di colori tanto delicato quanto meraviglioso.
Non c’era dubbio, in primavera quel bosco risultava ancora più splendido.
Due bambini correvano lungo lo stretto sentiero ghiaioso costeggiato da milioni di alberi.
Mano nella mano, non smettevano di ridere e di sprizzare allegria.
Poi iniziarono a rallentare, fino a che non si fermarono completamente, e si sedettero ansimanti per terra.
“Kaze-chan, sei stanco?” Domandò il castano al suo amico, una volta regolarizzato il fiato.
“No Endou, affatto.” Affermò il turchese sorridendo radioso.
L’altro fece passare dolcemente il braccio attorno ai suoi fianchi e lo strinse piano a sé.
“Saremo amici per sempre, vero?” Chiese con la voce leggermente tremante.
“Certo. Per sempre.” Sussurrò Kazemaru nascondendo il viso nell’incavo del collo del compagno.
“E giocheremo a calcio insieme per tutta la vita?” Domandò poi, acquistando più sicurezza.
“Sicuro.” Ridacchiò Ichirouta annuendo. Il calcio rappresentava il 99% dei suoi pensieri.
E quell’1% rimanente? Beh, l’azzurro sperava tanto che fosse riservato solamente a lui.
Rimasero abbracciati per qualche istante, quando un cupo rumore fece sobbalzare Mamoru.
“Cos’è stato?” Fece il piccolo maniaco del calcio guardandosi attorno allarmato.
“Il mio stomaco…scusa, non ho mangiato…” Rispose imbarazzato il piccolo Kazemaru.
Endou sorrise e si alzò in piedi lentamente, scrollandosi la polvere di dosso.
“Ho sentito che in questo bosco ci sono molte bacche non velenose. Tu aspettami qui, vado a cercarne un po’!” Affermò felicemente il castano.
“No, non importa! Resta qui con me!” Esclamò il turchese afferrandolo per un polso.
“Kaze-chan…”
“Non ho più fame, dico davvero.” Mormorò con un filo di voce, tenendo salda la sua presa.
“Ma…”
“Ho paura di rimanere qui da solo.” Ammise alla fine.
“Io tornerò presto, te lo prometto.” Disse accarezzandogli dolcemente i capelli chiari.
L’azzurro sembrò calmarsi un po’, poi annuì titubante.
Endou si divincolò dalla sua stretta e si allontanò di corsa, scomparendo nell’oscurità qualche metro più avanti.
Ichirouta si ritrovò da solo, a scrutare il paesaggio che lo circondava.
Doveva ammettere che il fruscio delle foglie mosse dal lieve vento e l’atmosfera calma e pacifica che si respirava lo facevano sentire meglio, la paura iniziava a scomparire.
Si alzò in piedi, cominciando a perlustrare attentamente quella zona e facendo attenzione a non allontanarsi troppo.
Quando si voltò per cambiare direzione, quello che vide gli fece increspare le labbra in un sorriso magnifico.
Davanti a lui –all’esterno del bosco- si estendeva un immenso campo verde, anche se definirlo ‘verde’ non è corretto, perché esso era punteggiato da milioni di fiori colorati.
Il piccolo turchese non ci pensò due volte e si precipitò entusiasta verso quello spettacolo.
Improvvisamente non si sentiva più così solo.
Si buttò in mezzo all’erba senza paura di farsi male: la grandissima quantità di petali diversi faceva apparire quel prato morbido come un materasso.
Kazemaru si stese allargando le braccia e le gambe, respirando l’intenso e dolce profumo emanato dai fiori, mescolato all’odore dell’erba e alla freschezza dell’aria pura.
Le palpebre gli si chiusero lentamente e il bimbo, ancora con il sorriso sulle labbra, cadde in un sonno profondo e beato.
 
 
XXXXX
 
 
“Kaze-chan!” L’azzurro sentì qualcuno chiamarlo e si svegliò di soprassalto.
“Kaze-chan, dove sei?!” Ancora una volta quel grido. Ichirouta riconobbe la voce di Endou e si tirò subito in piedi: lo stava cercando.
Tese l’orecchio, cercando di capire da dove provenisse il suono, ma senza ottenere risultati.
“Endou, sto arrivando!” Esclamò infine correndo verso l’entrata del bosco.
Tornò esattamente nel punto in cui si ritrovava quando il castano l’aveva lasciato e lì lo trovò, con le lacrime agli occhi.
“Kaze-chan!!” Urlò Mamoru emettendo un singhiozzo più forte e gettando le braccia al collo del suo amico.
L’azzurro sorrise dolcemente, accarezzando la schiena del compagno.
“Forza, adesso sono qui.” Sussurrò.
“Sì…” Mormorò il piccolo asciugandosi gli occhi con la manica della maglietta e abbozzando un sorriso.
“Ti ho portato delle bacche!” Esordì poi, come se tutta l’angoscia di qualche secondo prima fosse scomparsa, mostrando trionfante dei piccoli frutti rossastri.
“O-oh, grazie…” fece Kazemaru incredulo: le aveva raccolte sul serio, allora.
“Assaggiane una, dai!”
“Adesso sono sazio, veramente…” mentì Ichirouta, non avrebbe mai mangiato una di quelle…’cose’...
“Cosa?! Io sono andato a raccogliertele e tu ora non le assaggi nemmeno?!” Sbottò Endou corrugando la fronte.
Il turchese ridacchiò, per poi, subito dopo, scappare via, provocando il castano.
“Kaze-chan, torna qui!!” Gridò Mamoru inseguendolo con una falsa espressione offesa.
E così, senza neanche volerlo, i due iniziarono un ‘gioco’ che non sarebbe terminato tanto presto…
Però loro non se ne curarono affatto, continuando a rincorrersi spensieratamente.
Il sole si mescolava con le rigogliose chiome degli alberi, creando un gioco di colori tanto delicato quanto meraviglioso.
Era proprio vero, in primavera quel bosco risultava ancora più splendido.
Nonostante la quiete che solitamente regnava lì venisse distrutta dagli acuti gridi di Endou…
Ma una cosa era certa.
Da quel momento lui e Kazemaru non si sarebbero più lasciati neanche per un istante.








Angoletto dell'autrice:

Salve a tutti :3
Ahem...prima fic con Endou e Kaze-chan...
È penosa, lo so.
E francamente continuo a ripetermi che non avrei dovuto pubblicarla...
Se vi ha fatto proprio tanto schifo mi dispiace un sacco. Scusatemi.
Però io spero che un pochino vi sia piaciuta...
In ogni caso vi ringrazio dal profondo del mio cuore per aver letto.
Veramente, vi sono molto grata.
Ora devo scappare.
Un bacione a tutti,
Elly-chan




  
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