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Autore: The_Ruthless    26/05/2013    2 recensioni
Un'accecante luce bianca. Poi solo buio. Buio e nient'altro. Vuoto. Ero solo, nel buio, senza di lei. Solo!
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Smeraldi d'universo

 

«Ciao!»esclamo, andandole incontro.
«Ah, ciao.»replica lei, sorridendo appena.
Resto un attimo immobile, fulminato. Cosa le è successo?
Non è mai stata tanto fredda.
«Be'...»mi schiarisco la voce.«Andiamo?»annuisce soltanto, seguendomi nel cinema. Un cinema, che luogo banale per incontrarsi nuovamente dopo anni di lontananza. Attendiamo in silenzio il nostro turno nella fila, ne approfitto per lanciarle occhiate fugaci. Ha lo sguardo fisso, inespressivo e perso in lontananza. Sembra cercare di fuggire dalla realtà, sembra non appartenere neanche a questo mondo. I suoi occhi verdi sono vuoti, immaginano cose che nessuna di queste comuni ed ottuse persone potrà mai comprendere. Cose lontante dalla mia portata. Comincio a percepire una costante sensazione di peso allo stomaco; cosa è cambiato? Perché non posso più far parte del suo mondo? Perché non posso più comprendere la sua natura? Possibile che solo un paio di anni passati lontani l'uno dall'altra ci abbiano trasformati in due estranei? Noi, che eravamo inseparabili amici?
Non posso crederci, non voglio crederci...
All'improvviso si risveglia fissandomi dritto in viso, irritata:
«Si può sapere perché cavolo mi fissi? Che problema hai?»
Sussulto, abbassando il capo e facendo spallucce.
«Non mi dici niente...»ribatto, sperando che la mia risposta basti a farla innervosire e cominciare a parlare. Ma a sorpresa non dice nulla. Che ne è stato della Giorgia di un tempo?
Ci sediamo l'uno accanto all'altra e fingiamo entrambi di essere interessati ai trailer dei film che passano sullo schermo. Poi lei tira fuori il cellulare e comincia a parlare con una sua amica.
Inizia il film, un concentrato di crimine ed adrenalina, fatto di gare automobilistiche clandestine, violenza e sesso. Mi concentro sulla trama, dimenticandola per un secondo, ma presto vengo disturbato dalla vibrazione del suo cellulare. Sbuffo, infastidito. Dopo alcune lamentele da parte degli altri spettatori si decide a spegnerlo e comincia a seguire il film. Un paio di secondi bastano perché inizi a commentare, rimango stupito dalla mia irritazione. Questo suo lato non mi aveva mai urtato tanto, la zittisco e torno a dedicarmi allo schermo. Al secondo tempo c'è uno sblocco, cominciamo a scherzare insieme sulle improbabili scene e sugli assurdi effetti speciali, ridiamo. Ma qualcosa nella sua risata è diverso, suona falsa, superflua, non c'è nulla della gioia e della spensieratezza di un tempo.
La accompagno a casa con la macchina, questo silenzio mi sta distruggendo.
Stiamo raggiungendo un semaforo, la luce è ancora verde, scatta il giallo, automaticamente rallento. Poi qualcosa in me si risveglia, premo il piede sull'acceleratore, il motore ringhia come una tigre a caccia. Mi avvicino sempre di più all'incrocio, 60 km/h. 90. 110. 130. 160. Ci sono. Giorgia non reagisce, rimane impassibile. Con una derapata svolto a sinistra, la macchina si ribalta e va contro un albero. Mi giro a guardarla, i suoi occhi di smeraldo per la prima volta incontrano davvero i miei, posso distinguere tutte le emozioni che prova. Incredulità. Delusione. Tristezza. Rassegnazione. Compassione. Mi guarda e scuote appena la testa, chiudendo gli occhi come per celarli al mio sguardo. Perché non reagisce? Perché non si incazza? Perché non mi odia?
Finalmente capisco.
Non serve a nulla. Non è più ciò che era. Non saremo mai più un'unica entità, non serve a nulla cercare di stare di nuovo insieme. La realtà è che lei è cambiata, io no. Mi fissa di nuovo, lo sguardo terrorizzato. Finalmente una reazione. Sento il sangue caldo colarmi dalla tempia, ma non ci faccio caso. In lontananza, le sirene dell'ambulanza. Inutile, non arriveranno mai in tempo. Torno a guardare i suoi splendidi occhi, finestre sull'universo. Voglio che siano l'ultima cosa che vedrò prima di spegnermi. E, per un attimo, mi pare di comprendere...Ma è solo un attimo. Una bianca luce accecante e tutto si dissolve. E poi nulla, solo buio. Vuoto. Sono solo, al buio, senza più lei. Solo!
 

   
 
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