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Autore: _ Angel _    26/05/2013    4 recensioni
Cosa accadrebbe se dopo pochi mesi dalla confitta di Crono, si levasse un nuovo esercito oscuro? Un ultimo asso nella manica del signore del Tempo o solo un esercito che teneva davvero al proprio padrone? Una nuova profezia , incombe sul campo MezzoSangue.
Nuovi eroi partiranno in una nuova avventura. Cosa accadrà?
[postata poco dopo il 5°libro della saga, ma prima di 'P.J. e gli Eroi dell'Olimpo'.]
[E' IN CORSO LA REVISIONE.]
[MOMENTANEAMENTE INCOMPIUTA.]
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Gli Dèi, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 6. Iniziano i problemi.
Mai una volta che si riesce a stare in pace. MAI.





-DAL CAPITOLO PRECEDENTE.


Dopo che la nuova semidea fu portata in infermeria e riesce a mettersi in sesto, Percy e Annabeth le spiegano del campo e dei semidei.
Luna, la semidea in questione, fa poi la conoscenza di Chirone, il suo 'nuovo' maestro al campo.
La giornata dei ragazzi passò tranquillamente, finché a sera, durante la cena, ella viene riconosciuta dalla rispettiva madre divina: Atena.

-Buona lettura.




************



*POV ANNABETH.*


Quella sera, Luna fu riconosciuta.
Sinceramente, un po' mi aspettavo di 'ritrovarmela' nella capanna numero 6 come sorella.
Insomma.
Capelli lunghi, biondi e ricci quasi quanto i miei, occhi grigi e intelletto.
Quella ragazza ci sapeva fare con i calcoli, con le invenzioni e via dicendo,quasi quanto la sottoscritta.
Quando il simbolo di Atena scomparve dalla sua testa, l'abbracciammo , fieri di avere un'altra semidea da accogliere nella nostra 'casa' estiva.
Dopodiché, sotto lo sguardo di tutti i ragazzi che erano rimasti nei loro rispettivi tavoli e che fissavano la scena, alcuni dei miei fratelli iniziarono a 'trascinare' Luna verso la capanna , iniziando a spiegarle alcune 'regole' del posto.
'Quando hai qualche strategia riguardante la Caccia alla Bandiera , dilla subito, potrebbe rivelarsi un fenomeno!'
'Non sai quanti progetti ti faremmo vedere!' dicevano alcuni di loro,mentre prontamente Luna rispondeva di non sapere cosa fosse la Caccia alla Bandiera e via dicendo.
Salutai Percy con un cenno di mano, poi mi diressi verso 'la mandria' di ragazzi che andavano dritti verso la capanna.
-'Ragazzi! Contegno!'- urlavo delle volte per farli calmare.
Sospirai esasperata , poi continuai a camminare con loro.

Una volta arrivati davanti la porta di casa, tutti si fermarono.
Inizialmente non mi accorsi di nulla perchè mi guardavo intorno per paura che qualche bambino fosse sfuggito dal gruppo, ma quando vidi che tutti erano rimasti fermi a fissare davanti a sè in silenzio, mi feci spazio fra loro e raggiungetti la prima fila.
-'Cosa diamine è succes-' -
-'..so.'- continuai dopo una manciata di secondi.
-'SI PUO' SAPERE CHI E' STATO?'- gridai voltandomi indietro verso i ragazzi del mio gruppo e quelli seduti nei tavoli in lontananza, in modo da farmi sentire anche da loro.
-'Oh, il colpevole non la passerà liscia, neanche per sogno.'-

La capanna di Atena era in condizioni pietose.
L'ingresso era stato scarabocchiato con delle bombolette rosse con la scritta 'ERRE ES KORAKAS' (anche se era vietato portare cose del genere al campo) , mentre le finestre erano tutte semidistrutte. Da dentro si intravedeva una luce semi-accesa.
-'Torno subito.'- dissi infuriata ai miei fratelli che guardavano sconvolti il tutto.
Aprii la porta e in quel momento ringraziai lo Stige di non aver avuto colui che fece tutto ciò sotto le mani.
La capanna, dentro, era un luogo inguardabile.
Libri strappati, fogli che contenevano alcuni dei progetti distrutti, letti , scaffali -e chi ne ha più ne metta-, tutto rovinato.
Corsi verso quello che era il mio letto, e per un momento fui davvero felice di ritrovare il computer che Dedalo mi donò appena prima di andare negli Inferi, intatto.
Peccato che quest'ultimo era acceso e accanto ad esso era rimasto il cappuccio di una chiavetta.
Qualcuno aveva copiato alcuni (o tutti) miei progetti su una chiavetta e aveva lasciato il tappo lì.
Dopo essermi guardata in giro, notai che alcuni dei miei progetti che lasciavo al campo, erano andati distrutti.
Presi qualche foglio in mano, in cerca di un qualcosa di ancora intatto, ma quello che riuscii a trovare fu davvero poco.
Per un istante, mi chiesi quando sarebbe potuto succedere tutto ciò.
Per quanto trambusto avremmo potuto causare durante la cena, ero più che certa che avremmo sicuramente udito qualcuno che 'distruggeva' la nostra capanna.
E poi.. Perchè proprio la nostra?
Mille dubbi vagavano per la mia mente e la cosa non mi piacque per niente.
Odiavo non sapere.
Era una delle cose che non riuscivo a sopportare.
Poco tempo dopo, arrivò davanti alla porta della capanna Chirone, seguito da un signor D alquanto scocciato; probabilmente avrebbe preferito tornare a giocare a pinnacolo.
-'Annabeth, ho chiamato Chirone e il signor D.. Spero di aver fatto bene'- mi disse uno dei miei fratelli.
-'Si. Grazie.'- risposi.
Scesi dal mio letto e m'incamminai a dir poco furiosa verso i due adulti.
-'Chirone. Signor D. A voi l'onore di constatare con i vostri occhi la capanna.'- borbottai, mentre mi allontanavo dal luogo.
Alcuni fecero per fermarmi , ma Chirone disse loro un qualcosa come 'lasciatela sola per un po'.. '
M'incamminai verso la foresta, ma decisi di non intrufolarmi troppo in essa per non perdermi durante la notte.
Sarebbe stata una scocciatura poi, combattere contro qualche 'mostro' che abitava in essa, e sinceramente non ero dell'umore adatto per affrontare nessuno.
Avrei sicuramente danneggiato qualche albero, e le ninfe e Grover non mi avrebbero perdonata tanto facilmente.
Mi sedetti in una roccia e mi guardai attorno.
In lontananza vidi che anche gli altri ragazzi delle altre capanna si stavano avvicinando alla capanna di Atena .
-'Hey Annabeth, è tempo che non ci si vede.'- mi disse una voce familiare dietro di me.
Mi voltai scocciata verso quella voce, poi la mia arrabbiatura passò un po'.
Poggiato nel tronco dell'albero che mi stava dietro, c'era Nico, un ragazzo tredicenne figlio di Ade che era diventato nostro amico da circa tre anni.
All'inizio era diffidente ed odiava molto Percy perché lo considerava colpevole della morte di sua sorella Bianca, ma da un po' di tempo i due erano diventati amici.
-'Ciao Nico!'- gli dissi, alzandomi per andarlo a salutare.
-'Tutto bene Annabeth? Stavo per tornare al Campo per parlare di alcune faccende con te,Percy e Chirone, ma vedo che non è il momento adatto.. '- continuò indicando la capanna di Atena.
-'Ma che è successo?'- concluse.
-'Magari lo sapessi.'- gli risposi , mentre la rabbia tornava pian piano.
-'Capisco.'-

In quel momento, vidi Percy correre verso di noi.
Pensai che perse tempo cercando di capire ciò che stava succedendo alla capanna di Atena, prima di venirmi a cercare.
Arrivò sospirando nel punto in cui eravamo io e Nico a testa bassa per prendere fiato dopo la corsa che si era fatto per tutto il campo.
Quando alzò la testa, fu sorpreso nel vedere il cugino, poichè quest'ultimo non stava quasi mai al Campo (anche dopo che si costruì una capanna in onore di Ade con l'aiuto di alcuni zombie), poichè viaggiava molto e un po' dovunque.
Di solito però, tornava così, di colpo.
Un attimo prima non c'è, un attimo dopo te lo ritrovi davanti facendoti venire un colpo.
-'Hey Nico!'- lo salutò Percy. -'Ben ritornato'- continuò.
-'Ciao Percy'- rispose lui, porgiandogli poi un enorme osso che aveva tenuto accanto all'albero.
-'L'hai evocato tu, o cosa?'-
-'Oh, non è niente. Piccolo regalo per la signora O'Leary dagli Inferi. Ho incontrato Dedalo per caso e mi ha dato quell'osso dicendomi di darlo a lei.'-
-'Oh. Ok.'-
Poco dopo Percy chiamò la sign. O'Leary e lei si catapultò in tutta fretta dove eravamo noi.
Dovete sapere che la signora O'Leary era un segugio infernale 'buono' .
Era la 'cagnolina' di Dedalo, ma dopo che quest'ultimo andò nel regno di Ade, l'aveva affidata a noi.


Inizialmente se ne occupavano Beckendorf e Chirone durante l'assenza di Percy, ma dopo che Charlie perse la vita nella Principessa Andromeda, venne curata soprattutto da Perce, Tyson , Nico ,Chirone o chiunque le stia simpatico, compresa me.

Percy le lanciò l'osso e lei lo rincorse felice.
Dopo ch'ella se ne andò e la rabbia mi passò almeno di poco, tutti e tre ci incamminammo verso la Sala Grande del campo, dove Chirone e il signor D stavano possibilmente riflettendo dove poter 'smistare' i figli di Atena per quella notte.
Bussai alla porta e l'aprii poco dopo.
Come temevo, trovai i capogruppi delle altre capanne che stavano discutendo su dove far alloggiare i ragazzi di Atena per quella notte.
C'erano alcuni che dicevano che dovevamo stare nella cabina di Ermes , altri che rispondevano dicendo che eravamo in troppi.
Percy tossì per farsi notare , dopodichè tutti gli occhi furono puntati su di noi.
-'Potremmo essere smistati a gruppi in case differenti se siamo in troppi. '-
Chirone, che fino ad un momento prima era chino sul tavolo da ping pong per trovare l'idea, sollevò la testa e sorrise sollevato nel vederci di ritorno .
-'Buona idea.'-rispose lui. -'E Nico. Bentornato.' continuò sorridendogli.
Nico accennò di poco ad un sorriso, poi andò a sedersi in una delle sedie libere.
Io e Percy fecimo lo stesso.
-'Allora... Continuiamo la riunione.'- accennò Lucas.
-' Ragazzi, come ha detto Annabeth potremmo far alloggiare i ragazzi della sua capanna in gruppi da cinque nelle altre. Siete d'accordo?'- disse Clarisse.
Tutti i capogruppo alzarono la mano, compresi Percy e Nico, anche se quest'ultimo era un po' scocciato del dover condividere la propria capanna con altri.
Subito dopo, iniziammo a creare gruppi da smistare in ogni capanna.
I rimamenti , avrebbero alloggiato in alcune stanze della Casa Grande sotto consenso del signor D., nelle camere vicine a quella di Rachel.
-'Per me andrebbe bene dare anche un'occhiata ai piccoli insieme ai fratelli di Annabeth, quindi per me non c'è problema. Alcuni potrebbero anche stare in stanza con me...Certo non entreremo mai in sei nella mia stanza, ma circa due bambini potrei farli stare.'- disse Rachel , che partecipò alla riunione sotto consenso di Chirone.
Iniziammo così a discutere sui gruppi da creare, in modo che i più piccoli e i più grandi fossero 'equi' .
Mi spiego.
Due bambini e tre ragazzi più grandi per tenerli d'occhio e via dicendo.
Alla fine si arrivò al punto in cui io fui smistata per puro caso nella capanna di Percy per via di una decisione della capogruppo della capanna di Afrodite; le lanciai un'occhiataccia , visto che era stata sua l'idea, e lei abbassò lo sguardo sul tavolo da ping pong con fare colpevole.
Per carità, non che non mi dispiacesse stare nella stessa capanna di quel Testa d'Alghe, ma tutti iniziarono a guardarmi maliziosamente e io iniziai a scoccare occhiatacce ovunque.
Percy, dal canto suo, guardò ancora stranito i ragazzi che sedevano attorno al tavolo non capendo ancora molto della situazione.
Alla fine , quando quest'ultimo sembrò capire, arrosii un poco e disse che la sua capanna avrebbe potuto ospitare anche un'altro semidio più piccolo. Optammo per Martha, una bambina di appena quattro anni ch'era arrivata al campo grazie ad uno dei familiari di Grover.
Finalmente, dopo circa un'ora passata a discutere sul tutto, Chirone disse che la riunione era finalmente conclusa, e che avremmo discusso del colpevole solo il giorno seguente.
Fui costretta ad accettare, anche se avrei preferito parlarne al momento.
Quando uscirono tutti dalla sala, io, Nico e Percy rimanemmo seduti ai nostri posti.
-'Chirone,signor D e voi due, devo parlarvi.'- iniziò il ragazzo.

-'Nico, potremmo parlarne domani..' cercò di dire Chirone.
-'Non posso rimandare. La faccenda è grave.' continuò Nico.
-'In quest'ultima settimana sono stato negli Inferi, nel palazzo di mio padre e la situazione non è per niente buona. Molti spettri blaterano spaventati dicendo di riuscire a scorgere un qualcosa di oscuro nell'aria, ma non riescono a dirmi cosa sia di preciso. Inoltre, mi sono informato, e gli attacchi dei mostri stanno aumentando di giorno in giorno.'-
Chirone guardò il ragazzo assorto nei suoi pensieri, mentre il signor D si fingeva poco interessato alla faccenda, continuava a bere la sua Diet Coke.
-'Ragazzo, sò perfettamente che la situazione non è piacevole. In questo momento stiamo cercando di aumentare l'allenamento di tutti i semidei qui presenti per un qualsiasi avvenimento futuro, ma purtroppo, nessuno ha la certezza di ciò che accadrà. In questo caso, domani vedrò di discuterne meglio con i satiri e le ninfe delle selve in modo che se essi scoprano qualcosa, lo verremo a sapere in modo sbrigativo.. nel frattempo posso solo convocare i consiglio dei satiri anziani, come già preannunciato ad Annabeth , mentre il signor D potrebbe accennare la situazione ai suoi .. familiari'-
Il signor D gli scoccò un'occhiataccia.
-'E va bene. Domani ne parlerò con gli altri dei. Anche se non riesco a capire cosa possa servire , dato che non abbiamo ancora un 'nemico' determinato!'- disse con tono scocciato.
-'Comunque, ragazzi, andate a riposarvi, domani ci attende una giornata lunga.'-
Non seppi esattamente cosa volle dire Chirone con quelle parole , ma avevo l'impressione che il giorno dopo sarebbe successo qualcosa.. ma che cosa?
Mi alzai cercando di capire le parole del centauro, e quando alzai il volto verso di lui mi fece l'occhiolino e mi porse un sorriso , il quale stava per 'riposati Annabeth, è stata una giornata faticosa per tutti'.
Non appena uscimmo fuori, vedemmo il caos più totale.
Alcuni capogruppo cercavano di 'recuperare' i gruppi da far alloggiare nelle proprie capanne, mentre alcuni erano terrorizzati dall'idea di dover passare una notte nella cabina di Ade.
Quell'aria spettrale non piaceva a nessuno, tranne al diretto interessato.
Accanto a noi Nico sbuffò, poi salutandoci con un cenno di mano si diresse in fretta e furia verso la sua capanna esclamando cose del tipo 'Guai a voi se toccate una qualsiasi cosa e la ritrovo fuori posto!' .
A Percy scappò una risata, cosa che successe anche a me.
Poi vidi una bambina avvicinarsi.
-'Annabeth!'- esclamò lei tutta contenta.
-'Hey Martha, cosa succede?'- le dissi io cercando di parlarle nel modo più gentile possibile e prendendola in braccio.
-'E' .. è vero che un bimbo cattivo ha fatto qualcosa di brutto alla nostra casetta?'-
-'Purtroppo si.. Ma tranquilla, domani la nostra capanna verrà aggiustata.'- continuai facendole un sorriso.
Martha si girò verso Percy per poi dire -'Ohh il ragazzo della sorellona!'-
Io e Perce arrossimmo un poco, poi lui la prese in braccio.
-'Percy Jackson in persona, carissima Martha. Vieni con me, andiamo a chiamare i tuoi fratelloni.'- le disse lui.
Si girò verso di me.
-'Annabeth se vuoi inizia pure ad andare nella mia capanna. Arriviamo fra cinque minuti.'-
Accennai ad un si, poi mi diressi verso la capanna numero tre, appartenente ai figli di Poseidone, in modo da iniziare a sistemare i letti per i più piccoli e i sacchi a pelo per i più grandi.
Aprii la porta e ritrovai il disordine più assoluto.
-'Quel Testa d'Alghe.'-
Iniziai a riordinare un po' tutto quello che mi capitava fra le mani, e in poco tempo riuscii a sistemare la stanza.

Poco dopo, arrivarono Percy con altri miei cinque fratelli e sorelle.
I più piccoli iniziarono a giocare fra loro, mentre i più grandi si guardavano attorno incuriositi da quella capanna che per troppo tempo era stata vuota, fino all'arrivo di Perce, ma che anche dopo il suo arrivo, nessuno era mai entrato lì dentro.
Non appena quest'ultimo varcò la porta, si guardò intorno sbalordito.
Possibilmente si era ricordato in quali condizioni pietose aveva lasciato la capanna e mi sussurrò un 'Grazie'.
Gli risposi un 'Fa più attenzione Testa d'alghe', poi iniziai a sistemare i bambini nei loro letti.
-'Ragazzi mi dispiace, ma per noi ho trovato solo dei sacchi a pelo.I letti ho preferito lasciarli a loro.. Spero non vi dispiaccia.'- dissi ai miei fratelli indicando un poco i più piccoli.
-'Tranquilla.'- mi rispose Claire ,una ragazza di circa quattordici anni, seguita a ruota da Christopher, un ragazzo del Canada di 15anni.
Sorrisi ai due, poi dissi loro che potevano andare a dormire e che li avrei 'seguiti' poco dopo.
Percy mise a dormire Martha nel suo letto, poi spense le luci.
Mi avvicinai al 'balcone' della capanna che dava sul lago delle canoe con Percy che mi seguiva facendo piano per non svegliare i piccoli che si erano già addormentati.
-'Che succede, Sapientona?'- mi chiese.
-'Niente... Stò solo cercando di capire chi possa aver fatto tutto ciò alla capanna di Atena.'- gli dissi sospirando.
Lui mi mise le braccia sopra le spalle e mi tirò a sè.
-'Tranquilla, riusciremo a scovare il colpevole'- mi disse lui.
Annuii un po' cupa.
Rimanemmo 'abbracciati' per un po' di tempo, poi mi allontanai da lui .
-'Sarà meglio andare a dormire. Non vorrei che mia madre ti fulminasse.. Sai , penso che non veda con buon occhio questo nostro 'alloggio momentaneo... Mio in particolare.'- gli dissi, sforzandomi di non ridere.
Percy spalancò gli occhi , ricordandosi della dea.
-'Ohmieidei. Vero. Tua madre.'-
-'Sappi che non potrai avere paura di lei per sempre.'-
-'Non ha mica minacciato te, eh.'-
Mi scappò un sorriso, poi Percy mi sorrise anche lui e mi diede un bacio.
Non mi abituerò mai a quei momenti.
Dopodichè ci staccammo ed andammo a dormire.
Presi un sacco a pelo, cercando il quinto.
Ero più che sicura di averne presi cinque, ma l'ultimo era 'misteriosamente' sparito.
Mi voltai verso Claire e Christoper.
-'Ragazzi. Dov'è finito il quinto sacco a pelo?'- chiesi loro bisbigliando per non svegliare i bambini.
-'Non lo sappiamo. Buonanotte.'- mi risposero loro con fare innocente.
Che poi tanto innocenti non erano, visto che soffocavano a stento una risata. Delle volte pensavo fossero figli di Afrodite, non di Atena. Troppo maliziosi, quei due.
-'Perfetto. Buonanotte anche a voi.'- sbraitai io.
Feci per dire qualcos'altro, quando vidi il ragazzo stare seduto accanto a terra ai letti dei bambini.
-'Percy, cosa stai facendo lì?'- -'Tranquilla, dormi tu lì, io vado a cercarmi qualche coperta.'-
-'Percy , siamo a Dicembre inoltrato. Ti prenderai sicuramente un malanno, e se dobbiamo davvero combattere contro un qualcosa di potente, tu non devi ammalarti.'-
Presi in una mano il sacco a pelo e lo sistemai a terra.
Mi sdraiai , poi riuscii a convincere Percy a fare lo stesso.
Sperai solo che in quel momento nessuno si fosse accorto della cosa,poichè ero rossa sino alla punta dei capelli... Stessa cosa di Percy.
Lui mi fu vicino, fin troppo vicino poichè quel sacco a pelo era un po' stretto.
Quando ci sdraiammo aprì in un gesto le braccia e mi ci catapulta dentro, poggiandomi sul suo petto.
..Dormimmo così, abbracciati, anche se ero sicura che mia madre non fosse per niente d'accordo con tutto ciò.



*POV PERCY*


Grazie a due fratelli di Annabeth, io e quest'ultima dovemmo dormire nello stesso sacco a pelo.
Miei dei , che imbarazzo.
Quella notte tutti i ragazzi nel campo dormimmo con i vestiti che avevamo in quella giornata per paura di un attacco a sorpresa durante la notte.

Riuscii ad addormentarmi poco dopo essermi sdraiato , il che mi 'permise' di fare un'altro sogno.

Questa volta, ero in una sala piuttosto grande.. e aveva l'aria di un non sò che familiare.
Poi misi a fuoco l'immagine.
Ero dentro la sala del museo Greco che visitai quattro anni prima quando ero alla Yancy Accademy.
Mi voltai intorno, ma fui costretto a concentrarmi su altro.
Sentii un urlo agghiacciante dalla sala accanto , poi vidi un ragazzo dalla voce anch'essa familiare che parlava ad un'altra figura.
-'Mio signore.. No. Non è ancora l'ora.'- diceva il ragazzo.
Non riuscii a scorgere molti altri particolari , poichè dopo la scena cambiò e mi ritrovai in una spiaggia di Manatthan.
Accanto a me intravidi mio padre.
-'Percy. Stà attento.'-
Mi disse solo quello, poi mi svegliai di colpo e mi alzai dal sacco a pelo.
Dal fuori della capanna si sentì un'urlo agghiacciante simile a quello che sentii nel sogno.
Io , Annabeth e i suoi fratelli più grandi ci catapultammo fuori dalla porta.
Estrassi Vortice dalla tasca e tolsi il cappuccio per pura sicurezza.
Non appena fummo nel luogo in cui si sentì l'urlo, notammo un mostro enorme che identificai come : essere immenso , simile al Minotauro.
Nelle mani , quest'ultimo teneva per il collo una ragazza di Afrodite, mentre le sue sorelle urlavano per paura che le accadesse qualcosa e i loro fratelli cercavano della armi.
Vidi Luna, ch'era vicina a noi mettersi le mani nei capelli in preda al panico.
Annabeth le si avvicinò.
-'Luna.. Stai bene?'- le chiese lei.
-'Quel mostro... Mi .. Mi ha quasi ucciso, prima che arrivassi qui! Sono.. Sono sicura che stesse cercando me.'- rispose lei con terrore.
Annabeth mi guardò sconcertata, poi portò Luna lontano da quel luogo.
Quella povera ragazza aveva già combattuto troppo contro quell'essere.
Non appena furono lontane, feci una cose che mi risultava 'normale' dalla battaglia .
Iniziai a correre verso quell'essere costringendolo a lasciare la ragazza per concentrarsi verso di me, e non appena la figlia di Afrodite ruscì a fuggire dalle grinfie di quest'ultimo partì all'attacco, mentre vidi di sfuggita i più piccoli fuggire chissà dove nel, seguiti da alcuni satiri e da alcune ninfe, che cercavano di prenderli prima che s'imbattessero in qualche altro mostro.




***




Angolo Autrice

Salve a tutti!
Ecco il nuovo capitolo! 8D
Mi scuso per il ritardo, ma la scuola mi stà addosso come non mai, quindi ho dovuto 'tardare' nel caricare il sesto capitolo.
Come vi sembra?
Spero che vi piaccia u.u Stavolta ho osato un po' con i momenti Percabeth poichè da questo capitolo in poi me vedremmo delle belle.
Chissà se Percy riuscirà a sconfiggere quel mostro.. è v é
Potrebbe capitare un qualcosa a qualche personaggio.. Chissà.
E poi.. I ragazzi che urlano, i bambini che scappano spaventati.
Vi ricordate questa scena? E' quella del sogno.
Chissà cosa accadrà.
Sinceramente non sò quando riuscirò ad aggiornare, ma lo farò comunque c:

Inviatemi le vostre recensioni, necessito dei vostri pareri !
A presto c:

_ Angel _



[CAPITOLO REVISIONATO E CORRETTO = 12/O7/2O13]
  
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