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Autore: Sbren    26/05/2013    1 recensioni
Una storia da leggere in pochi minuti, dove la protagonista, Mia, riuscirà finalmente a vivere per sempre con il suo Jake.
E' un po' particolare come storia, non vi scandalizzate se non ci capite nulla all'inizio.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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* La Laguna Blu *

Intro:
Mentre mi si asciuga lo smalto brillantato blu sulle unghia, vi racconterò la storia di Mia.


Si era distesa sul divano, dopo essersi preparata una cioccolata calda, concentrata a guardare il soffitto mentre pensava al fatto che il giorno dopo avrebbe dovuto affrontare il compito scritto di matematica e che quindi, teoricamente, avrebbe dovuto studiare. Ma mi pare di aver detto “teoricamente”, no? Quindi rimase tutto il pomeriggio e fissare il soffitto del salotto/ angolo cottura. Abitava in una casetta piccola, dove c’erano giusto un bagno, la camera dei suoi genitori, la sua, quella di suo fratello e poi in un unico ambiente la cucina e il salotto. All’improvviso le venne in mente un’idea insolita, dettata probabilmente dalla depressione che si stava impossessando della sua mente: perché non uscire a fare un giro da sola? Si mise una tuta e le scarpe da ginnastica, giusto per stare comoda. Prese le chiavi di casa e si precipitò fuori dall’abitazione.

Era già buio, ma le strade erano illuminate dai bassi lampioni delle case che sorgevano come funghi lungo la strada. I marciapiedi, a causa dell’erba non curata, sembravano sentieri e le strade le ricordavano lunghi fiumi. La rotonda dell’incrocio alla fine del corso era come una piccola l’isola Tiberina. Gli imponenti palazzi erano grandi rocce scavate dal sole  e dal passaggio dell’acqua. Il gattino randagio si trasformava in uno scoiattolo e il cane che faceva pipì all’angolo in un lupetto. I cassonetti verdi dell’immondizia assumevano le sembianze di grandi rovi. I gas di scarico delle auto erano nebbiolina. Tutti i rumori tramutavano in grilli, gufi e ululati ed i suoi passi producevano lo scricchiolio delle foglie secche. Le faceva compagnia un passerotto, trovatosi lì per caso, ma a cui pareva piacere così tanto il nuovo mondo, tanto da non volersene andare. Le volava attorno e cinguettava come se volesse parlare, volesse convincerla a proseguire il percorso all’interno della foresta.

E lei seguì il suo consiglio.

Arrivò ad una piccola laguna blu. Si guardava attorno ed era tutto così spettacolarmente meraviglioso. Le lucciole creavano un’atmosfera magica; più in là c’erano due struzzi rosa che si dissetavano con l’acqua un po’ stagnante della romantica laguna; due leoni accomodati in posizione di sfinge sotto una grande quercia secolare dormivano l’uno accanto all’altro; sotto i suoi occhi due rane nuotavano nel laghetto; vicino al campetto di fiori, due tartarughe facevano a gara a chi arrivava prima in un albero cavo poco più distante dove giocavano due leprotti.

Solo lei era sola.

Continuando ad osservare il panorama, notò che sulle rive della laguna c’era una piccola barca di legno con dei remi e dentro c’era qualcuno seduto.
- Ciao. – disse lei timidamente. Lui sussultò.
- Ciao. Non mi aspettavo di vederti qui. Per lo meno non così presto. – rispose dolcemente lui riconoscendola.
- Non era nei miei programmi, ma non mi dispiace essere qui. Mi mancavi, Jake, mi mancavi da morire. – ribatté lei, entrando nella barca – E così ora vivi qui? –
- Eh già. Ho sempre sognato di visitare un posto così. Non avrei mai immaginato di rimanerci per sempre. – affermò lui, stringendosi nelle spalle –Ti va di fare un giro? –
- Sì, sì mi piacerebbe molto. – acconsentì lei, così Jake slegò la corda dal piccolo molo e cominciò a remare verso il centro della laguna.
- Verrà giorno? – chiese all’improvviso la ragazza.
- Sì, certo.
- Ah, ah capisco. – continuò a guardare in giro lei.
- Mi dispiace che tu sia già venuta a trovarmi. Non credo fosse il momento adatto. – si espresse Jake con una nota di disapprovazione sul volto.
- Non sono venuta in visita. Cioè, non solo a trovarti. – sospirò lei – Credo di essere venuta per restare. –
- Non puoi reagire così. Hai ancora molto da… -
- Perché, tu non l’avevi? Hai mollato tutto così, mi hai mollata… -
- Non ti ho mollata. Il fatto è che della vita che facevo prima amavo solo te e nient’altro. E non riuscivamo neanche a vederci spesso. Non avevo altra scelta. Tu ce l’hai. –
- Non è stata una mia decisione. Non sono venuta qui per mia volontà. E’ stato un incidente, non sarei dovuta arrivare fin qui. Ma credo che ora sia troppo tardi per tornare indietro. –
- E ora? –
- E ora rimarrò qui con te. E questa vita sarà migliore dell’altra. –
- Ora sei Mia per sempre. – lui la baciò dolcemente, sotto la luce fioca delle lucciole e il caldo buio della laguna. Lei si lasciò andare capendo che quello non era come i “per sempre” della sua vita precedente, vuoti, senza un vero valore. Ma era un vero “per sempre”, ricco di significato, una promessa infrangibile fatta alla persona che più ha amato e che più amava.
 
[ La sedicenne Mia Andersen è morta questa notte in ospedale, dopo esser stata trasportata d’urgenza dall’ambulanza chiamata dai genitori. Sua madre ha dichiarato che appena tornata a casa aveva percepito un’aria irrespirabile ed aveva aperto le finestre, ma giunta nel salotto, il quale è unito all’angolo cottura, ha trovato la figlia priva di sensi sul divano. Gli accertamenti hanno verificato che la causa del decesso è stata una fuga di gas dai fornelli, ma non si esclude che si sia trattato di suicidio. Infatti esattamente due settimane fa il suo fidanzato diciassettenne, Jake Houston, si è tolto la vita buttandosi dal balcone della propria abitazione al quarto piano. Per entrambi i tentativi dei medici di rianimarli sono stati vani. ]
 
(: Angolo autrice :)
Bene, concludo qui poiché il mio smalto blu, ispiratore di questa storia, si è asciugato :3
Mi lasciate un piccola recensione? Please *occhi da cucciolo*
E' la prima volta che tento una cosa del genere, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate :)
Muchas Gracias <3

-Sbren

   
 
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