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Autore: redeagle86    12/12/2007    1 recensioni
Due dolori diversi...due dolori che si cercano...forse solo la morte può appianare ogni cosa e cancellare il passato...
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. XIII. Annuncio importante

 

Seduta nel portico di casa Kinomiya, Hilary si concesse un sospiro: era trascorsa una settimana da quando aveva saputo di essere incinta. Era arrivato il momento di parlarne anche agli altri. A un mese dalla morte di Kei.

-Hila, non credo tu sia venuta per stare qui sui gradini- la interruppe Takao, sedendosi accanto all’amica.

-Infatti. Ho convocato anche altre persone: devo dirvi una cosa e voglio che ci siate tutti.

-È una buona o una cattiva notizia?

-Per me all’inizio era sconvolgente, ma giorno dopo giorno mi sembra sempre più meravigliosa.

-Mi devo preoccupare?

-No, per una volta accontento i tuoi desideri.

Quella frase lo lasciò senza parole: cosa significava? Non ebbe però il tempo di ribattere perché una lussuosissima automobile parcheggiò proprio davanti al suo cancello. Stava per dire qualcosa quando vide scendere una persona la cui sola vista gli gelava il sangue nel corpo.

Ma ciò che lo sconvolse di più fu il vedere Hilary andare incontro all’uomo e fargli strada.

-Da questa parte, signor Hiwatari.

-Hilary!- tuonò Takao, facendola sussultare. –Non credi di dovermi una spiegazione?

-Entri in casa. La raggiungo subito.

Si portò di fronte al ragazzo, pronta a ricevere una predica, ad essere investita dal fiume di parole con cui l’amico l’avrebbe travolta.

-Che ci fa quell’uomo a casa mia? Kei si starà rivoltando nella tomba all’idea che…

-Lui e suo nonno si erano chiariti. Se gli porti del rancore vedi di fartelo passare. Per me, per la nostra amicizia…

Gli accarezzò una guancia, lasciando che poi lui la abbracciasse stretta.

-E io che credevo mi avessi rimpiazzato con un nuovo migliore amico…era questo che tu e Rei stavate nascondendo.

-Ti saresti opposto se te ne avessi parlato. È una brava persona, Takao, te lo giuro.

-Non voglio mettere in dubbio il tuo giudizio, Hila, ma mi ci vorrà ben più di una giornata per fidarmi di lui.

-Lo capisco. Mi basta solo che tu non faccia scenate.

-Non preoccuparti.

-Comunque non è di questo che vi devo parlare- concluse, sparendo in casa. Takao si era già voltato quando lei riapparve esclamando: -E poi tu sarai sempre il mio migliore amico, gelosone.

 

Tutti erano riuniti nel salotto di Takao: i Bladebreakers e nonno Jei tenevano gli occhi puntati sulla fanciulla e su Hito. I ricordi della Russia erano ancora vivi in ognuno di loro, ma rimangiavano ogni commento per amore dell’amica.

-Amici miei, devo fare un annuncio. Devo ammettere che questo giorno lo avevo sempre immaginato diverso, soprattutto con Kei accanto a me: ma la vita non è mai come uno la progetta.- Si portò una mano sul cuore: il suo ragazzo le era comunque vicino, lo sentiva. Se chiudeva gli occhi poteva quasi avvertire la sua presenza. –Aspetto un bambino.

Il silenzio scese sulla sala: non sapevano bene cosa dire o semplicemente dovevano assimilare la notizia.

Fu Takao a rompere quel momento, correndo ad abbracciarla.

-Avrò un nipotino!- gridò.

Subito dopo anche gli altri la strinsero fra le braccia, entusiasti di quella novità. Quante volte avevano preso in giro Kei, domandandogli di regalare loro un piccolo o una piccola blader che avrebbe gironzolato per casa chiamandoli zii. E il ragazzo rispondeva:

-Chiedetelo a Hilary.

-Bisogna andare a festeggiare: vi invito tutti a cena!

-Se qui c’è qualcuno che invita, quella sono io- li interruppe Hilary.

-O io- proseguì Hito. –Potrete ordinare tutto ciò che volete.

-Tutto?

-Lei non conosce Takao, altrimenti non avrebbe detto questo- spiegò Max.

Hilary accennò un saluto a Rei, l’unico a non essere preso dalla discussione sulla cena, poi uscì diretta verso il cimitero.

 

L’uomo nell’auto nera seguiva tutti i suoi movimenti, come un felino in attesa di attaccare la preda.

Quella sciocca doveva imparare a stare al suo posto.

 

-Amore mio.

Accarezzò la sua foto, sistemando un mazzo di fiori rossi e sorridendo fra le lacrime.

Era già trascorso un mese. Le mancava da morire, non c’era un solo istante in cui non desiderasse riaverlo al fianco: una parte di lei aveva accettato la sua morte, consapevole che il suo spirito l’avrebbe protetta sempre.

Era l’altra metà che ancora non si rassegnava, che soffriva al solo pronunciare il suo nome.

-Tuo figlio crescerà forte come te, lo proteggerò e gli darò tutto l’amore di cui sono capace. Te lo prometto.

-E noi gli insegneremo a lanciare il bey- esclamarono alle sue spalle.

-Ragazzi!

-Sapevamo di trovarti qui- continuò Takao. Aveva in mano un mazzo di rose bianche. –A volte ho quasi l’impressione che sia ancora in mezzo a noi.

-Forse è così- replicò Max.

-Anzi, è certamente così- concluse Rei.

 

  
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