Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: wintershield_    27/05/2013    6 recensioni
Juliet è una normalissima studentessa universitaria, con un futuro brillante ad aspettarla. La sua vita viene però sconvolta dall'assassinio del suo fidanzato da parte di una demone di nome Lilith. Il desiderio di vendetta e di risposte la porterà ad entrare a far parte del mondo dell'occulto e dei cacciatori di esseri soprannaturali grazie allo zio. Sul suo cammino incontrerà due fratelli cacciatori: Sam e Dean Winchester, che le cambieranno la vita più di quanto si sarebbe mai aspettata.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


 

15.
 

“Ehi, state bene?”, chiese Sam avvicinandosi apprensivo.
“Sì…almeno credo.”
“Mi ero preoccupato, anche Dean aveva iniziato a scottare. Probabilmente avevi assorbito anche i suoi sintomi. Però ho delle buone notizie: ho scoperto con cosa abbiamo a che fare.”
“Davvero? Come?”
“Beh, ho cercato un po’ qua e là mettendo insieme tutti i pezzi e alla fine ho trovato la creatura. È un Incubus.”
“Un che? Non avevo mai letto niente sui diari di nostro padre su questi esseri.”
“Infatti la questione è un po’ complicata. Oltre ad essere solo una leggenda, a quanto pare però piuttosto reale, questi esseri non sono creature vere e proprie. Sono delle entità mentali che possono assumere qualsiasi forma, ma appaiono solo nelle menti delle loro vittime, manipolandole.”
“A pensarci bene io non ho mai visto la creatura…”, intervenne Juliet riflettendo ad alta voce. “Nel quadro che c’era nello studio del dottore e anche nel mio sogno aveva le sembianze di un mostriciattolo. Poi però nel sogno è diventato anche Daniel…”
“Esatto, così è come l’hanno dipinto, ma possono assumere qualsiasi forma. Una volta trovata quella più adatta a tormentare la vittima, le succhiano la vita.”
“E come si uccidono questi figli di puttana?”, chiese Dean.
“E’ questo il problema. Come uccidi una creatura mentale?”
“Un modo lo trovo, giuro che farò fuori questo stronzo.”
“Ho letto che gli Incubus non spuntano dal nulla, c’è sempre qualcuno che li evoca, e sono vincolati ad esso…”
“Quindi se muore chi lo ha evocato…”
“Muore anche l’Incubus…o comunque sparisce.”
“Adesso dobbiamo trovare chi lo ha evocato…”
“Io punto sul dottor Jefferson…”, disse Juliet. “Non chiedetemi perché, è una sensazione. E poi aveva il quadro che ho visto nel mio sogno!”
“Magari potresti averlo assimilato da lì, il sogno…”, suggerì Dean.
“E’ possibile…ma sento che è lui. Quando quel viscido mi si è avvicinato ho percepito la stessa presenza di quando ho incontrato Daniel nel sogno.”
“Indagheremo, subito. Non dovrebbe essere un problema se torniamo già da lui, dovremo inventarci una buona scusa…”, iniziò Dean  pensando ad alta voce.
“Ehm Dean, quando tempo pensi che sia passato da quando vi siete addormentati?”, intervenne Sam.
“Non lo so…un’ora?”
Sam scosse la testa: “Otto…”
“Cosa?”, urlarono in coro Dean e Juliet.
“Sì…sono rimasto con voi tutto il tempo…adesso è da poco passata la mezzanotte. Quindi a meno che il nostro dottore non faccia il turno di notte, non dovremmo avere problemi ad entrare.”
Iniziarono immediatamente a preparare armi e travestimenti, e mentre Juliet stava sistemando i suoi distintivi falsi, Dean le si avvicinò.
“Ehi.”, le disse a voce bassa.
“Ehi…”, fece lei imbarazzata. Ricordava perfettamente il sogno, e soprattutto aveva una vivida immagine dell’ultima parte. Ti prego fa che non voglia parlare di quello.
“A proposito di quello che è successo nel sogno, intendo alla fine…”
Appunto.
“Intendi il…beh, era un momento…estremo.”
“Estremo?”
“Sì, insomma…potevo morire. Ero abbastanza sicura che non si trattasse della realtà, però la certezza non c’era, in quella situazione per giunta! E quando sono in quelle situazioni non so bene quello che faccio!”
Grande codarda…
 
“Okay. Ti sei lasciata prendere dal momento, capisco. In effetti non me lo spiegavo! Ho anche temuto che tu avessi una cotta per me!”
“Cosa? Io? Tsk, senza offesa, ma non sei il mio tipo.”
Ottima bugiarda…
“Certo, nemmeno tu!”
E perfetta stupida.
“Noi siamo solo amici o qualcosa del genere!”, replicò.
“Ovvio!”
“Bene, ora che abbiamo chiarito quello che proviamo, o meglio, che non proviamo, l’uno per l’altra, abbiamo un caso da risolvere!”
“Sono d’accordo.”
“Bene.”
“Bene.”
La ragazza si voltò ed uscì, maledicendosi mentalmente.
 
Quando arrivarono all’ospedale, scoprirono che il dottor Jefferson non era di turno quella notte.
“Introduciamoci nel suo studio.”, propose Juliet.
“Non ti sembra di esagerare, adesso?”, fece Dean. “Solo perché è un porco con un quadro che hai sognato, non è detto che abbia evocato lui l’Incubus!”
“Io sento che è così! Tu non puoi capire, okay?”
“Ti stai fissando su questa cosa!”
“Perché non provi per una volta a fidarti di me? Nel sogno ha funzionato, ci siamo svegliati! Forse non sono solo una stupida ragazzina come credi!”
“No, non lo sei, ma vorrei che la smettessi di agire per impulsi e…sensazioni e cominciassi a ragionare sulle cose!”
Non si stava riferendo al bacio, vero? Vero?
“E io vorrei che, anche solo per una volta, tu mi appoggiassi!”
“Okay, ragazzi calma…”, intervenne Sam, “Io sono con Juliet, andiamo nello studio del dottore e cerchiamo degli indizi. Così, se è lui, abbiamo il nostro uomo, altrimenti escludiamo una pista, va bene?”
“Grazie Sam…vedi, è così che mi dovresti rispondere!”, sbottò la ragazza rivolgendosi a Dean, che in risposta roteò gli occhi.
Aspettarono che il corridoio fosse vuoto, poi Dean aprì la serratura della porta ed entrarono.
“Eccoci qua…”
“Mettiamoci subito a cercare degli indizi, sento che c’è qualcosa…”, disse Juliet, prima di mettersi a frugare nei cassetti. “Forza, datemi una mano!”, disse per esortare i due fratelli.
Li rovistò tutti senza trovare nulla, tranne uno che era chiuso a chiave. “Merda, questo è chiuso, dobbiamo trovare la chiave che lo apre!”
“Okay, Juliet, perché non ti calmi un secondo?”, la fermò Dean prendendola per le spalle e facendola voltare verso di sé. “La stai prendendo troppo sul serio, non siamo sicuri che sia lui il nostro uomo…”
“Io lo sono!”
“Ma come fai a dirlo?”
“Non senti anche tu la stessa atmosfera del sogno qui? Non avverti quella stessa sensazione?”
“Ci vorrebbe ben altro per rievocare quell’atmosfera…”, disse lui prima che potesse accorgersene.
Juliet lo guardò stupita e incredula che se lo fosse lasciato scappare in presenza di Sam.
E poi cosa diavolo voleva dire? Ne avevano parlato da pochi minuti ed avevano chiarito quanto quel bacio non avesse significato nulla, decidendo di lasciarselo alle spalle e di dimenticarlo. Cosa significava quella frase?
Vedendola così frastornata, Dean scosse la testa e cambiò argomento: “Va bene, allora. Apriamo questo cassetto, anche se secondo me non troveremo nulla, vale la pena guardarci.”
“Bene. Dunque, secondo voi la chiave è qui o l’ha  portata con sé?”
“Beh, se io dovessi nascondere degli indizi riguardanti il fatto che ho evocato una creatura infernale, credo che porterei la chiave con me…”
“Vero. Però è anche vero che come Dean ha aperto la porta d’ingresso, la stessa cosa potrebbe fare anche con questo minuscolo cassetto!”
“Ma per chi mi hai preso, scusa? Per uno scassinatore?”
“Dean…”, lo rimproverò.
“Oh, e va bene, va bene!”
“Dean, quando hai fatto potresti uscire? Dovremmo parlare…”, saltò su Sam.
“Magari parliamo quando finiamo qui, che dici? Tanto c’è tempo per…”
“No, Dean, io voglio parlare con te, adesso. Fuori e da soli.”
“Sam, va tutto bene? Se ci sono problemi…”, iniziò Juliet ma venne subito interrotta.
“No, nessun problema, tranquilla. Voglio solo parlare un momento da solo con mio fratello.”
“Certo va bene….”, rispose lei.
Dean aprì il cassetto e disse: “Ci sono un po’ di carte, qua, prova a guardare se trovi qualcosa di significativo, mentre io parlo con Sam…”, prima di seguire il fratello fuori dallo studio.
“D’accordo…”, fece lei rivolta alla porta chiusa, e iniziò a sfogliare i documenti. 

“Cosa c’è di così tanto importante da interrompere il caso?”, chiese Dean. 
“Lo sai…”
“No, in realtà no.“
“Prima che Juliet si sentisse male, avevamo iniziato un discorso che non abbiamo potuto terminare. Cioè i tuoi sentimenti per lei.”
“Sam, senti…”
“Ho bisogno che tu mi dia una risposta, e anche che mi dica cos’è successo tra voi durante il sogno. Non provare nemmeno a negare perché la tensione tra di voi si tocca con mano.”
“Okay, allora…risponderò prima alla seconda domanda.”, prese un respiro profondo e continuò: “Io e Juliet nel sogno ci siamo baciati…”
“Che cosa?”
“Lo so, è stata una cazzata, ma per lei non ha significato niente, me lo ha detto.”
“E per te? Che cosa ha significato? Dean, mi vuoi dire una volta per tutte che cosa provi per lei? Sai, credo proprio di saperlo, ma voglio sentirtelo dire ad alta voce.”
“Sammy….”
“Dillo, o dimmi che ho torto.”
“No, hai ragione. Sento qualcosa per lei, qualcosa di molto strano, che non ho mai sentito prima. Credo di esserne innamorato, va bene? E più lo nego a lei, a me stesso, a tutti, più sento il sentimento crescere. Ho provato in ogni modo a starle lontano, ma niente è servito, è come se ci fosse qualcosa che mi riporta sempre da lei. Ecco, ora che lo sai, sei autorizzato a prendermi a pugni.”
“No, non lo farò, anche se c’è una parte di me che vorrebbe farlo…”
“Capisco se ce l’hai con me…”
“No, ce l’ho con me stesso per non averlo capito subito, quando te l’ho chiesto la prima volta. Avrei dovuto capire che in realtà ti piaceva. Come diavolo siamo finiti in questa situazione?”
“Non lo so, Sam, ma ci siamo finiti e basta e davvero non so come fare ad uscirne.”
“Di sicuro non possiamo scegliere noi al posto suo.”
“Vero, deve essere lei a decidere.”
“Quindi sono spacciato…”
“Sammy perché dici questo?”
“Dean, ma hai visto come ti guarda? Come ti parla?”
“Sì, mi rimprovera e litighiamo ogni tre secondi. Sam, mi ha detto chiaramente che io non sono il suo tipo, okay? E come biasimarla? Qualsiasi cosa le dico, finisco per ferirla. È giusto che lei stia con te, perché potete entrambi essere felici. E ve lo meritate, davvero.”
“Mi uccideresti se facessi un tentativo?”
“In che senso tentativo?”
“Beh, pensavo di chiederle di uscire…”
“Uscire?”
“Sì, una specie di appuntamento. Portarla da qualche parte che non sia il motel di turno o l’Impala. Voglio provare a capire quello che prova per me, indipendentemente da quello che mi hai confessato adesso, perché è ora di fare chiarezza.”
“Già, capisco.”
“Ti dispiace? Perché se ti fa star male lascio perdere.”
“No, Sam, figurati. È giusto che tu faccia così, devi avere dei chiarimenti.” rispose Dean sincero ma anche distratto. Ora che aveva confessato a suo fratello i sentimenti che provava, avrebbe dovuto sentirsi meglio, leggero, sollevato da un peso enorme. Gli aveva anche raccontato del bacio senza essere massacrato di botte. Avrebbe dovuto sentire il suo senso di colpa alleviarsi eppure ora sentiva comunque un peso sul cuore, anche se era un peso diverso.
Si sentiva legato, come imprigionato in una rete dalla quale non vedeva vie di fuga.
Non avrebbe mai potuto dire a Juliet quello che provava, perché innanzitutto lei lo avrebbe preso per un pazzo schizofrenico che un secondo prima ti odia e quello dopo ti ama, in secondo luogo lei non ricambiava i suoi sentimenti e da parte sua non c’era tutta quella tensione che aveva avvertito Sam. Infine, ultimo ma non ultimo, era proprio Sam il problema. Anche escludendo e risolvendo le prime due considerazioni, lui e Juliet non sarebbero mai potuti stare insieme, perché Sam avrebbe sofferto troppo, e lui era la persona più importante per Dean, più di chiunque altro.

*Angolo autrice*
Scusate scusate per il ritardo e per l'ora, ma mi è passato di mente di aggiornare!!

Le cose per Dean e Juliet non possono essere così facili, non se l'autrice sono io! XD 
Almeno Sam e Dean hanno finalmente affrontato la questione! :D

Grazie a tutte per le recensioni!! 
Vi voglio bene, un bacione gigante!
Ju

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: wintershield_