Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: NiraMalfoy    12/12/2007    7 recensioni
"- Hermione … - un sussurro uscì dalle labbra dell’uomo, appena percettibile, nonostante il rumore incombente del silenzio.
Lei ancora non disse nulla, ma sotto il mantello i pugni si strinsero; forse tentando di trattenersi si voltò di lato, osservando se stessa riflessa nelle acque del lago. La mano di Draco rimase sospesa a mezz’aria, mentre un sorriso enigmatico gli si palesava in viso; abbassò il braccio e con pochi passi raggiunse la ragazza. Anche lui l’osservò attraverso l’acqua limpida: - Non sei cambiata.
Ancora niente dalle labbra di lei. Continuava a fissare l’acqua, smossa un poco dal debole vento: le increspature formavano delle piccole ondicelle che deformavano le immagini riflesse dei due ragazzi, ormai cresciuti.
Lo sguardo di Hermione sembrò finalmente posarsi su Draco, senza però voltare la testa nella direzione di lui, finalmente parlò: - Perché mi hai fatto venire fin qui? - il suo tono era tranquillo, ma rivelava sentimenti che avrebbe voluto celare."
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve a tutti! Questa ficcy è il risultato di una notte insonne ç_ç, nonchè la prima Dramione che pubblico. E' ambientata qualche anno dopo Harry ad Hogwarts, in un ipotetico mondo magico governato da Voldemort.
La fic non contiene spoiler, visto che è stata scritta prima che leggessi l'ultimo libro della saga.
Spero che possiate apprezzare lo stile che ho adottato per scrivere questa fic, visto che non è il solito che uso ... a me piace molto, ma fatemi sapere cosa ne pensate voi!!!
Buona lettura ^^




La Notte Della Rivolta




Era lento l’incidere della minuta figura incappucciata che avanzava guardinga in direzione del bosco. Il lungo manto nero svolazzava indisturbato ad ogni sua movenza, come se danzasse al ritmo del melodioso canto del silenzio. Alcune ciocche di mori e lunghi capelli erano visibili al di fuori della penombra esercitata dal cappuccio, e rimbalzavano ritmicamente sul petto ad ogni passo. Il viso in ombra era poco visibile; soltanto i leggeri lineamenti da donna e le labbra serrate e serie s’intravedevano.

Gli imponenti alberi del bosco si stagliavano alti e fitti sopra la testa dell’esile ammantata, che avanzava il più silenziosamente possibile, pur facendo scricchiolare ad ogni passo le foglie secche sotto i suoi piedi.
Il capo leggermente inclinato da un lato sembrava osservare il terreno umido sottostante, ma l’iridi dorate e profonde in realtà erano tenute fisse davanti a sé; stava osservando una lontana figura, della quale cominciava ad intravedere i lineamenti: era completamente vestita di nero, ammantata proprio come lo era lei. Biondi e sottili i capelli che gli ricadevano davanti al viso, argentee l’iridi: Draco Malfoy era appoggiato all’albero più alto del bosco, che si stagliava ai piedi d’un cristallino laghetto. Le braccia erano incrociate al petto, mentre osservava, serio in volto, la figura incappucciata avvicinarsi a lui.
Quando furono ormai soltanto a pochi passi di distanza lui la guardò e, senza dire nulla, la sua mano scivolò sotto il cappuccio di lei, poggiandosi dolcemente sotto il mento e alzandole il volto per riuscire a scrutarne le fattezze attraverso il buio ombroso del cappuccio. Draco potè vedere l’iridi di lei scintillare appena e le labbra serie che si irrigidirono a quel contatto probabilmente indesiderato.
- Hermione … - un sussurro uscì dalle labbra dell’uomo, appena percettibile, nonostante il rumore incombente del silenzio.
Lei ancora non disse nulla, ma sotto il mantello i pugni si strinsero; forse tentando di trattenersi si voltò di lato, osservando se stessa riflessa nelle acque del lago. La mano di Draco rimase sospesa a mezz’aria, mentre un sorriso enigmatico gli si palesava in viso; abbassò il braccio e con pochi passi raggiunse la ragazza. Anche lui l’osservò attraverso l’acqua limpida: - Non sei cambiata.
Ancora niente dalle labbra di lei. Continuava a fissare l’acqua, smossa un poco dal debole vento: le increspature formavano delle piccole ondicelle che deformavano le immagini riflesse dei due ragazzi, ormai cresciuti.
Lo sguardo di Hermione sembrò finalmente posarsi su Draco, senza però voltare la testa nella direzione di lui, finalmente parlò: - Perché mi hai fatto venire fin qui? - il suo tono era tranquillo, ma rivelava sentimenti che avrebbe voluto celare.
Malfoy sospirò e il suo sguardo mutò leggermente. Divenne, forse, più malinconico, così come l’espressione del viso: - Dopo tutto questo tempo volevo rivederti.
- Menzogne! Non ti credo più, lo sai. Non dopo quello che hai fatto. - la voce le si spezzò in gola, troppo piena di emozione per poter continuare ad interloquire con l’uomo che aveva di fronte. Un uomo alto, bello, con il viso impreziosito dai suoi lunghi capelli simili alla seta, che si intravedevano da sotto il cappuccio, e quei diamanti grigi, spacciati per semplici occhi, incastonati nel volto pallido.
- Come sta nostro figlio? - Malfoy continuò ad osservare il riflesso di Hermione attraverso il lago. Sebbene fossero passati quasi sei anni dal loro ultimo incontro, lei era sempre rimasta una bellissima donna, incantevole anche quando era arrabbiata come in quel momento. E gli dispiaceva non poter osservare quei suoi magnifici occhi splendenti più dell’oro.
- Bene. - l’espressione di lei si addolcì leggermente al solo pensiero del bambino, ma rimembrò immediatamente di avere di fronte Malfoy, il re delle Serpi a suo tempo: un uomo di cui, aveva imparato a sue spese, non ci si poteva fidare, un vile traditore.
- Ora hai intenzione di dirmi perché mi hai fatto venire in questo posto? - continuò Hermione, avanzando qualche passo verso Draco. Nonostante tutto quello che le aveva fatto passare, quell’uomo le sviluppava un incredibile desiderio, sebbene contro la sua stessa volontà.
L’uomo incappucciato alzò le mani verso il cappuccio e lo lasciò scivolare maestosamente sulle sue spalle, scoprendo finalmente il bel volto che gli era stato donato fin dalla nascita: - Sono qui per chiederti scusa, Hermione Jane Granger. - quelle parole gli costarono parecchi sforzi.
Draco Malfoy non era solito chiedere scusa, a lui non serviva quell’inutile parola perché non si sarebbe mai abbassato a pronunciarla. Invece quel giorno, in quel momento, si rese conto che senza quella piccola parola non avrebbe potuto continuare ad osservare il volto nascosto di Hermione. Quelle scuse, lui lo sapeva, erano necessarie.
Finalmente la donna si voltò completamente verso Draco. Puro stupore poteva leggersi attraverso i suoi occhi increduli e avrebbe voluto dire milioni di cose, ma la mente le si svuotò e non potè far altro che rimanere zitta ad inebriarsi con la visione dell’uomo che aveva amato e che, anche se non avrebbe dovuto, amava ancora.
Draco si avvicinò ad Hermione e con un gesto lento le abbassò il cappuccio, svelando così il suo viso e i suoi occhi ricolmi di lacrime trattenute: - Lo sai che mi dispiace per quello che è successo. - disse ancora, scostandole gentilmente una ciocca di capelli ed adagiandola dietro la nuca di lei.
- Se ti dispiace allora perché l’hai fatto? - la voce di Hermione era spezzata dai ripetuti singhiozzi e non potè fare a meno di abbassare il volto per nascondersi alla vista di Draco.
L’uomo però non accettò quel piccolo gesto e portò la sua mano sotto il mento di lei, alzandole il viso contro la sua volontà, ma senza farle del male: - Una donna intelligente come te che fa queste domande banali? - le chiese rivolgendole un sorriso che scomparì immediatamente, lasciando ritornare la sua solita espressione: - L’Oscuro Signore avrebbe ucciso sia te che il bambino, se avesse scoperto la nostra relazione. Ho voluto proteggervi.
- No, tu sei scappato senza dire niente! Hai lasciato tuo figlio da un giorno all’altro ed io non posso neanche dirgli chi sei! Come posso dirgli che suo padre è un Mangiamorte? Come posso dirgli che per mano di suo padre sono morti un sacco di innocenti? Come posso dirgli che il tuo padrone ha ucciso Harry Potter, Ron Weasley, Blaise Zabini! Il tuo amico di infanzia, Draco! Tu-Sai-Chi ha ucciso anche i tuoi genitori e il professor Piton! Come puoi seguire un uomo che ha stroncato tutti i tuoi sogni, che ha ucciso le persone che amavi? Come??? - le urla della donna rimbombarono nella testa di Malfoy, dolorose e taglienti come lame affilate di coltelli, e le lacrime di lei commossero anche lui. Ma Draco Malfoy non pianse. Ne aveva versate fin troppe di lacrime per colpa dell’uomo che ora regnava quasi incontrastato sul Mondo Magico.
- E’ per questo che me ne sono andato, Hermione. Se fossi rimasto avrei perso le uniche due persone che amo e che sono rimaste in vita. - la voce dell’uomo uscì ferita, leggermente tremante.
- E questa è una soluzione? Ci proteggi ammazzando senza pietà altre persone? Persone innocenti, magari …
La mano di Draco si allontanò immediatamente dal volto di Hermione e lui si ritrasse indignato, dandole il tempo di asciugarsi le lacrime con il mantello.
- E’ questo che credi? - le chiese l’uomo con aria dura: - Tu credi sul serio che io mi diverta ad essere un Mangiamorte? Credi davvero che mi piaccia guardare negli occhi l’assassino dei miei genitori ed eseguire tutti i suoi ordini senza obiettare? L’unica cosa che mi salva è l’Occlumanzia … e per fortuna è stato Piton ad insegnarmi ad usarla nel migliore dei modi.
- E tu l’hai ripagato lasciando che morisse per mano di Tu-Sai-Chi … - controbattè Hermione, adirata, stravolta, incredula.
- No! Tu non capisci. - Draco alzò la voce. Come poteva essere che una donna intelligente come lei non comprendesse i motivi che l’avevano spinto a vivere una vita del genere?
Hermione per tutta risposta portò le mani a coprirsi il volto e cominciò a singhiozzare ripetutamente, troppo stravolta dalle svariate emozioni che l’avevano avvolta in un solo momento.
- Ascoltami. - Malfoy si era ripromesso di non svelarle quel segreto, ma non avrebbe potuto fare altrimenti con la donna che amava: - Hermione … - la mano di lui si posò nell’incavo della schiena di lei e l’attirò dolcemente a sè, consolandola accarezzandole i capelli.
La donna nascose il volto contro il petto di Draco, ascoltando i battiti irregolari del suo cuore, sentendo il suo respiro alternarsi attimo dopo attimo: - L’Ordine della Fenice è stato restaurato. - sussurrò Malfoy avvicinandosi all’orecchio di lei.
Hermione sgranò gli occhi ed il suo cuore fece un buffo balzo nel petto: - Cosa? E … tu come lo sai? E perché io non ne so niente? - per un attimo pensò che Draco non avrebbe dovuto sapere una cosa del genere, ma poi cominciò a realizzare. Alzò il volto verso quello di Malfoy e lui rispose ai suoi dubbi: - Perché sono stato io a rimetterlo in piedi … e ci sono molti maghi che hanno deciso di prendervi parte. Molti e molto potenti, anche. - i suoi occhi sorrisero per lui.
- Perché non mi hai detto niente? - era risentita, offesa forse.
- Ancora con le domande banali? - rispose, continuando ad accarezzare i morbidi capelli di lei, mentre erano ancora stretti in quell’abbraccio voluto da entrambi: - Se tu dovessi morire chi si occuperebbe del bambino? Non voglio che finisca in un orfanotrofio babbano. - ed eccolo qui il solito, vecchio Malfoy, con tutta la sua arroganza e sicuro della piena superiorità dei maghi rispetto a tutti gli altri esseri viventi.
- Nostro figlio ha un padre … - protestò Hermione: - … anche se non si direbbe. - concluse poi sconsolata: - Ma se dovesse succedermi qualcosa tu non lo abbandoneresti mai.
- Non potrei occuparmene io, lo sai. Cosa direi al Signore Oscuro? Come gli spiegherei la presenza di un bambino nel suo covo? E …
- Ho capito, ho capito! - sbottò interrompendolo bruscamente ed allontanandosi da lui: - Ma avresti potuto avvisarmi però! Potevi dirmi quello che stava succedendo e potevi dirmi dell’Ordine! E poi si può sapere perché mi hai fatto vivere tutti questi anni pensando che tu fossi crudele e senza pietà? - ed eccola nuovamente scoppiare in un pianto liberatorio, sprigionando quelle lacrime che per troppo tempo aveva trattenuto cercando di non piangere di fronte a suo figlio.
La mano di lui si posò sulla spalla di lei: - Non ho avuto tempo … sono dovuto scappare quella notte, per non farvi ammazzare. E ho dovuto mentire all’Oscuro Signore e sono stato torturato, perché non ero stato al suo fianco mentre uccideva i miei genitori. - avrebbe voluto continuare a parlare, ma il solo ricordo di quei momenti gli impedì di pronunciare qualunque altro suono. Così portò una mano ad appoggiarsi delicatamente sulla guancia di lei, asciugandole le lacrime che le rigavano il viso.
- Draco, io … - cominciò lei, commossa dalle parole di lui. Non avrebbe mai immaginato che dietro al suo comportamento si nascondessero motivi del genere e continuava a non capire perché in tutti quegli anni non si era fatto vivo ed aveva atteso fino a quel momento per parlarle di tutto ciò: - … perché hai aspettato fino adesso per dirmi queste cose? - chiese dando sfogo ai suoi pensieri, alla curiosità tipica di lei.
Lui sorrise quasi impercettibilmente: - Perché adesso il nuovo Ordine sta andando nel covo del Signore Oscuro, mentre lui se la sta spassando a torturare quel vigliacco di Minus. - rispose senza nascondere quel filo di rabbia che trasparì dalla sua voce.
- Volete battervi con lui? No, Draco, tu non puoi … tuo figlio … io …
- Non sono più il vigliacco di un tempo. - disse l’uomo con risolutezza: - E voglio essere io a stroncare la vita del bastardo che ha ucciso i miei genitori. Potter aveva già eliminato tutti gli Horcrux prima di morire, quindi a me spetta solo il colpo di grazia.
- … non puoi abbandonarci così. - concluse la donna, ignorando appositamente le parole dell’uomo, ma senza riuscire a nascondere la disperazione che le attanagliava il cuore.
- Non vi abbandonerò … - la sentì sussultare sotto il suo tocco: - Non ti abbandonerò, Hermione. - il suo braccio le circondò le spalle e la strinse nuovamente a sé, ma lei non nascose il volto bensì continuò a fissarlo in quei suoi occhi stupendi.
- Promettimi che tornerai. - Hermione si alzò sulle punte dei piedi, attirata quasi inconsciamente dal volto di Draco, in cerca di un bacio che forse sarebbe stato l’ultimo.
- Te lo prometto. - anche l’uomo si avvicinò al viso della donna, sfiorando le labbra carnose di lei con le sue, calde e sottili.
Le mani di Hermione scivolarono tra i lunghi capelli di Draco e le sue dita affusolate si intrecciarono con quei morbidi fili di seta. E poi quello sfiorarsi appena accennato divenne un bacio carico di passione, un bacio che entrambi temevano potesse essere quello d’addio: uno scambio di sapori ed emozioni strazianti, ma stupende al tempo stesso.
Infine le braccia di Malfoy si allontanarono dalla schiena di Hermione ed anche i loro corpi e i loro visi si distanziarono, seppur controvoglia.
I due si scambiarono uno sguardo intenso e triste, ma pieno di speranza. L’uomo portò nuovamente il cappuccio ad oscurarsi il viso e finalmente potè liberare le lacrime che fino a quel momento aveva caparbiamente imprigionato dentro di sé.
- Ora devo andare. - disse rivolgendo alla donna un sorriso che forse non avrebbe potuto notare, a causa della penombra, ma che era sincero.
Lei, però, ricambiò quel gesto, seppur piangendo al tempo stesso: - Ritorna. - sussurrò mentre lui si allontanava lentamente da lei.
Lo vide annuire silenziosamente, senza voltarsi a guardarla, forse per paura che sarebbe tornato sui suoi passi e sarebbe rimasto con lei in quel bosco per sempre. Invece continuò a camminare e, solo quando fu sicuro che lei non potesse più vederlo, lasciò uscire le vere parole per cui l’aveva trascinata fin lì: - Ti amo Hermione Granger! - urlò al vento, sperando che questo portasse i suoi sentimenti fino alla donna.
Tese le orecchie, sperando in una risposta, e solo quando questa arrivò, strillata a squarciagola da Hermione, riprese a camminare e seppe di per certo che non avrebbe mai potuto abbandonare la sua … famiglia.
Ora sapeva che sarebbe tornato vincitore e l’avrebbe fatto per lei.


Fine



Ed eccoci alla fine. Che cosa ve ne pare? Forse alla fine ho esagerato un po' con le "smielaggini"!!!

In ogni caso ringrazio in anticipo tutti coloro che leggeranno e che recensiranno ... e perchè no, anche qualche eventuale lettore di buon cuore che aggiungerà questa ficcy ai preferiti (io ci spero eh!) ^^.

Alla prossima! Ciauz ^^


  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: NiraMalfoy