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Autore: Giulsl93    27/05/2013    1 recensioni
dal primo capitolo
.. Com'era possibile che quello che fino a pochi giorni prima mi rendeva tanto felice ora mi stava facendo a pezzi? Come poteva l'amore essere tanto crudele? Sempre se quello che avevamo avuto per quasi un anno e mezzo fosse stato amore. Immagini mi inondavano la mente. Rividi ogni attimo passato con lui, il primo sguardo, il primo bacio, la prima volta che avevamo fatto l'amore. Tutto mi sembrava ancora così perfetto ma dannatamente irreale...
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PRIMA DI INIZIARE VOGLIO, ANZI DEVO ASSOLUTAMENTE RINGRAZIARE
LA MIA, ORMAI, BANNERISTA DI FIDUCIA ehiimalik PER QUESTO
FAVOLOSISSIMO BANNER! SEI DAVVERO UN TESORO E GRAZIE
PER GLI AUGURI! SEI LA MIGLIORE <3

CAPITOLO UNO
 

<< Giulia! >> le voci dei paparazzi mi stavano letteralmente stordendo anche se le sentivo da non più di qualche minuto. << Giulia cosa puoi dirci sulle notizie che stanno girando in questi giorni? >> domandò uno di loro ma decisi di ignorarlo e dirigermi a passo veloce verso la mia macchina. << E' vero che ti ha tradita? >> chiese un altro << Avete chiuso per questo motivo? >> gli fece eco una giornalista. Mi fermai e decisi di voltarmi verso tutti quei flash, speravo che dando una breve spiegazione mi sarei liberata di tutti quegli avvoltoi una volta per tutte. << Tra me e Harry è finita ma non c'entrano nulla le voci che girano sul tradimento! Non c'è stato alcun tradimento, io ero la. Ero dietro al palco e non è andato con nessun'altra donna dopo il concerto! Quindi vi prego abbiate un pò di rispetto, smettetela di tormentare sia me che lui. Le storie finiscono ma non c'è bisogno che tutto il mondo ne vanga a sapere il motivo! Grazie! >> li liquidai più in fretta possibile, sentendomi gonfiare gli occhi dalle lacrime. Salii in auto, la misi in moto e mi allontanai in fretta da li. La pioggerellina si stava trasformando in un temporale mentre mi dirigevo verso casa mia ma in quel momento non mi importava molto del tempo. Avevo solo bisogno di chiudermi in un posto familiare, starmene per un pò da sola e sfogare tutte quelle emozioni che mi stavano facendo impazzire. Entrai nel garage ignorando quel paio di giornalisti che assediavano l'ingresso della mia abitazione e che vedendomi arrivare circondarono la mia macchina. Attesi che le porte del garage si chiudessero prima di scendere dall'auto, poi corsi in casa cercando, inutilmente, di non prendere troppa acqua. Era tutto molto silenzioso, eccetto per lo scrosciare dell'acqua fuori. Sentii bussare alla porta principale e mi diressi al piano di sopra consapevole del fatto che fossero i giornalisti. Volevo solo un pò di pace, era chiedere tanto? Andai in bagno e aprii l'acqua calda nella vasca. Necessitavo di un bel bagno caldo. Mi svestii lasciando cadere a terra i miei abiti fradici. Posai sul letto la borsa quando il mio cellulare iniziò a squillare. Non avevo mai notato quanto la mia suoneria fosse così fastidiosa. Quel trillare mi stava martellando nella testa; ignorai chi fosse a chiamare e spensi il telefono. Tornai in bagno, mi liberai dell'intimo e mi immersi nell'acqua bollente. Mi lasciai completamente ricomprire. L'acqua insonorizzava ogni rumore però lasciava libero sfogo ai miei pensieri. Mi sentii sopraffare dai ricordi e dalle immagini così riemersi non riuscendo più a soffocare i singhiozzi e scoppiai a piangere. Com'era possibile che quello che fino a pochi giorni prima mi rendeva tanto felice ora mi stava facendo a pezzi? Come poteva l'amore essere tanto crudele? Sempre se quello che avevamo avuto per quasi un anno e mezzo fosse stato amore. Immagini mi inondavano la mente. Rividi ogni attimo passato con lui, il primo sguardo, il primo bacio, la prima volta che avevamo fatto l'amore. Tutto mi sembrava ancora così perfetto ma dannatamente irreale. Sentivo come se mi si fosse aperta in mezzo al petto una voragine, una voragine che mi stava risucchiando. Un brivido mi percorse per tutto il corpo costringendomi a rannicchiarmi in me stessa quasi a volermi proteggere. Proteggere da tutto il male che mi stava divorando. Ero stata una stupida, mi ero innamorata e avevo abbassato la guardia, mi ero resa vulnerabile e ora ero ferita, ferita mortalmente. Non si poteva più tornare indietro, lui non poteva cambiare le cose, non poteva cambiare! Lo odiavo. Anzi no, odiavo me stessa per quello che gli avevo permesso di farmi e mi detestavo anche di più per non essere neanche lontanamente capace di odiarlo. Io lo amavo, lo amavo con tutta me stessa ed era proprio per quello che ora stavo sprofondando nel buio più totale. 
 

 

<< Giulia >> sentii urlare dal piano di sotto. Feci uno sforzo incredibile per riuscire ad aprire gli occhi. Un gesto così naturale, in quel momento mi sembrava tanto faticoso. Ero distesa sul mio letto, avevo ancora addosso l'accappatoio e dalle fessure delle tapparelle filtrava un pò di luce. << Giulia dove sei? >> sentii ancora quella voce seguita da passi pesanti su per le scale. Mi tirai su e mi misi a sedere appoggiando la schiena contro la testiera del letto, troppo stanca anche solo per reggermi da sola poi all'improvviso lui entrò. Aveva una faccia turbata, segnata forse dalla stanchezza. Pesanti segni viola sotto gli occhi, capelli spettinati e sembrava aver corso. << Sei qui! >> disse avvicinandosi nella penombra. Ero stordita, mi sentivo affaticata come se invece di dormire mi avessero costretta a lavorare incessantemente. Mi stropicciai un pò gli occhi e guardai l'ora sulla sveglia. Erano le 8. Avrei fatto tardi a lezione se non mi fossi preparata subito, pensai. Harry si fece più vicino e si fermò davanti a me. << Puoi parlarmi per favore? >> chiese quasi supplicandomi. << Cosa vuoi? >> chiesi con una voce impastata dal sonno. Gli occhi mi bruciavano come se fossero completamente disidratati dopo tutte quelle lacrime. << Sei sparita, sono due giorni che il tuo telefono è staccato! Ero.. eravamo tutti preoccupati! Tua madre sta venendo qui, ha detto che avrebbe preso il primo volo! >> lo guardai perplessa << Perché mia madre sta venendo qui? Due giorni? >> non ero sicura di aver captato le informazioni corrette. Avevo dormito due giorni per davvero? Mi alzai non curante dello stato in cui mi trovavo e tirai fuori dalla borsa il cellulare. Lo accesi e notai che erano passati due giorni da quel maledettissimo giorno. Avevo dormito così tanto eppure mi sentivo a pezzi. Controllai le migliaia di chiamate che avevo ricevuto e i messaggi poi riposi il cellulare sul tavolino. << Devo prepararmi e andare a lezione >> dissi per poi sparire in bagno. Mi feci una doccia, l'acqua calda sembrò leviare un pò il dolore fisico, ma non quello interiore. Mi asciugai e tornai in camera. Harry era seduto sul bordo del letto con le mani tra i capelli. Lo ignorai e iniziai a vestirmi. << Perché hai mentito? >> mi chiese con voce tremante senza alzare la testa. << Non ho mentito >> risposi dirigendomi verso la scrivania. << Hai detto che non ti ho tradita! >> insistè lui togliendosi le mani dalla testa e cercando il mio sguardo nel riflesso dello specchio. << Che importanza ha? Non ti avrei mai fatto una cosa del genere, se tra noi è finita non è il caso che tutti sappiano il motivo! Una cosa così avrebbe rovinato la tua immagine e quella del gruppo. Non l'avrei mai fatto! >> sentii dei sighiozzi soffocati. Mi voltai verso di lui e presi le sue mani tra le mie. << Harry ti prego vattene, non voglio averti in giro, sto troppo male e tu non puoi farci nulla! >> dissi cercando di trattenere le lacrime. Vederlo li, così, quasi in lacrime mi faceva ancora più male.Sapevo che probabilmente avrei dovuto trovare la forza di perdonarlo, era quello che ciò che restava del mio cuore mi supplicava di fare ma io non ce la facevo. Non avevo la forza di tirare in salvo nè lui nè me. << Giulia io ti amo e mi dispiace così tanto per quello che ho fatto, io.. io ero ubriaco e non ragionavo! Se potessi solo tornare indietro.. >> spiegò guardandomi negli occhi. Il suo sguardo era triste e malinconico, aveva gli occhi lucini e segnati. << Non importa, ormai non possiamo più fare nulla! Io devo andare ora e tu non puoi stare qui. Avrei voluto che andasse diversamente ma non posso scegliere io lo svolgersi delle cose! Addio Harry! >> dissi accompagnandolo all'uscita. Lo guardai per un'ultima volta e sentii la voragine nel petto farsi sempre più grande. Mi chiusi la porta alle spalle e tornai in camera mia. Cercai di recuperare il controllo, feci dei profondi respiri e ricacciai indietro le lacrime. Finii di prepararmi, misi su un pò di trucco. Non mi importava molto di come ero messa, però ero consapevole di avere un aspetto orribile e non potevo andare a lezione in quello stato. Nel tratto che mi separava dall'università chiamai mia madre che al secondo squillo rispose. Era preoccupata e mi sentii in colpa per averla fatta agitare tanto. La rassicurai e la dissuasi dal venire fin qui inutilmente, le dissi che in quei giorni avrei valutato il da farsi e che probabilmente sarei tornata a casa per un pò. Le promisi di chiamarla uscita dall'università poi richiamai Eleanor e mi scusai anche con lei per non aver risposto; fu molto comprensiva. Era una buona amica e mi sentii assalire dalla malinconia al solo pensiero di doverla lasciare li insieme ai ragazzi! Ripensai a quando ci eravamo conosciute. Era successo tutto giusto un mesetto dopo la prima uscita con Harry. Lei era la ragazza di Louis e l'avevo conosciuta in un sabato pomeriggio di pioggia. Ci eravamo subito prese in simpatia. Lei rideva spesso della mia stramba pronuncia e mi faceva ridere con le sue imitazioni. Pensai anche ai ragazzi, loro erano davvero fantastici e mi rattristai ancora di più sapendo che non li avrei più visti tanto spesso quanto fino a qualche giorno prima. Cercai di cacciare via quei pensieri tristi e risposi ai messaggi ricevuti, ignorando i fotografi che mi seguirono fino al campus dopo di ché andai a lezione. Avevo detto a mia madre che in quei giorni avrei preso delle decisioni riguardo al futuro e così avrei fatto, anche se su una cosa ero sicura: sarei andata via da Londra, sarei tornata a casa.

 
SPAZIO AUTRICE
Buonasera, o forse dovrei dire buonanotte vista l'ora (so di sembrare una pazza scatenata per aver pubblicato una storia alle 2 di notte di domenica, molti si chiederanno se non ho proprio nulla di meglio da fare che intasare il sito con le mie storielle, eppure avevo quest'idea che mi frullava per la testa e non sarei riuscita a dormire se non l'avessi messa giu). Comunque questo è l'inizio, molto molto triste a mio parere, della mia nuova FF. So che mi sto complicando la vita tenendo aperte così tante storie, ma visto che mi vengono le illuminazioni sparse e nel bel mezzo del nulla ho deciso di provarci. Come sempre speso vi possa piacere, se vi va (vi preeeeegooooo) scrivete tranquillamente le vostre opinioni nelle recensioni che non vedo l'ora di leggere! Non fatevi alcun tipo di problema! Apprezzo la schiettezza e la sincerità e non mi offendo, anzi apprezzo molto i consigli per migliorare le mie storie! Vista l'ora direi che non è il caso di dilungarmi troppo. Al prossimo capitolo, baci G.
  
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