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Autore: Dahmer    27/05/2013    2 recensioni
-Mamma, papà! Mi hanno presa! Mi hanno presa!- esultò esaltata.
Rylee era figlia di una graziosa coppietta di Canton, Ohio. La madre era casalinga e il padre un piccolo commerciante. Aveva due fratelli. Il più grande, Derek, impegnato nell’esercito americano da due anni e l’altro Jeremy all’università. Lei era l’unica rimasta con i genitori. Era una ragazza modestamente alta e magra, dalla pelle olivastra che faceva risaltare gli occhi verde smeraldo attorniati da lunghe ciglia nere. I lineamenti del viso erano delicati, il naso era leggermente alla francese e le labbra moderatamente carnose e sul labbro inferiore sfoggiava un piccolo anellino d’argento. Aveva i capelli mossi lunghi fino alle ultime costole e il loro colore noce accentuava gli zigomi alti.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-That little kiss you syole, it held my heart and soul -

 

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Era passato un anno dalla morte di Derek e i volti di Jeremy e di Rylee riportavano ancora i segni di quel dolore. La gente diceva sempre che con gli anni il dolore si sarebbe attenuato, ma non era vero. Ry non aveva più sorriso, se non quando era con Oli.


Era il giorno del suo diciottesimo compleanno e ci sarebbero stati tutti i parenti e le sue amiche. Si sentiva particolarmente a disagio, nonostante conoscesse tutti da molto tempo, ma l’assenza di Derek le lasciava un buco nell’anima.

-Ciao amore- Oliver la baciò dolcemente, sopraggiungendo alle sue spalle.

Ry sorrise, baciandolo di rimando.

-Sono contenta che tu sia qui-

Lui l’abbracciò, sapeva quanto stava male in quei giorni.

Si sedettero tutti a tavola, pronti a cenare abbondantemente. Jeremy non mangiò praticamente nulla, risentiva anche lui della mancanza del fratello e, di solito, al compleanno di Rylee, loro due si isolavano e andavano a giocare insieme, perché la festa di Rylee era brulicante di ragazzine insopportabile.

Improvvisamente si spensero le luci del salotto e la madre entrò nella stanza con una torta gigantesca, con solo una candelina in cima, conficcata nella panna, proprio la delizia che amavano sia Ry, sia Max che Oliver.

Ci fu un assurdo ritornello di auguri e al termine tutti batterono le mani. Rylee era impassibile, guardava la torta e la fiamma bruciare la candelina.

Il giorno prima aveva ricevuto gli auguri dai ragazzi della Drop Dead che le avevano regalato una maglietta, ovviamente. Le mancavano tantissimo. Non aveva più avuto la forza di uscire di casa dopo la morte di Derek.

-Tesoro, soffia ed esprimi un desiderio- le sussurrò dolcemente la mamma.

Ry continuò a guardare la candela. Se fosse stata ancora una bambina avrebbe chiesto di riavere indietro il fratello, ma non era una bambina e doveva scegliere un desiderio degno di una donna.

Guardò i presenti, soffermandosi prima su Max e poi su Oliver. Max. Max le mancava più che mai. Si era trasferito in Inghilterra per lavoro poco dopo che lei aveva lasciato la DD e si vedevano raramente. Questo succedeva anche con Oliver, ma lui si faceva vedere e sentire più spesso rispetto a Max.

Inspirò per poi soffiare.

“Vorrei stare bene con loro due, vorrei averli sempre con me” pensò mentre la fiamma scemava.

Di nuovo tutti applaudirono, mettendola in imbarazzo. La madre le diede un bacio affettuoso sulla guancia.

Ci fu una lunga processione di regali inutili e alcuni davvero orribili, che Ry finse di apprezzare solo per non deludere chi li aveva fatti.

Arrivò il turno di Oliver che si alzò.

-Vorrei chiederti una cosa- disse timidamente.

Lei annuì, sorridendo flebilmente. Oli guardò i signori Jackson, chiedendo loro il consenso di parlare. I due assentirono, così lui riprese.

-Ho parlato con i tuoi genitori e vorrei chiederti di venire a vivere con me, a Sheffield, e di tornare a lavorare come modella-

Rylee rimase immobile. Qualche mese prima era stata a Sheffield con i modelli della Drop Dead ed era riuscita a svagarsi un po’.

Rivolse lo sguardo al padre.

-Rylee- cominciò Aaron dopo un lungo momento di silenzio.

-Ormai hai 18 anni e devi essere libera di decidere- proseguì l’uomo.

Ry annuì, ancora spaesata.

-Dopo che Derek se n’è andato io non ti ho più vista felice, se non nelle foto con Oliver e con Oliver stesso. Lui è capace di farti felice, perché lui vuole farti felice, quindi io voglio ciò che fa stare bene te, e questo è Oliver- il padre era quasi commosso.

-Ry, ora sta a te. Vuoi venire con me?- le chiese Oli, porgendole la mano.

Ry continuò a guardare il padre, poi spostò gli occhi sulla mano protesa verso di lei.

Si alzò di scatto, precipitandosi tra le braccia del suo ragazzo, piangendo.

-Si, si, si, si- asserì stringendolo forte. Piangeva come una bambina, era un pianto bisognoso, aveva bisogno di Oliver, gli serviva lui per vivere bene per il resto della sua vita.

Tutti nella stanza si intenerirono, alcuni perfino piansero.

Il cantante la baciò delicatamente.

-Bene, partiremo tra qualche giorno- sorrise poi.

La sera Oliver rimase a casa di Ry a dormire. La ragazza si voltò verso di lui, che dormiva al suo fianco.

Uscì sul terrazzo, con la sua solita tazza di tè fumante, preoccupandosi di non svegliarlo. Alzò gli occhi al cielo, proprio come aveva fatto prima di partire più di un anno prima per diventare modella e realizzare il suo sogno.

La sua vita aveva avuto una lunga svolta, era cambiata anche lei. Era diventato tutto così difficile da affrontare, ma con Oliver le cose andavano meglio.

Stava per abbandonare la sua vita di sempre, per poterne cominciare una nuova. Avrebbe avuto la possibilità di riavvicinarsi a Max e di poter portare avanti l’amicizia con Felix e Godfrey, ma la cosa più importante era che avrebbe potuto vedere Oliver ogni giorno.

Guardò le stelle, chiedendosi ora dove fosse Derek, se avesse potuto vedere tutto questo, cosa le avrebbe detto? Sarebbe stato felice per lei?

Era spaventata, aveva paura di dover iniziare qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso.

-Che fai qui fuori?- chiese Oliver comparendo alle sue spalle.

Si votò di scatto, incontrando il suo ragazzo sulla soglia del balcone, in mutande e con gli occhi minuscoli, ancora assonnato.

Sorrise. Con lui tutte le paure svanirono.

-Riflettevo- rispose calma.

-Posso farti compagnia?- le chiese lui sedendosi al suo fianco.

Rylee appoggiò la testa sulla sua spalla, continuando a guardare il cielo.

Il suo cuore si riempì di gioia nell’averlo vicino. Sorrise, senza che lui potesse vederla. Stava bene solo con lui. Era felice solo con lui. Viveva davvero solo con lui.

-Ry- la voce di Oliver si diffuse nella notte.

-mhmh …- fece lei, completamente assorta nei suoi pensieri.

-Ti amo- asserì amorevolmente lui.

Lei alzò lo sguardo fino a incontrare quello di lui. Sorrise.

-Ti amo anch’io- lo baciò dolcemente per poi accoccolarsi di nuovo tra le sue braccia.

Si alzò il vento, investendo tutto, trascinando via ogni ricordo brutto del passato. Ora erano solo loro due. Soli davanti a un nuovo destino. Insieme. 

E così si conclude questa fanfiction :) Grazie a tutti quelli che l'hanno letta e recensita :) Come al solito mi dispiace finire un progetto a cui ho lavorato tanto :'(, tuttavia ogni cosa ha un inizio e una fine e questa è quella della storia :D 
Spero vi sia piaciuto leggere e di non avervi mai deluso o annoiato :D 
Grazie di cuore a tutti <3
un bacione 
*Black Devil*
  
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