Libri > Il diario del vampiro
Segui la storia  |       
Autore: Klaroline99    27/05/2013    3 recensioni
Salve a tutti!
Allora sono una scrittrice nuova in questo fandom ma ho pubblicato molte altre storie in alcuni diversi.
Questa è una storia romantica e ricchissima di azione.
Qui vediamo una Bonnie che ha deciso di cambiare frequentando nuove amicizie e diventando più testarda e coraggiosa tanto da tener testa ai suoi amici che la considerano fragile.
Ci saranno dei personaggi tratti da Supernatural molto importanti infatti i protagonisti presenti sono anche Castiel, Dean e Sam! Quindi non spaventatevi a vedere il fandom "il diario del vampiro" perché la storia all'80% è in un contest supernaturaliano xD
Dalla storia: [....La strega pura e dai grandi poteri cioè Bonnie che sarà guidata da un angelo delle schiere celesti di cui non sono ancora a conoscenza, il vampiro dagli occhi neri come la notte è Damon e sarà di vitale importanza per il gruppo.. I tre cacciatori sono Dean e Samuel Winchester con l’aiuto di Meredith Sulez, il secondo vampiro è molto importante al primo e questo è Stefan Salvatore, il fratello di Damon... Insieme dobbiamo dare la caccia a Lilith e impedirle di aprire i sigilli, solo così potremmo impedire l'Apocalisse.]
Ps: La storia è una Donnie!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Quasi tutti | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore, Elena Gilbert/Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

Bonnie's life-The Apocalypse



Capitolo 8



Risin' up, back on the streets
Did my time, took my chances
Went the distance, now I'm back on my feet
Just a man and his will to survive


Mi misi seduta di scatto sul sedile portandomi una mano alla testa.
-Ma che cavolo?- chiesi stranita e sbattei più volte le palpebre riconoscendo a poco a poco l’abitacolo della bellissima Ferrari di Damon Salvatore.
-Ben svegliata bell’addormentata- mi disse il proprietario dell’auto sfoderando il suo sorrisetto mentre stringeva il volante con le mani guidando perfettamente ad alta velocità.
-Ma dico io sei scemo? Stavo dormendo se non te ne eri accorto potevi benissimo abbassare!- esclamai guardandolo male e abbassai il volume dello stereo, neanche due minuti che lui lo alzò di nuovo al massimo.
-Su Uccellino canta con me! Lo sai che gli Uccellini amano cantare?- mi chiese sorridendo e poi cominciò a cantare a squarciagola il ritornello della canzone, era perfetto in tutto perfino nel canto! Accennai un sorriso e cominciai a cantare con lui finché non ci ritrovammo a ridere e urlare le parole delle canzoni.
-Ci vuole ancora molto per arrivare?- chiesi guardandolo.
E lui distrattamente mi rispose –Un’altra mezz’oretta streghetta e siamo arrivati.. Ora che siamo soli vorrei approfittarne per farti qualche domanda a cui devi rispondere. Quando hai conosciuto i Winchester e l’angioletto?- mi chiese. Quando aveva nominato i miei migliori amici mi ero subito innervosita per il modo in cui li aveva chiamati.
-Sono di famiglia… Dean e Sam sono i miei cugini di primo grado. I loro genitori sono morti e quindi Castiel li ha presi in affidamento. Non ci frequentavamo mai ma quando hanno deciso di venire a Fell’s Church hanno cominciato a frequentare casa mia e praticamente tutta la mia famiglia si è innamorata di quei tre pazzi compresa io che li considero come fratelli ormai, mio padre e mia madre sono partiti per un viaggio di lavoro di qualche mese ma io volevo rimanere qui e quindi Castiel si è offerto di farmi da “babysitter”, i miei si fidano molto di lui perché sanno che un tipo molto responsabile quindi mi hanno lasciato rimanere con lui- spiegai e mi girai a guardare i suoi bellissimi occhi neri che adesso sembravano accesi di interesse.
-Quindi non sei innamorata di Dean, vero Uccellino?- mi chiese.
Quella domanda era parecchio strana e subito mi insospettii –No, ma perché dovrebbe interessarti cosa provo io per Dean?- gli chiesi incrociando le braccia al petto.
-Beh mi pare ovvio, voglio avere l’esclusiva. Tu sei innamorata di me, e credimi ti capisco, chi non si innamora di me!- disse quello atteggiandosi. –Anche se sai che io voglio Elena- continuò ma il suo tono non mi convinceva molto.
No Bonnie non illuderti! Finirai solo per soffrire e non ci vuole proprio ora! Non pensare a Damon e a Elena.
Mi rimproverai da sola e spostai lo sguardo al paesaggio che scorreva velocemente fuori dal finestrino.
Quando Damon cominciò a rallentare potei scorgere un cartello abbastanza grande sul ciglio della strada dove a caratteri cubitali era scritto: “Welcome to Atlanta”.
-Siamo arrivati allora- dissi a Damon e lui alzò gli occhi al cielo. –Ma che intuizione Holmes!- disse con il solito sorrisetto alla Damon Salvatore che mi faceva innervosire e andare in tilt allo stesso tempo anche se non credevo fosse una cosa possibile.
-Ci fermiamo in un hotel per ora?- gli chiesi ricordando le istruzioni di Annabelle e Castiel.
-Si, dobbiamo indagare su questo “caso” di demoni- disse passandomi il giornale che io non avevo ancora esaminato. Sfogliai le pagine fino ad arrivare all’articolo dove parlavano degli omicidi.

“Da ciò che abbiamo visto nelle ultime settimane a quanto pare un killer pluriomicida gira per le strade di Atlanta, abbiamo contato finora sette vittime, tutte donne e di bell’aspetto che vanno dai sedici ai venticinque anni. L’unico collegamento tra le vittime è il loro aspetto.. Sembra che il killer uccida solo ragazze dai capelli ramati. Probabilmente quest’uomo ha qualche problema mentale e appena catturato sarà affidato alle cure del reparto psicologico dell’Atalanta Hospital. Consigliamo a tutte le donne ma anche agli uomini di restare in casa dopo le nove di sera”

Questo recitava l’articolo e io subito sgranai gli occhi.
Grandioso! Il killer demoniaco uccideva soltanto ragazze dai capelli rossi dai sedici ai venticinque anni e io potevo benissimo corrispondere al suo ideale di vittima perfetta.
-Hai letto l’articolo Damon?- gli chiesi guardandolo mordicchiandomi il labbro.
-Non ti accadrà niente Rossa devi solo fidarti di me.- disse lui seriamente guardandomi negli occhi e con una mano mi scostò una ciocca di capelli che ricadeva davanti agli occhi e la portò dietro all’orecchio.
Annuii guardandolo, mi fidavo di lui ed ero sempre stata più che disposta ad affidargli la mia vita, sapevo che ne avrebbe avuto cura.
Continuò a guidare per un po’ finche non arrivammo presso la periferia della città, un insegna sgargiante a luci neon brillava sopra quello che doveva essere un motel.
L’insegna recitava “Red Bull” scritto in rosso e sotto c’era l’immagine di un toro assomigliante a quello dei fumetti che rigettava fumo dal naso.
Damon parcheggiò nell’area intorno all’hotel riservata alle auto e poi scendemmo dall’auto, rimasi ad aspettarlo mentre lui andava verso il retro dell’auto e tirava fuori i borsoni dal bagagliaio caricandoseli in spalla e poi insieme ci avviammo verso l’entrata del motel.
La hall era abbastanza accogliente, non era certo un hotel a cinque stelle con tutte le rifiniture in legno lucido o placcato in oro ma era ugualmente caldo e accogliente e stranamente riusciva a mettere una persona a proprio agio come se si trovasse in casa propria.
Sorrisi gentilmente alla ragazza dietro il bancone che era troppo impegnata a osservare Damon con la bava alla bocca che a prestare attenzione a me cosa che mi infastidii e non poco.
-Ehm ehm- dissi schiarendomi la voce tossicchiando leggermente per attirare l’attenzione e riuscii nel mio obiettivo.
-Vorremmo una camera con due letti singoli perfavore- le dissi sorridendo. La vidi trafficare con dei fogli che erano sparsi sul bancone e analizzare i numeri delle stanze con le diverse prenotazioni, tornò a guardarmi dopo dieci minuti e scosse la testa dispiaciuta –Mi dispiace signorina ma abbiamo solo una camera singola con un letto matrimoniale- spiegò lei.
-Va bene ugualmente ci dia quella- disse Damon sbrigativo lanciandomi uno sguardo veloce per poi tornare a guardare la biondina.
-Damon no… Troviamo un altro motel- dissi a bassa voce guardandolo male. Già la mia salute mentale era precaria con lui a un letto di distanza figuriamoci dormire insieme a lui nello stesso letto! Avrei passato intere notti in bianco.
-Mi dispiace tesoro ma c’è solo questa camera e io sono parecchio stanco non ho nessunissima intenzione di continuare a guidare per cercare un altro motel- disse Damon con tono serio e quasi dittatoriale che mi fece capire che il discorso era definitivamente chiuso per lui.
Alzai gli occhi al cielo e presi il mio portafogli tirando fuori la carta d’identità che diedi alla ragazza che dopo aver fatto tutti gli accertamenti mi porse il modulo da compilare per prenotare la stanza.
-Bene la camera è la 41- disse la ragazza dando le chiavi nella mano di Damon accarezzandogli volutamente le dita e lui ricambiò il gesto con uno dei suoi soliti sorrisi ammaliatori.
Irritata dal suo comportamento gli tolsi le chiavi di mano e mi avviai verso il corridoio che portava alle stanza, non avevo intenzione di rimanere a guardare mentre quei due flirtavano.
Entrai in camera e posai la borsa sul letto matrimoniale proprio al centro della stanza.
Ero stanca e intorpidita per il viaggio quindi mi fiondai subito in bagno per fare una bella doccia calda e rilassante, mi spogliai velocemente e mi infilai nel box doccia.
Sentii la porta della camera sbattere dopo almeno venti minuti, sicuramente Damon era rimasto a “cenare” con la ragazza e con cenare intendevo che il cibo era la ragazza… Poverina!
Uscii dalla doccia e mi avvolsi nel morbido asciugamano pulito che era appeso al piccolo e unico gancio presente nel bagno, solo in quel momento mi resi conto che non mi ero portata dietro il cambio perché i borsoni li aveva presi Damon e quindi ora ero praticamente senza vestiti.
Dannazione! Imprecai mentalmente.
-Ehm.. Damon?- lo chiamai con voce bassa ma sapevo che lui poteva sentirmi con il suo super udito da vampiro.
-Cosa c’è Uccellino vuoi che venga a farti compagnia nella doccia?- mi chiese malizioso e io sbuffai irritata per quel suo tono lussurioso –No, Damon, vorrei solo che mi passassi il borsone. Devo cambiarmi- dissi aprendo di poco la porta in modo che uscisse solo la faccia.
-Già finita la doccia Uccellino? Che peccato, se mi avessi aspettato l’avremmo fatta insieme- disse lui facendomi l’occhiolino e inevitabilmente le mie guance divennero dello stesso colore dei capelli.
-Finiscila Damon per favore e passami quel borsone immediatamente- gli dissi cercando di non far tremare la mia voce.
-Ah ah Uccellino se te lo passo quale sarà la mia ricompensa?- mi chiese lui ghignando. –Un “Grazie Damon” ti basta?- gli chiesi sarcastica e lui scosse la testa –No tesoro, voglio un bacio.- affermò convinto.
Decisi di stare al gioco e annuii, serviva solo a passarmi il borsone non lo avrei mai baciato.
Afferrai velocemente il borsone con la mia roba e chiusi la porta del bagno.
Aprii la cerniera e tirai fuori l’intimo, un paio di leggins neri e una maglietta a mezze maniche che usavo per dormire, rapidamente mi vestii e dopo aver legato i capelli umidi in una coda disordinata uscii dal bagno.
Non vidi Damon e stranita mi guardai intorno, mi girai di nuovo e me lo ritrovai a due centimetri di distanza, troppo vicino al mio viso.
-Mi dovevi un bacio Uccellino- sussurrò con voce bassa e sensuale e avvicinò piano le sue labbra alle mie, all’ultimo secondo cambiai direzione però e gli diedi un bacio sulla guancia.
Non volevo che quel bacio che tanto avevo agognato fosse per una semplice ricompensa, doveva essere voluto da entrambi, voluto davvero.
I suoi occhi si fissarono nei miei guardandomi straniti ma anche sorpresi, vidi la sua mano alzarsi e raggiungere il mio viso accarezzandomi la guancia e scostandomi una ciocca di capelli che era fuggita dalla coda sistemandola dietro l’orecchio. Inevitabilmente i nostri visi ripresero ad avvicinarsi ma qualcosa interruppe quel momento romantico.. La suoneria del mio cellulare.
Mi allontanai leggermente imbarazzata e andai verso la borsa che avevo lasciato sul letto, la aprii e velocemente tirai fuori il cellulare vedendo il nome sullo schermo “Sammy”.
Una cosa era assolutamente certa … Prima o poi Sammy avrebbe fatto una brutta fine se avesse continuato a interrompere i miei momenti con Damon, sia in sogno che nella realtà.
 
 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il diario del vampiro / Vai alla pagina dell'autore: Klaroline99