12/12/2007
1 recensioniUna cravatta verde argento. Non una semplice cravatta. Noi anche racconteremo una storia, triste forse più di quella or ora ceduta dalle Scarpe Rosse.
Nuova, firmata da una mago stilista d'avanguardia. Acquistata da un giovane moro, forse un pò sprezzante. Più di una volta malediva il verde smeraldo con filigrana argentate che serpentine, sinuose accarezzavano il suo morbido collo.
=Stona coi miei occhi!=
Mi rimproverava per l'accostamento, che non faceva brillare il cobalto dei suoi occhi come,invece, molti altri colori e vestiti sapevano fare. A volte, particolarmente irritato, inveiva, desiderando di essere smistato nel blubronzei corvonero.
Ogni mattina, però, delicatamente osservava e coccolava, quasi, il mio finissimo tessuto prima di poggiarlo sui lati del collo abbronzato. Per poi legare i capi con la maestria delle sue dita, maestria che poneva in tutto quello che faceva. E stringeva, rendendo il nodo così perfetto che sembrava che io, la sua cravatta, facessi parte del suo corpo magnifico. Diventavo parte di quella statua graca, di quell'Adone.
Ma ha stretto una volta in più, una volta di troppo.
Mi gettava, ultimamente, ai piedi del letto, accanto alle Scarpe Rosse. Quante serate passate cercando di non udire i gemiti provenienti dalle fine lenzuola argentate.
Ero come un marchio, una simbolo di una casata viziata e arrogante, di una famiglia e un credo odiati. Gli ricordavo la sua inferiorità di fronte a molti filo-babbani, di fronte a questa Mezzosangue. Inferiorità che come tutti mascherava dietro un ghigno strafottente e presuntoso, celando il suo cuore dietro a me, una cravatta verdeargento.
Ma ha stretto il suo cuore una volta in più, una volta di troppo.
Ha causato la morte dell'unica persona che potesse capirlo.
E così, come l'ho accompagnato durante il suo amore, l'ho assistito quando ha saputo stupefatto delle conseguenze, l'ho amorevolemente aiutato.
Aiutato a stringere una volta in più, una volta di troppo, il suo collo.
Aiutato a smettere di far battere quel cuore troppo a lungo azzittito, che ora protestava violentemente. Che piangeva accanitamente. Che si stava rompendo, struggendosi e sbriciolandosi inorridito alla vista di quel che causavano le parole biforcute di un Serpeverde. Un serpeverde così timoroso davanti al delicato amore, che l'ha distrutto, distruggendosi.