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Autore: putuporshutup    27/05/2013    0 recensioni
Fin dal liceo, quindi non molto tempo prima, passavano le giornate a chiedersi come sarebbe stato far parte del mondo della musica.
Certo non in prima persona; ma per come erano loro, quei lavori che si fanno sedute dietro ad una scrivania non erano adatti.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Morgan's POV


Mi sveglio e vedo Jack abbracciato a me. Non voglio disturbarlo, perciò gli do un bacio sulla guancia e mi alzo, cercando di non urtarlo.
Apro le tende del lettino di Jack e le chiudo più velocemente possibile per non fare entrare la luce del sole. Mi accorgo però, di uno strano movimento sotto di me, e cado a terra, così, rialzandomi, mi avvicino alla finestra.
Caccio un urlo che sveglia tutti, o quasi.
Alex è il primo a venirmi incontro.
"Tutto bene?"
Jack mi raggiunge e noto che si è infilato un paio di occhiali da vista. Mi dice: "Che cazzo sta succedendo?"
"Ragazzi, siamo in viaggio. Io... Noi, non possiamo! Dobbiamo tornare a Trenton! Dove siamo? Dove stiamo andando?"
Sono talmente agitata che lascio i due ragazzi e corro a cercare Olivia.
La trovo su uno dei divanetti in fondo al bus, sola e coperta da un lenzuolo.
"OLIVIA MA CHE DIAMINE..?!" grido svegliandola, e mentre si solleva noto che non ha addosso vestiti.
La guardo e soffoco un urlo, poi corro a raccattare qualcosa che lei possa mettersi addosso.
Dopo averle passato una maglietta, noto il suo sguardo confuso, si massaggia la testa come se provasse molto dolore.
"Cos'è successo Oli?" le chiedo ridendo, e lei mi guarda storto.
Io so già cosa sarà accaduto, però sto zitta, e quasi mi dimentico del motivo per il quale l'ho cercata.
"Lascia perdere, Olivia dobbiamo fare qualcosa, siamo in movimento! Cioè, dobbiamo tornare, beh, ehm, aiuto!"
Di certo così non le sto dando una mano a capire.
"Morgan che vuol dire che siamo in movimento?" dice con una voce assonnata.
"Vuol dire che il tour bus è partito, noi ci siamo sopra e non so neanche dove stiamo andando!"
La guardo mentre si riveste, e quando la vedo in procinto di vomitare, la accompagno al bagno e torno dai ragazzi.
Alex e Jack parlano tra loro, Rian viene da me.
"Morgan, guarda che siamo partiti da circa un'ora, e anche se tu dovessi tornare indietro, noi fino alla prossima tappa non possiamo fermarci, altrimenti ci sballano tutti i programmi".
Io annuisco nervosamente e Jack si avvicina a me e mi abbraccia.
"A me fa solo piacere se tu rimani" mi dice, e io gli do un bacio sulle labbra.
Rian fa una smorfia. "In caso non voleste rimanere, entro domani faremo in modo di farvi tornare a casa" dice sorridendo e voltandosi.
"Beh, per me è ok, però devo parlarne con Oli" dico rivolgendomi a Jack, che inizia a saltare in giro urlando come una donna.
Alex si mette le mani tra i capelli, e io scoppio a ridere, cercando un'altra volta la mia amica.


Olivia's POV


Vengo svegliata da delle urla che non riesco a decifrare, solo aprendo gli occhi scopro che è Morgan che mi parla.
Colgo solo delle parole scollegate, so che sta parlando di un certo 'movimento' e di un 'aiuto', ma davvero non riesco a capire nulla.
Mi accorgo di essere senza vestiti, e mi spavento, ma non riesco nemmeno a reagire, perché Morgan mi passa una maglia lunga fino alle ginocchia, e dopo averla indossata sento un enorme senso di nausea colpirmi, e con l'aiuto della mia amica vado in bagno.
Ho un mal di testa che mi uccide, e il vomito non aiuta.
Non ricordo davvero nulla della scorsa serata, ho solo immagini confuse nella mente.
So che c'era della musica, e devo aver bevuto più del necessario.
Una cosa che non riesco a dimenticare, però, è il viso di Zack che mi sorride.
Cerco la mia borsa velocemente per trovare uno spazzolino e mi richiudo in bagno, per lavarmi i denti.
Vedo l'acqua scorrere e il mal di testa non cessa, vorrei davvero ricordare ciò che è accaduto, ma non riesco, e questo mi innervosisce.
Solo guardandomi allo specchio mi tendo conto di avere addosso una maglietta che non è mia.
Questa è la maglia di Zack.
Devo trovarlo, voglio chiedergli se è successo davvero quello che penso. Mi sento stupida, che altro potrebbe essere mai accaduto?!
Mi imbatto in Morgan che mi precipita quasi addosso.
"Hey, ti sei ripresa? Spero proprio di si, perché almeno fino a domani non possiamo tornare a casa" dice in tono non troppo dispiaciuto.
La guardo negli occhi, e me ne vado, devo trovare quel ragazzo.
Il bus non è immenso né dispersivo, non può essere lontano.
Mi viene un'idea e inizio a dirigermi verso i lettini dei ragazzi,
e trovo Zack a petto nudo, come la maggior parte del tempo, d'altronde.
"Hey" gli dico avvicinandomi, ma lui appena mi vede distoglie lo sguardo e inizia a camminare nervosamente.
"Zack?!" dico seguendolo, verso lo spazio cucina.
Lui si ferma ma non si gira, continua a darmi le spalle.
"Zack ti prego parlami, non ricordo nulla di quel che è successo, ma.. Ti prego considerami".
Si volta verso di me.
"Odio me stesso per quello che ti ho fatto, nemmeno ti conosco, cioè mi dispiace".
"Ma Zack stai tranquillo, ti prego non preoccuparti. Voglio dire, se è successo quel che è successo, ci sarà una ragione, non credi?" gli dico guardandolo negli occhi. "E poi so che stai con Vanessa, ed eravamo ubriachi, non è colpa tua".
Lui resta in silenzio, mi innervosisco, ma poi parla di nuovo.
"È solo che.. Io non sono quel tipo di persona. Non voglio tu mi veda come una specie di stronzo che usa le ragazze".
"Credo tu avrai tempo per farmelo capire, a quanto ho capito dovrai sopportare me e Morgan per almeno un altro giorno" dico con un sorriso, e lui di getto mi stringe tra le sue braccia.
"Comunque ti sta bene la mia maglietta" mi dice ridendo.
Io sorrido imbarazzata. "Oddio scusami me l'ha passata Morgan, io.."
"Tranquilla, puoi tenerla se vuoi" dice mentre si dirige verso lo altri ragazzi, e mi sento stranamente bene.
Era tanto che non mi sentivo così, ma provo sempre un senso di colpa, per Rich.
Raggiungo i ragazzi, e i commenti stupidi di Jack non tardano ad arrivare.


Morgan's POV


Olivia è strana, ma ovviamente capisco il perchè. E non so se essere felice o scioccata.
Sinceramente se i ragazzi sono tutti come Jack, probabilmente avrei dovuto aspettarmelo.
'A proposito di Jack' penso, e vado a vedere dov'è.
Lo trovo con Alex davanti al televisore, stanno mangiando.
"Allora, siete costrette a passare un altro giorno con noi" mi dice Jack.
"E' una cosa scomoda se ci pensi, non vi conosciamo proprio bene"; è Alex a parlare.
Io lo guardo sorpresa: "Se noi fossimo state 'scomode' avreste potuto evitare di invitarci. Ad ogni modo, se la mia presenza ti infastidisce, stai tranquillo che non ti farò compagnia. Tieni duro per oggi".
Alex mi fissa senza dire una parola e Jack ride, si alza e mi abbraccia.
Lo rido e gli dico: "Sei un bambino".
"Sono felice".
"Ma Alex?" gli sussurro.
"Avrà qualche problema con Lisa" mi risponde a bassa voce.
"Dov'è, a proposito!?"
"Se n'è andata ieri sera" mi spiega.
"Vi conoscete da un giorno e sembrate marito e moglie" dice Alex seccato.
"Sei sempre il solito coglione, mi piace e basta" gli risponde Jack.
Io sorrido compiaciuta e mi preparo un caffè.
"Io sono così" mi dice Jack "e credo tu l'abbia capito".
"Sto capendo molto" commento.
Olivia e Zack ci raggiungono.
Lei indossa ancora i vestiti che le ho passato, più un paio di anfibi.
Lui è a petto nudo.
Potevano contenersi, insomma.
Jack inizia a ridere: "Che cazzo avete fatto? Alex, parlavi di me e Morgan, ma..."
Alex sbuffa.
"Su, fatevi i cavoli vostri" dice Rian.
"Perchè sembra l'unica persona a ragionare su questo bus?" dico.
Lui sorride soddisfatto, mentre io comincio a bere il mio caffè.
Arriva Matt Flyzik.
"E lui da dove viene fuori?" dice Olivia sempre più nell'imbarazzo.
"Ma al posto di nasconderti, vestiti" le dice Jack, continuando a ridere.
"Olivia si deve vestire? E Zack?" gli chiedo.
"Che vuoi? Ma chi sei?" mi risponde Zack inacidito.
"Ma che ci fate voi due qui?" chiede Matt rivolgendosi a me e Oli.
"Me lo chiedo anche io.." dice Alex.
"Alex, se non la finisci ti tiro qualcosa in testa" dice Rian.
"No, seriamente, perchè siete qui?" chiede di nuovo Matt.
Olivia e Zack spariscono; spero siano andati a cambiarsi.
"Ieri sera siamo rimaste qui a dormire e ci siamo svegliati troppo tardi per capire che il bus era già partito" gli spiego.
"Ma cosa fate, quindi?"
"Beh, dovremmo rimanere ancora per oggi, domani torniamo a Trenton".
"Ho capito. Tra poco arriviamo a Washington e prendiamo un po' d'aria, siamo qui da ore".

Olivia e Zack sono vestiti.
Ci siamo dati tutti una sistemata e vediamo di organizzarci per pranzare da qualche parte.
Cammino con Jack, coperto da un cappuccio e da un paio di occhiali neri.
"Dimmi qualcosa di te, non so nulla" mi dice.
Sorrido, apprezzando il fatto che lui mi voglia conoscere: "Beh, non c'è davvero niente da dire. Sono nata in New Jersey e vivo da sempre lì, insieme alla mia famiglia. Ho un fratello di nome Evan, a proposito"
Lui annuisce e mi lascia continuare: "Appena sono uscita dal liceo mi sono concessa un anno di vacanza e poi ho cercato di sfruttare le mie capacità per fare il lavoro che faccio, lo sai. Vivo con Olivia e vedo spesso la mia famiglia, quando non viaggio. Mi piacciono tanto i fumetti, gli animali e ovviamente la musica, ma mi sembra scontato"
"Beh, menomale che c'era poco da dire. Ma dimmi una cosa, come mai non bevi, non.. fai niente, praticamente".
"Nulla di particolare. Ci sono solo abituata. Quello che devi sapere è che mio fratello... è un po'.. beh, è schizofrenico".
Lui mi guarda: "Mi dispiace, davvero. Però non capisco cosa c'entri".
"Insomma, diciamo che ha causato un po' di problemi alla mia famiglia, un po' di timore e paura. Non volevo essere fonte di ansia anche io, quindi ho deciso di rassicurare i miei genitori su certe cose e ho sempre voluto comportarmi in modo esemplare".
"Ieri sera non sei stata proprio esemplare" ride.
Lo guardo e sorrido: "E' uno degli effetti negativi del tour bus".
"Certo, sicuramente".
Rian ci fa segno di fermarci e dice: "Mangiamo qui, dai"
"E' buono?" chiede Alex.
"Certo!" risponde.
Io mi avvicino un po' ad Olivia: "Tutto bene?"
"Si, abbiamo chiarito la faccenda. Tutto da dimenticare, eravamo solo ubriachi".
"Beh, lasciamo stare, allora. Vogliamo parlare di me e Jack? Non li conosciamo neanche".
"Ok, però sono una bella compagnia, devi ammetterlo".
"Certo, sto bene. Ma non sappiamo chi sono.. nel senso che mi sembra di esagerare. Ci stiamo pranzando insieme".
"E' una questione di circostanze, Morgan. Il bus è partito e domani torniamo indietro, tranquilla. Loro sono alla mano e anche noi, evidentemente".
Sbuffo e seguo i ragazzi nel ristorante.
E' quasi vuoto, ma mi fido di quello che ha detto Rian. E' tranquillo, ma mi ricordo della sua energia sul palco ieri notte.
Mi siedo in mezzo a Olivia e Jack. Di fronte a me ho Alex e ai suoi lati ci sono Zack e Rian.
Rian chiede: "Come vi siete trovate fino ad ora?".
"Olivia di sicuro bene" dice Jack. Io gli tiro un calcio sotto al tavolo e lo guardo.
"Scusate" dice dolorante.
"Bene" rispondiamo in coro.
Rian sorride: "Ditemi qualcosa di più!".
"Beh, siete simpatici!" spiega Olivia sorridendo imbarazzata.
"Mi fa piacere".
Alex mi guarda. Gli sorrido leggermente ma lui distoglie lo sguardo.
Zack dice: "Sembrate a posto anche voi".
"Grazie" diciamo entrambe.
"Si, Morgan è forte. O almeno, a me ha dato questa impressione" spiega Jack.
"Che tenero" commenta Olivia.
Ordiniamo qualcosa e poi mi alzo dal tavolo per andare in bagno.
Esco dopo una decina di minuti, mi guardo allo specchio e noto Alex in piedi in un angolo, nel corridoio che porta al bagno degli uomini.
Non sta facendo nulla, è solo, in piedi.
Lo raggiungo.
"Alex, stai bene?"
Lui annuisce.
"Perchè non mi convinci?" sorrido.
Lui non dice nulla.
"Ho capito, non ti sto molto simpatica. Però se hai bisogno di qualcosa vado a chiederlo agli altri. Ti senti male?".
Lui mi guarda: "Non è questo il punto, tranquilla".
"Ma io sono tranquilla" gli dico.
Lui scuote la testa.
Io sbuffo: "Sono paziente, ma sinceramente non ne vale la pena. Ci stiamo conoscendo ora, non mi puoi giudicare. Le mie sono gentilezze nei tuoi confronti".
Mi giro ma lui mi ferma: "Aspetta, dai".
"Dimmi" incrocio le braccia davanti al petto.
"Ti ho sentito parlare prima con Jack".
"Già.. quindi?".
"Hai un fratello".
Deglutisco: "Si, si chiama Evan".
"E ha dei problemi".
"Esatto".
"Tu mi conosci?" mi chiede.
Sorrido e gli dico: "Non proprio".
"Beh, lo sanno tutti. O almeno, i nostri fan lo sanno, io ho perso mio fratello. E oggi è il suo anniversario di morte".
Mi sento malissimo. Posso capire come si sente.
"Mi dispiace, davvero" gli dico.
"Sono solo irritato. E le cose con Lisa non vanno bene e non so neanche perchè ti sto dicendo queste cose. Vedere Jack che ci prova con te, poi.. mentre dovrebbe stare con me, quando ne ho bisogno. Non lo critico, lo conosco. Però ho bisogno di lui".
"Diglielo, parlagliene. Ti è stato accanto fino ad ora, non cambio le cose, non io".
"Ma tuo fratello?".
Capisco che vuole sapere qualcosa di più.
"Mio fratello è molto particolare. Ma non me la sento di parlarne a fondo, non ora. Ci metterebbe di cattivo umore! Se hai bisogno di parlare con Jack fallo e basta, e chiarisci tutto anche con Lisa. Non so cosa stia succedendo, ma lasciare le cose in sospeso è qualcosa che non mi è mai piaciuto".
Lui mi sorride e io faccio per tornare al tavolo.
"Ehy, Morgan" mi dice.
"Si?"
Mi abbraccia: "Grazie, e scusami per le risposte del cazzo che ti ho dato".
Lo stringo e gli accarezzo la schiena con una mano: "Ho capito tutto, tranquillo".
Mi lascia andare e torniamo al tavolo.
Mi siedo e mi accorgo che Olivia non é più al mio fianco.
"Dov'é andata?" chiedo ai ragazzi.
Zack mi spiega stanco: "Jack ha fatto una battuta su me e lei".
"E quindi?" chiedo. Mi sembra strano che se la sia presa solo per questo.
"Boh , si è alzata prendendo accendino e sigarette ed è uscita"
Poi capisco e dico: "Merda".
Jack è curioso: "Merda cosa?".
"Senti, io so poco di te, però credo di aver capito che certe volte dovresti controllarti" gli dico.
"Chiedo scusa, ma non è colpa mia se la tua amica è un'esaurita".
Lo guardo delusa e mi alzo bruscamente dalla sedia.
Esco e la trovo seduta sul marciapiede, fuma fissando la strada.
Mi sistemo di fianco a lei e le cingo le spalle con un braccio. Appoggio la mia testa sulla sua spalla e non dico nulla.
"Scusami" mi dice.
"Ma di cosa? Si è comportato davvero male, non importa il fatto che mi piaccia".
"Si, però non sa cosa sia successo".
"Proprio perché non sa, dovrebbe contenersi quando parla con un'estranea. Di me sa poco, ma di te non sa nulla".
Lei mi guarda e sorride: "È che come al solito mi sento in colpa. Mi sento in torto ogni volta che guardo un ragazzo. E ovviamente con Zack non ho scambiato solo qualche occhiata".
La guardo: "Lo capisco e ci vorrà un po' perché questo senso di colpa se ne vada. Non l'hai tradito ed eravate ubriachi".
"Lo so".
"Lascia passare del tempo e dimenticati di questa cosa, domani ce ne andiamo".
Mi alzo e lei mi chiede: "Ti dispiace se rimango qua ancora un po'?".
"Fai con calma" le sorrido e vado a sedermi di nuovo coi ragazzi.
"Come sta?" mi chiede Zack.
"Beh, siccome dobbiamo imparare a conoscerci, vi spiego il motivo della sua reazione".
Annuiscono, attenti.
"Il suo ragazzo è morto qualche mese fa di cancro. Era tutto per lei. Ovviamente sta superando il dolore, ma dopo quello che è successo ieri, e sappiamo tutti cos'è successo, si sente in colpa, come se l'avesse tradito. E lei affronta in questo modo le cose, isolandosi".
"Non potevo saperlo" dice Jack.
"Lo so, ma hai notato quanto fosse a disagio per le tue battute".
"Che testa di cazzo" dice Alex, scuotendo la testa.
Zack rimane in silenzio ad occhi spalancati, ma gli prendo una mano per rassicurarlo.
"Non preoccuparti, non ce l'ha con te" gli sussurro con un sorriso.
Olivia torna in silenzio e dice: "Scusatemi".
Si siede e fa un mezzo sorriso.
I ragazzi sono davvero mortificati. Ovviamente Jack le risponde: "Morgan ci ha spiegato come vanno le cose. Mi dispiace molto, scusami".
Olivia gli sorride: "Stai tranquillo, non ne sapevi nulla".
Jack comincia a mangiare, sollevato. Spero solo che non faccia più lo stesso errore durante la giornata.


Olivia's POV


Usciamo tutti insieme dal ristorante e veniamo raggiunti da Matt, che spiega velocemente il programma della giornata ai ragazzi.
"Allora, adesso dovete prepararvi per un'intervista radiofonica, più tardi avete il meet & greet con le fans, e solamente dopo ci avviamo verso il locale".
"Quando avrai bisogno di me?" chiedo a Matt mentre gli altri si allontanano.
"Tra qualche ora, intanto, se vi fa piacere, voi ragazze potete visitare un po' Washington. Ti chiamerò io, o se preferisci, ti faccio chiamare da Zack" dice ridendo, e anche io gli sorrido.
Morgan sembra contenta di poter passare una giornata tra sole ragazze, almeno potremo raccontarti tutto ciò che è accaduto in questo breve, ma intenso tempo.
Salutiamo velocemente i ragazzi e Morgan chiama un taxi, che in poco tempo arriva e ci porta nel centro dello shopping di Washington.
"Fenomenale" dico guardandomi intorno, e la prima cosa che facciamo, oltre a scattare qualche foto casuale agli edifici, è fiondarci in un negozio di cd.
"Sembra un'utopia vivere per due giorni con una band e poi andare in un negozio di musica, non mi sembra normale" dice Morgan ridendo, e io la seguo.
"Allora, non ti ho mai chiesto che hai combinato ieri" le chiedo strizzando un occhio.
"Sicuramente mi sono data da fare meno di te, ma per i miei standard non è stato niente male" dice, mentre io scoppio in una risata fragorosa.
"Beh, che dire, Jack ci sa fare con i suoi atteggiamenti, ma nonostante la sua sfacciataggine riesce ad essere molto dolce" conclude con un sorriso.
"Di certo no mi sarei immaginata che tutto questo accadesse. E pensare che fino a due giorni fa li conoscevo a malapena!" dico guardando Morgan, che sembra aver notato una pila di dischi.
"Ah, quello è sicuro! A proposito, come pensi di comportarti con Zack adesso?" mi chiede improvvisamente attenta.
"Voglio che gli rimanga un bel ricordo di me. Voglio dire, mi sembra una persona fantastica, e dal tempo che abbiamo passato insieme sento di essergli simile, in qualche modo. Non voglio doverlo salutare stasera e pensare che abbia una brutta opinione di me. So che non mi dovrebbe importare, ma sono fatta così, non posso farci nulla".
Morgan mi sorride compiaciuta.
"So che è solo una mia convinzione stupida, ma siete belli insieme" mi dice avvicinandosi e stringendomi a sé "mi piace questa Olivia".
Il tempo di spendere un centinaio di dollari e ricevo una telefonata da Matt.
"Olivia è quasi ora del soundcheck, il nome del locale è '9:30 club', a dopo" riaggancia velocemente.
Prendiamo il primo taxi che vediamo davanti a noi, e in poco più di 15 minuti arriviamo a destinazione.
In poco tempo riusciamo a sistemare tutto, e un altro concerto sembra filare velocemente.
Io e Morgan siamo sempre in un lato appartato del pubblico, e ad un certo punto la musica si interrompe e Alex, facendo un cenno agli altri, si piazza davanti al microfono.
"Non sono solito parlare di queste cose, ma ho incontrato una persona speciale che mi ha fatto capire che a volte è meglio buttare fuori tutto, piuttosto di tenerselo dentro. Questa è per te, Tom".
Dicendo questa frase sento la folla impazzire, e una canzone comincia.
Io non conosco Alex, perciò non so cosa intendesse, ma osservando Morgan con le lacrime agli occhi, capisco che lei ne è già a conoscenza.

«Sing me to sleep, I'll see you in my dreams,
waiting to say 'I miss you. I'm so sorry'
Forever's never seemed so long as when you're not around
it's like a piece of me is missing.»

Ascolto quelle parole e non posso evitare di scoppiare a piangere a dirotto, sono parole stupende, forti. Alex deve aver passato una situazione orrenda, e scriverne una canzone è il modo migliore per sfogarsi.
Anche Morgan si è commossa, per questo le metto un braccio intorno alle spalle, e guardiamo Alex. È il secondo giorno di fila che li vediamo in concerto, ma so già che pochi momenti supereranno l'intensità di ciò che sta accadendo ora.
Appena la canzone finisce, tutto il pubblico impazzisce, e il concerto si chiude così.
Io e Morgan corriamo nel backstage e, dopo esserci congratulate con tutti, noto Morgan che stringe Alex in un abbraccio.
Non posso evitare di sorridere, e mi incammino verso l'uscita.



ourspace.
speriamo che la storia vi piaccia, lasciate una recensione per farci sapere ciò che vi sta piacendo di più o ciò che cambiereste :3 al prossimo capitolo c:

O&M
  
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