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Autore: xlouissvoicex    27/05/2013    5 recensioni
–“Non voglio farti niente..” sussurrai.
“Non voglio tornare lì dentro..” singhiozzò abbassando lo sguardo e rendendo pieni di lacrime i suoi occhi color ghiaccio. “Salvami” implorò.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ANGELO.

Stavo camminando in quel accecante corridoio di quel ospedale psichiatrico, come sempre accompagnavo mio padre da il suo amico di ‘fiducia’ o così lo chiamava.
Mentre camminavo con le mani infilate nelle tasche dei miei jeans di marca stretti esaminavo le mura di quel corridoio non sapendo che fare.
Sì, era tutto troppo bianco, poteva essere scambiato per il paradiso se non ci fosse stata quella tremenda puzza di medicinali e qualche urla qua e là.
Decisi di sedermi su una di quelle fredde segioline e di passare il tempo giocherellando con un piccolo bottone della mia giacca aspettando che mio padre si muovesse, anche se sapevo perfettamente che ci avrebbe impiegato ore.
Passarono  almeno una decina di minuti quando una cosa, o un qualcuno attirò la mia attenzione.
Un ragazza uscì da una di quelle porte bianche a tal punto di accecare, sembrava un angelo.
Mi avrebbero preso per pazzo a dire che lei assomigliava ad un angelo, la sua giacca strappata di jeans le arrivava fin sotto i fianchi, portava una tuta grigia ed anfibi neri slacciati, il suo viso era circondato da un’adorabile chioma azzurra di capelli mossi sul riccio andante..ma i suoi occhi anche se marcati da una matita nera e le sue labbra rosse appartenevano a quel essere.
Mi guardò con la coda dell’occhio tenendo la testa bassa e sbloccando lo schermo del suo cellulare con le sue dita fine con le sue piccole unghia smangiucchiate.
Uscì velocemente, poi scomparì fuori la porta d’uscita l’asciando dietro se una scia di vari aromi mischiati alla menta ed io ripresi a giocherellare con il mio bottone amato della giacca.
Proprio in quel momento vidi uscire tutti medici da una stanza correndo verso il punto dove la ragazza era scomparso e seguiti da loro mio padre e il suo amico.
Decisi anche io di uscire, ma non per rincorrere quell’angelo, chissà cos’aveva fatto.
Mi strofinai le mani come per riscaldarmi e proteggermi da tutto quel freddo che regnava in quella periferia piovosa di Mullingar.
Mi incamminai per andare a sedermi su una panchina del parco dietro l’edificio.
Quelle giostre quando ero piccolo era piena di persone, adesso non ci andava più nessuno, tranne me.
Mi piaceva stare lì a pensare e a suonare con la chitarra, quello era come il mio piccolo posto anche se alla fine era di tutti.
Svoltai l’angolo e trovai la ragazza di poco tempo prima seduta su una delle panchine.
Si teneva la testa con le sue gracili mani, era così piccola.
Mi avvicinai  tanto da sentirla singhiozzare e mi sedetti accanto a lei.
“Non so niente di te, ma piangere e rovinare i tuoi occhi è inutile..ti stanno cercando”
Alzò la testa verso di me e mi fissò per svariati minuti.
“Li odio..” -La sua voce era anch’essa quella di un angelo.
“Niall”. Mi accennò un piccolo sorriso. -“Miahm..”
Disse porgendo la sua mano tremolante. Strinsi la sua e notai subito piccole ma indelebili cicatrici sui polsi. Se ne accorse subito e ritrasse la mano coprendosi con il suo giacchetto strappato.
“Perché sei la dentro?” domandai incuriosito.
“Sono pazza..” la sua voce era tremolante.
Aveva sbalzi di umore, passava dal sorriderti al non guardarti in faccia in modo strafottente, sembrava volersi avvicinare alle persone ma non riuscirlo a fare.
“Torna dentro.” Ordinai tornando serio.
Sbuffò alzando gli occhi al cielo e si incamminò via nella direzione opposta. –“Mi hai sentito?” urlai.
Mi ignorò continuando a camminare. La rincorsi e la presi per un braccio scatenando in lei la pazzia più totale. –“Non osare toccarmi” urlò con tutta la voce che poteva avere e spingendomi bruscamente lontano da se. Iniziò a correre in piccoli vicoli umidicci isolati dal mondo. La ripresi per il braccio bloccandola. –“Non voglio farti niente..” sussurrai.
“Non voglio tornare lì dentro..” singhiozzò abbassando lo sguardo e rendendo pieni di lacrime i suoi occhi color ghiaccio. “Salvami” implorò.
In quel preciso instante si rannicchiò in se stessa e si accasciò a terra.
Mi allontanai un po’ per vedere cos’aveva e mi chinai verso di lei piegandomi sulle ginocchia. Alzò nuovamente la testa verso di me e mi sussurrò-“Sono pericolosa..”.
Si alzò bruscamente e scappò via.
Io me ne tornai alla clinica e con mio padre tornammo a casa.
Mi rinchiusi in bagno ad ascoltare musica mentre mi lasciavo bagnare dalle calde goccioline d’acqua pensando a quell’angelo e tanto angelo non era.
Mi insaponai con il nuovo bagnoschiuma che avevo comprato ed eccolo lì, quell’aroma che avevo sentito quello stesso pomeriggio.
L’unico profumo che avrei amato tra tutta quella puzza di medicinali in quella triste clinica. Desideravo aiutarla, salvarla come mi aveva implorato. Se avessi continuato a pensarla in quel modo sarei diventato pazzo io, ma sicuramente l’avrei ritrovare.
Mi lasciai trasportare da quel profumo e dalla musica rilassandomi e cercando di non pensare a niente che riguardasse un paio di anfibi, una giacca strappata, una chioma azzurrina e un volto che faceva invidia a tutti.

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QUESTA FF FORSE E' UN PO' STRANA MA VABBEH, MI RECENSITE QUI SOTTO SCRIVENDOVI COSA VE NE PARE?
ACCETTO CRITICHE, ACCETTO TUTTO. GRAZIE A CHI LO FARA'..LOVE YA!
  
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