Storie originali > Soprannaturale
Ricorda la storia  |      
Autore: floflo    27/05/2013    5 recensioni
Loro sanno quanto abbiamo bisogno di loro, soprattutto i primi tempi. Lo fanno per noi e, forse, anche per loro: probabilmente patiscono quanto noi il distacco e la lontananza.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Questa storia è già apparsa su un altro archivio con il titolo "DIXIE", ma l'autrice (chiara) sono sempre io.


 

Cuore di Gatta


Arrivò anche quella notte come aveva sempre fatto negli ultimi tempi, del resto.
Non ebbe nemmeno bisogno di spingere con le zampine sulla porta, riusciva ad aprirla ogni volta infilando il musino affilato, con i suoi lunghi baffi bianchi, nella fessura tra lo stipite e l’anta, silenziosissima.
Nell’oscurità non vidi nulla, mi bastò ascoltare il ticchettio delle unghie retratte dentro i cuscinetti morbidi – tic, tic, tic – per immaginare le sue zampette avanzare sicure sul parquet e gli occhi d’ambra traslucidi trafiggere il buio.
Pochi istanti più tardi, sarebbe balzata sul mio letto e si sarebbe accoccolata, dove tenevo rannicchiati i piedi gelidi, per scaldarmi tutta la notte.
Il nostro era diventato un appuntamento cui nessuna delle due avrebbe rinunciato.
Negli ultimi tempi mi era sembrata più impaziente; una volta aspettava che mi fossi addormentata prima di entrare, anche se io riuscivo ad avvertire la sua presenza anche nel sonno, leggera come un soffio.
Quella sera, però, accadde qualcosa di diverso: forse era stata troppo frettolosa nello sgattaiolare in camera mia, o forse in me era mutato qualcosa.
Avvertii chiaramente il balzo con cui mi avrebbe raggiunto sul lato sinistro del letto, eppure, inspiegabilmente, quella volta mi spaventai e il mio braccio si mosse istintivamente in un gesto come per scacciarla.
Non la sentii nemmeno ricadere sul pavimento: semplicemente si era dissolta, con la stessa grazia e disinvoltura con cui era apparsa.
“ No, no, no!” pensai, affranta, immediatamente dopo.
Ero completamente sveglia, non mi ci volle molto a capire cosa era successo e cosa avevo fatto.
Sapevo che non avrebbe dovuto trovarsi lì, eppure avevo sempre tollerato la sua presenza, anzi la attendevo quasi con trepidazione ogni sera, quello era il nostro piccolo segreto.
Loro sanno quanto abbiamo bisogno di loro, soprattutto i primi tempi. Lo fanno per noi e, forse, anche per loro: probabilmente patiscono quanto noi il distacco e la lontananza. Non è vero che possono incontrarci solo una volta l’anno, la notte di Natale e per un’ora soltanto…
La supplicai di perdonarmi, di ritornare, ma si sa che i gatti sono sensibilissimi e intelligenti: il suo istinto le aveva sicuramente suggerito di non correre due volte lo stesso rischio, e io avevo rotto il nostro patto.
Non tornò più a trovarmi dopo quella notte, eppure sono certa che, sensibile ed accorta com’era, lo abbia fatto solo per non spaventarmi un’altra volta.




 

   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: floflo