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Autore: StayThereWhateverHappen    27/05/2013    1 recensioni
Un assaggio di vita quotidiana di due ragazzi che nonostante l'irritabilità di uno e la sbadataggine dell'altro, riescono costantemente ad amarsi.
Dalla storia:
"Louis ti ho già perdonato, ti ho perdonato non appena hai cominciato ad urlarmi addosso, so che lo hai fatto perché ti sentivi in colpa. "
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera, questa OS l'ho scritta durante l'ora di italiano a scuola, non avevo nulla da fare e così ho avuto la brillante idea di mettermi a scrivere...ecco a voi il risultato.
E' una storia molto semplice, mi piace perchè è estremamente tenera ma, se devo essere sincera, grazie al suggerimento di un'amica, avevo pensato di farla finire in modo tragico...ahimè non me la sono sentita però, sono troppo belli insieme questi due ragazzi e non avrei potuto tollerare una fine drammatica, quindiiiiii...buona lettura!
(perdonatemi possibili errori di battitura!)
-Giulia-


Harry era sempre stato un ragazzo particolarmente sensibile, ma oggi, doveva ammetterlo, si era davvero superato. Non aveva mai pianto così tanto.
Louis sapeva di essere troppo scontroso, sapeva di avere reazioni esagerate praticamente sempre e sapeva anche che, questa volta, era stato lui stesso a sbagliare.
Quella mattina i due ragazzi, protagonisti di una relazione amorosa da già due anni, si erano svegliati, avevano fatto colazione insieme, si erano la vati e vestiti per poi uscire di insieme dal loro appartamento.
 Fin qui tutto regolare, o quasi.
Vi chiederete dov’è il problema, ebbene, il problema è che quel giorno era il loro anniversario ed Harry se lo ricordava bene, era stato particolarmente gentile con il compagno quella mattina e l’aveva svegliato con una dolce carezza sulla gota arrossata.
Louis niente, si era svegliato con lo stesso umore di tutti i giorni e da bravo stronzo che era , aveva adottato un atteggiamento burbero che sapeva bene Harry odiasse.
Il riccio aspettava con ansia gli auguri del proprio fidanzato il quale però, sembrava aver scambiato quel giorno tanto speciale con un giorno qualsiasi.
Louis non era mai stato una persona particolarmente dolce, se non in rare occasioni. Non faceva mai caso alle ricorrenze importanti, al contrario di Harry che era decisamente tradizionalista e alquanto romantico.
Il riccio durante la sua giornata in ufficio aveva aspettato ansiosamente un messaggio di auguri e di scuse per il ritardo da parte del fidanzato, invano.
Louis durante il tempo trascorso ad allenare i piccoli calciatori della sua squadra di calcio si era reso conto di qualcosa di strano nell’aria, sapeva di essersi dimenticato qualcosa ma non sapeva cosa. In effetti, ora che ci pensava, il comportamento di Harry quella mattina gli era parso inusuale.
Appena tornato a casa la sera, si era trovato davanti un Harry imbronciato e diffidente, Louis aveva chiesto spiegazioni ma il fidanzato sembrava aver adottato la tecnica dello sciopero della parola.
Durante la cena Harry era scoppiato e aveva cominciato a sbraitare sul viso del compagno incredulo che non riusciva a capire che problema avesse avuto il riccio davanti a lui.
Harry non giungeva al punto, non voleva rivelare il motivo della propria delusione perché Louis avrebbe dovuto capirlo da solo, avrebbe dovuto ricordarselo.
Il castano nulla però, non riusciva proprio a capire e a ricordarsi così dopo circa un’ora di urla e di incredulità, Harry si era deciso a parlare, a ricordare al fidanzato che era il loro secondo anniversario.
Durante la spiegazione le lacrime rigavano le guance del riccio e le sue mani erano saldamente strette in rigidi pugni.
Una nullità, ecco come si sentiva il castano, davanti a lui il riccio piangeva sconsolato e il nostro Louis si sentiva male a vederlo così, non avrebbe dovuto dimenticarsene, non avrebbe dovuto deludere la persona che amava di più al mondo. No, proprio non avrebbe dovuto farlo.
Sentendosi tremendamente in colpa aveva cominciato ad urlare anche lui tentando in tutti i modi di non farsi percepire fragile e colpevole.
I due ragazzi si urlavano in faccia reciprocamente ed entrambi pretendevano di aver ragione, uno di loro però aveva la consapevolezza di essere in torto.
Non riuscendo più ad ascoltare le false scuse del compagno, Harry era corso in camera sbattendo la porta e Louis, non riuscendo più a sopportare la tensione che si era creata, era uscito di casa…anche lui sbattendo la porta.
Harry rannicchiato sul letto piangeva, si rendeva conto di aver esagerato e di essersela presa troppo però insomma, erano due anni che stavano insieme e per due ragazzi giovani come loro era un traguardo piuttosto importante.
Nel frattempo Louis era arrivato a passo svelto in un parco vicino casa e sotto ad un cielo che piangeva- come il suo ragazzo- era riuscito a riflettere.
Aveva reagito male alle accuse di Harry ed era stato troppo orgoglioso per riuscire ad ammettere di aver sbagliato. In fondo sapeva bene quanto Harry tenesse a festeggiare questo tipo di ricorrenze e lui non era stato in grado si renderlo felice o di renderlo orgoglioso della persona che aveva a fianco.
Occhei, aveva preso una decisione, aveva deciso di mettere da parte l’orgoglio per poter chiedere scusa al fidanzato che probabilmente stava ancora piangendo, proprio come una tredicenne in piena crisi di ormoni. Infinitamente tenero.
Louis tornò a casa ma prima di entrare si fermò fuori dall’uscio per raccogliere qualche rosa rossa, sapeva bene che il compagno ne andava matto.
Harry era convinto che il Louis non sarebbe mai tornato sui proprio passi, sapeva bene che non avrebbe mai chiesto scusa per l’immensa stronzata che aveva commesso; il riccio si sbagliava però.
Mentre  quei pensieri confusi si sparpagliavano per la sua testa, la porta della camera si aprì e ne fece capolino un Louis colpevole e con gli occhi lucidi.
Il castano entrò in camera e a vedere il riccio in quelle condizioni gli si strinse il cuore. Prese la rincorsa e con le rose saldamente strette tra le mani si lanciò sul letto.
Harry vedendo le rose si commosse, non avrebbe mai pensato ad una possibile arresa del compagno.
Louis si tuffò sulle labbra del riccio senza dire una parola e lo coinvolse in un bacio dolce e passionale che mostrava tutto il suo pentimento.
 
“Scusami Amore, sono stato davvero uno stupido, hai ragione tu, è un traguardo importante per la nostra storia, avremmo dovuto festeggiarlo insieme e non imprimerlo nelle nostre menti con una litigata epica come quella di prima. Scusa, scusa, scusa!”
 
“Louis ti ho già perdonato, ti ho perdonato non appena hai cominciato ad urlarmi addosso, so che lo hai fatto perché ti sentivi in colpa. Buon anniversario Amore, e grazie per le rose, sono bellissime…come te.”
 
Una lacrima rigò il viso di Louis che si rese conto di quanto speciale potesse essere la persona che aveva davanti e che adesso gli stava sorridendo dolcemente mettendo in mostra le adorabili fossette ai lati delle labbra rosee.

“Ti amo Harry.”
 
Alla fine, guardiamoci bene in faccia, come avrebbero fatto a non chiarire subito quei due ragazzi? Si sa, si amano immensamente e non riescono a stare lontano l’uno dall’altro per più di qualche ora.
Così, anche questa volta, si ritrovavano ad amarsi tra le lenzuola e le rose rosse, tra i baci e la passione che da sempre li circondava.
 
 
  
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