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Autore: xliamssmilex    27/05/2013    2 recensioni
Provavo una strana simpatia per Louis, era quel ragazzo che non parlava, eppure con quei sorrisi riusciva a dirti tante cose, i suoi occhi, il suo sorriso, parlavano per lui. Cosa stava cambiando? E se io e Louis diventassimo amici? Migliori amici?.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles
Note: What if? | Avvertimenti: Bondage
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Estate, Anni quaranta.
‘’ Hei Hazza, come stai?’’ vedo Nick fuori la veranda di casa mia.
‘’Heilà amico, sto bene tu?’’ gli sorrido.
‘’molto bene grazie, sono venuto per dirti una cosa riguardo questa sera’’ si siede sui gradini
‘’ dimmi tutto dove hai intenzione di fare conquiste?’’ gli do una pacca sulla spalla è mi siedo accanto a lui
‘’ bhe vedi, hanno appena aperto il luna park  che ne dici di fare un salto ’’ mi chiede
‘’ ottimo ci sto, vieni qui alle otto, andiamo con la mia auto’’ lo saluto
‘’ a dopo Hazz’’
‘’ a dopo Nick!’’ lo saluto con la mano.
Nick è sempre stato un ottimo amico, mi sono sempre divertito in vacanza con lui, stasera al luna park ci sarà da divertirsi.
La giornata passa in fretta, fare l’operario non è un lavoro bellissimo, ma da quando mia madre non c’è più bisogna fare questo per la famiglia, finito il turno torno a casa per aspettare Nick, sono le 19.30 tra poco dovrebbe essere qui.
Trentacinque minuti più tardi, in ritardo Nick bussa alla mia porta.
‘’Cosa ti sei messo’’  rido ‘’ sembri un pinguino’’
‘’ Ma zitto, alle ragazze piace’’ si aggiusta la giacca
‘’ Seh, poi vedremo, andiamo su siamo già in ritardo ‘’  rido.
‘’ Smettila di ridere’’ sbatte la portiera.
‘’Smettila di vestirti così allora’’ metto in moto.
Dopo dieci minuti siamo all’ingresso del Luna Pack, la gente è tantissima, Nick mi ha appena detto che avremmo incontrato due suoi amici, chissà chi saranno.
‘’ Hei Nick io vado sulle montagne russe’’ inizio a ridere come un bimbo
‘’ Ti odio, sai che ho paura’’ ride e mi raggiunge
‘’ Pinguino, salta su, di cosa hai paura’’ gli grido salendo sulla giorstra.
‘’ Se la smetti vengo’’ 
‘’ La smetto’’ ‘’ Sali però’’
‘’ Sono costretto’’ entra nell’abitacolo anche lui.
‘’Se moriamo è colpa tua Hazz’’ urla alla prima curva.
‘’ Mi prendo la responsabilità io ‘’ urlo mantenendo la calma.
‘’Non ci vengo più con te sulle giostre Nick, sei una frana,  ma di cosa hai paura’’ cerco di riacquistare l’udito.
‘’ Delle montagne russe’’ mi spinge
‘’ Questo si era capito, stupido, se non ci sentirò più è solo colpa tua ‘’ ci scherzo su’
Dopo circa cinque minuti spesi al tiro al bersaglio, Nick mi avvisa che i suoi amici ci stanno raggiungendo.
Nick saluta con un caloroso abbraccio un certo Stan credo si chiami così.
‘’ Piacere, sono Harry’’ tendo la mano
‘’Piacere mio Harry, io sono Stan, un vecchio amico di Nick’’ gli sorrido.
‘’ Tu, tu come ti chiami?’’ tendo la mano ad un giovane ragazzo con gli occhi chiari.
‘’Piacere,Louis’’ mi sorride.
‘’Ciao ,Louis ‘’ gli sorrido goffamente.
‘’ Fatte le presentazioni, che ne dite di andare da qualche altra parte? Così approfondiamo la conversazione’’ ci propone Nick
‘’Per me va bene’’ accetto.
‘’ Anche per noi’’ Stan parla per entrambi. Mentre Louis annuisce.
Si opta per un bar a pochi passi dal Luna Park.
‘’ Voi come vi siete conosciuti?’’ chiedo a Stan
‘’Io e Nick?’’ mi chiede.
‘’Si, da quanto vi conoscete’’ chiedo.
‘’ Dai tempi della scuola, io mi sono traferito un paio d’anni fa a New York è adesso sono di passaggio solo per l’estate’’ risponde alla mia domanda.
‘’ E tu, anche tu sei di passaggio per l’estate?’’ mi rivolgo a Louis.
‘’ Si, sono di passaggio, resto fino alla fine di agosto.’’ Non mi guarda, guarda il suo frappè.
‘’ Ah, quindi andrete via per la fine di agosto entrambi?’’ chiedo.
‘’ Si, magari questa estate la passiamo insieme se vi va’’ mi colpisce Louis.
‘’ Ne sarei contento, gli amici non sono mai abbastanza’’ rido.
‘’ Concordo ‘’ mi sorride.
Provavo una strana simpatia per Louis, era quel ragazzo che non parlava, eppure con quei sorrisi riusciva a dirti tante cose, i suoi occhi, il suo sorriso, parlavano per lui. Cosa stava cambiando? E se io e Louis diventassimo amici? Migliori amici?.
I giorni passarono, la mia estate non è mai stata così divertente
‘’Lou, voglio mostrarti una cosa, ti va di venire con me?’’ gli chiesi mentre beveva una limonata fuori alla veranda di casa mia.
‘’ Certamente Hazz’’ mi sorrise.
Il suo sorriso mi lasciava impietrito. Era bello, bello come lui d’altronde.
‘’Cos’è un vecchio edificio?’’ mi guardava incuriosito.
‘’No, è una vecchia casa, bella no?’’ lo guardai.
‘’ Molto bella, perché hai voluto mostrarmela? ‘’ chiuse la portiera avvicinandosi a me.
‘’ Quando sarò più grande, voglio comprarla e ristrutturarla, amo questa casa ci venivo da piccolo, ma adesso è decrepita.  La trovo affasciante tutt’ora’’  mi avvicinai alle scale.
‘’Vedi  Louis, quel vecchio pianoforte è l’unica cosa intatta di questa casa, funziona ancora’’ i mei occhi brillavano.
‘’ Tu sai suonarlo?’’ mi chiese.
‘’ Abbastanza, conosco a memoria la ninna nanna che mi canticchiava mia madre’’ gli risposi.
‘’ Vuoi suonarla per me?’’ si sedette su uno dei due posti della panchina.
‘’ Mi farebbe piacere’’  Iniziai a far scorrere le mie sita sulla tastiera.
Ogni tanto guardavo Louis con la coda dell’occhio, fissa le mie mani, i suoi occhi sono azzurri, bellissimi.
Ma la canzone volge al termine.
‘’ Sei bravissimo Hazz, complimenti’’ il suo applauso rimbomba nella casa vuota.
‘’ Grazie, sei gentile Lou.’’  Gli prendo le mani per farlo smettere.
‘’ I tuoi occhi sono lucidi’’ mi accarezza la guancia.
‘’ Mia madre è morta quando ero piccolo’’ mi appoggio alla sua spalla.
‘’ Capisco, tranquillo Hazz, ci sono io con te ‘’ mi accarezza i capelli.
‘’ Grazie’’, in quell’instante lo bacio, lo bacio sulle sue labbra rosate, lo bacio come se in questo mese non avessi pensato ad altro, quando mi stacco i suoi occhi sono più cupi.
‘’ Louis, mi dispiace, davvero non avrei dovuto, non so cosa mi sia preso, anche se lo ammetto in questo mese non ho fatto altro che pensarti sai?, non avevo avuto modo di dirtelo ti ho portato oggi qui, in questa casa nessuno sa di quanto io sia innamorato di questa casa, ed è anche vero che nessuno sa di quanto io sia innamorato dei tuoi occhi sinceri. ‘’ le mie parole rimbombano.
‘’ Hazz, cosa dici? Sei sicuro delle tue parole?’’ i suoi occhi tornano accesi, sinceri.
‘’Sono sicurissimo di quello che dico ‘’ gli stingo la mano.
‘’ Vedi Louis, io sono sempre stato un ragazzo innamorato della parola ‘’amore’’ non sono uno sciupafemmine non lo sono mai stato, ma con te è diverso, adesso conte  ho capito che sono felice, felice di averti conosciuto, anche se non mi parli molto i tuoi occhi e il tuo sorriso lo fanno per te, mi sono innamorato di te, della tua semplicità, perdimi per pazzo ma questo è tutto ciò che ho da dirti ‘’.  Abbasso la testa.
‘’Hazz, anch’io devo dirti una cosa, beh ecco, vedi… sono gay, ecco perché non parlavo con te, ecco perché ero chiuso, Stan mi ha portato qui con l’intento di farmi conoscere qualche amico, visto che i miei sanno che sono omosessuale è non l’hanno presa molto bene, ti piacciono  mei occhi?’’  mi chiede
‘’ Li amo, li amo forte.’’ Confesso.
‘’ Io amo forte i tuoi riccioli Hazz.’’  mi sussurra all’orecchio.
Lo bacio, di nuovo, lui stavolta ricambia con una mano mi stringe i riccioli, gli sorrido è se ne accorge.
‘’Amo forte anche la tua risata’’ mi abbraccia.
‘’ Allora riderò spesso, soprattutto se i tuoi occhi si colorano di un azzurro intenso’’ lo stringo.
‘’ Ho freddo Hazz, torniamo a casa?’’ mi chiede.
‘’ Certamente’’ gli prendo la mano, lo accompagno alla portiera e aspetto che lui si sistemi sul sediolino.
‘’ Ci sei?, posso partire?’’ gli chiedo.
‘’ Sono apposto parti pure ‘’ pure.
‘’  Anche il tuo sorriso non scherza’’ gli accarezzo la guancia.
Si appisola sul mio braccio, in realtà mi dispiace svegliarlo ma ormai siamo sotto casa sua.
‘’ Hei Lou, svegliati siamo arrivati a casa tua’’ gli accarezzo la spalla.
‘’ Sono sveglio sono sveglio ‘’ ride.
‘’ Non sembrerebbe, ma okay ‘’ ridiamo insieme.
‘’ Grazie per la bellissima serata, per le tue dolci parole.’’ Mi da un bacio sulla guancia.
‘’ Di niente, Buonanotte Louis’’ ricambio.
‘’ Buonanotte Hazz, fai bei sogni’’ Mi saluta con la mano.
‘’ Anche tu, anche tu…’’ ormai è entrato.
Casa di Louis dista dieci minuti da casa mia, sono stanco anch’io, ma mi sento sollevato avevo bisogno di parlare con lui. Sono felice, felice davvero.
La mattina seguente mi sveglio sorridente, mio padre mi ha detto che stamattina è passato Louis gli ha riferito che vorrebbe vedermi oggi alle cinque, nella vecchia casa.
Sorrido già all’idea di rivederlo, Louis mi mette di buon umore.
Alle cinque lo trovo appoggiato alla sua auto.
‘’Ciao Louis’’ gli vado incontro.
‘’ Hei..’’ ha gli occhi gonfi, stanchi.
‘’ Cosa è successo? Perché i tuoi occhi sono così gonfi?’’ sono in ansia.
‘’ Hazza, questo mese insieme è volato, vedi, io dovrei tornare a New York dopodomani, mia madre ha anticipato la partenza.’’ Mi abbraccia.
‘’ Come? Perché dovevi partire alla fine del mese Lou’’ lo stringo.
‘’ Mia madre non ci accetta Harry, non vuole, dobbiamo partire ha deciso già.’’  Si asciuga le lacrime.
‘’Mi stai dicendo addio Louis?’’ indietreggio.
‘’Quanto vorrei non dovertelo dire’’ abbassa la testa.
‘’ Io e te? È finita? Non conta proprio niente per te? Una cosa passeggera, Louis io ti amo se non l’avevi capito ti amo, ti amo forte, ti amo rosso ,rossosangue.’’ Piango.
‘’ L’avevo capito Harry, ti amo anch’io. Ma devo andare via’’ cammina verso di me.
‘’Non rendiamo le cose più difficili, Addio Louis’’. La mia voce si spezza.
‘’ A..addio Harry, ti amerò sempre’’
‘’ Ti amerò sempre’’.
Il giorno dopo, Louis ha lasciato un bigliettino a mio padre, c’è il suo indirizzo sopra
‘’Vieni a trovarmi Hazz J ‘’
Passo il dito sulla sua scrittura, mi manca così tanto..
 
‘’Caro Louis, questa è la trecentosessanta cinque esima  lettera che ti scrivo, non so perché alle altre non mi rispondi, ma io sono qui, innamorato come il primo giorno a scriverti, ti ho scritto tutti i giorni, mi manchi mi manchi moltissimo, magari tu ti sarai trovato un altro ragazzo, magari le mie lettere le hai già stracciate tutte ma non importa, sono comunque qui a scriverti, il tuo ricordo vive dentro di me, quando sei andato via la mia vita è cambiata sai?, non esco più con nessuno. Mi hanno convocato per fare il militare, dovrò trasferirmi a New York, magari ci incontriamo chissà. Ho comprato la vecchia casa sul lago, ho intenzione di rimetterla a nuovo quando tornerò.  Non ti manco? Neanche un po’? a me si.. forse l’ho già ripetuto tante volte ma è così. Spero di incontrarti un giorno.
Con amore Harry. ‘’
 
Le mie lacrime bagnano sempre la carta, ma tanto non so neanche se Louis le abbia mai lette tutte queste lettere magari le ha solo conservate, stracciate.
New York è bellissima, anche se ci resto solo per un po’.
Sono sull’autobus che ci accompagnerà dove dovremmo restare per una settimana, poi dovranno arruolarci nell’esercito.
Ci hanno concesso la serata libera, magari riuscirò a divertirmi, anche se vorrei solo vedere Louis in questo momento.
Siamo in una sala da ballo, c’è molta gente, la mia attenzione è attratta da un ragazzo che chiacchiera con un’allegra famiglia nell’angolo della sala, mi sembra Louis, ma forse sono solo un po’ brillo.
Esco a prendere un po’ d’aria, ormai è tarda serata fa anche piuttosto freddo, quando un ragazzo mi viene addosso abbracciandomi.
‘’ Speravo di vederti’’ urla felice
‘’ Chi sei?’’ chiedo.
‘’ Non ti ricordi di me? Sono Louis.’’ Si allontana.
‘’ Sei cambiato.’’ Rispondo secco.
Avrei voluto abbracciarlo, baciarlo ma riuscivo solo ad essere arrabbiato con lui.
‘’ E’ passato un anno Hazz, tutti cambiano’’ risponde.
‘’L’amore no’’ dico seccamente.
‘’ Ah , lui è Liam, il mio ragazzo’’
‘’ Piacere, Harry’’ dico con l’amaro in bocca.
Ecco perché non mi ha risposto, non aveva tempo.
‘’ Ho bisogno di parlarti Louis’’ lo tiro per il braccio.
‘’ Liam arrivo subito’’ grida dall’altra parte della strada.
‘’Perché non mi hai risposto? Ti ho mandato trecento sessanta cinque lettere, tu non mi ami più? Hai già un altro, il mio amore per te è lo stesso dell’anno scorso. E tu sei qui a presentarmi un altro ragazzo?’’ piango.
‘’ La mia famiglia vuole che io stia con lui Harry..’’ mi risponde.
‘’ Le lettere?’’ chiedo
‘’ Quali lettere? Non ho ricevuto niente da parte tua’’ mi risponde.
‘’ Ah no? Chiedi a tua madre allora, ti ho mandato lettere per un anno intero Lou, e tu? Niente’’ sputo.
‘’ Non mi hanno mai dato nessun foglio scritto da te Harry, perché menti?’’ gira le spalle.
‘’ Non ti mento, prova a chiedere a tua madre, magari non stasera se sei impegnato con quello lì’’ dico seccamente.
’Io amo te Harry’’ mi sorprende.
‘’ Non si direbbe Louis, buona serata’’ Me ne vado
La mia carriera da militare è finita, sono a casa non vedo l’ora di rimettere a nuovo la mia vecchia casa sul lago, magari ci vivrò da solo magari in compagnia.
Louis mi ha mandato una lettera circa un mese fa, dicendo che mi ama ancora e che non ha il coraggio di lasciare Liam.
Non ho risposto.
Ho comprato una piccola barca, per andare sul lago appena la mia casa sarà finita è proprio come la volevo l’esterno è tutta bianca e azzurra, come il mare è le sue sfumature. La sera si può ammirare il cielo stellato dal tetto, a Louis piacerebbe tutto questo.
La mattina seguente vengo svegliato da un motore che si ferma proprio sotto casa mia.
Quando esco mi trovo d’avanti Louis, con le valige in mano.
‘’ Ho letto sul giornale che la vecchia casa sul lago è stata acquistata’’ mi dice.
‘’ E’ quasi finita oramai’’ rispondo.
‘’ Sei più bello appena sveglio ‘’ mi sorride.
Mi sorride con gli occhi, ah i suoi occhi, sono bellissimi non li ricordavo così chiari.
‘’ I tuoi occhi sono una meraviglia Louis’’ gli dico.
‘’ Il tuo punto debole si direbbe’’ mi risponde
‘’ Sei tu il mio punto debole Louis’’ gli sorrido.
‘’ Come mai qui?’’ interrompo i nostri sguardi.
‘’ Ho lasciato Liam’’ mi sorprende.
‘’ Come mai?’’ sono curioso.
‘’ L’amore non cambia l’hai detto tu, non amavo lui, non l’ho mai amato aspettavo un tuo ritorno, le tue lettere sono bellissime, mai madre le aveva nascoste avevi ragione. Se ti mi perdoni sono venuto qui per amarti, amarti per sempre Harry’’ si commuove
‘’ Ti ho perdonato un anno fa Louis.’’ Gli sorrido.
‘’ Vuoi amarmi?’’ mi chiede.

‘’ Ogni giorno della mia vita’’ gli rispondo.

  
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