Fanfic su artisti musicali > Big Bang
Segui la storia  |       
Autore: Damon_Soul93    27/05/2013    1 recensioni
Questo è il primo capitolo della mia prima fanfiction, spero che vi piaccia che commenterete. Mi farebbe piacere se mi deste dei consigli così da poter migliorare.
Sono mesi che penso a questa storia e finalmente ho deciso di pubblicarla. Beh che dire cito una canzone "allora sia buon viaggio" Buon Big Bang a tutti :3
Genere: Angst, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Certo non avevo mai immaginato di passare la sera della vigilia da sola a casa, ma devo dire che tutto sommato ne ero felice, ero così stanca.

 

Sfatta e rassegnata girai la chiave nella toppa, ma mi accorsi che c'era qualcosa di strano, la porta era chiusa con una sola mandata, mentre di solito ne facevo almeno due. Lentamente entrai, la luce era accesa e sentivo la pentola sfrigolare in cucina. Con passo felpato arrivai in cucina e lì lo vidi, era lì voltato di spalle, concentrato sul suo obbiettivo. La mia stanchezza sparì all'istante nel vederlo.

- Insomma sai come far morire una donna eh? - Lui sussultò spaventato.

Era un po' ridicolo con il mio grembiule addosso, a stento riuscii a trattenere una risata.

- Guarda che dovrei essere io ad essere spaventata! -

- Scusami..Oh merda! Avevo intenzione di farmi trovare davanti alla porta quando saresti rincasata. -

Mi avvicinai lentamente, con fare sensuale. - Perché è così una bella sorpresa trovarti con questo grembiule così..sexy..- Non gli diedi il tempo di ribattere che mi impossessai delle sue labbra, lo sentii borbottare qualcosa, ma non mi importava. Mi afferrò e approfondì il bacio, finché l'odore della cipolla bruciata non ci riportò alla realtà.

- Scusa, ma ora devo occuparmi della cucina, tu perché non ti vai a fare un bel bagno rilassante e non ti metti qualcosa di carino? - Era davvero sexy con quel grembiule e l'idea di essere soli, protetti da quelle quattro mura, accese la mia passionalità a lungo tenuta a bada.

- Ai suoi ordini Chef. -

Dopo un bel bagno rilassante, mi acconciai i capelli in morbide onde e scelsi il vestito rosso che metteva tanto in risalto la mia pelle ambrata, eredità di mio padre. Ero sorpresa di me stessa ci avevo messo solo 40 minuti.

- Scusami per averti fatto aspettare, come sto? - Lui restò lì, imbambolato, boccheggiando come un pesce, a guardami.

- Sei stupenda. -

 

Quella che segui fu una cenetta romantica perfetta; il tavolo era ricoperto di petali di rosa e lo champagne tenuto al freddo. Taeyang a quanto pare aveva uno spiccato talento culinario, aveva preparato i miei piatti preferiti, farfalle con panna e salmone e pollo al limone e come dessert uno squisito tiramisù.

 

Dallo stereo la voce potente e vellutata di Whitney Houston cantava I will alway love you, mi prese per mano e mi portò al centro della stanza. Iniziammo a ballare tenendoci stretti l'uno all'altro, come se al mondo non esistessimo altri che noi. Quando la canzone finì, noi eravamo ancora lì, stretti in un abbraccio senza fine.

 

-Ti amo - Quelle parole che avevo così paura di pronunciare finalmente erano uscite dalle mie labbra. - Ti amo Taeyang, ti amo e non so cosa fare.- Mi distaccai un po' da lui per guardarlo in dritto negli occhi.

- Io ti amo e non riesco più a trattene questi sentimenti, ci ho provato, mi sono detta “Hey Vic fai attenzione potresti scottarti”, mi sono detta che sei un personaggio dello spettacolo e che probabilmente per te ero solo una storia passeggera, ma non è servito niente. Io ti amo e non so se tu provi lo stesso. - Lo guardai speranzosa di avere una sua risposta, ma a le sue labbra rimasero serrate.

- Parlami ti prego. - Piagnucolai.

-Sono arrabbiato. Come hai potuto anche solo dubitare dell'amore che provo per te? -

Lui mi amava? Ero sbalordita.

-Io ti amo stupidina, forse per la prima volta nella mia vita mi sono innamorato davvero. Tu non sei come le altre, nonostante tutto mi hai sempre trattato come un ragazzo normale, pur essendo una nostra fan. Anche io avevo i miei dubbi, ma credi davvero che sarei ora qui con te se non ti amassi? -

- Non lo so, credo di no. - Mi diede un colpetto sulla fronte e mi abbracciò.

- Brava e non mettere mai più in dubbio quello che provo per te.

Le lacrime sgorgarono copiose, ma per la prima volta, erano lacrime di felicità, non avrei mai creduto che anche lui mi amasse, ma ora lo sapevo, non ero più sola. Lui era con me.

Raccolse con piccoli baci ogni lacrima finché non si fermarono, poi iniziò a baciarmi lungo il collo, per poi risalire su fino all'orecchio. Sentii il suo respiro sulla mia pelle e il mio corpo reagì. Era come se ogni fibra del mio essere lo desiderasse, l'amore e la passione ruppero gli argini della ragione e si impossessarono del mio essere.

Mentre lui continuava la sua esplorazione io iniziai la mia, lentamente iniziai ad accarezzargli l'addome scolpito, prima con prudenza e poi sempre con più impazienza.

Le sue labbra catturarono le mie, fu un bacio ardente passionale, che lasciò ad entrambi le labbra rosse e il fiato corto.

- Se non vuoi...possiamo fermarci. - Ansimò lui. - No, anch'io lo desidero. -

Lo presi per mano e lo trascinai nella mia stanza, non volevo aspettare. Il primo indumento a sparire fu il mio vestito, il secondo la sua maglia. Ci avventammo l'uno sull'altro come bestie selvagge, non ci bastavano i baci, volevamo di più.

Si soffermo un istante a guardarmi, ormai nuda nella penombra.

- Sei così bella. - Si avvicinò e inizio ad accarezzarmi l'addome, le gambe, mentre io iniziai la mia missione personale. Gli ricoprii il petto di piccoli baci, dedicando una particolare attenzione ai capezzoli, la sua risposta fu immediata, sentii i suoi muscoli irrigidirsi e non solo quelli.

- Credo proprio di doverti restituire il favore. - Mi prese e mi adagiò sul letto iniziando a toccarmi lì dove risiede il centro della mia femminilità, ma non smise di accarezzarmi, anzi iniziò a torturami i seni mentre il mio respiro diventava sempre più affannoso.

- Ti prego..TI PREGO. - Singhiozzai.

- Dimmi cosa vuoi? - - Voglio te!- Allungai le braccia e lo attrassi a me, mentre lui entrava in me. I nostri corpi si muovevano lentamente, insieme, finché non raggiungemmo insieme l'apice.

 

 

Il giorno dopo mi risvegliai con l'uomo che amavo, e che mi amava, al mio fianco, fu una situazione strana, nuova per me, che non avevo mai passato l'intera notte con un uomo. Lo guardavo dormire e mi sorprendevo di come quei capelli così perfetti durante il giorno, di notte avessero perso tutta la loro compostezza.

Stavo proprio giocando con una ciocca dei suoi capelli quando si svegliò.

-Buongiorno dormiglione. Auguri di buon natale!- Sorrisi dandogli un bacio.

- Mm che bel risveglio. Guarda un po' cosa mi ha regalato Babbo Natale quest'anno. Auguri anche a te, amore mio. - Mi baciò e si accoccolò sui miei seni, come un bambino troppo cresciuto.

- Hey, hey! Adesso non iniziamo ad esagerare! -

- Perché non posso? - Mi fece gli occhioni da cucciolo, come potevo dirgli si no?

- Si che puoi. -

 

La mattinata passò così, tra una carezza e il fare l'amore finché non decidemmo che l'ora di alzarsi.

- Piccola pensavo, visto che Vincenzo non c'è, perché non vieni a stare da noi nel frattempo? -

- Posso davvero? Non sarà pericoloso? -

- Faremo attenzione e nel caso potremmo sempre dire che non c'è nulla di male al fatto che la nostra assistente manager passi il natale con noi no? -

- Va benissimo. - Mi alzai e lo baciai, dirigendomi saltellando in bagno, ma mi fermai sull'uscio della porta. - Che fai non vieni? - Lui non se lo fece ripetere due volte e mi raggiunse di corsa.



 

 

 

Per ringraziare i ragazzi quel pomeriggio preparai io il pranzo di natale, fondendo la tradizione americana e l'italiana. Era stato davvero imbarazzante l'arrivo alla villa, ma i ragazzi non erano stupidi e avevano capito tutto, ridendo e sballottando Taeyang, complimentandosi anche.

 

Nel tardo pomeriggio ci eravamo piazzati davanti alla PS3 a giocare a Just Dance, ma con dei ballerini come loro fui fatta fuori al primo turno, ma non mi importava, era bello anche solo restare lì a guardarli. Vederli ingozzarsi di patatine e arrabbiarsi se sbagliavano un passo.

Top che era stato eliminato poco dopo di me mi raggiunse.
- Sai volevo ringraziarti. -

- Per cosa? Mi ospitate mi sembra il minimo cucinare per voi -
- Non solo per quello, ma per YoungBae, non lo vedevo così felice da tempo. - Sorrise agli amici, mentre GD rubava l'ultima patatina dal piatto del panda.
- Sono io a doverlo ringraziare. - Guardai l'uomo che amavo ridere e pensai che mai avevo visto cosa più bella.

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Big Bang / Vai alla pagina dell'autore: Damon_Soul93