ERA DESTINO




“Sei sveglio, cry-baby?”
“Temari…Sono le sette del mattino…”
“Ma se mi rispondi vuol dire che sei sveglio!”
“Sai come è…Mi stai urlando nell’orecchio, e in più mi hai pure chiamato cry-baby…”
“Beh…volevo solo darti un bacio..”
“Mm…Allora è un’altra faccenda…”

Ormai era sempre così, Shikamaru aveva messo in preventivo di stravolgere le sue normali abitudini ogni volta che Temari si fermava a Konoha; lei amava svegliarsi presto, iperattiva e sferzante non appena apriva gli occhi, mentre lui avrebbe volentieri dormito fino a mezzogiorno…Ma per lei, questo ed altro, soprattutto se si trattava di essere svegliato con una dose abbondante di baci. E dal contatto con la pelle nuda di lei. E dai capelli che gli solleticavano il collo. E…Insomma, il paradiso.
Fece per prendere il pacchetto delle sigarette, che prontamente lei gli strappò di mano fulminandolo con lo sguardo.
“Sei pazzo? Già alle sette fumeresti? Scordatelo.”
“Ma…Lo sai che non sono mai stato salutista…”
“Da oggi si cambia registro. Seguirai la mia stessa dieta per tenerti in forma, basta con quelle schifezze che sbocconcelli fuori pasto. Se io soffro, allora tu soffrirai con me.”
“…No ma dico, sei impazzita?”
La ragazza gli sorrise sorniona, mordicchiandogli la spalla.
“Mai stata più seria di così…”
Esasperato ma al contempo inebriato come sempre dal tocco di lei, Shikamaru si rimise sotto le coperte, iniziando a giocare coi suoi capelli, per una volta sciolti, un intricato nido di vespe.
“Mi piacciono i tuoi capelli, così…Sembri ancora più selvaggia…”
Gli diede uno spintone, ridendo, e si mise a sedere, improvvisamente pensierosa, gli occhi cangianti che lo fissavano incuriosita.
“Ehm…Temari…Perché mi fissi così?”.
“Shikamaru, perché tu hai scelto me?”.

Silenzio glaciale, tra lui che la guardava stranito e lei che attendeva una replica.
“Ma…in che senso?”
“Nell’unico senso che esiste, razza di baka ! Esercita il tuo quoziente intellettivo e trovami delle valide risposte!”

No ma io dico…Di prima mattina devono sorgerle queste domande.

Si schiarì la voce, mettendosi anche lui seduto, sotto lo sguardo implacabile della ragazza.
“Beh, perché sei stupenda?”
“Risposta accattivante ma sbagliata, puoi fare di meglio.”
“Perché dalla prima volta che ti ho visto ho pensato di aver incontrato la più straordinaria e affascinante seccatura della mia vita?”
“Meglio...Prosegui…”.
Shikamaru fissò gli occhi verso la finestra, un leggero sorriso che stava ad indicare i suoi ricordi che affioravano.
“ Credo di averti amato e detestato sin da quando mi tentavi di affettare con le tue lame di vento. Ero irritato dalla tua supponenza e arroganza, e al contempo del tutto stupito che esistesse una kunoichi con un cervello così brillante, da stratega, in grado di calcolare le mosse nemiche tanto quanto me. E con una tecnica offensiva decisamente migliore…”
“Però hai vinto tu…E hai fatto quel gesto ridicolo.”
“Ritirarmi? Temari, ero stanco…E contro di te non mi è certo pesato farlo…Forse segretamente volevo stupirti, nel bene o nel male…Poi c’è stata la volta del secondo incontro, nella foresta.”
“E…”
“E a quel punto ero quasi cotto. Sempre più incazzato del fatto che tu fossi più forte di me, ma consapevole del fatto che avevo incontrato sulla mia strada l’unica donna in grado di mettermi in seria difficoltà. Che rispondeva per le rime, e mi considerava più di tutti gli altri uno sfaticato. E per la prima volta ho provato fastidio quando mi sono sentito rivolgere da te la parola ‘svogliato’. Mi rendevi terribilmente ansiogeno. Ero il primo a definirmi così, e al contempo volevo apparire diverso ai tuoi occhi…”
“E quando…quando ti sei…”
“Innamorato? Quando ho pianto alla notizia che Choji era vivo, e ho visto il tuo sguardo.”
“Il mio..sguardo?”
“Gli occhi colmi di tristezza, di partecipazione. La consapevolezza che tu potessi capire come stavo. Che tu potessi comprendermi, al di là di tutto. E che il tuo cry-baby era la tua maniera ironica per tirarmi su il morale, e forse nascondere quello che già sentivi…”
“Non confermo né smentisco.”
“Sei la solita testa dura .Beh il resto è storia. Fino ad arrivare a quando finalmente ti ho baciata sul tetto dell’ospedale di Konoha, sotto le nuvole”.
Temari gli sorrise, avvicinandosi per baciarlo, ma si bloccò all’improvviso.
“Shikamaru…Non hai del tutto risposto alla domanda…”.
La guardò confuso, e lei sospirò.
“Ecco…quando ti ho chiesto perché mi hai scelta…Era sottinteso il perché non hai scelto Ino.”
“Ino?”
“Non fingere, dai. E’ una ragazza molto bella, da sempre affascinata da te. Vuoi dirmi che non hai mai pensato a lei come alla tua donna ideale?”.
Shikamaru le sorrise.
“Ino è sempre stata un’amica. Una grande amica, vero. Ma per quanto il suo carattere sia forte, non è mai riuscita a tenermi testa seriamente. Quando comandava nella nostra squadra, con i suoi modi un po’ autoritari e capricciosi, era semplicemente perché la lasciavo fare, disinteressato dalla situazione. Ma appena era leggermente in difficoltà, subito diventava un agnellino e si rivolgeva a me: Sasuke non la considerava, e allora veniva da me: la volubilità fatta donna. E per quanto le voglia bene, sarà sempre soltanto un’amica. Soddisfatta?”
“Ma pure io sono testarda e autoritaria…”
“Temari…Tu sai sempre quello che vuoi. La tua sicurezza, il tuo tenere tutto sotto controllo hanno sempre dimostrato che sei decisa, ma poi dietro la facciata molto dolce e altruista. Ancora oggi ammiro il rapporto che avete voi tre fratelli Sabaku, e tutto questo grazie a te, collante e forza aggregante, col tuo incrollabile ottimismo, la tua granitica positività, l’affetto materno per Gaara e Kankuro. E quindi ho scelto te perché uno come me si sarebbe potuto innamorare soltanto di una donna. E tu lo sei più di qualsiasi altra persona.”
Il bacio stavolta arrivò, passionale e ardente come sempre. Si staccarono però dopo poco, visto che Shikamaru la stava guardando beffardo.
“Ora tocca a te.”
Temari aggrottò la fronte.
“A me?”.
“La domanda più importante è…Quando tu hai scelto me? Quando hai capito di esserti innamorata?”.
Lei rise, scompigliandoli i capelli.
“Semplice, Shikamaru…Fin da quando cadesti a terra la volta che Naruto ti spinse giù dal cornicione durante la terza prova…”.
Il ragazzo spalancò la bocca.
“Ma…ma nemmeno avevamo ancora parlato! E poi dopo mi hai trattato come un cretino!”
“Oh si…Ma non appena ti rialzasti tutto imbronciato e iniziasti a borbottare “Che seccatura di qua, che seccatura di là”, ho capito che avevo trovato pane per i miei denti…E che saresti capitolato ai miei piedi ignorando che io già fin dall’inizio ero rimasta conquistata…”
“Fammi capire…E quindi, mentre io mi arrovellavo per capire come potesse mai uno come me conquistare una come te, tu in realtà avevi già…”
“Si. Io avevo già scelto.”



“Temari?”
“Sì, Shikamaru?”
“Mi sento leggermente un coglione.”
“Ah sì?”
“Insomma, alla fine l’hai sempre vinta tu. E mi hai fregato pure questa volta.”
“Puoi dirlo forte..”
“Ah. Bene.”


“Lo sai che ti amo, mendokuse*?”
“Ti amo anch’io, cry-baby…”





One-shot dedicata a una coppia che amo alla follia, Shikamaru e Temari. Oddio il titolo fa molto "Neji-pensiero" eh eh, ma del resto nessuno potrà mai convincermi che non sono una coppia, e infatti ho vagamente cercato di spiegare perchè quei due sono destinati a stare insieme, analizzando vari indizi che kishimoto lancia...E costruendoci sopra questo scorcio su un amore ormai sbocciato:-)Insomma, la vedo come la coppia più probabile del manga, ecco tutto. Parliamone, insieme sono perfetti!
Spero sia piaciuta ai fan della coppia, e anche a tutti quelli che non hanno ancora le idee chiare( convertitevi al shika-tema e lasciate stare lo shika-ino eheh!).
Oh, naturalmente è dedicata alla mia sempai, alla mia adorata roberta-bambi88, l'autrice che meglio sa descrivere la suddetta coppia: fidatevi, come convince lei allo shika-tema non ci riesce nessuno:-)
Un bacione a tutti, la vostra arwen

p.s mendokuse vuol dire 'seccatura', tipica espressione di shika