Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: magixludo    28/05/2013    3 recensioni
Shinichi Kudo corse a perdifiato per le strade della città ed arrivò all'ospedale. Come aveva fatto Ran a finire in ospedale?
Quando gli avevano detto che la sua fidanzata era andata in ospedale si era per poco ritrovato lui ad avere bisogno di un'ambulanza. Sperava non le fosse successo nulla di grave.
Shinichi arrivò in ospedale e si fece indicare la stanza del paziente appena sceso dall'ambulanza.
Il ragazzo preoccupato si diresse nella direzione indicata ma si nascose dietro una colonna quando vide Ran uscire dalla stanza, dicendo: - E mi raccomando rimettiti presto Conan!

"Conan? Che vuol dire Conan?" Shinichi era ancora più confuso di prima. Cosa stava succedendo?
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoko Nakamori , Kaito Kuroba/Kaito Kid, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti,
dopo questo ritardo mostruso finalmente aggiorno.
Per prima cosa ringrazio PawaVeggyRufy4E, Arya_drottningu, shinichi e ran amore e MangAnime per le loro recensioni e poi vi avviso che, sì, ho cambiato il titolo ai capitoli, ma il contenuto è rimasto invariato. Detto questo vi lascio al capitolo. Prima però volevo dirvi che, soprattutto nel numero della camminata dell'aria, le descrizioni vi sembreranno familiari, è vero sono le stesse di quelle della prova generale, solo che questa volta c'è anche il pubblico.
Inoltre, vorrei ricordare che Kaito e Shinichi in Giappone hanno lo stesso doppiatore e quindi la stessa voce.
Ultima cosa, nel capitolo c'è un lieve spoiler di un rigo non è molto importante leggerlo per capire il senso generale ma potrebbe riservarvi una piacevole sorpresa andando avanti con la storia. In ogni caso l'ho segnato in blu, poi decidete voi che fare: tanto per intenderci lo spoiler è dal film 'The lost ship in the sky', non ancora uscito (purtroppo!) in Italia.


–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––
Capitolo 2: < Lo spettacolo di magia > (parte 2)

Kaito correva rapido per i vicoli bui della città allontanando si sempre di più dal teatro in cui aveva appena finito di esibirsi, anche se avrebbe preferito aprire le sue ali bianche e sorvolare i tetti degli edifici in volo, ma non poteva, aveva rischiato troppo, aveva voluto giocare con il fuoco e si era bruciato. Non si sarebbe mai aspettato che sarebbe finita così, aveva commesso uno stupido errore di valutazione, lui che non commetteva mai alcun errore, soprattutto se si trattava di trucchi di magia.
Mentre continuava a correre, nella speranza che quel detective non lo seguisse non poté fare a meno di pensare allo spettacolo. Era andato tutto così bene all'inizio, con lo stupore degli spettatori, ma poi aveva ricevuto quel biglietto, che aveva ancora in tasca e di cui doveva assolutamente disfarsi.

Inizio Flashback spettacolo:

Dagli altoparlanti arrivò la notizia che lo spettacolo sarebbe iniziato a momenti. Lui era già sul tetto, pronto. Aoko qualche minuto prima era venuta da lui per riferirgli la situazione ed adesso era comodamente seduta al suo posto riservato in prima fila, avevano appuntamento nei camerini una volta finito lo spettacolo.
In quel momento il tetto del teatro si aprì, nessuno aveva fatto caso che era uno di quei teatri con i tetti apribili, o lo aveva anche solo lontanamente immaginato, Kaito lo vedeva nelle loro espressioni stupite, ed erano scioccati ancora di più dal fatto che sopra di loro ci fosse un elicottero, non riuscivano, non potevano vederlo, era tutto buio e lui era vestito di nero, sarebbe stato un vero shock nel momento in cui fosse apparso. Si calò meglio il cilindro sulla fronte per evitare che volasse via ed aspettò, i ganci furono tolti ed il filo fu teso. Un sorrisetto spavaldo in faccia. Azionò un fumogeno. Il proiettore dell'elicottero sopra di lui venne acceso e comparve, il fumo si era diradato. Capello a cilindro nero, mantello svolazzante nero, mani guantate di bianco nelle tasche dei pantaloni. Rimase fermo qualche istante, durante i quali premette l'interruttore per azionare il registratore che aveva in tasca, poi, tra lo stupore generale, cominciò a camminare in aria, seguendo il tempo dei passi del registratore. Il lungo mantello svolazzava e frusciava vicino alle sue caviglie. La folla sotto di lui urlava il suo nome e lo acclamava, neanche fossero ad uno di quei concerti rock con la pop star del momento; d'altro canto per lui era una sensazione bellissima: era come avere tutto il mondo ai proprio piedi, anzi sotto i propri piedi, ed in un certo senso era così. La cosa positiva fu che non piovve.
Attivò un fumogeno, la luce si spostò e lui rimase all'ombra, risalì sull'elicottero e da lì saltò, altro fumo sul palco.
Atterrò, un lieve 'tap' fu prodotto dall'incontro delle sue scarpe lucide con il pavimento, il fumo si diradò, ricomparve. Applausi.
Aoko era tra il pubblico, lo guardava dalla prima fila e applaudiva, come applaudiva anche tutto il resto delle persone presenti nel teatro. Era tutto perfetto, aveva fatto ciò che doveva e, a giudicare dall'espressione sui volti delle persone, nessuno si era accorto di niente. Il suo segreto era al sicuro e lo sarebbe rimasto per sempre.
Regalò un paio di dolci sorrisi alle sue ammiratrici, uno in particolare alla sua ragazza, poi, ad un segnale prestabilito, si avvicinò ad una quinta per prendere ciò che gli serviva per il trucco successivo, aveva intenzione di iniziare con un semplice gioco di carte, ma aveva bisogno del mazzo e doveva disfarsi del registratore. Mentre si avvicinava però qualcosa lo fermò di botto. Un foglio di carta appallottolato atterrò proprio davanti alla punta delle sue scarpe nere e lucide. Si fermò di botto, poteva essere un messaggio di una qualche sua ammiratrice particolarmente accanita?
Si chinò a raccoglierlo, lo aprì con cura e cercò di allisciarlo un po', sembrava essere stato appallottolato e lisciato anche prima, lo lesse rapidamente, sotto gli occhi stupiti del suo pubblico. Mentre leggeva si sentiva perso.
Il foglio di carta era uno dei volantini che avevano usato per fare pubblicità allo spettacolo, non che ce ne fosse bisogno, ma alcune parole erano state cancellate e sostituite con altre.

.................................. KID
IL GRANDE KAITO KUROBA

LADRO
MAGO DEL CHIARO DI LUNA

E poi un po' più sotto c'era scritto:

................................................furti
Esegue tutti i suoi migliori spettacoli solo con la Luna piena.

Era firmato con il seguente nome:

Shinichi Kudo
Conan Edogawa


Appena aveva concluso la lettura si era reso conto che neanche la sua migliore faccia da poker avrebbe retto e sgranò gli occhi, iniziò a boccheggiare, da dov'era arrivato quel biglietto? Si guardò intorno mentre la folla lo fissava circospetta. Si stava tradendo con le proprie mani.
Poi lo vide: piazzato sul tetto del teatro, dove sicuramente aveva trovato i due segni neri, paralleli e ancora freschi come l'altra volta, c'era un giovane ragazzo che doveva avere all'incirca la sua stessa età. Sapeva benissimo che era uno studente liceale e che faceva il detective; aveva preso in prestito la sua identità, qualche volta, in passato, e aveva quasi baciato la sua ragazza; probabilmente, anzi sicuramente, in quel momento Shinichi lo aveva detestato, e come biasimalrlo? Se fosse stato lui ad usare la sua identità e a quasi baciare la sua ragazza lo avrebbe certamente odiato anche lui, ma per sua fortuna ciò non sarebbe mai accaduto.
Kaito lo fissò intensamente, probabilmente il detective aspettava solo che facesse qualche gesto avventato e si tradisse, ma lui non aveva intenzione di tradirsi. Sfoderò la sua migliore faccia da poker, ritrovando il suo solito contegno, e decise di procedere con lo spettacolo secondo la scaletta che aveva programmato. Prima di farlo, però, sapeva che doveva placare gli animi, e doveva anche risolvere la faccenda con il detective, magari incontrandosi nei camerini dopo la fine, perciò disse: - Ringrazio le mie ammiratrici per le loro dimostrazioni di affetto, ma se volete parlarmi mi potete trovare in camerino dopo la fine dello spettacolo... "forse" concluse mentalmente mentre rivolgeva uno sguardo di sfida al tetto del teatro, no, non al tetto, ma al giovane detective che ci era appostato, Shinichi Kudo; aveva infatti intenzione di scappare e andare via dal teatro fino a quando le acque non si fossero un po' calmate. Appallottolò il foglio e lo mise in tasca, meglio non correre rischi lasciando in giro certe cose, infatti, che la gente ci credesse meno, per lui fornire una spiegazione decente sarebbe potuto risultare complicato.
Lo spettacolo procedette normalmente, Kaito lo interpretò come segno che il detective aveva accettato l'appuntamento e lui poté evitare di preoccuparsi ulteriormente. I suoi numeri comprendevano alcuni trucchi facili ed altri più complessi, come far apparire la colomba bianca dal cilindro nero o trasformare lo stesso cilindro nero in una colomba bianca, in ogni caso erano tutti trucchi di grande effetto che stupirono il pubblico.
Alla fine scomparve in una nuvola di fumo, come era solito fare quando era Kid, solo che questa volta era Kaito Kuroba, e poi riapparve dall'altro lato del teatro, in meno di dieci secondi, per poi riapparire di nuovo sul palco. Il trucco suscitò una serie di "ohoh", ma alla fine non era molto complesso, considerando che quello apparso dall'altro lato del teatro era un suo complice travestito e che lui aveva aspettato sul palco nascosto dalla cortina di fumo, ma questo il suo pubblico non lo avrebbe scoperto mai e avrebbe continuato a considerarlo un prodigio.
Ricevette gli applausi che gli spettavano e poi scomparve veramente: lo show si era concluso. Era quasi l'una di notte, erano state circa due ore in ininterrotte di magia, e la Luna piena e bianca splendeva alta nel cielo.
Kaito corse nel suo camerino e si cambiò alla velocità della luce, buttò a terra gli abiti di scena ed indossò quelli con cui era venuto: nella fretta lasciò sbottonata la giacca e non agganciò i polsini della camicia, poi scappò da un'uscita secondaria e corse via. Pazienza per l'appuntamento con Aoko e per l'incontro con il giovane detective, se ne sarebbero fatti entrambi una ragione, ora lui aveva altro da fare; purtroppo, anche se a malincuore, doveva eliminare ogni testimonianza del fatto che lui fosse davvero Kaito Kid, anche se ciò avrebbe significato distruggere una parte di sé.
Correva con tanta foga che non si accorse di essere seguito da due uomini in nero.

Fine Flash-back spettacolo.

Kaito ansimava, voleva fare la strada tutta di corsa, ma non si era chiesto come stesse a fiato, la verità era che non era abituato a correre in quel modo tra i vicoli bui, lui era solito volare con le sue ali bianche sui tetti delle case e vedere da sopra quei vicoli bui.
Comunque aveva messo una buona distanza tra lui ed il teatro e poteva concedersi un paio di minuti di pausa. Si fermò e riprese fiato.
Era già pronto a ripartire quando sentì un rumore, dietro di lui. Si girò di scatto e si trovò davanti un uomo basso e grassottello, completamente vestito di nero, che sorrideva sadico.
Era già pronto a scappare ma non si accorse che alle sue spalle, un suo complice, un uomo più alto e magro, ma sempre vestito di nero, brandiva una trave e di legno e lo colpì a tradimento su di una tempia facendolo cadere a terra.
L'ultima cosa che percepì fu qualcosa di caldo che scendeva dalla sua tempia a rigargli la faccia, l'ultima cosa che vide furono i due uomini che ridevano sadici e uno dei due, quello alto, stava aprendo compiaciuto la sua ventiquattr'ore nera.
Poi più nulla.

In contemporanea con Kaito che ricorda lo spettacolo, nei camerini del Tokyo Central Theatre

Aoko si aggirava come una furia per i camerini alla ricerca di Kaito, che fine aveva fatto quel ragazzo? Si erano dati appuntamento dietro le quinte alla fine dello spettacolo, e allora dov'era finito? Aveva anche abbandonato il padre nella ressa del pubblico che si accalcava per salutare il suo idolo pur di riuscire a rubare qualche momento da sola con Kaito e ora quel tipo spariva nel nulla? Avrebbe dovuto essere molto più letale la prossima volta che lo avrebbe inseguito con la scopa durante le ore di lezione.
In ogni caso non era da Kaito sparire così, nel nulla. Si bloccò di colpo quando si rese conto che era proprio da Kaito sparire in quel modo, però aveva smesso di farlo da un po', da quando... da quando a sparire era stato Kaito Kid. Aoko sentì uno strano brivido, come le era venuto un pensiero simile? Anche se entrambi erano prestigiatori il suo ragazzo non aveva niente a che fare con quel ladruncolo da quattro soldi che aveva tanto fatto penare suo padre prima di sparire nel nulla, sparire nel nulla, come aveva fatto in quel momento Kaito, e lei non poteva perdere tempo dietro a pensieri incoerenti ma doveva cercare il suo fidanzato.
Mentre cercava il ragazzo s'imbattè in un inserviente e gli spiegò cosa ci facesse lì: - Kaito Kuroba, il prestigiatore? Sì, l'ho visto che entrava nel suo camerino...
Aoko ringraziò il signore e fece per andarsene, aveva tirato delle conclusioni affrettate da perfetta ingenua, non aveva pensato neanche per un momento che lui potesse semplicemente starsi ancora cambiandosi. Era appena tornata euforica che l'uomo riprese: - Anche se poi è uscito subito dopo ed è scappato verso l'uscita sul retro - ed indicò la porta sul retro ancora socchiusa. Aoko guardò la porta e sentì una strana sensazione attanagliarle il petto, ma non riuscì a spiegarsela, e per sfogarsi era già pronta a saltare al collo di quel poveretto che non aveva impedito al suo ragazzo di filarsela quando una voce alle sue spalle, una voce che conosceva molto bene, la fece sussultare e girare, era già pronta a dirne quattro o cinque al ragazzo, ma la voce le morì in gola quando vide chi le stava di fronte, era un ragazzo della stessa età di Kaito, della stessa corporatura di Kaito, della stessa carnagione di Kaito, ma non era Kaito.
- Quindi è scappato, eh? Me lo sarei dovuto aspettare, non per altro in molti lo definiscono l'imprendibile... - quando però si accorse di aver parlato ad alta voce e di aver attirato l'attenzione di quei due il ragazzo si zittì di colpo e rimase ad aspettare che arrivassero le sue due compagne.
- Shinichi, insomma, perché sei scappato così di fretta? - domandò Ran fermandosi accanto al ragazzo e riprendendo fiato dopo la corsa che aveva fatto per stargli dietro. Sonoko sopraggiunse poco dopo alle spalle dell'amica, leggermente arrabbiata perché il ragazzo le aveva strappato di mano uno dei VIP PASS per il back-stage non appena li aveva tirati fuori ed era corso da solo ad incontrare l'affascinante mago. Logicamente non poteva sapere che Shinichi era corso dietro non al mago Kaito Kuroba, ma al ladro Kaito Kid.
Aoko guardò il trio che era appena sopraggiunto, il ragazzo avrebbe giurato di averlo già incontrato da qualche parte ma non ricordava dove, mentre le ragazze erano sicuramente quelle che aveva visto prima fuori al teatro. Già quel gruppo le stava antipatico.
- Che volete? E che ci fate qui? - disse scocciata ed ansiosa di lanciarsi all'inseguimento di Kaito.
Shinichi squadrò la ragazza, somigliava un po' a Ran, ma non era solo quello a dargli la sensazione di averla già vista in precedenza, ma in quel momento la sua infallibile memoria da detective faceva acqua da tutte le parti perché si era fatto scappare la, molto probabilmente, unica possibilità di smascherare la sua nemesi più pericolosa. Non che avesse tanta intenzione di catturarlo, ormai aveva smesso con i furti e non aveva senso sbatterlo in prigione visto che aveva restituito tutti i gioielli tranne, per qualche strano motivo, Pandora che aveva rubato allo zio di Sonoko, ma avrebbe tanto voluto vedere cosa c'era sotto quel monocolo, e non in un poster, ma faccia a faccia. Ma quel tipo era scappato, ancora.
Mentre meditava sul modo per acciuffarlo Sonoko rispose ad Aoko: - Piacere, io sono Sonoko Suzuki, sì mio padre è il presidente dell'industria Suzuki, e questi sono i miei amici, siamo qui per incontrare la star dello spettacolo faccia a faccia grazie a questi speciali VIP PASS.
- Allora sono spiacente ma avete sbagliato momento, il mio fidanzato - e sottolineò l'aggettivo possessivo - al momento non è qui.
- Allora vuol dire che lo aspetteremo, probabilmente si starà cambiando e non penso che ci metterà molto.
- Non credo che verrà, Sonoko - disse Shinichi riprendendo l'uso della parola, era inutile stare lì ad aspettare una persona famosa per sparire nel nulla senza lasciare traccia e riapparire quando gustava a lui.
- No! Perché? - disse la ragazza in tutta risposta.
- Sonoko, Shinichi ha ragione, se non c'è è meglio andare via, ci saranno altre occasioni per incontrarlo. - disse Ran sperando che almeno a lei desse ascolto. Ma Sonoko era più cocciuta che mai e disse che non si sarebbe mossa di lì fino a quando non avesse incontrato il giovane prestigiatore. I suoi due amici furono costretti a desistere e ad assecondarla sperando che si sarebbe scocciata presto.
Aoko era terribilmente indispettita, non poteva abbandonarli lì ed andarsene perché non avrebbe certo giovato all'immagine di Kaito, ma non poteva neanche stare dietro ai capricci di una ragazzina viziata.
Mentre pensava a come fare per andare via senza sembrare scortese sopraggiunse suo padre, l'ispettore Nakamori: - Aoko, eccoti qui! Come hai osato sparire senza avvertire?
- Scusa papà, ma ero venuta a cercare Kaito, che però non è qui, non più...
- Che vuol dire? Quel ragazzo ti ha lasciata di nuovo sola? Ma come si permette, se lo prendo giuro che...
- Se lo prende, se... - commentò Shinichi sotto voce ma abbastanza alta perché l'ispettore potesse udirlo bene. E infatti lo sentì e si voltò verso di lui, convinto anche lui che fosse Kaito, ma invece trovò un altro di quegli odiosissimi detective liceali, e rimase stupito dall'incredibile somiglianza con il fidanzato della figlia. In ogni caso l'ispettore decise d'ignorarlo e continuare a prendersela con Kaito, senza sapere che in realtà Shinichi si stava rivolgendo a se stesso.
In tutta quella storia però c'era qualcosa che non tornava, Kaito era davvero andato via così di corsa, non era da Kid mancare ad un preannunciato incontro, e se fosse successo qualcosa? Non avrebbe saputo dire bene cosa ma era da quando era iniziato lo spettacolo che aveva una strana sensazione che non riusciva a spiegarsi.
Shinichi, da bravo detective, decise di analizzare le "prove" e decise di andare a dare un occhiata nel camerino di Kaito. Aoko e l'ispettore lo volevano fermare, ma lui fu più rapido, in un attimo aveva aperto la porta, che tra l'altro era socchiusa, e rivelato a tutti la confusione di quella stanza. Aoko per poco lanciò un urlo: gli abiti di scena buttati così a terra, tutti appallottolati e spiegazzati, l'appendiabiti dove prima Kaito aveva messo la sua giacca ora giaceva a terra come se la giacca fosse stata presa di fretta e furia, come di fretta e furia doveva andare la persona che aveva buttato la sedia a terra e sparpagliato tutti i trucchi sul tavolo, i mazzi di fiori delle sue ammiratrici a terra e avevano perso anche dei petali; non era da Kaito tutto quel disordine, lui che era sempre così preciso con i suoi abiti di scena e le sue cose, lui che conservava tutti i regali di fans e, soprattutto, ammiratrici con grande gelosia e disappunto della sua ragazza, lui che per quanto potesse andare di fretta non avrebbe mai lasciato tutto quel disordine. Doveva essergli senza dubbio successa qualcosa.
L'espressione scioccata di Aoko attirò l'attenzione del padre e del giovane detective lì presenti, e la ragazza si affrettò a spiegare i suoi timori. L'ispettore parve un po' scettico, ma Shinichi si mostrò subito d'accordo, e quindi disse: - Mi ascolti ispettore, dobbiamo andare a cercare Kaito, potrebbe essere nei guai o peggio... Sicuramente alcuni tra i poliziotti che devono regolare la sicurezza a teatro potranno esserci d'aiuto, ma solo se sarà lei a chiederglielo. Quanto a me, sono sicuro di aver visto tra il pubblico qualcuno che collaborerà certamente... - e subito diede delle disposizioni all'inserviente lì vicino su chi doveva contattare, quello andò mentre tutti si chiedevano chi potesse mai essere.
Mentre aspettavano Shinichi cominciò ad organizzare le squadre di ricerca: - Uscendo da questa porta sul retro ci sono tre possibili strade da percorrere, ci divideremo in modo da esaminarle tutte nel tempo più breve. Ran, tu e la ragazza qui presente andrete con l'ispettore Nakamori e vi dirigerete verso destra, Ran per favore non iniziare a fare storie non ci stiamo dicendo addio per sempre è solo una questione organizzativa, Sonoko, tu guiderai i due-tre agenti che l'ispettore riuscirà a contattare...
- Perché io da sola? - lo interruppe Sonoko, anche se in realtà non era proprio sola.
- Perché se trovi il mago sei da sola - rispose Shinichi che ormai aveva capito la mentalità della ragazza, ed infatti quella assunse un'aria sognante che però disgustò la vera fidanzata del mago. Dopo aver placato gli animi Shinichi continuò: - e quindi, dicevo, andrai dritto, mentre io, con le nostre due vecchie conoscenze, seguirò la strada di sinistra. Tutto chiaro?
- Sì, certo Shinichi, ma di chi stai parlando, chi sono queste altre due persone? - domandò Ran.
- E dai Ran che le conosci molto bene anche tu, anzi, eccole stanno arrivando proprio ora - Shinichi si voltò verso la porta e quella si aprì facendo comparire l'inserviente di prima e due persone, un uomo ed una donna, che sì Ran conosceva molto bene. Shinichi le salutò caldamente senza tener conto della loro espressione accigliata: - Salve agente Sato ed agente Takagi, è sempre un piacere riverdervi!

Lo spettacolo dal punto di vista di Sato e Takagi

- Certo che come uscita romantica non è un granché - disse Sato, fissando Takagi e il biglietto dello spettacolo di magia che aveva in mano.
- Ma no, Sato, fidati. Dicono che sia il migliore prestigiatore in circolazione, il figlio di Toichi Kuroba - rispose Takagi.
- D'accordo - assentì Sato ed i due entrarono nel Tokyo Central Theatre, anche se lei era ancora un po' scettica. Però, il trucco di apertura la fece ricredere: non aveva mai visto nessuno camminare nell'aria in quel modo, tranne forse... no, proprio non ricordava dove avesse visto una cosa del genere, quel Kaito era il solo e l'unico ad essere riuscito in una tale imprese, e, anche se non poteva saperlo era proprio così, perché che si trattasse di Kuroba o Kid, alla fine ad indossare il capello a cilindro era sempre Kaito. Anche lei, come il resto della platea rimase scioccata quando quella pallina di carta atterrò ai piedi del prestigiatore, ma alla fine si era scoperto che erano solo delle ammiratrici troppo invadenti, "non c'è più ritegno a questo mondo!" fu il suo pensiero, ma quando tutti si calmarono tornò a guardare lo show.
Seguendo lo spettacolo Sato dovette concordare che i trucchi non erano niente male e che il prestigiatore era anche piuttosto bravo, mago del chiaro di Luna era soprannominato, niente di più adatto. Anche se aveva la sensazione che tra la folla ci fosse qualcuno che conosceva e che li conosceva, un certo detective liceale tanto amico dell'ispettore Megure che li aveva aiutati varie volte a risolvere casi difficili, non ne era certa ma le sembrava di averlo intravisto di sfuggita quando era andata a parcheggiare la sua auto al garage più vicino perché il parcheggio del teatro era tutto pieno, e ne aveva avuto la conferma quando, finito lo spettacolo poco prima di uscire, erano stati raggiunti da un inserviente che chiedeva di seguirlo. Anche se trovarsi davanti il detective liceale Shinichi Kudo, così strano e sbrigativo, li aveva un po' spiazzati; già si aspettavano uno di quegli intricatissimi casi di omicidio, invece si trattava solo di un rapimento, forse. In ogni caso la vittima era Kaito Kuroba, il mago, e ciò rendeva la faccenda più preoccupante.
Appena raggiunsero il gruppo Shinichi spiegò loro tutta la situazione, astenendosi però dal raccontare la vera identità del mago, e il suo piano; e loro non avevano potuto rifiutarsi di aiutarlo.
Erano quindi usciti tutti nelle direzioni che il ragazzo aveva assegnato, erano anche riusciti a recuperare tre volanti della polizia a cui avevano acceso le sirene, e la ricerca aveva avuto inizio.

Kaito, nel vicolo

- Bene, bene. - disse l'uomo grassottello al suo superiore osservando il ragazzo che giaceva inerme a terra - cosa facciamo, un colpo secco di pistola alla nuca e tanti saluti - e mentre lo diceva aveva già estratto la pistola, ma il compare lo aveva bloccato costringendolo a rimetterla a posto.
- No - stava dicendo mentre faceva posare la pistola all'altro - finiremo questa storia così come è iniziata, solo che questa volta non ci saranno complicazioni, una sola pasticca e BAM! tanti saluti al ragazzino. Ho studiato con attenzione la formula è un po' diversa dal primo prototipo ma ne è valsa la pena, reaggirà solo sul suo corpo, quindi anche se ci dovessero beccare non avrebbero prove contro di noi. Sei pronto? - e così dicendo afferò il povero liceale tramortito per i capelli e gli alzò la testa, quel tanto che gli bastava per fargli prendere la pillola, poi gli avvicinò una fialetta alle labbra e gliela fece bere tutta per far sì che la pastiglia si sciogliesse bene, senza lasciare alcuna traccia nel cadavere. Quando ebbe finito lasciò andare i capelli e la testa di quello che ormai credeva essere un cadavere sbattè violentemente sull'asfalto.
- Ma cosa? - disse l'uomo grassotello, poi le sentì anche l'altro: sirene di un auto di polizia.
- Mantieni la calma - disse quello alto e magro - non sono qui per noi, non è possibile, ora muoviti, andiamo via. - disse richiudendo la sua valigetta - Il mio unico rimpianto è di non poter restare a vedere la fine di questo misero sciocco, ma di sicuro presto leggeremo la notizia che è stato ritrovato il cadavere, ed allora la mia vendetta sarà compiuta!
Kaito, nel frattempo, giaceva in uno stato di dormiveglia, non riusciva a fare niente, sentiva il corpo bruciare e le ossa sciogliersi, cosa gli avevano dato quegli uomini?
- Capo, si muova! - lo sollecitò quello grasso perché sentiva che le sirene si stavano avvicinando, e già era sparito nei vicoli bui.
- Eccomi - disse andandogli dietro, prima di sparire nell'oscurità si voltò un'ultima volta verso il ragazzo, che pareva privo di sensi - Addio... super detective, Kudo Shinichi!

–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Io: Shinichi?!? Che vuol dire Shinichi?!?
Shinichi: (camminando tranquillamente da qualche parte sente le orecchie che fischiano) Chi mi vuole? (da bravo detective qual'è capisce subito tutta la situazione) Ti prego, non dirmi che hai sbagliato a scrivere tutto...
Io: Non ne ho idea... non ci capisco niente... l'unica cosa che so è che.... è che... è che è tutto come avevo programmato... (sorride sadica)
Shinichi: No! Io vi avevo sconfitti! Tu fai parte dei MIB!?!
Io: Scherzi? Se in questa storia c'è qualcuno che fa parte degli 'uomini in nero' quella non sono io. E poi non potrei mai fare del male a Kaituzzo...
Shinichi: Tu non sai di chi stai parlando, lui non è il prestigiatore Kaito Kuroba, è il fantomatico ladro fantasma Kaito Kid!
Io: Lo so, non per altro ho letto la serie di Magic Kaito.
Shinichi: La cosa?
Io: Lascia perdere, se non capisci neanche certe cose sei proprio un detective da strapazzo...
Kaito: (riprendendosi) Aio... mi fa male la testa... quel tipo mi ha colpito davvero forte... e perché questi vestiti mi vanno così grand-
Io: (tappo la bocca a Kaito) Zitto, ok? Queste piccanti rivelazioni ce le teniamo per il prossimo capitolo, che non so neanche quando pubblicherò perché ultimamente ho vari impegni, fino ad allora... aspetto vostri commenti e recensioni.
Kaito: Non è che mentre aspetti puoi anche trovarmi dei vestiti più adatti alla mia nuova tagli- AIA! (sviene battendo la testa a terra)
Io: (colpisco Kaito) Scusate, ma stava spoilerando un po' troppo per i miei gusti. Ci vediamo al prossimo capitolo!
Shinichi: Sperando che il povero Kaito si riprenda dall'ennesima botta in testa...
Io: Hai detto qualcosa? (brandisco trave di legno)
Shinichi: No, no, solamente che ci vediamo al prossimo capitolo... "forse".
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: magixludo