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Autore: Irish_Superman    28/05/2013    5 recensioni
Avevo sempre avuto paura.
Ma di cosa non avevo paura?
Avevo paura dei serpenti; del buio; degli insetti; dei ragni, dei film horror; dei mostri… Ma la mia paura più grande era rimanere sola.
Ero già rimasta sola una volta e non volevo rimanerci ancora.
Ero spaventata da tutto e da tutti.
Ora mi sentivo sola. Sola come non mai. Anche se non lo ero...
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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‘Un giorno la farò finita’
 



 

Avevo detto quella frase un milione di volte ma credo che questa sarebbe stata l’ultima volta: quella buona.
Non avevo mai avuto il coraggio.
Avevo sempre avuto paura.

Ma di cosa non avevo paura? 

Avevo paura dei serpenti; del buio; degli insetti; dei ragni, dei film horror; dei mostri… Ma la mia paura più grande era rimanere sola.
Ero già rimasta sola una volta e non volevo rimanerci ancora.
Ero spaventata da tutto e da tutti.
Ora mi sentivo sola.
Sola come non mai. Anche se non lo ero...
Questa era la volta buona. Quella in cui mostravo di essere una di parola. Quella in cui tutti mi avrebbero giudicata come un’egoista. Anche se qui l’egoista non ero io.
Dimostravo di non aver ‘paura’.
Che poi io di paura ne avevo da vendere. Avevo paura di tutto.  Avevo paura perfino di innamorarmi. Ma dopo essermi innamorata avevo paura di rimanere sola.
Ora ero sola.
Sola.
Mi faceva così paura quella parola. Cercavo sempre di non pronunciarla.


Ero sola, Liam era andato a lavoro. Tra circa un’ora sarebbe tornato ed io ero ancora più convinta a fare quello che avevo pensato.
Ero sola:  non sola fisicamente perché con me c’era Lui. Il ragazzo che amavo. Lui. Quel ragazzo che mi ha sempre aiutata. Lui. L’amore della mia vita. Non l’avrei mai voluto vedere triste. Eppure ora gli stavo per procurare tanto dolore. Al solo pensiero avevo i sensi di colpa. Avrei spento quel suo sorriso così bello. Per cosa? Un mio capriccio? No. Non lo era. Mi ero stancata di tutto. Mi ero stancata di vivere e di soffrire.
Mi ero diressi verso il bagno. Ero convinta di ciò che stavo facendo. Avevo paura, ma dovevo farlo.
Mi guardai allo specchio: ero in uno stato pietoso.
 Dovevo fare in fretta.
Presi la lametta.

Un taglio leggero che a stento mi tagliò la pelle. Questo era per quel coglione di Max che mi aveva lasciata per un’altra.

Un secondo taglio poco più profondo. Questo era per quella stronza di El che aveva tradito la mia fiducia in terza media.

Un terzo taglio ancora più profondo. Questo era per i miei genitori che non mi avevano mai capita.

Un quarto taglio. Questo era per tutta la gente che mi aveva criticata e giudicata, per tutte quelle persone che avevano parlato di me senza conoscermi, senza sapere nulla del mio passato.

Quinto ed ultimo taglio. Il più profondo di tutti. Questo era l’amore che provavo per Liam. Era inifinito e profondo. Profondo come l’oceano.

Oh.. Liam..
Liam era il mio angelo custode. Mi aveva protetta, aiutata, salvata. Liam era il mio tutto. Liam era la mia ancora di salvezza. Lui ne era a conoscenza.
Liam era il mio punto debole. L’unico ragazzo per cui avrei fatto follie.
Abitavamo insieme da un paio di anni: da quando avevo litigato con i miei perché non volevano che io stessi con lui. Da quel momento non li avevo più sentiti nemmeno per gli auguri di Natale, di compleanno o Pasqua.  Eppure senza di loro stavo bene. Ormai Liam era la mia famiglia. Era tutto quello che desideravo. Era l’unico che mi era stato vicino quando non volevo nessuno. Era l’unico con cui volli parlare quando seppi della morte di mia nonna. Lui era l’unico.
Il sangue scorreva. Mi sentivo sempre più debole.
Iniziavo a vedere appannato. Non mi reggevo in piedi.
Senti la porta aprirsi.
Poi il silenzio.
Il buio.
 









Ero appena arrivato a casa. Andai in cucina per posare il sacchetto del pane quando trovai una lettera sul tavolo.
 “Per l’amore della mia vita”  sorrisi leggendo quelle parole ma avevo un brutto presentimento.


“Ciao amore mio,
com’è andata oggi? Cosa hai fatto?
Io niente, sempre la solita e monotona routine. Ho studiato tutta la mattina. Sono stremata non ce la faccio più..
Sai amore mio, mi sei mancato tanto, e mi mancherai sempre, ogni secondo, ogni minuto sempre di più.
Sei stato la mia ancora di salvezza.
La mia gioia. Il mio sorriso.
La mia luce in fondo al tunnel.
Il raggio di sole subito dopo la tempesta.
L’uragano che ha stravolto la mia vita.
Non smetterò mai di ringraziarti abbastanza, ma credo che dopo oggi tu mi odierai abbastanza. Mi odierai come non hai mai fatto. Nemmeno l’odio che provi per Danielle è paragonabile a quello che proverai per me.
È vero. Mi hai salvato molte volte. Ma sai, amore, non sempre riusciamo a salvare tutti.
Non devi avere i sensi di colpa per ciò che è successo oggi, proprio tu non puoi averne, sei l’unico che mi è stato sempre vicino, che non mi ha mai abbandonata. GRAZIE.
Ti prego, non fartene una colpa. Non punirti. Sii felice. Fa una festa. Ridi, ridi tanto, non piangere. Non voglio che il tuo sorriso si spenga è l’unica cosa per cui ho vissuto fin’ora.
Sii felice amore mio, anche senza di me.
Trova una ragazza che ti sappia rendere felice più di quanto ho fatto io, che ti ami più di quanto ti ho amato io. Avrete dei bambini e se vorrai uno lo potrai chiamare come me.
Ricordati di me come una ragazza sempre felice, allegra e solare. Quella ragazza che hai conosciuto a quella festa, non quella ragazza di quest’ultimo anno. Quella non sono io.
Ti prego amore mio, vivi la tua vita anche senza di me.
Io veglierò sul tuo cammino sempre. Ti sarò sempre affianco. Non ti abbandonerò mai.
Sono stata egoista, lo so, ma è stato meglio per entrambi.
Ti amo amore mio, più di quanto ho amato in tutta la mia vita. Ti amo. Non dimenticarlo mai.

Per sempre tua,

Emma.”

 
Mi asciugai le lacrime che ormai scendevano senza sosta. Corsi di sopra pensavo fosse uno stupido scherzo.
Urlai il suo nome più e più volte senza nessuna risposta. Stavo impazzendo.
Notai che il bagno era l’unico posto in cui non avevo controllato.
Avevo paura di aprire la porta.

Era lì.

Mi fiondai addosso a lei. Urlavo. Piangevo.
Mi mancava l’aria. Non poteva essere. Non era vero. Non la mia Emma. Non lei. No.
Perché l’aveva fatto? Come avevo fatto a non accorgermi di nulla? Perché mi ero fermato a parlare con Josh? Se non mi fossi fermato l’avrei salvata. Perché non riusciamo a salvare tutti?

Ero il suo Superman. E dov’era il suo superman quando lei ne aveva bisogno? Dove’ero? 







I'm back with a new OS.
Non so se vi piacerà, ma lo spero.
credo che questa sia la cosa migliore che abbia scritto in tutto questo tempo che pubblico storie su efp.
Beh, non ho molto da dire... spero vi piaccia e che recensirete..

un bacio, Mika .xx
   
 
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