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Autore: xniallssmile    28/05/2013    1 recensioni
-mi sei mancato come il sole manca alla luna e come il mare manca alle stelle,mi sei mancato tanto,ma io non ho mai smesso di amarti.-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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''Piacere Louis Tommlinson.''
 
Ricordo quelle parole come se mi fossero dette ieri,lo ripenso sempre,non so se lui si ricorderà di me e della prima volta che ci siamo incontrati,viso giovane,occhi azzurri,capelli che gli coprivano leggermente la fronte,era perfetto,ricordo ogni particolare di lui,ricordo anche cos'aveva indosso,Vans blu,pantalone rosso e maglia a strisce bianca e blu. 

Ho il suo numero,ma non ho il coraggio di chiamarlo,spesso mi chiedo se ripensa anche lui a me,se ripensa a quando ci siamo conosciuti,compongo il numero sul cellulare che ormai conoscevo a memoria per tutte le volte che l'ho riletto e accarezzato la sua scrittura,il suo telefono è libero sta chiamando,risponde una voce assonnata,dovevo aspettarmelo,sono le dodici e dorme ancora.

''Pronto?'' dice con voce seccante perché qualcuno l'ha appena svegliato,''e-ehi.'' dico mentre mi si spezza la voce dalla vergogna,''tu chi sei?'' dice sempre con voce assonnata e seccante,''non ti ricordi di me?sono Harry Styles.'' dopo il mio nome silenzio di tomba,un silenzio che parla da solo,non voleva sentirmi e come non detto ''senti Harry,io non voglio più sentirti.'' interrompe la chiamata.

Avevo sempre avuto paura di una sua risposta simile,e come si dice?quando hai paura di qualcosa essa può avverarsi,mi avvio in camera mia distrutto da quello che avevo appena sentito e mi setndo sul letto,con gli occhi gonfi,e il cuore in gola che si contraeva e creava tanti nodi.

Non volevo piangere,mi dicevo di essere forte,di pensare ad altro, ma quando pensavo ad altro mi veniva sempre in mente lui,avevo una casa tutta mia,una casa che potevo aprire quando volevo e avevo deciso di portarci Louis dentro,ma credo che i miei sogni dopo quella telefonata si siano infranti.

Dalla sera della telefonata passarono tanti mesi,anzi anni.

Nel corso del tempo ho cercato di tenere occupata la mia mente con altri ragazzi e con lo studio,dovevo prepararmi,e dopo il college volevo arruolarmi,volevo diventare un militare,mancavano pochi mesi alla chiusura della scuola,e non vedevo l'ora di tornare a Seattle per rivedere Louis,l'ho sempre pensato,anche quando ero fidanzato con James.
James era uno di quei ragazzi che ti facevano divertire,uno di quelli pronto a darti il cuore ma lui non era Louis,lui non era il mio boo.

Finita la scuola andammo a Seattle,io mia madre e mia sorella di due anni più piccola di me che sapeva cosa stavo passando,mio padre è morto alla nascita di mia sorella,e lei crede di essere la causa della sua morte perché mia madre le racconta sempre che quando è nata mio padre per correre con l'auto ha fatto un incidente,mia madre su questo punto di vista sbaglia,perché non dovrebbe dirgli come sono andate realmente le cose,dovrebbe dirle che invece papà è morto di una strana malattia che neanche sappiamo il nome.

Appena arrivati a  Seattle entriamo nella vecchia casa che c'ha ereditato nostra nonna ormai morta,è una casa antica,proprio come piacciono a Louis,una casa sul mare con dei vetri al soffitto che ti lasciano vedere le stelle,era tutto perfetto quell'anno tranne per una cosa,Louis.

Andai all'ingresso della sua casa,vidi che le luci erano accese,bussai cautamente la porta,mi aprì la madre,sua madre era una donna stupenda,dolce e molto simpatica,una di quelle donne che al primo sguardo ti farebbero innamorare,una di quelle donne vere,la madre mi riconosce,mi stringe tra un forte abbraccio e mi lascia entrare senza dire nulla,mi offre un bicchiere di succo al mirtillo,il mio preferito,caspita,lo ricorda ancora.

''Louis,scendi hai visite.'' dice la madre urlando per farlo scendere.

Lo sento scendere le scale,la casa prende il suo odore,quell'odore che ricorda il ciliegio,quell'odore del mare,della pioggia,quell'odore di inizio primavera,quell'odore di caffè a prima mattina,era perfetto,indosso aveva un jeans normale e una maglia nera,con le sue tanto amate Vans, ma questa volta erano nere anche loro,era contento,si sentiva perché canticchiava la sua canzone preferita.

''I wanna scream till the words dry out so put it in all of the papers,i’m not afraid they can read all about it read all about it oh...'' entra in cucina e resta sbalordito.

''c.ciao Harry'' dice tutto d'un fiato,''ehi Louis,volevo parlarti.'' dissi facendo un sorriso malinconico,''vieni in camera mia allora.'',salimmo le scale molto velocemente,entrammo e chiuse la porta a chiave,iniziai a parlare
''ehi boo,non so se posso ancora chiamarti così ma per me sei sempre il mio boo,volevo dirti che in questi due anni mi sei mancato tantissimo,mi sei mancato come il sole manca alla luna e come il mare manca alle stelle,mi sei mancato tanto,ma io non ho mai smesso di amarti,l'ho sempre fatto,immagino che in questi due anni tu abbia avuto altre relazioni dopo la nostra e che forse quella persona ti ha trattato meglio di me'',
mi interrompe ''si ho avuto altre relazioni,tipo con Stan,mi stavo frequentando con lui,ma ora abbiamo perso i contatti,e se vuoi saperlo anch'io ho pensato molto a te negli ultimi mesi''.
Rimasi a fissarlo per un lungo periodo di tempo,non pensavo l'avrebbe fatto,non pensavo mi avesse pensato,
chissà se è ancora innamorato di me.

Mi avvicino lentamente e provo a baciarlo e lui senza dire nulla ricambia il bacio,facciamo l'amore,era da tanto che volevo baciarlo,era da tanto che volevo sentirlo mio,non facevo altro che sorridere mentre ci baciavamo,lui si accorgeva dei miei sorrisi e sorrideva con me.

Il suo sorriso,oh che meraviglia era il mio punto debole,e lo sapeva bene,sapeva quanto fossi innamorato del suo sorriso e di lui,dopo esserci sistemati scendemmo giù,in cucina non c'era nessuno e neanche nel resto della casa,erano tutti usciti,proposi di andare a prendere un gelato,uscimmo di corsa per prendere un gelato.

''ti sono mancato boo?'' dico tra una leccata e l'altra,''sembri un bimbo quando mangi il gelato Harry,e comunque si,mi sei mancato Hazz.'' dice con occhi lucidi alla vista di me che sembro un cretino con tutto il gelato addosso,mi bacia,d'avanti a tutti,chiunque passava ci guardava e sorrideva.

Passarono tanti anni,e noi eravamo sempre più adorabili insieme,ormai tutti erano a conoscenza di noi,avevamo deciso di prendere una casa in affitto,e di adottare un bambino.



La nostra casa è stupenda,è bianca e azzurra all'esterno,si affaccia sul mare,ha dei vetri sul soffitto per vedere il cielo ed è adorabile anche lei,abbiamo firmato alcune carte per avere l'adozione di una bimba americana,castana e occhi azzurri,proprio come il mio boo,solo che ancora devono darci la conferma per quest'adozione.

Lou è andato al lavoro ed io ho passato tutta la giornata a scrivere di noi,è appena tornato,ha bussa al cancello,perché aprire con le chiavi non gli piaceva,è mano a mano con una bambina stupenda,chissà chi è quella bimba.

''Amore mio sono a casa'' 

Vedo questa bambina con in mano un foglio gigante pegato,ha i capelli lunghi e castani sono raccolti in una treccia,un paio d'occhi grandi e di color azzurri stupendi,ed è piccola,a stento avrà cinque anni,vedo Louis che sorride come solo lui sa fare,questa bambina è molto timida,non mi ha ancora detto il suo nome,allora la lascio parlare io.

''Ciao piccola,io sono Harry e tu chi sei?'' le dico con un sorriso enorme per farla sentire a suo agio,''io sono Charlotte.''
penso che forse è una cugina di Louis e le offro una fetta di torta che ho appena sfornato con un bicchiere di latte,accetta senza dire nulla,annuisce solo,questa bambina è davvero molto timida,cerco di aprire qualche discorso.
''Come mai sei qui Charlotte?'' dico curioso di sapere cosa ci fa da noi, ''Il tuo fidanzato mi ha salvata.'' dice sorridendo timidamente, ''salvata? cosa vuoi dire con questo piccola?'',''io sono orfana,vivevo in un orfanotrofio come tutti i bambini che non hanno mamma,mia madre è morta alla mia nascita e mio padre non voleva tenermi con lui e allora sono andata lì.'',
'' e ti trattavano male?''...

Charlotte non ha aperto bocca,ha solo pianto...La abbraccio e le ripeto che va tutto bene e che se vuole può restare qui con noi,per farla sorridere un po' le faccio il solletico e poi le dico ''stavate parlando di me fuori vero?''
 lei annuisce porgendomi un pacchetto,lo apro lentamente,era vellutato,sembrava seta,lo apro cautamente per non romperlo e vedo un anello al suo interno.
Louis è dietro di me mi da un bacio e mi chiede...

''Vuoi essere la persona che amerò per sempre Hazza?vuoi sposarmi?''
  
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