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Autore: carrys    28/05/2013    10 recensioni
A volte il destino può decidere di giocarci un brutto scherzo.
Può far si che accada l'inaspettabile,che ciò che non potevi neanche immaginare diventi la tua realtà.
Oppure può prendere due nemici e farli legare dal sentimento più bello,doloroso e imprevedibile di tutti: l'amore.
Ed è quello che successe a me,Cher Malik,quando per la prima volta mi scontrai con quegli occhi verdi,cosi belli,eppure cosi ostili e appartenenti..al nemico.
Non è niente di simile a qualcos'altro,o d banale..leggete e recensite,ci tengo davvero.
Un bacio,carrys x
Genere: Avventura, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapters one.

 
Certe volte mi chiedevo perchè non potevo avere una vita normale.
Perchè quella vita era la mia.
Perchè avevo quel fratello che mi aveva coinvolto in quella situazione.
Perchè non avevo una vera famiglia.
Perchè andavo cosi bene a scuola,e venivo chiamata ‘secchiona’ nonostante non perdessi più di un’ora su un libro.
Perchè? E non trovavo risposta,a niente.
 
Fissai la sveglia sul mio comodino,e i numeri ’07.22’ apparivano enormi sullo schermo.Misi le mani sulla faccia,e le feci strusciare sul viso.
Costrinsi me stessa ad alzarmi,nonostante fossi distrutta.
Gli affari di ieri sera avevano richiesto più tempo del previsto,ed eravamo rientrati veramente tardi.
Era novembre,e affacciandomi alla finestra,era chiaro come le strade di quel “quartiere” isolato di Londra fossero già invase da venti gelidi.
Mi diressi verso l’armadio,e dopo aver afferrato un maglione nero lungo fin poco sopra al ginocchio,dei leggings neri e degli stivali borchiati,entrai in bagno per lavarmi e vestirmi.
 
Qualche minuto dopo,avevo gli indumenti addosso,il mascara steso sulle lunghe ciglia nere,l’eyeliner disegnato e la matita nera,immancabile per me,già utilizzata sui miei grandi occhi ambrati.
Presi lo zaino dalla camera,e uscii diretta verso il salone,dove i miei amici già consumavano la colazione.
 
‘Giorno sorellina’.Il mio fratellone mi venne incontro dalla cucina,con le braccia aperte che mi chiusero poco dopo in un abbraccio.Gli scoccai un bacio sulla guancia.
‘Buongiorno a te Zayn’.
‘Dormito bene?’ La voce proveniva da Karen.Lei,oltre ad essere la mia migliore amica,era quella che mi aveva fatto entrare nella banda,perciò le dovevo tutto se adesso mi trovavo con un tetto sulla testa e del cibo nello stomaco.
‘Si Ka’..ma sono ancora distrutta per ieri.Tu almeno,non devi andare a scuola’
‘Puoi saltarla se vuoi,lo sai’ mi disse Zayn,con la sigaretta che aveva appena acceso in mezzo alle labbra.
‘Peccato che io non sia come te,e che voglia finire almeno quest’ultimo anno con una buona media’ risposi.
Infatti,dopo quest’anno finalmente avrei potuto guadagnare una borsa di studio per qualche università magari,e andarmene una volta per tutte.
 
Forse come pensiero era sbagliato,perchè quei ragazzi avevano accolto me e Zayn con tanta gentilezza e bontà,dopo la perdita dei nostri genitori,offrendoci di condividere con loro tutto..e per tutto intendo casa,cibo,conoscenze..e “lavoro”.
Si,possiamo definirlo un lavoro.
Ogni tanto dovevamo sbrigare alcuni affari,come ricatti per soldi,risse,e tutto ciò che facevano le bande del nostro quartiere.
Ce ne erano davvero tante; le più conosciute,numerose e pericolose però erano i Leads,i Lions,i Mastrith, e poi c’eravamo noi,gli Heads.
La nostra banda era l’unica ad ospitare ragazze,ovvero io e Karen.
Ovviamente,non ragazze qualsiasi.
Karen aveva una qualità speciale nell’uso dei coltelli.
Se Karen era una tua nemica,ed aveva un coltello in mano..eri spacciato.
La mia qualità,a quanto dicevano gli altri,era la velocità.
Piazzare bombe,rubare,erano cose che richiedevano sempre la mia abilità e gli altri apprezzavano,eccome se apprezzavano.
 
Ma come alcuni apprezzavano,altri puntavano ad eliminarmi.
La squadra con cui scorreva una rivalità omicida era quella dei Leads.
Oltre a me,Karen e mio fratello Zayn,nella squadra c’erano il capo,Justin,temuto da tutti e da sempre; Josh,il cervello delle operazioni; Austin,il ragazzo delle armi a fuoco,e due gemelli,Sean e Seat.
Io ed Austin andavamo nella stessa classe,mentre Zayn ripeteva il quinto anno in un’altra sezione.Gli altri erano tutti maggiorenni,con dei “lavori normali”.
 
Finita la colazione,composta da un cappuccino ed una briosh,misi cappotto e cappello,cartella in spalla e con Zayn ed Austin varcai la porta.
 
Come avevo visto dalla finestra,l’aria gelava fin sotto le ossa,e strinsi ancora di più la sciarpa,ma non bastò ad evitare il rossore delle mie guancie.
 
Salimmo sull’autobus,e mi sedetti.
 
‘Cher,dimmi che hai fatto i compiti e puoi farmeli copiare..ti prego’
Austin mi supplicava gurdandomi con i suoi occhi dannatamente blu.
Imprecando e sbuffando,gli passai i miei fogli e quaderni,ed iniziò a copiare appoggiandosi sulle gambe.
 
Tutto sembrava tranquillo,ed eravamo giunti a scuola quando l’autobus si arrestò.
 
Stavo varcando la porta per raggiungere mio fratello ed il mio amico,ma un ragazzo mi urtò mentre saliva dal mio stesso passaggio.
Stavo per scusarmi,ma il sangue ghiacciò nelle vene quando capii chi avevo di fronte.
 
Era lui.
Era il ragazzo riccio dagli occhi verdi dei Leads.
Era quello che aveva giurato di uccidere Zayn.
  
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