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Autore: abluecarrot    28/05/2013    8 recensioni
"La musica, la droga, il fumo, l'alcool, le puttane portare a casa quando Sofia non c'era non bastano più. Ho bisogno di te, del tuo amore, dell'amore che solo il mio migliore amico sa darmi. "
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro Michael,

non so davvero come iniziare questa ultima lettera.

Potrei evitare di scrivertela visto che tra poco ci rivedremo dopo tanto tempo, ma sento il bisogno di avvertirti che sto arrivando.

Mi ricordo la prima volta che ci siamo visti. Avevamo sei anni e la prima elementare ci sembrava un ostacolo così grande, eravamo spaventati e rivedo i visi delle nostre mamme mentre ci sorridevano, cercando di calmarci.

La prima volta che ci siamo parlati è stato nel bagno il secondo giorno di scuola. Eravamo già vittime degli innumerevoli scherzi dei bulli della terza elementare. Prendevano in giro te, perché eri di colore, e me, perché tutti sapevano quanto era bastardo mio padre; per loro era una cosa divertente picchiare e quindi lo facevano anche loro.

Le prima cosa che mi hai chiesto è stato: “stai bene?”. Una domanda che ha cambiato le nostre vite. Non avevamo certo fatto molta strada, ma incontrarti è stata la cosa migliore che mi è capitata.

Sei stato il mio migliore amico per dieci lunghi anni e, nonostante tu non ci sia più, ti voglio ancora bene. La tua immagine mi sveglia ogni notte e rivedo il tuo corpo sanguinante ogni volta che chiudo gli occhi. E' passato un anno e sinceramente pensavo sarei migliorato, ma non è successo.

Il 15 maggio non dovevamo andare lì, guarda cosa è successo!

Mick, se non ti volessi così bene, potrei odiarti.

Un debito, un debito che non hai pagato, capisci? E' stata quella la causa della tua morte.

Avrei potuto darti io i soldi.. se solo me li avessi chiesti.

Mi manchi.

Mi manchi da morire, letteralmente.

Sofia dice che dovrei andare più spesso dallo psicologo. La amo ancora, ma non capisce. Nessuno capisce quello che provo.

Il processo è finito da poco. Io ero l'unico testimone. E' stato un incubo, però hanno trovato quegli stronzi mascherati che ti hanno sparato quella notte nella casa abbandonata dove andavamo sempre.

Ho mille ricordi lì con te. Ogni giorno dopo la scuola quello era il nostro rifugio, il nostro piccolo segreto, il simbolo della nostra amicizia.

Il dottor Simpson mi ha detto che scrivere un diario avrebbe potuto aiutarmi. L'ho fatto e quando glielo dato ha capito che sono malato. Sono depresso. Ho tentato il suicidio già due volte, ma questa è quella giusta. Il tre è il numero perfetto, no? Ricordi la lezione della professoressa Smith? Ci aveva spiegato perché il tre era così importante. E' stata l'unica volta che siamo stati attenti. Dio, quante risate nelle sue ore!

Sono cambiate tante cose dalla tua scomparsa. La droga ti ha sostituito, ma non del tutto naturalmente. Sei insostituibile, unico.

Ho smesso di scrivere canzoni. La chitarra è nell'angolo della mia stanza da letto ed è ricoperta di polvere. Il pianoforte è stato distrutto da me una sera in cui avevo esagerato con l'alcol. L'ho portato nel giardino e l'ho colpito con qualsiasi cosa finché ho visto solo del legno ammassato sul prato. Le grida di mia madre non mi hanno fermato, hanno solo intensificato la mia rabbia.

Ho già detto che ho già provato ad uccidermi due volte, ma Bradley e Ryan mi hanno sempre fermato. Maledetti loro! Mi hanno impedito di avere l'unica cosa che volevo: la morte.

Ho capito che buttarsi giù da un ponte è impossibile quando due persone ti tengono fermo con tutte le forze fino a farti venire i lividi e in ospedale possono salvarti se ingoi delle pillole. Non doveva andare così, proprio no.

Ti sto raggiungendo, Michael.

Ti sento sempre più vicino e so che sei lassù ad aspettarmi. Mi sei venuto a trovare anche ieri sera.

L'ho raccontato a Sofia stamattina e mi guardava come se fossi pazzo.

Forse lo sono, chissà..

Voglio solo rivedere il tuo sorriso, quello che c'è in diverse foto che ho con te, quindi ho deciso di usare un metodo che non può fallire.

Mi sparo.

Voglio morire come sei morto tu.

Quando la mia famiglia sentirà un forte rumore sarà troppo tardi, perché la pallottola avrà già attraversato il mio cuore, eliminando tutti i dolori accumulati in questo anno.

La musica, la droga, il fumo, l'alcool, le puttane portate a casa quando Sofia non c'era non bastano più. Ho bisogno di te, del tuo amore, dell'amore che solo il mio migliore amico sa darmi.

Oggi, 15 maggio 1992, io dico addio a tutte le sofferenze e torno da te.

 

Con eterno amore,
il tuo Nicholas





 

Ciao a tutti! 
Se siete arrivati fin qui vi ringrazio di cuore. 
Sinceramente, non so da dove mi sia venuta questa idea, ma stasera sono particolarmente malinconica e quindi ho deciso di scrivere qualcosa per sfogarmi. 
Spero vi piaccia anche se è molto corta. 
Fatemi sapere. :) 

  
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