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Autore: Sinead1370Kimaira    28/05/2013    1 recensioni
Ci sono tanti modi per vivere la vita da Vampiro.
Ci sono tanti vampiri che hanno deciso di vivere in pace con gli umani, altri che hanno deciso di ucciderli per divertimento. Ci sono Vampiri che sono liberi e altri che per l'ebrezza della vendetta hanno deciso di inchinarsi davanti ad un Signore. Ci sono Vampiri che riconosco ancora la loro famiglia e altri che ucciderebbero un loro fratello per puro capriccio.
E poi c'è Lui. Qualcosa di esattamente a metà. Un Vampiro che vive ai piedi del suo Signore, ma mantiene la sua dignita. Un Vampiro che ha giurato odio ai suoi fratelli eppure non li ha ancora uccisi.
Ma prima o poi dovrà prendere una decisione e solo in quel momento capirà chi è veramente.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Damon Salvatore, Klaus, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ehi ehi! Lo so che sono morta... ma come promesso a contessa Barthory ecco il capitolo. 
Allora: In questo capitolo c'è Slash fino in fondo, esplicito etc. Come ho già detto Zach ha 15 anni e quindi PIU' di quattordici.
Ho detto tutto, godetevi il capitolo!
Avviso: Questa è la mia prima Slash e sto già morendo di vergogna.










La pensione Salvatore era immersa nel silenzio.
Nessuno dei due vampiri parlava, forse perché non c’era niente da commentare o semplicemente perché sarebbe stato troppo difficile non affogare nel passato una volta averlo rievocato.
Per 145 lunghi anni avevano creduto che il loro fratello fosse morto, ne erano stati certi dato che lo avevano ucciso loro. In quella calda e afosa notte di agosto era stato estremamente facile premere il grilletto e mirare al cuore del  fratello, forse qualche senso di colpa era iniziato a nascere quando si erano avvicinati e lo avevano visto esalare l’ultimo respiro.
Non l’avevano seppellito, non gli avevano nemmeno chiuso gli occhi, ma glieli avevano lasciati aperti sul mondo a cui per mano loro aveva detto per sempre addio.
O almeno avrebbe dovuto.
E ora invece di sentirsi la coscienza appagata dato che era più o meno “Vivo” si sentivano ancora peggio.
Stefan, il santo Stefan, aveva abbandonato la sua parte di fidanzatino perfetto rifiutando una quindicina di chiamate di Elena, esattamente come Damon che aveva lasciato “casualmente” il cellulare in macchina.
Entrambi erano consapevoli che nel giro dei prossimi sette-otto minuti avrebbero visto la mora catapultarsi nel salotto chiedendo risposte a domande inutili per quella circostanza.
Il minore del Salvatore disse serio: “ Dobbiamo avvisarli che c’è un altro di noi.”
Damon inarcò il sopracciglio e roteò divertito il Bourbon: “ Sono certo che l’allegro gruppo di giustizieri di Mistic Falls rimarrà entusiasta della notizia, considerando il fatto che il nostro dolce fratellino non sembra aver ereditato le tue passioni zoofile”
L’altro si alzò di scatto e disse con voce alto: “ Ti rendi conto che l’abbiamo ucciso noi? Per quella donna abbiamo ucciso nostro fratello e vedi cos’è diventato!”
Damon lo fissò interrogativo e rispose: “ Ti ricordo, fratellino, che c’ero anch’io e che di conseguenza so cos’abbiamo fatto. E poi anche noi siamo vampiri! Non ti sembra un bel modo di ricongiungerci?”  Stefan posò il bicchiere e allibito dal comportamento del fratello gli rispose: “ Un bel modo di ricongiungerci? Ti rendi conto che sta con Klaus e che sarebbe pronto a piazzare un paletto nel cuore a tutti e due?”
Damon alzò le spalle e inclinando il capo rispose: “ Solo un’altra persona da aggiungere alla lista di chi mi vuole morto. E ora ti conviene aprire la porta, prima che Elena inizi a bussare e la butti giù a suon di pugni o di urla. A proposito… dovresti finirla con tutti quei “ Ti rendi conto” ti rovinano lo stile.”
E sorrise.
Con passo incerto si avviò verso l’ingresso e tirò leggermente il portone d’ingresso, permettendo ad Elena di fiondarsi tra le sue braccia.
Di rimando la strinse forte al petto e le carezzò i capelli, la ragazza sembrò calmarsi, mentre gli altri amici che l’avevano accompagnata entrarono con lei.  
Caroline, Matt e Bonnie rimasero fermi nell’ingresso, attorno alla coppia che non accennava a staccarsi.
Quando Damon ebbe finito il suo liquore, Stefan e Elena si lasciarono e tutti si sedettero sui divani intorno al maestoso camino.
Il castano incrociò le braccia al petto e disse: “ Prima di iniziare a rispondere alle vostre domande c’è una cosa che dobbiamo dirvi… Ci siamo incontrati con Klaus, solo che abbiamo avuto… un piccolo fuori programma.”
Elena corrugò la fronte e accavallò le gambe chiedendo: “ Che genere di fuori programma Stefan”
Questa volta fu Damon a prendere la parola: “ Una piccola e deliziosa riunione di famiglia con un fratello che credevamo morto da almeno un secolo, niente di eclatante.” Matt batté convulsamente le palpebre e spalancando gli occhi disse: “ Fratello? In che senso fratello?”
Damon lo guardò ironico e aprendo le braccia disse: “ Bhè di solito un fratello è quella persona che condivide i tuoi stessi genitori, il tuo stesso sangue e bla bla bla….. altri dettagli?”
Elena guardò stupefatta Stefan e dopo aver riposizionato un ciocca di capelli scuri dietro l’orecchio chiese: “ E ora dov’è… si insomma vostro fratello?”
Quelle parole risuonarono strane alle orecchie di Stefan che chinando il capo si guardò le mani e disse: “ Con Klaus. E penso che ci rimarrà.”
Un imbarazzante silenzio calò tra tutti i presenti. Nessuno sapeva cosa dire. Il primo ad alzarsi fu Matt che disse: “ Penso che sia meglio che andiamo.
Stefan se non è un problema riaccompagnò io Elena a casa.
Ci vediamo domani a scuola. Damon.”
E con ciò lasciò che i due fidanzati si salutassero e uscì, seguito da Elena.
Stefan si sedette sul divano e si prese la testa fra le mani.
Quando l’orologio suonò la mezzanotte il castano si alzò e disse: “ Io vado a caccia. Chiamami se succede qualcosa.”
Damon si versò dell’Herradura e disse: “ Certo, vai pure e ricordati che gli unicorni sono specie protette e non li puoi cacciare!”
Il minore ignorò la battuta e si trascinò fuori con passo lento e incerto.
 

Damon si era ritrovato solo nel salotto con il crepitio del legno che bruciava che gli teneva compagnia.
Stefan era uscito da circa dieci minuti, una vera fortuna considerando che nei boschi circostanti c’era qualcuno che voleva parlare solo con lui.
Mentre il liquore cadeva nel bicchiere di vetro Damon si voltò appena a guardare da sopra la spalla e disse: “ Se non ti odiassi tanto ti offrirei fa bere, Klaus.”
L’originale era seduto con le gambe accavallate sul divano al lato del camino e scuotendo il capo rispose: “ Devi migliorare l’ospitalità, mio caro Salvatore.”
Damon imitò il gesto di un brindisi e rispose: “ Suppongo che tu sia venuto qui per parlare, non per una visita di cortesia.”
L’altro sorrise e gli rispose: “ Giusto. Sai vorrei tanto intraprendere quella conversazione che da tempo ci attende.”
Damon si sedette sulla poltrona e gli rispose: “ Sicuro di non voler un manuale su come addomesticare un cucciolo di Salvatore? Sai in piena fase adolescenziale possono essere molto difficili da educare.”
Klaus digrignò i denti e rispose: “ Ti ringrazio, ma penso di poter benissimo provvedere a questo da solo. Ora se non ti dispiace penso che né io né tu abbiamo tempo da perdere.”
Damon sogghignò e gli disse: “ Sicuro di poterci riuscire da solo? A me non sembra…”
L’altro lo fissò e rispose: “ Attento Salvatore, la mia pazienza ha un limite. E tu lo stai già oltrepassando. Mi serve il sangue della nostra cara Elena… e tu sai benissimo che in un modo o nell’altro lo otterrò. Ti tocca solo scegliere se collaborare o meno. Allora?”
Damon agitò il liquore nel bicchiere e rispose: “ Strano, tutti i Salvatore oltrepassano il tuo limite di pazienza, che sia qualcosa di genetico? E comunque, penso proprio che dovrai riuscire da solo a procurarti ciò che ti serve. Io almeno non ti aiuterò.”
Klaus allora si alzò e dopo essersi lisciato la camicia rispose con un ghigno: “ Molto bene Damon, sarebbe stato più saggio avermi come alleato, ma tu hai scelto. Ora devo andare, ho qualcuno a casa che mi aspetta.” E con ciò si diresse verso la porta, ma fu fermato dalle parole di Damon che disse: “Per quanto pensi ancora di soggiogarlo?” Klaus si voltò e rispose: “Non lo sto soggiogando. Ci si vede Salvatore.” E si perse nei boschi intorno al pensionato.


Zach si svegliò e il suo primo pensiero fu vedere in che stato lo avesse ridotto Klaus.
Era consapevole del fatto che un'altra persona si sarebbe ritrovata già morta e sepolta e lui invece aveva colpito Klaus e poteva ancora raccontarlo.
Tirandosi a sedere diede uno sguardo intorno a lui e gli occhi girarono per tutta la stanza fino a posarsi sul comodino; fu semplicemente sorpreso di trovare un vassoio con sopra un vaso di vetro sottile e lungo, interamente lavorato e con dentro un Anemone rosso.
Accanto al vaso c’era un foglio ripiegato e una tazza con della cioccolata calda, tutte cose che Klaus non avrebbe mai fatto.
Oh andiamo lui era l’essere più forte sulla faccia della terra e di certo non aveva bisogno di dispensare cioccolata a biscottini, con sguardo riluttante prese il foglietto e la aprì, sentendo subito la superficie resa ruvida dal carboncino nero.



 
Un lupo con la coda e le orecchie abbassate.
Era il modo degli animali per chiedere scusa, sorridendo leggermente posò il disegno sul vassoio e afferrandolo scese giù in salotto. Fuori era una splendida giornata di sole e Nik era seduto sul divano mentre fissava il vuoto con un bicchiere di Bourbon in mano.
Zach si avvicinò da dietro e si sedette accanto a lui poggiando il vassoio sul tavolino; accavallò le gambe e fissando Nik gli prese il bicchiere sorseggiando il liquore e dicendo: “ Ammetto che ho paura a mangiare quella cioccolata.” L’altro gli circondò le spalle con un braccio e annullò la distanza tra loro, baciandolo possessivamente. A separarli fu solo il bisogno di ossigeno e Zach ne approfittò per intingere l’indice affusolato nel cioccolato e lo portò alle labbra di Klaus disegnandone il contorno.
L’Originale aprì la bocca e leccò via il cioccolato, pulendosi le labbra mentre sfilava la camicia al ragazzo.
Una volta che l’indumento fu a terra il vampiro più grande disse all’altro: “ Ora viene la parte divertente della punizione…”
Zach rise e Klaus lo spinse supino sul divano, mettendosi a cavalcioni su di lui e avvicinando la tazza di cioccolata.
Il ragazzo gli disse malizioso: “ E io che pensavo che fosse una normale colazione!”
L’altro non replicò, ma si limito a intingere tre dita nel cacao caldo e a passarle sul torace del ragazzo disegnando strambe figure circolari.
Prese il cucchiaino d’argento che era sul tavolo e lo riempì di cioccolato, lasciandolo poi colare sulla clavicola di Zach. Si sfilò anche lui la camicia e mentre morse la carne del ragazzo nel punto dove prima aveva svuotato il cucchiaino, succhiando voracemente il sangue.
L’altro reclinò la testa all’indietro e gemette appena passando le mani nei ricci dell’altro, ma Klaus lo afferrò per la nuca e lo avvicinò al suo collo.
Assetato Zach morse l’Originale e avviluppati si nutrirono a vicenda, mentre i loro corpi sfregavano e s’impasticciavano di cioccolato caldo. Appena si furono staccati il più giovane ribaltò le posizioni, salendo a cavalcioni sull’altro e facendo entrare i loro bacini in contatto; Klaus gli mise le mani sui fianchi la l’altro fece schioccò la lingua e gli prese le mani, bloccandogliele sulla testa.
L’Originale rise eccitato e lasciò che Zach si chinasse a baciarlo, però il ragazzo evitò accuratamente le labbra e scese a leccargli via il cioccolato dal corpo, giocando con gli addominali scolpiti e passando le mani sui pettorali lisci e ora bagnati.
Ristabilendo il contatto visivo fissò i suoi occhi bicolore in quelli azzurro mare di Klaus e leccandosi le labbra gli lanciò un sorriso malizioso e scese con la bocca a slacciargli i pantaloni, facendo urtare le zanne contro il bottone di metallo.
Una volta liberato del tessuto di Jeans si apprestò a togliere anche i boxer, ma a rompere quel momento idilliaco ci pensò il campanello che prese a suonare come impazzito. Zach si alzò sbuffando e Klaus fissò truce la porta, quasi a volerla incenerire, allora il più giovane gli disse: “ Non aprire… facciamo finta che non ci siamo…”
L’altro lo baciò e gli disse: “ Lo vorrei Sweet Heart, ma temo che siano i miei ibridi venuti a farmi una visita di cortesia…”
Allora il Salvatore si scostò abbastanza seccato e seguì Klaus che si era diretto ad aprire la porta, infilandosi solo il suo paio di Jeans, lasciandolo sbottonato. Il ragazzo si avvinghiò a lui e quando l’uscio di aprì vide Stefan e Damon che li fissavano sbalorditi.
Bhè che si godessero pure lo spettacolo, tanto quell’ improvviso amore fraterno gli era passato.
 
 
Stefan a dire il vero aveva temuto il momento in cui Klaus era andato ad aprire la porta e lo aveva visto senza T-Shirt e con i pantaloni sbottonati. Ma quando aveva visto suo fratello minore con il petto chiazzato in alcuni punti da piccole gocce di cioccolato, senza maglia, con un morso sul collo e un succhiotto sulla clavicola aveva capito che avrebbe tanto voluto evitarsi quello spettacolo. Non per niente di omofobo, per carità, ma semplicemente perché sapere che tuo fratello minore stava per fare l’amore con un tipo come Klaus faceva un certo effetto.
Estremamente negativo.
Sperava che fosse Damon  prendere la parola, ma il maggiore era troppo preso a fissare truce Klaus e molto probabilmente era completamente preso dai suoi pensieri su come togliere quel ghigno dal volto dell’Originale. Tanto per peggiorare la situazione l’altro disse: “ Stavamo facendo colazione, volete favorire?”
E con un gesto teatrale li invitò ad entrare. Una volta che fecero il loro ingresso in salotto Zach sparì su per le scale, scendendo circa cinque minuti dopo con una camicia di seta nera perfettamente aderente al corpo.
Era proprio cambiato. Quando lo avevano ucciso aveva ancora una certa aria di… umanità, ora invece sembra godere del suo stato di vampiro, sembrava la felicità sadica fatta persona. Un degno alunno di Klaus.
Quando finalmente si sedettero Stefan iniziò a parlare dicendo: “ Mio fratello mi ha detto che cerchi il sangue di Elena, cosa hai in mente.” Klaus accavallò le gambe e poggiò un braccio sullo schienale e rispose: “ Bhè caro Stefan, per tutto questo tempo ho creato i miei ibridi con i sangue che avevo conservato della vostra Katherina Petrova, ma a quanto pare le mie scorte stanno per finire e colpo di fortuna vengo a sapere che c’è un’altra Doppelganger  e che è addirittura nella nostra amata Mistic Fall.
Per questo non chiedo tanto, solo un piccolo prelievo.” Stefan lo guardò e gli disse: “ Non se ne parla nemmeno, trova un altro modo per i tuoi ibridi.”
Damon prese finalmente la parola e disse. “ Già, prendi esempio da Stefan e usa qualche animale. E poi scusa a che ti serve un branco di cagnolini scodinzolanti se ne hai già uno?”
E guardò Zach.
L’altro non rispose, ma si limitò solo a ricambiare l’occhiataccia.
Forse per evitare di litigare e infastidire di più Klaus che nel frattempo aveva ripreso la parola dicendo: “ Bene, se non mi volete aiutare provvederò da solo.”
Stefan lo fissò e disse: “ Non provare a toccarla con un dito!” L’altro rise e disse: “ Oh andiamo, centoquarantacinque anni fa vi siete fatti scappare in una solo notte un fratello e la donna che amavate, non penso che con tutti i vostri litigi possiate pensare di proteggere Elena.
E ora se non avete altro da chiedere noi vorremmo continuare la nostra colazione.” 
Damon si alzò e disse: “ Bhè mi spiace per la vostra colazione, ma a quanto pare è interrotta. In quel momento sulla soglia comparve Bonnie che entrò e fissò Klaus con l’intenzione di immobilizzarlo con delle scosse al cranio.
Ma tutto questo non funzionò.
Infatti Zach spostò una mano sulla spalla dell’Originale e ogni tentativo di Bonnie risultò inutile, anzi ci fu l’effetto opposto e i due fratelli Salvatore e la strega furono colpiti da queste fortissime emicranie. Stefan si accasciò al suolo tenendo lo sguardo fisso si Zach e con un moto s’angoscia si chiese se il loro fratello si sarebbe vendicato quella sera.
Ad un leggero accenno di Klaus le fitte cessarono e l’Originale disse: “ Come vedete, non siete gli unici ad avere la Magia dalla vostra parte. Ora se non vi dispiace siete pregati di andare via. Subito.” I tre si alzarono ancora intontiti e se ne andarono sconfitti.
Quando il rumore del motore si affievolì Klaus guardò Zach e gli disse: “ Allora, dove eravamo arrivati?” L’altro sorrise beffardo e si lasciò condurre al piano di sopra. Lì l’Originale mandò in brandelli anche quella camicia senza tanti complimenti e fece scivolare le mani verso la cerniera del pantalone del ragazzo, mentre Zach faceva lo stesso.
Ricaddero completamente nudi sul letto e Klaus ci mise poco a stendersi sopra il giovane Salvatore che gli fece spazio tra le proprie gambe, allacciandogliele al bacino. Klaus sorrise e lo baciò, mentre con un colpo di reni e bacino entrò nel corpo del giovane che gemette sonoramente.
Le spinte ben assestaste erano sempre più veloci e forti e Zach aveva affondato le proprie mani nella schiena dell’Originale, graffiandone la pelle lattea mentre continuava a baciarlo. Con un gemito più roco e forte degli altri vennero in contemporanea cadendo appagati e ansanti sul letto; Zach allora prese a giocherellare con i capelli dell’altro che gli cinse i fianchi con un braccio e gli disse: “ Con questo puoi considerare conclusa la tua punizione.”
L’altro mise il broncio e disse: “ Uffi… proprio ora che iniziava a piacermi!” L’Originale rise e gli disse: “ Ti conviene dormire, perchè ti ho iscritto a scuola e domattina devi alzarti presto.” Il Salvatore si mise a sedere e lo fissò dicendo: “ Perché mi hai iscritto a scuola?”
L’altro lo prese per un braccio e lo baciò, troncando qualunque discussione.


Se riesco vi mette pure l'immagine del disegno... spero di riuscirci!

 
 
  
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