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Autore: Kirara    14/12/2007    4 recensioni
Pianeta Terra. Il nostro. Anno 2007. Un'organizzazione terroristica entra a patti con un discendente del dottor. Gelo. Qualcuno lancia un S.O.S nello spazio, la situazione è disperata. Sul Secondo pianeta terra, che capta il segnale, vivono i nostri eroi. Quale sarà il destino del NOSTRO pianeta? Avventura con la solita buona dose di romanticherie... “Bulma –affermò Goku cercando di ricomporsi- oggi si direbbe che tu abbia voglia di scherzare!” “Eh?” “Dai…lo sai benissimo che anche gli esseri umani ci conoscono…noi per loro siamo…” Goku si bloccò. Sul viso dell’umana cominciò a formarsi un enorme sorriso che presto, si sarebbe tramutato in una risata isterica. Vegeta deglutì lentamente e rimase a lungo ad osservare l’altro Sayan. Entrambi scossero il capo. “Kaaroth! Noi per loro siamo…siamo..."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gohan, Goku, Goten
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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epilogo

Epilogo. Da quel giorno, trascorsero ben sei lunghi anni.

 

“Papà! –esclamò un bambino volandogli incontro- dove sono la mamma e lo Zio?” chiese fermandosi a pochi metri dal ragazzo.

Interruppe per un attimo il suo allenamento e dopo essersi asciugato la fronte con un asciugamano, si sedette a terra, tendendo le braccia verso il piccolo.

“Vieni qua Ben! La mamma e lo Zio sono andati in un posto molto lontano da dov’è la nostra casa…”

“Perché?” insistette tirandogli la divisa.

“Beh…dovevano…dovevano andare a trovare una persona. Tu non lo conosci, non l’hai mai conosciuto…”

Il piccoletto sbuffò.

“Uffa papà! Voglio sapere chi è! Dai…dimmelo! Dimmelo!”

 

***

 

Si ritrovarono davanti ad una grande lapide di marmo bianco. Così come quella volta c’erano ancora tantissimi, troppi fiori. Il tempo pareva non essere mai passato.

Lily si avvicinò maggiormente e posò sull’erba UN fiore, una piccola orchidea che fra tutto quel lusso di rose, gigli, girasoli e quant altro, aveva l’aria del tutto insignificante.

“Sembra passato un secolo…” azzardò Jason.

“A me invece sembra passato neanche un giorno…”

“Sarebbe molto fiero di tutti e due!”

“Tu dici? Siamo cambiati entrambi da quella volta. Tu ora sai…sai volare e io beh…Credi che lui lo sappia?”

Jason tirò fuori dall’interno del giaccone una busta azzurra e la porse a Lily.

“Su forza! Leggila…siamo qui per questo…”

La giovane prese la lettera e schiarendosi bene la voce, cominciò.

“Ciao Papà, scusaci tanto se non siamo mai venuti a trovarti in tutto questo tempo, ma sia io che Jason, avevamo bisogno di rimettere ordine nelle nostre vite. È buffo come nel giro di appena sei anni, le cose siano cambiate così tanto. Spesso ci siamo chiesti se quella volta abbiamo fatto la scelta giusta, quando Goku ci propose di riportarti in vita e noi rifiutammo. Però sapevamo che chiederti di venire a vivere con noi su un altro pianeta sarebbe stato impossibile. Sai, io e Trunks alla fine… -Lily si bloccò, improvvisamente i suoi occhi cominciarono a bruciare e li sentì riempirsi velocemente di lacrime, prese un lungo respiro e cercò di proseguire- …io e Trunks alla fine, a discapito di tutto ciò che pensavano gli altri, ci siamo sposati e… -ancora la sua voce si ruppe nei singhiozzi che, seppur a fatica, cercò di trattenere- …e…tre anni fa sei…sei…diventato nonno di un bellissimo bambino, l’abbiamo chiamato come te. E’ stato Vegeta, ti rendi conto? Vegeta, il Principe dei Sayan, a dirci di chiamarlo Ben. Lui ha i tuoi occhi e ogni volta che lo guardo, ogni volta che Ben mi guarda, è come se ci fossi tu, come se mi avessi mandato un piccolo angelo per proteggermi. Nessuno di noi però gli ha ancora spiegato quali siano le sue vere origini, è ancora troppo piccolo, ma un giorno papà lo faremo, quando sarà più grande, così come ti prometto che lo porteremo qui, perché LUI deve sapere la verità!” Lily si fermò per riprendere fiato, leggere quella lettera era veramente difficile.

“Continuo io?” domandò Jason.

Scosse il capo.

“No, non c’è bisogno, ce la faccio… -girò il foglio e dopo avergli dato una veloce occhiata, riprese nella lettura- …Sai, è davvero buffo il modo in cui il destino si è preso gioco di noi. Ci pensi mai da lassù? Per trovare l’uomo con il quale avrei condiviso il resto della vita, ho dovuto aspettare l’arrivo di una specie di alieno, un ragazzo venuto dallo spazio e allo stesso tempo Jason…ah si, giusto, anche lui si è fidanzato e anche lui per trovare l’anima gemella si è dovuto trasferire su un altro pianeta. Non so se l’hai visto, ma personalmente non condivido questo suo nuovo look ossigenato, con le lenti a contatto azzurre, dice che in città, va molto di moda assomigliare ad un Super Sayan e anche se non lo sei, le ragazze cadono ai tuoi piedi una dopo l’altra… -Lily si lasciò sfuggire una piccola risata, quella non era una lettera indirizzata ad una persona morta, bensì a qualcuno che ancora era presente nei loro ricordi, per questo, il giorno cui l’aveva scritta, aveva anche cercato di essere ironica, perché era così che faceva con suo padre, scherzavano spesso- …dovresti vederli, lui e Goten a caccia per la città! Inoltre devi sapere che nonostante il brusco cambio di vita, io ho cominciato a studiare Ingegneria Aerospaziale, mentre Jason ha intrapreso gli studi di Biologia Marina, oltre ovviamente a fare il teppistello volando fra i Monti Paoz. Ci sono tante cose che vorremmo dirti e farti sapere, ma speriamo tu possa ugualmente vederle dal posto in cui ritrovi adesso…non devi preoccuparti, stiamo bene e lo dobbiamo a tutte le persone che ci hanno accolto nelle loro case.

Certo, saremmo voluti restare bambini ancora per un po’, ma la vita il nostro parere non l’ha mai chiesto, quello che è accaduto ci ha segnati per sempre e quello che abbiamo passato non lo dimenticheremo, però, nonostante tutto, tu Papà, farai sempre parte di noi e per quanto ci sforzeremo di guardare avanti, per quanto la nostra vita futura sarà piena di sorprese e felicità, tu resterai il numero uno. Ti vogliamo Bene Papà! I tuoi Jason e Lily!” Abbassò la lettera e dopo averla piegata nuovamente, fece qualche passo indietro, avvicinandosi al fratello.

“Tutte le cose che gli abbiamo detto, lui le ha sempre sapute…” bisbigliò abbracciandola.

Annuì e si strinse maggiormente all’interno del cappotto, coprendosi il viso con il grande cappuccio nero.

Rimasero imbambolati davanti alla lapide per qualche minuto, ascoltando l’insinuarsi del rumore del vento, fra i rami dei due grandi cipressi.

Quel silenzio ovattato, fu bruscamente interrotto dalla voce di una donna; anch’ella si avvicinò alla lapide, posando a terra un grande mazzo di Lilyum rossi, inginocchiandosi.

Jason sussultò e fece cenno alla sorella di indietreggiare.

“Chi è quella donna?” domandò Lily sotto voce.

Non rispose, si assicurò che Lily rimanesse in disparte, dopodiché avanzò lentamente.

“Salve ragazzo…” affermò.

“Salve Signora…”

“Anche tu a visitare la tomba di un caro?” domandò sistemando i fiori.

“S-si…a dire il vero…è proprio questa la tomba che siamo venuti a visitare…”

La donna alzò lo sguardo ed osservò attentamente il ragazzo.

“Tu conoscevi Ben?”

“Lui…lui era…no…non lo conoscevo direttamente, era il padre di due miei cari amici…”

Sgranò gli occhi.

“Due…due tuoi amici?...Leanne e Jason?”

Annuì.

“…E dimmi come stanno? Li hai visti? Sai dove sono?”

Jason sospirò.

“Stanno bene, ma non so dove si trovano…ma Lei chi è?”

Aveva capito benissimo chi fosse quella donna, ma voleva avere una conferma.

“Il mio nome è Allison… -spostò lo sguardo verso la lapide- …io…io ero la moglie di Ben…”

“Capisco…” si limitò a rispondere.

Jason si allontanò, lasciando la donna da sola.

Raggiunse Lily ed insieme si apprestarono ad uscire dal cimitero Militare.

“Aspettate un attimo ragazzi! –gridò LEI da lontano- se doveste rivedere Leanne e Jason…dite loro che…che io…non li ho ma i dimenticati…”

Uscirono dal cimitero e si avviarono verso il Jet.

 

***

 

“Adesso basta Ben, se la mamma vede che sei uscito di casa senza finire i compiti potrebbe arrabbiarsi, lo sai che ci tiene alla tua istruzione!”

“Uffa papà, ma io voglio combattere con te! Voglio allenarmi!”

Dal fondo della collina, una figura femminile stava avanzando lentamente.

“Adesso sono guai!” esclamò il padre.

Il figlioletto prese a correre e una volta raggiunta la madre le saltò in braccio.

“Mamma…mamma…è vero che tu e Zio Jason avete preso una navicella e siete andati nello spazio?” chiese.

Lily lanciò un’occhiata di rimprovero verso Trunks.

“Sc-scusami…è che ha insistito tanto…” si giustificò.

“Ed è vero che tu e lo Zio Jason siete andati a trovare il vostro papà e che voi non siete nati su questo pianeta?”

Sospirò, facendo scendere a terra il piccolo.

“Facciamo un patto tesoro mio…tu pensa a fare i compiti e a crescere, quando diventerai abbastanza grande, la mamma ti racconterà tutto d’accordo?” affermò sorridendo.

“Ma proprio tutto tutto?”

“Certo, ogni cosa. Ora però fila a casa! Zio Jason ti sta aspettando laggiù”

Il bambino fece uno scatto verso l’alto e dopo aver salutato i genitori, sfrecciò lontano.

“Tutto bene?” domandò accarezzandole dolcemente il viso.

“È stato bello poter tornare ancora in quel posto…ma penso che sia ancora troppo presto per spiegarlo a Ben…”

“Certo, lo capisco. Hai rivisto qualcuno che conoscevi?”

Lily appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo e chiuse gli occhi.

“No –affermò- solo una sconosciuta che ha portato dei fiori a mio padre…”

“Sono felice di averti al mio fianco…Ti Amo.” le sussurrò all’orecchio.

“…anche io Trunks, infinitamente…”

 

***

Negli anni successivi, Jason e Lily riuscirono finalmente a laurearsi e con l’aiuto di Bulma, Jason aprì il primo centro di Studi Marini della città, diventando uno fra i ricercatori più famosi della regione.

Il giorno del suo Settimo compleanno, Ben junior, insieme a Trunks e Lily, salì su un Jet ed insieme, partirono alla volta del Primo Pianeta Terra. Qui, il piccolo fu messo al corrente di quali fossero le sue vere origini, raccontandogli la vicenda di Tanatos.

Promise ai genitori che avrebbe continuato a studiare e che sarebbe diventato un grande Ingegnere, proprio come il defunto nonno.

Nessuno dei due ragazzi aveva rimpianti per aver intrapreso una nuova strada, erano riusciti a realizzare i loro più grandi sogni e questo, lo dovevano soltanto all’uomo che anni prima, sacrificò la sua vita per proteggerli.

 

-Fine-

*§*§*§*§*

Eccomi qua ragazzi miei, come promesso l’epilogo.

La storia dei due Gemelli umani finisce qui. Spero vi sia piaciuto e che vi abbia tenuto compagni in queste giornate. Ora cercherò di scrivere solo One-shot, mi riesce più facile!

Ah, prima di dimenticarmi. Ho visto qualche giorno fa che sono fra i preferiti di alcune persone che hanno sempre letto in silenzio…perciò adesso le voglio ringraziare!

angelika4ever
eLiSeTtA
Femke
Haibara88

Grazie mille!! Spero che la fic sia piaciuta anche a voi!

Ovviamente ringrazio anke tutti gli altri che hanno commentato, i miei fedeli!! Grazie a

Spoil3r
vegetina94
Rlsvictory,
Elechan,
Ciaccy

SuperEllen

Lakie7
Blackmoon34

Pink_Videl,
ilarietta,
LightAngel_93,
Haruka  
St
ella

A presto a tutti…molto presto non temete…più presto di quanto immaginiate!

Ah non so se la prox sarà su dragon ball, voi però tenetemi sotto controllo!

Un bacio! Vi voglio bene!

-Aly-

   
 
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