Fantasmi
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01 – Obi-Wan
{100 Parole}
{100 Parole}
«Anakin».
Seduto sul bordo del letto del suo Padawan, Obi-Wan guardava con impotenza la schiena incurvata del bambino.
«Anakin, cosa posso fare?»
Per tutta risposta, il ragazzino si rannicchiò più stretto.
Obi-Wan intravedeva i suoi occhi azzurri, fissi verso il muro. Forse… erano lucidi di lacrime?
Quando le grida di Anakin lo avevano svegliato, il giovane si era precipitato a scuotere l’apprendista dal sonno, ma il bambino non aveva voluto proferire parola.
«C’è qualcosa che posso fare?»
Anakin tacque a lungo.
Quando parlò, Obi-Wan capì che quel silenzio sfibrante non era la cosa peggiore da ascoltare. «Tu no».
Seduto sul bordo del letto del suo Padawan, Obi-Wan guardava con impotenza la schiena incurvata del bambino.
«Anakin, cosa posso fare?»
Per tutta risposta, il ragazzino si rannicchiò più stretto.
Obi-Wan intravedeva i suoi occhi azzurri, fissi verso il muro. Forse… erano lucidi di lacrime?
Quando le grida di Anakin lo avevano svegliato, il giovane si era precipitato a scuotere l’apprendista dal sonno, ma il bambino non aveva voluto proferire parola.
«C’è qualcosa che posso fare?»
Anakin tacque a lungo.
Quando parlò, Obi-Wan capì che quel silenzio sfibrante non era la cosa peggiore da ascoltare. «Tu no».
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02 – Anakin
{100 Parole}
{100 Parole}
Anakin
aveva fatto un incubo orribile, in cui arrivava troppo tardi.
Non sapeva esattamente per cosa, ma c’entrava sua madre, in un modo che gli aveva riempito i polmoni di terrore.
Ora, Obi-Wan gli sedeva accanto. «Anakin, cosa posso fare?»
Abbracciami, avrebbe voluto dire Anakin, ma non osava. Obi-Wan non era Shmi, in fondo.
E non era nemmeno Qui-Gon.
Anakin non avrebbe mai avuto dubbi sulla capacità dell’uomo di risolvere tutto, ma non era altrettanto sicuro di Obi-Wan.
Forse, il giovane non avrebbe voluto ascoltarlo.
«C’è qualcosa che posso fare?»
Anakin aveva la gola ostruita. «Tu no».
Non sapeva esattamente per cosa, ma c’entrava sua madre, in un modo che gli aveva riempito i polmoni di terrore.
Ora, Obi-Wan gli sedeva accanto. «Anakin, cosa posso fare?»
Abbracciami, avrebbe voluto dire Anakin, ma non osava. Obi-Wan non era Shmi, in fondo.
E non era nemmeno Qui-Gon.
Anakin non avrebbe mai avuto dubbi sulla capacità dell’uomo di risolvere tutto, ma non era altrettanto sicuro di Obi-Wan.
Forse, il giovane non avrebbe voluto ascoltarlo.
«C’è qualcosa che posso fare?»
Anakin aveva la gola ostruita. «Tu no».
Note:
Mi sento così stupidamente triste.
Perché sì, Obi-Wan e Anakin hanno le loro colpe, e lo sappiamo tutti.
Ma nemmeno le circostanze – le dannate, dannatissime circostanze – hanno mai giocato a loro favore.
È tutto. Me ne torno a studiare spagnolo.