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Autore: gaeshi    14/12/2007    1 recensioni
Ecco a voi il seguito di "Shizen wa utsukushii" che aspettavate! ^^
In questa storia Gaara è stato rapito dall'Akatsuki; Naruto si lancia al suo salvataggio, ma non è solo...
Enjoy!
Genere: Triste, Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Akatsuki, Naruto Uzumaki, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao! Eccomi tornata, come vi avevo promesso!^^
La fiction è ambientata nella serie di Naruto Shippuuden, quindi, per chi seguisse solo l'anime su Italia Uno, rappresenta uno Spoiler.
Il personaggio narrante è sempre Shizen, con nuove e più potenti abilità!
Beh, che altro dire...
Buona lettura

LIFE AND DEATH AND EVERYTHING BETWEEN


“Ma… cos’è questo rumore? Che sta succedendo?”.
Mi alzo dal letto. La testa gira ancora un po’, ma cerco di ignorarla. Neanche le gambe rispondono come si deve… maledette missioni…
Fuori si sente un gran vociare, inizio a preoccuparmi, sembra sia successo qualcosa di brutto.
Mi vesto in fretta ed esco.
Nel corridoio incontro uno shinobi, lo fermo e gli chiedo spiegazioni.
Lo vedo imbarazzato, come se avesse paura a parlarmi, ma lo vedo anche molto teso. Questo mi preoccupa ancora di più.
Insisto, e finalmente parla.
Mi ritrovo a correre verso l’infermeria, verso la sala di rianimazione numero 3.
Non ci credo… non può essere vero…
Gaara…
il mio Gaara… rapito dall’Akatsuki… e Kankuro avvelenato… non può essere vero, devo trovarmi in un incubo!
Entro, mi faccio largo tra i medici, sorpasso due vecchietti con acconciature ridicole, e lo vedo.
Purtroppo è tutto vero.
"Kankuro…" lo chiamo con un fil di voce.
Sembra che neanche le corde vocali mi obbediscano…
Socchiude gli occhi e mi guarda, sembra che faccia fatica a riconoscermi. Tutti i suoi muscoli sono contratti dal dolore, soffre, e nessuno può aiutarlo.
Finalmente capisce chi sono.
"Shizen…"
“Come stai?” anche se so che è una domanda idiota, sta male e si vede, ma vorrei che fosse lui a dirmelo.
“Shizen… Gaara… l’ hanno rapito… è ferito… io ho provato a seguirli, ma… AAGGHH!!” uno spasimo di dolore più forte lo fa urlare, i medici accorrono e gli somministrano dei calmanti, è l’unica cosa che possono fare.
Io mi allontano per non intralciarli, e vado a sbattere contro il Maestro Baki.
Sta parlando con la vecchietta dai capelli grigi di prima, che sembra demoralizzata. Borbotta “Incredibile… dobbiamo dipendere dall’aiuto di Konoha…”.
“Baki-sama, che succede?” domando io
“Kankuro è stato avvelenato, non sappiamo come fare a contrastare il veleno. Il Quinto Hokage ci ha inviato una squadra in soccorso, li stiamo aspettando. Non possiamo fare altro. Se non arrivano entro stasera… Kankuro è spacciato.”.
Deglutisco a fatica e torno dal mio amico.
Mi sento vuota, spossata, il cuore mi fa male, tanto male.
Gaara… il mio Kazekage… la mia vita… è stato rapito, ma non posso andare a cercarlo, devo aspettare qui.
E questo mi manda in bestia. Ma dall’altra parte c’è Kankuro, il mio migliore amico, ormai mio fratello, che sta morendo, e non posso fare niente per aiutarlo se non stargli vicino.
Non conosco le arti mediche, purtroppo. E quando Gaara era in difficoltà ero svenuta.
Maledizione… mi sento inutile… vorrei che ci fosse Temari qui, ma è in missione al Villaggio della Foglia, probabilmente arriverà con la squadra di soccorso.

Accarezzo la testa di Kankuro, fa uno strano effetto vederlo senza trucco… non sembra quasi lui.
E io, chi sono io? Una ragazzina, una ninja che ha il potere di controllare tutta la natura, ma che non può aiutare il suo ragazzo e il suo migliore amico quando ne hanno più bisogno.
Mi sento uno schifo, sul serio. Vorrei solo gridare, prendere a pugni qualcosa, ma non posso, dopotutto sono in un ospedale.
Dannazione.
Do un bacio sulla fronte a Kankuro ed esco, stare lì mi fa solo più male. Il Maestro Baki mi ferma e dice “non andartene dal villaggio. C’è bisogno di te qui in caso di attacco. Capito?”
Lo guardo in modo inespressivo. Se potessi vedermi gli occhi credo che sarebbero neri, neri come il pozzo senza fondo in cui è precipitato il mio cuore.
“Va bene signore. Ho capito”.
Sto per andarmene quando una voce mi chiama.
È Kankuro, si è ripreso dall’attacco di prima, e mi sta chiamando.
Torno indietro in fretta e mi chino su di lui cercando di sorridergli, ma non ci riesco.
“Shizen… forse non ce la farò… ma promettimi che cercherai di riportare a casa il mio fratellino…”
“Cosa dici Kankuro, certo che ce la farai” gli dico con un groppo alla gola “devi solo riposarti un po’ e tornerai più in forma di prima”.
Mi guarda e sorride a fatica: probabilmente ha capito che in fondo non ci credo nemmeno io a quello che ho detto.
Poi, improvvisamente, mi abbraccia e sussurra “ti voglio bene Shizen”.

Basta, non ce la faccio più.
Mi abbandono sul suo petto e scoppio a piangere.
“Kankuro, non mi lasciare, sei come un fratello per me…” gli dico tra i singhiozzi “non morire Kankuro, non morire!”.
Lui mi stringe forte mentre le lacrime mi scendono dagli occhi come un fiume in piena, copiose e inarrestabili.
Cazzo, era da una vita che non piangevo così! Ne avevo bisogno, tenevo troppo dolore tutto stipato dentro. Prima o poi sarei esplosa.

Dopo un po’ mi calmo, mi asciugo gli occhi e guardo Kankuro.
“Porterò Gaara indietro. Te lo giuro. Ma tu promettimi che farai di tutto per non morire”.
Lui accenna un sorriso e promette.
In quel momento si sente un gran baccano, riconosco la voce di Temari, e quelle di Naruto e Sakura. Allora sono loro la squadra di soccorso mandata dal Quinto Hokage!
In poco tempo Sakura capisce cosa affligge Kankuro, e si mette all’opera per salvarlo. Io non ho molta fiducia in quella ragazza che un tempo era una tale imbranata, ma ora sembra che sappia il fatto suo.

C’è troppa confusione lì dentro, vado fuori e mi siedo vicino a Naruto e Kakashi.
“Siete voi i ninja incaricati di andare a salvare Gaara?” chiedo rivolta ai due.
“Certo. E puoi scommetterci che lo riporteremo indietro!”
Naruto è molto deciso, oltre che arrabbiato. So che è l’unico che ha fatto capire a Gaara che uccidere per sentirsi vivo è sbagliato, gli ha fatto conoscere la forza dell’amicizia.
Vedo che tiene molto al mio ragazzo, posso fidarmi di lui.
“Voglio esserci anche io quando lo salverete. Voglio collaborare”
“Tu, Shizen? Certo, puoi venire con noi, il tuo aiuto ci sarà prezioso”
“Grazie Kakashi-sama. Non se ne pentirà”
Stringo i pugni, i miei occhi iniziano a diventare rossi.
Rabbia. Tanta rabbia.
Resisti Gaara. Sto arrivando



Ecco qua! Che ne dite, può andar bene come inizio?
Ringrazio tantissimo Talpina Pensierosa, Robba e Spigola, che mi hanno invogliato a pubblicare anche il seguito. Un bacio a tutte!
See ya
Gaeshi
  
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