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Autore: midnightsummerdreams    29/05/2013    3 recensioni
Robert e Alyssa sono una coppia da quattro anni e da due stanno provando ad avere un bambino ma non è facile come sembra, dopo aver provato di tutto decidono di chiedere aiuto ad una agenzia, e tramite questa agenzia pagano una donna di cui non sanno nulla per portare avanti la gravidanza, ma le cose non vanno mai come dovrebbero..
Per America Wright il significato non c'è mai fine al peggio è assolutamente vero..
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Robert point of view

“da non crederci sei già tornato a casa”disse Tom alzando gli occhi dal portatile quando mi vide posare le chiavi dell’auto sul tavolo della cucina.

“Eric?”chiesi io non vedendolo accanto a lui

“dorme da due ore come da programma”disse Tom e solo in quel momento realizzai di aver fatto davvero tardi, non mi capitava tantissimo di perdere la concezione del tempo, o meglio mi succedeva quando si parlava di un argomento che mi appassionava, ma parlare così del più e del meno, lo trovavo totalmente noioso, eppure con lei non mi ero annoiato affatto, anzi se quel posto fosse rimasto aperto ancora probabilmente ora staremmo ancora parlando.

“e la tua amica?“chiesi cercando di sviare le domande che sapevo mi avrebbe fatto.

“mi ha dato buca, ma non sviare la cosa, che diavolo ci fai qui, io speravo di rivederti domattina”

“davvero?“chiesi io perplesso, Tom mi conosceva troppo bene, non era il tipo che andava a letto con una donna alla prima uscita, il sesso occasionale non necessitava di appuntamenti, gli appuntamenti avevano già una base più impegnata, o almeno io la vedevo così.

“no, ma ci speravo”disse Tom

“mi conosci, non sono quel tipo”dissi lasciandomi sprofondare nella poltrona.

“quel tipo è il tipo di uomo che è chiunque”disse Tom chiudendo il suo portatile.

“mi andava semplicemente di passare del tempo con una persona diversa da te”dissi io

“ma è una modella, e tu parli di cose noiose, sicuramente non avrai un’altra occasione”disse Tom trattenendosi dall’insultarmi.

“invece penso di si”

“gli piaci?“chiese Tom scioccato.

“non ci posso credere gli piaci più di me?”chiese Tom sempre più scioccato.

“pare“

“è assurdo”

“spero non ti dispiaccia”dissi io

“non è una facile, quindi non è il mio tipo”

“che idiota, comunque è semplicemente fantastica, lascia perdere il fatto che sia incredibilmente bella, ha un ironia pazzesca”

“non è nemmeno stupida vuoi dire? No, decisamente non era il mio tipo”

“non lo so però, è giovane e io ho anche un figlio”

“stai già progettando le cose in grande? Dimmi quando devo andarmene mi raccomando”

“non avevo voglia di uscire con nessuna dopo Eric, già non ho tempo con il mio lavoro. Se mi metto ad uscire con una donna toglierò altro tempo a quello che dovrei passare con lui”

“beh c’è lo zio Tom, e poi qualche volta potete portarlo con voi, Eric la adora”

“non so se posso permettermelo, insomma incasinare la vita a qualcun altro”dissi io sospirando, mi sembrava non ci fossero molte possibilità, forse per il bene di quella ragazza avrei dovuto rinunciare a lei.

“a molta gente piacerebbe farsi incasinare la vita da te”disse Tom facendomi l’occhiolino e io scossi la testa scettico.

“dillo alla mia ex ragazza”dissi io

“ecco spero non sia uno degli argomenti che avete toccato, o non la bacerai nemmeno”

“l’ho baciata”dissi io sorridendo tra me, certo era stato un bacio a sorpresa, ma avevo trovato il coraggio di farlo.

“sai ancora come si fa? Insomma non le avrai dato un bacio cinematografico, voglio dire le hai dato un bacio vero?”

“grazie come sempre Tom”dissi io

 

 

 

America Point of view

“mamma non posso mangiare tutta questa roba”dissi io sospirando, le avevo detto che sarei passata a fare colazione e che il giorno dopo avevo un servizio per costumi da bagno e lei cosa faceva mi preparava di tutto e di più da mangiare?

“ma non vieni quasi mai a fare colazione da noi”disse mia madre poggiando sul tavolo un piatto di pancakes ricoperti di sciroppo di cioccolato e frutta di ogni tipo a completare il tutto c’era un milkshake alla fragola.

“ok, pazienza mi allenerò di più oggi pomeriggio”dissi arrendendomi più che volentieri.

“sei magrissima tesoro, ma mangi?”chiese lei in apprensione, madri sempre troppo attente a cosa mangi e non mangi, valutano il tuo stato di salute in base a quello.

“sono uscita proprio ieri a cena”dissi io pentendomi subito dopo di quell’uscita.

“che cos’è quell’espressione? Chi era lui?”chiese subito mia madre incastrandomi.

“perché?” chiesi io cercando di essere evasiva, mi sarei giocata le mie carte fino all’ultimo facendo di ogni per evitare l’argomento, anche perché sapevo che una volta beccata le avrei spifferato tutto, proprio come quando da piccola rubavo qualche cioccolatino dalla credenza con mio fratello, ero sempre stata l’anello debole.

“perché mi sembri stranemente serena oggi, e visto che sei stata a cena credo sia merito di un uomo, o sbaglio?”chiese lei.

“davvero?”chiesi io

“ci uscirai ancora?”chiese lei e mi arresi all’evidenza di non avere nessun scampo.

“penso proprio di si, ad essere sincera”dissi io

“se sei felice tu lo sono anch’io, dimmi di lui”

“non c’è molto da dire”dissi io

“che cos’era quell’espressione?”chiese mia madre

“quale?”
“l’espressione del sto uscendo con un uomo con cui non dovrei uscire, è sposato?”chiese lei

“no, no certo che no. E’ che ha un bambino, è un padre single”dissi io

“ah è molto più grande di te?”

“no, ha quasi 29 anni”

“se lui ti piace non deve frenarti il fatto che abbia un bambino, ha diritto anche lui a rifarsi una vita”

“dovrei anche aggiungere che è stato per molti anni insieme ad una mia collega, che l’ha lasciato con un bambino avuto tramite una clinica, hanno scelto una mamma surrogata perché non riuscivano ad avere bambini”dissi io spiegandole tutto.

“è logico che una persona abbia un passato, ma non deve certo frenarti se ti piace davvero e se merita le tue attenzioni”

“a proposito di ciò non so come gestire il mio, che sfortuna si è messa sulla mia strada da farmi incontrare un uomo tanto incredibile che ha una cosa così delicata in comune con me”dissi io

“coincidenze”

“coincidenze?chiamala sfortuna è questo il suo vero nome, io volevo solo dimenticare questa storia, è dimenticando che sono riuscita ad andare avanti”dissi io

“Ho sempre pensato che continuare la terapia non ti avrebbe fatto male”

“sto bene così, ho dimenticato tutto di quel periodo, però.. lui si è aperto con me, e forse meriterebbe la stessa sincerità da parte mia”

“goditi il momento tesoro, e quando sarà il momento riuscirai ad aprirti con lui”

“si, quando sarò pronta”dissi io annuendo convinta, avevo bisogno di sapere che ne ero convinta davvero, che credevo di non essere nell’errore, eppure una parte di me si sentiva terribilmente in difetto nei suoi confronti, ma un’altra parte molto più grande non aveva nessuna intezione di parlare di quella storia e voleva solo dimenticare e far finta davvero che non fosse mai accaduto.

Non ebbi il tempo di prendere in mano il mio milkshake che il mio telefono prese a suonare.

“ciao”dissi rispondendo al volo, mi sentivo proprio una ragazzina ma non potevo fare a meno di comportarmi così.

“spero di non disturbarti, io mi sono appena svegliato”disse lui

“io sto facendo colazione alla tavola calda di mia madre”dissi io

“se mi dici dov’è ti raggiungo”

“è fuori mano”dissi io

“ah, non vuoi che incontri tua madre, hai paura che faccia troppo sul serio?”

“no, è davvero fuori mano, ma se vuoi passare ti aspetto”

“no, non ho ancora comprato un anello, mi presenterò quando avrò comprato un anello, per oggi credo mi accontenterò di invitarti a correre”

“tu corri?”chiesi io perplessa

“in un certo senso”disse lui

“sono proprio curiosa di vedere, le 15 al parco dove Tom porta Eric?”chiesi io

“a dopo e salutami tua madre”disse lui prima di chiudere la comunicazione.

“guarda come sorridi, ti piace proprio eh?”disse mia madre

“mamma, ti prego”dissi io sospirando.

 

 

Uscì di casa  con qualche minuto di ritardo, mi sentivo una sciocca, come mi sarei comportata con lui, non avevo nemmeno idea del modo in cui avrei dovuto salutarlo, non ero più in grado di gestire queste cose, era passato troppo tempo.

Troppo tempo nemmeno fossi una cinquantenne che esce con il suo nuovo toy boy, sono lontana addirittura dai 25 in pratica , e poi c’era un modo per salutare l’uomo che ti aveva baciato la sera precedente? Mi veniva in mente soltanto un modo, e infatti seguì la mia idea non appena lo vidi.

Non gli diedi nemmeno il tempo di parlare gli portai una mano dietro il collo attirandolo a me e incontrai le sue labbra, avevo bisogno di rinfrescarmi la memoria, anche se il bacio della sera precedente era ancora ben chiaro nei miei ricordi, riuscivo a ricordare addirittura il sapore del vino sulle sue labbra.

“ciao anche a te”disse Robert sorpreso

“scusa io, ho esagerato?”chiesi io vedendolo riprendere fiato.

“no, è stato solo inaspettato”disse lui

“è imbarazzante, dopo ieri non sapevo come comportarmi”dissi io

“così va benissimo”disse lui facendomi l’occhiolino e non riuscì a trattenermi dal ridere, aveva un espressione davvero buffa.

“ah guardati sei in tenuta da corsa, pantaloncini corti, carino”dissi io prendendolo in giro, in realtà non riuscivo a distogliere lo sguardo dalla maglietta grigia che gli segnava le spalle.

“meglio che non ti dica io che cosa penso della tua tenuta, non vorrei esagerare”disse lui e io rimasi alquanto sorpresa, non lo facevo quel tipo di ragazzo.

“sto scherzando naturalmente, anche perché non ne avrei il coraggio”disse lui

“e poi sono vestita in maniera tremenda, questa maglia è di Simon”dissi io

“Simon?”chiese lui perplesso

“il mio migliore amico”

“ah, e perché indossi i suoi vestiti”

“me l’aveva regalata quando”dissi ed ebbi come un flash che mi lasciò senza fiato per qualche secondo facendomi sentire un peso al petto tremendo.

“la tua maglietta dei Coldplay è messa a dura prova”disse Cassie a Simon guardando la mia pancia

“ormai la scritta non si legge più”disse Simon

“la smettete voi due”dissi io sbuffando

“te la lascio quando finisce tutta questa cosa,ormai è sformata”disse Simon ridacchiando

“che stronzo”dissi io fulminandolo

“è il tuo ex ragazzo?”chiese Robert preoccupato

“no, no è il mio migliore amico, è come un fratello”dissi io

“e allora perché quell’espressione?”chiese lui

“no, è che mi è venuta in mente una cosa”

“ti va di parlarne? Insomma vuoi sfogarti, mi sembra che sia qualcosa di non propriamente bello”disse lui e sentivo la preoccupazione già nella sua voce, ma quando guardai il suo viso mi sentì in colpa.

Dovevo essere sembrata una che aveva appena visto un fantasma.

Non avevo nessuna intenzione di scaricare il mio passato su di lui, volevo che qualsiasi cosa venisse fuori fosse qualcosa di positivo, se gli avessi raccontato tutto poi avrei ottenuto soltanto la sua pena, e non era quello che volevo da lui.

“no scusa, ma non voglio parlarne, voglio correre”dissi io mettendomi le cuffie e lui fece lo stesso.

“va bene, ma non andare troppo forte”disse lui

“tranquillo”dissi io sorridendo e facendo partire la mia playlist.

Mi concentrai solo sulla corsa, e lasciai che i pensieri fluissero mentre la musica mi riempiva la testa scacciando i ricordi dalla mia mente, sentivo lo sguardo di Robert su di me e la cosa stranamente mi faceva sentire sicura, in genere odiavo essere guardata, ma con lui mi sentivo tranquilla.

Finita la playlist rallentai per fermarmi e lo stesso fece Robert lasciandosi poi subito cadere su una panchina, era letteralmente distrutto.

“ho cercato di dirti un sacco di volte di fermarti, la tieni proprio alta quella musica”disse Robert

“beh ma è stato un bene, o ti saresti fermato e invece così hai corso praticamente due ore, dovresti ringraziarmi”

“ah non lo so, sono sicuro stia per venirmi un infarto”

“che esagerato”dissi io sedendomi al suo fianco.

“voglio sapere tutto di te America, voglio sapere davvero tutto. E’ vero che usciamo da praticamente due giorni, e non è perché io mi sono aperto con te che pretendo che tu faccia lo stesso, ma con i tuoi tempi, quando ti sentirai pronta a parlarne, vorrei conoscere quello che non so”disse lui voltandosi verso di me.

“un giorno ti prometto che te ne parlerò, ma non ho ucciso nessuno per essere chiari”dissi io rompendo il suo momento di serietà.

“questo mi conforta molto”disse lui ridacchiando.

“devo andare a prendere Eric al nido”disse lui guardando l’ora sul suo cellulare.

“certo, beh ci sentiamo allora”dissi io alzandomi dalla panchina.

“stasera cosa fai?”chiese lui alzandosi e portandomi le mani lungo i fianchi.

“dormo, domani ho un servizio fotografico all’alba e nel contratto rientra un sonno di bellezza la notte prima”dissi io portandogli le braccia intorno al collo.

“giusto, in realtà anch’io domani lavoro e in realtà da domani inizio la preproduzione del film, un sacco di prove insomma, però mi farò sentire”disse lui baciandomi.

“è meglio che tu vada, non vorrai far aspettare Eric”dissi io sforzandomi di lasciarlo andare, fosse stato per me sarei rimasta a baciarlo per ore, ma il suo bambino lo aspettava.

“giusto, devo andare”disse lui

“ci sentiamo”dissi io

“ci sentiamo”disse lui andandosene e mentre tornavo a casa non riuscivo a fare a meno di pensare alle belle parole che mi aveva detto, avevo dovuto subito ribattere perché le sue attenzioni mi avevano fatto sentire davvero in imbarazzo.

Era la prima volta che qualcuno che non fosse della mia famiglia mi facesse sentire importante.

Il  mio ex ragazzo non mi aveva mai fatta sentire così, mentre lui che quasi non mi conosceva si interessava davvero a me, mi sembrava così difficile da credere, eppure era proprio così.









Come avrete visto non è passato un altro anno dallo scorso aggiornamento XD Mi scuso però per un altro mese di ritardo ma quando non sto bene faccio fatica a fare il resto e scrivere necessita di una buona dose di ottimismo che proprio non ho di recente, che dire sono andate sulle panchine del campetto da basket si tipo one tree hill, solo che da me spacciano ahaha non di giorno però eh, di giorno ci giocano i bambini, comunque me ne sono andata lì e ho scritto il pov robert e parte del pov america, l'ultima parte l'ho ultimata oggi invece.. La domanda che nessuno mi ha fatto e che invece mi faccio io, ma possibile che tipo non si dica strano che il suo bambino è nato lo stesso giorno del mio? ora ok le coincidenze, ma forse due domande, due dubbi se li farebbe venire XD
Beh risposta semplice, avete mai cancellato così tanto qualcosa dalla vostra vita che non ricordate nemmeno il giorno in cui è accaduto, io ad esempio nel periodo in cui è morta mia nonna stavo male in generale, e avevo poca concezione dello spazio tempo, tant'è che ricordo sia morta a inizio agosto ma non ho mai saputo la data esatta, sono dovuta andare a leggere la data dietro la sua foto e non è successo 20 anni fa, ma nel 2009, a volte tendiamo proprio a rimuovere tante cose perchè ci fanno troppo male, e così ha fatto lei anche se del tutto non ci è riuscita.
Prima o poi comunque si scoprirà.. prima o poi XD
Intanto vi ringrazio come sempre per seguire le mie storie,  un abbraccio

   
 
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