Robert
point of view
“da
non crederci sei già tornato a casa”disse Tom
alzando gli
occhi dal portatile quando mi vide posare le chiavi dell’auto
sul tavolo della
cucina.
“Eric?”chiesi
io non vedendolo accanto a lui
“dorme
da due ore come da programma”disse Tom e solo in quel
momento realizzai di aver fatto davvero tardi, non mi capitava
tantissimo di
perdere la concezione del tempo, o meglio mi succedeva quando si
parlava di un
argomento che mi appassionava, ma parlare così del
più e del meno, lo trovavo
totalmente noioso, eppure con lei non mi ero annoiato affatto, anzi se
quel
posto fosse rimasto aperto ancora probabilmente ora staremmo ancora
parlando.
“e la
tua amica?“chiesi cercando di sviare le domande che
sapevo mi avrebbe fatto.
“mi ha
dato buca, ma non sviare la cosa, che diavolo ci fai
qui, io speravo di rivederti domattina”
“davvero?“chiesi
io perplesso, Tom mi conosceva troppo bene,
non era il tipo che andava a letto con una donna alla prima uscita, il
sesso
occasionale non necessitava di appuntamenti, gli appuntamenti avevano
già una
base più impegnata, o almeno io la vedevo così.
“no,
ma ci speravo”disse Tom
“mi
conosci, non sono quel tipo”dissi lasciandomi sprofondare
nella poltrona.
“quel
tipo è il tipo di uomo che è
chiunque”disse Tom
chiudendo il suo portatile.
“mi
andava semplicemente di passare del tempo con una persona
diversa da te”dissi io
“ma
è una modella, e tu parli di cose noiose, sicuramente non
avrai un’altra occasione”disse Tom trattenendosi
dall’insultarmi.
“invece
penso di si”
“gli
piaci?“chiese Tom scioccato.
“non
ci posso credere gli piaci più di me?”chiese Tom
sempre
più scioccato.
“pare“
“è
assurdo”
“spero
non ti dispiaccia”dissi io
“non
è una facile, quindi non è il mio tipo”
“che
idiota, comunque è semplicemente fantastica, lascia
perdere il fatto che sia incredibilmente bella, ha un ironia
pazzesca”
“non
è nemmeno stupida vuoi dire? No, decisamente non era il
mio tipo”
“non
lo so però, è giovane e io ho anche un
figlio”
“stai
già progettando le cose in grande? Dimmi quando devo
andarmene mi raccomando”
“non
avevo voglia di uscire con nessuna dopo Eric, già non ho
tempo con il mio lavoro. Se mi metto ad uscire con una donna
toglierò altro
tempo a quello che dovrei passare con lui”
“beh
c’è lo zio Tom, e poi qualche volta potete
portarlo con
voi, Eric la adora”
“non
so se posso permettermelo, insomma incasinare la vita a
qualcun altro”dissi io sospirando, mi sembrava non ci fossero
molte
possibilità, forse per il bene di quella ragazza avrei
dovuto rinunciare a lei.
“a
molta gente piacerebbe farsi incasinare la vita da
te”disse Tom facendomi l’occhiolino e io scossi la
testa scettico.
“dillo
alla mia ex ragazza”dissi io
“ecco
spero non sia uno degli argomenti che avete toccato, o non
la bacerai nemmeno”
“l’ho
baciata”dissi io sorridendo tra me, certo era stato un
bacio a sorpresa, ma avevo trovato il coraggio di farlo.
“sai
ancora come si fa? Insomma non le avrai dato un bacio
cinematografico, voglio dire le hai dato un bacio vero?”
“grazie
come sempre Tom”dissi io
America
Point of view
“mamma
non posso mangiare tutta questa roba”dissi io sospirando,
le avevo detto che sarei passata a fare colazione e che il giorno dopo
avevo un
servizio per costumi da bagno e lei cosa faceva mi preparava di tutto e
di più
da mangiare?
“ma
non vieni quasi mai a fare colazione da noi”disse mia
madre poggiando sul tavolo un piatto di pancakes ricoperti di sciroppo
di cioccolato
e frutta di ogni tipo a completare il tutto c’era un
milkshake alla fragola.
“ok,
pazienza mi allenerò di più oggi
pomeriggio”dissi
arrendendomi più che volentieri.
“sei
magrissima tesoro, ma mangi?”chiese lei in apprensione,
madri sempre troppo attente a cosa mangi e non mangi, valutano il tuo
stato di
salute in base a quello.
“sono
uscita proprio ieri a cena”dissi io pentendomi subito
dopo di quell’uscita.
“che
cos’è quell’espressione? Chi era
lui?”chiese subito mia
madre incastrandomi.
“perché?”
chiesi io cercando di essere evasiva, mi sarei
giocata le mie carte fino all’ultimo facendo di ogni per
evitare l’argomento,
anche perché sapevo che una volta beccata le avrei
spifferato tutto, proprio
come quando da piccola rubavo qualche cioccolatino dalla credenza con
mio
fratello, ero sempre stata l’anello debole.
“perché
mi sembri stranemente serena oggi, e visto che sei
stata a cena credo sia merito di un uomo, o sbaglio?”chiese
lei.
“davvero?”chiesi
io
“ci
uscirai ancora?”chiese lei e mi arresi all’evidenza
di
non avere nessun scampo.
“penso
proprio di si, ad essere sincera”dissi io
“se
sei felice tu lo sono anch’io, dimmi di lui”
“non
c’è molto da dire”dissi io
“che
cos’era quell’espressione?”chiese mia
madre
“quale?”
“l’espressione del sto uscendo con un uomo con cui
non dovrei uscire, è
sposato?”chiese lei
“no,
no certo che no. E’ che ha un bambino, è un padre
single”dissi
io
“ah
è molto più grande di te?”
“no,
ha quasi 29 anni”
“se
lui ti piace non deve frenarti il fatto che abbia un
bambino, ha diritto anche lui a rifarsi una vita”
“dovrei
anche aggiungere che è stato per molti anni insieme
ad una mia collega, che l’ha lasciato con un bambino avuto
tramite una clinica,
hanno scelto una mamma surrogata perché non riuscivano ad
avere bambini”dissi
io spiegandole tutto.
“è
logico che una persona abbia un passato, ma non deve certo
frenarti se ti piace davvero e se merita le tue attenzioni”
“a
proposito di ciò non so come gestire il mio, che sfortuna
si è messa sulla mia strada da farmi incontrare un uomo
tanto incredibile che
ha una cosa così delicata in comune con me”dissi
io
“coincidenze”
“coincidenze?chiamala
sfortuna è questo il suo vero nome, io volevo
solo dimenticare questa storia, è dimenticando che sono
riuscita ad andare
avanti”dissi io
“Ho
sempre pensato che continuare la terapia non ti avrebbe
fatto male”
“sto
bene così, ho dimenticato tutto di quel periodo,
però..
lui si è aperto con me, e forse meriterebbe la stessa
sincerità da parte mia”
“goditi
il momento tesoro, e quando sarà il momento riuscirai
ad aprirti con lui”
“si,
quando sarò pronta”dissi io annuendo convinta,
avevo
bisogno di sapere che ne ero convinta davvero, che credevo di non
essere nell’errore,
eppure una parte di me si sentiva terribilmente in difetto nei suoi
confronti,
ma un’altra parte molto più grande non aveva
nessuna intezione di parlare di
quella storia e voleva solo dimenticare e far finta davvero che non
fosse mai
accaduto.
Non ebbi il
tempo di prendere in mano il mio milkshake che il
mio telefono prese a suonare.
“ciao”dissi
rispondendo al volo, mi sentivo proprio una
ragazzina ma non potevo fare a meno di comportarmi così.
“spero
di non disturbarti, io mi sono appena svegliato”disse
lui
“io
sto facendo colazione alla tavola calda di mia madre”dissi
io
“se mi
dici dov’è ti raggiungo”
“è
fuori mano”dissi io
“ah,
non vuoi che incontri tua madre, hai paura che faccia
troppo sul serio?”
“no,
è davvero fuori mano, ma se vuoi passare ti
aspetto”
“no,
non ho ancora comprato un anello, mi presenterò quando
avrò comprato un anello, per oggi credo mi
accontenterò di invitarti a correre”
“tu
corri?”chiesi io perplessa
“in un
certo senso”disse lui
“sono
proprio curiosa di vedere, le 15 al parco dove Tom
porta Eric?”chiesi io
“a
dopo e salutami tua madre”disse lui prima di chiudere la
comunicazione.
“guarda
come sorridi, ti piace proprio eh?”disse mia madre
“mamma,
ti prego”dissi io sospirando.
Uscì
di casa con
qualche minuto di ritardo, mi sentivo una sciocca, come mi sarei
comportata con
lui, non avevo nemmeno idea del modo in cui avrei dovuto salutarlo, non
ero più
in grado di gestire queste cose, era passato troppo tempo.
Troppo tempo
nemmeno fossi una cinquantenne che esce con il
suo nuovo toy boy, sono lontana addirittura dai 25 in pratica , e poi
c’era un
modo per salutare l’uomo che ti aveva baciato la sera
precedente? Mi veniva in
mente soltanto un modo, e infatti seguì la mia idea non
appena lo vidi.
Non gli diedi
nemmeno il tempo di parlare gli portai una mano
dietro il collo attirandolo a me e incontrai le sue labbra, avevo
bisogno di
rinfrescarmi la memoria, anche se il bacio della sera precedente era
ancora ben
chiaro nei miei ricordi, riuscivo a ricordare addirittura il sapore del
vino
sulle sue labbra.
“ciao
anche a te”disse Robert sorpreso
“scusa
io, ho esagerato?”chiesi io vedendolo riprendere
fiato.
“no,
è stato solo inaspettato”disse lui
“è
imbarazzante, dopo ieri non sapevo come comportarmi”dissi
io
“così
va benissimo”disse lui facendomi l’occhiolino e non
riuscì a trattenermi dal ridere, aveva un espressione
davvero buffa.
“ah
guardati sei in tenuta da corsa, pantaloncini corti,
carino”dissi io prendendolo in giro, in realtà non
riuscivo a distogliere lo
sguardo dalla maglietta grigia che gli segnava le spalle.
“meglio
che non ti dica io che cosa penso della tua tenuta,
non vorrei esagerare”disse lui e io rimasi alquanto sorpresa,
non lo facevo
quel tipo di ragazzo.
“sto
scherzando naturalmente, anche perché non ne avrei il
coraggio”disse lui
“e poi
sono vestita in maniera tremenda, questa maglia è di
Simon”dissi io
“Simon?”chiese
lui perplesso
“il
mio migliore amico”
“ah, e
perché indossi i suoi vestiti”
“me
l’aveva regalata quando”dissi ed ebbi come un flash
che
mi lasciò senza fiato per qualche secondo facendomi sentire
un peso al petto
tremendo.
“la
tua maglietta dei Coldplay è
messa a dura prova”disse Cassie a Simon guardando la mia
pancia
“ormai
la scritta non si legge più”disse
Simon
“la
smettete voi due”dissi io
sbuffando
“te
la lascio quando finisce tutta
questa cosa,ormai è sformata”disse Simon
ridacchiando
“che
stronzo”dissi io fulminandolo
“è
il tuo ex ragazzo?”chiese Robert preoccupato
“no,
no è il mio migliore amico, è come un
fratello”dissi io
“e
allora perché quell’espressione?”chiese
lui
“no,
è che mi è venuta in mente una cosa”
“ti va
di parlarne? Insomma vuoi sfogarti, mi sembra che sia
qualcosa di non propriamente bello”disse lui e sentivo la
preoccupazione già
nella sua voce, ma quando guardai il suo viso mi sentì in
colpa.
Dovevo essere
sembrata una che aveva appena visto un
fantasma.
Non avevo
nessuna intenzione di scaricare il mio passato su
di lui, volevo che qualsiasi cosa venisse fuori fosse qualcosa di
positivo, se
gli avessi raccontato tutto poi avrei ottenuto soltanto la sua pena, e
non era
quello che volevo da lui.
“no
scusa, ma non voglio parlarne, voglio correre”dissi io
mettendomi le cuffie e lui fece lo stesso.
“va
bene, ma non andare troppo forte”disse lui
“tranquillo”dissi
io sorridendo e facendo partire la mia
playlist.
Mi concentrai
solo sulla corsa, e lasciai che i pensieri
fluissero mentre la musica mi riempiva la testa scacciando i ricordi
dalla mia
mente, sentivo lo sguardo di Robert su di me e la cosa stranamente mi
faceva
sentire sicura, in genere odiavo essere guardata, ma con lui mi sentivo
tranquilla.
Finita la
playlist rallentai per fermarmi e lo stesso fece
Robert lasciandosi poi subito cadere su una panchina, era letteralmente
distrutto.
“ho
cercato di dirti un sacco di volte di fermarti, la tieni
proprio alta quella musica”disse Robert
“beh
ma è stato un bene, o ti saresti fermato e invece
così
hai corso praticamente due ore, dovresti ringraziarmi”
“ah
non lo so, sono sicuro stia per venirmi un infarto”
“che
esagerato”dissi io sedendomi al suo fianco.
“voglio
sapere tutto di te America, voglio sapere davvero
tutto. E’ vero che usciamo da praticamente due giorni, e non
è perché io mi
sono aperto con te che pretendo che tu faccia lo stesso, ma con i tuoi
tempi,
quando ti sentirai pronta a parlarne, vorrei conoscere quello che non
so”disse
lui voltandosi verso di me.
“un
giorno ti prometto che te ne parlerò, ma non ho ucciso
nessuno per essere chiari”dissi io rompendo il suo momento di
serietà.
“questo
mi conforta molto”disse lui ridacchiando.
“devo
andare a prendere Eric al nido”disse lui guardando
l’ora
sul suo cellulare.
“certo,
beh ci sentiamo allora”dissi io alzandomi dalla
panchina.
“stasera
cosa fai?”chiese lui alzandosi e portandomi le mani
lungo i fianchi.
“dormo,
domani ho un servizio fotografico all’alba e nel
contratto rientra un sonno di bellezza la notte prima”dissi
io portandogli le
braccia intorno al collo.
“giusto,
in realtà anch’io domani lavoro e in
realtà da
domani inizio la preproduzione del film, un sacco di prove insomma,
però mi
farò sentire”disse lui baciandomi.
“è
meglio che tu vada, non vorrai far aspettare Eric”dissi io
sforzandomi di lasciarlo andare, fosse stato per me sarei rimasta a
baciarlo
per ore, ma il suo bambino lo aspettava.
“giusto,
devo andare”disse lui
“ci
sentiamo”dissi io
“ci
sentiamo”disse lui andandosene e mentre tornavo a casa
non riuscivo a fare a meno di pensare alle belle parole che mi aveva
detto, avevo
dovuto subito ribattere perché le sue attenzioni mi avevano
fatto sentire
davvero in imbarazzo.
Era la prima
volta che qualcuno che non fosse della mia
famiglia mi facesse sentire importante.
Il mio ex ragazzo non
mi aveva mai fatta sentire così, mentre lui che quasi non mi
conosceva si
interessava davvero a me, mi sembrava così difficile da
credere, eppure era
proprio così.
Come avrete visto non è passato un altro anno dallo scorso aggiornamento XD Mi scuso però per un altro mese di ritardo ma quando non sto bene faccio fatica a fare il resto e scrivere necessita di una buona dose di ottimismo che proprio non ho di recente, che dire sono andate sulle panchine del campetto da basket si tipo one tree hill, solo che da me spacciano ahaha non di giorno però eh, di giorno ci giocano i bambini, comunque me ne sono andata lì e ho scritto il pov robert e parte del pov america, l'ultima parte l'ho ultimata oggi invece.. La domanda che nessuno mi ha fatto e che invece mi faccio io, ma possibile che tipo non si dica strano che il suo bambino è nato lo stesso giorno del mio? ora ok le coincidenze, ma forse due domande, due dubbi se li farebbe venire XD
Beh risposta semplice, avete mai cancellato così tanto qualcosa dalla vostra vita che non ricordate nemmeno il giorno in cui è accaduto, io ad esempio nel periodo in cui è morta mia nonna stavo male in generale, e avevo poca concezione dello spazio tempo, tant'è che ricordo sia morta a inizio agosto ma non ho mai saputo la data esatta, sono dovuta andare a leggere la data dietro la sua foto e non è successo 20 anni fa, ma nel 2009, a volte tendiamo proprio a rimuovere tante cose perchè ci fanno troppo male, e così ha fatto lei anche se del tutto non ci è riuscita.
Prima o poi comunque si scoprirà.. prima o poi XD
Intanto vi ringrazio come sempre per seguire le mie storie, un abbraccio