Apro gli occhi, un raggio di sole penetrato dalla finestra mi ha svegliata durante il mio sonno. Allungo un braccio sul comodino e afferro con una mano la mia sveglia rosa che, da più di un mese, non suona più ogni mattina. Guardo l'ora: sono le 9 e 30. Abbastanza presto, visto che, in estate, sono abituata a svegliarmi molto tardi. Sia mia madre che mio padre sono già andati al lavoro, quindi sono sola in casa! Poso la sveglia e, con la mano, afferro un altro oggetto, il mio cellulare. Mi strofino gli occhi e poi leggo il messaggio che mi è arrivato questa mattina da Natalie, la mia migliore amica.

"Hey Ellen, che ne dici di venire da me oggi pomeriggio alle 2?"

Oggi non ho niente da fare, quindi digito sul mio galaxy la parola "ok", poi clicco su "invia".

Aspetto qualche secondo, ma il messaggio non viene inviato. Riprovo, ma, evidentemente, ho finito il credito. Forse sarà il caso di fare una ricarica! Alzo la testa dal cuscino, sfilo il lenzuolo e mi alzo. Vado in bagno e mi lavo in fretta il viso e i denti, poi torno in camera per vestirmi. Mi infilo le prime cose che trovo, un paio di pantaloncini in felpa grigi e una canotta blu. Mi lego i capelli in un'alta coda e non mi metto neanche un po' di trucco. Prendo su la borsa, esco dalla porta del mio appartamento, scendo le scale ed esco dal portone principale.

Appena uscita svolto a destra e, stupita, noto che la piazza è piena di persone urlanti. Sono soprattutto ragazze della mia età, alcune un po' più piccole, che guardano tutte in una direzione. Cosa stiano guardando tutte non lo so. Vivendo a Londra succede spesso che le piazze siano piene di gente, ed è sempre un problema per me, che sono claustrofobica, perciò ho rischiato di svenire parecchie volte. Spero di non incontrare nessuno che mi conosca, non in queste condizioni. Mi avvicino timidamente alla massa di ragazze e chiedo permesso a qualcuna di loro, che, senza distrarsi da ciò che stanno guardando e senza smettere di urlare, mi lasciano passare. Ancora qualche metro, e arrivo alla tabaccheria. Entro, mi avvicino alla cassa e chiedo al tabaccaio una ricarica. Gli dico velocemente il mio numero e poso la banconota sul banco.

"Fatto" dice lui. Lo ringrazio e mi volto verso la porta, ma poi mi rigiro di scatto per fare una domanda all'uomo.

"Sa per caso cosa sta succedendo in piazza?" chiedo.

"Sì, ci sono cinque ragazzi che firmano autografi, penso che siano cantanti" mi risponde il tabaccaio. Ah, si, penso che sia quel gruppo che piace a mia cugina Amy, di cui non so molto.

Ringrazio di nuovo l'uomo ed esco dalla tabaccheria, trovandomi in mezzo ad un gruppo ancora più grande di ragazze che urlano ancora più di prima. Chiedo permesso, ma non tutte mi lasciano passare, alcune non mi considerano neanche e altre mi scansano, così in poco tempo mi ritrovo travolta da quella mandria di pazze. Respiro a fatica, non capisco più niente.



Heyy :) oggi vi pubblico il primo capitolo di questa fanfiction sugli Oned. Ringrazio chiunque l'ha letta e, se vi è piaciuta o se avete qualche consiglio, lasciate una recensione, per favore! Scusatemi per l'html un po'... orrendo ma non sono molto brava! Al prossimo capitolo, che spero di riuscire a caricare presto e che sarà più lungo ♥
Dedelicious♥