"Mi potresti spiegare una
cosa?" chiese immersa nei suoi pensieri
"Dimmi pure" rispose
fissandosi allo specchio. L'aveva invitata a "cena", in termini umani e
nei loro stavano andando da qualche parte per restare un pò
soli.
"Come mai ti sta
così antipatica?" proferì debolmente aspettandosi
una sfuriata su "non sono affari tuoi" della ragazza. Lei dal canto suo
fece solo un debole sorriso.
"A voi è entrata
sotto pelle" sostenne osservandola nello specchio.
Alice alzò il
viso corrugando la fronte.
"Cosa intendi dire?"
domandò sorpresa, quella ancora non l'aveva sentita.
Rosalie sorrise. "Facile,
non vi siete mai visti quando state con lei .. sembra che riprendiate a
vivere, a momenti vi ritorna pure il sangue nelle vene"
provò ad ironizzare.
Alice ci pensò
un pò su. Beh, in effetti quando c'è lei ..
"E tu?" chiese spazienta.
Rosalie aveva uno strano modo di ragionare.
"E io e io.. non so."
rispose lei senza troppa enfasi.
"Forse lei è
ciò che vorrei essere io" sussurrò attenta a non
sbavarsi il rossetto.
"Che dici, come mi sta?"
- chiese lei indicando il colore delle labbra.
"Rosso stronza, mi piace"
decretò lei guardandole il viso.
"Guarda si abbina con lo
smalto"le fece vedere le mani curatissime.
"Ma la smetti!! Dai dimmi
cosa pensi veramente" la mise a sedere con la forza.
"Così mi fai
fare tardi, poi Emmett chi lo sente!" civettò lei
sghignazzando.
"Su, parla!" la
obbligò puntandole in faccia la lampada che aveva usato
prima per tagliarsi le pellicine delle unghie.
"Se cerchi di darmi fuoco
stai sulla buona strada! Mi incomincia già a bruciare tutto"
sorrise lei sorniona. Quanto la faceva lungaaa.
"Evvabene, se proprio lo
vuoi sapere non la sopporto. E' troppo ragazzina per i miei gusti e non
si rende conto di cosa va incontro - scusa il gioco di parole - la
state viziando troppo per i me e soprattutto, non capisco
perchè si ostina a non avere paura. Forse dopo se ne
pentirà, anzi è certo. Capirà che la
nostra "vita" fa schifo quando sentirà il bisogno di
mangiare" concluse guardandola spazientita.
"Ti basta o devo andare
avanti?" chiese prendendo la giacchetta.
"Un'altra cosa - ti odi
per come sei?" se lo aspettava, in fin dei conti ...
..
Ci fu un attimo di
silenzio.
"Si, ogni giorno, mi
continuerò ad odiare per l'eternità" conculse lei
uscendo dalla stanza.
Alice rimase sorpresa e mortificata.
Non doveva toccare un
tasto ancora così dolente...