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Autore: Princess_Mars    30/05/2013    7 recensioni
Questa nuova opera non è altro che una raccolta di "Missing moments" dei vari episodi di Sailor Moon.
Ho voluto dare sfogo alla mia fantasia e descrivere alcuni momenti, per lo più romantici del mio anime preferito.
I vari capitoli non seguono l'ordine cronologico della serie, potreste trovare prima una shoot su un epidosio della 5 serie, poi uno sulla prima e via dicendo.
Grazie per l'attenzione e buona lettura ;)
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più serie
Capitoli:
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Un conto in sospeso
L’ultima battaglia

Si erano date un ultimo abbraccio, stretta l’una nell’altra si erano dette addio, o meglio un arrivederci, dopotutto era pur sempre la sua bambina venuta dal futuro.
Le lasciò li, con la promessa che un giorno sarebbe tornata a trovarle per tornare a ridere e giocare insieme.
E anche Usagi che era stata molto gelosa di lei per le attenzioni che le regalava Mamoru, spinto da un’indole paterna nascosta avrebbe atteso quel momento.
Anzi stava piangendo per la partenza di quella bambina tanto pestifera che le aveva dato non pochi problemi da quando era arrivata.
Impugnando la sua chiave magica era sparita per tornare a riabbracciare la sua mamma che le guerriere Sailor avevano salvato che per i voleri del destino non era altro che lei stessa; si aveva salvato se stessa stavolta rifletté poi con un sorriso ironico.
Mamoru la guardò con un sorriso dolce e amorevole; era tanto che non la guardava cosi.
Tanti, troppi giorni erano passati, anche mesi.
Aveva trascorso un’estate e un autunno a struggersi l’anima, a chiedersi milioni di volte il motivo per cui lui l’aveva abbandonata senza mai trovare risposta.
Risposta che è poi arrivata una sera mentre stava creando un braccialetto portafortuna con la vana speranza che funzionasse e magari esaudito il suo desiderio di riavere Mamoru.
Lei si era addormentata e aveva fatto un sogno, un brutto sogno che iniziava proprio con il suo sogno divenuto realtà, il matrimonio con Mamoru.
Sogno che è sfociato poi in un incubo, dove vedeva lei stessa morire e Mamoru tormentato da un’entità che gli intimava di abbandonarla se non voleva la sua morte.
Si svegliò di soprassalto e corse da lui che nemmeno voleva parlarle, ma quando lei gli disse che aveva fatto il suo stesso sogno, lui decise di ascoltarla, ma non volle sentir ragioni, non dovevano vedersi mai più, ne valeva la sua incolumità.
Tutto cambiò quando corse da lei per salvarla ancora nelle vesti di Milord,per poi lanciarle un messaggio a fine battaglia che voleva dire:
“Ora ho capito che quei sogni erano solo delle prove che dovevamo superare, erano solo delle paure, sono sicuro che hanno a che fare con questa battaglia e solo restando uniti possiamo superare questo ostacolo, con la forza del nostro amore”
Poi lei era corsa da lui, lo aveva trovato e si erano baciati.
Un bacio che aveva un sapore dolce e salato, che sapeva di nostalgia e delle lacrime che entrambi avevano versato, ma questo Usagi non lo sapeva, non sapeva anche lui aveva sofferto, aveva sempre creduto di non essere abbastanza per lui, dunque di non essere abbastanza importante da meritare delle lacrime.
Mentre la riaccompagnava a casa lui si era reso conto che aveva cambiato umore, diede la colpa al fatto che Chibiusa era andata via.
Mille pensieri turbavano la mente di Usagi, aveva ripensato a quello che era accaduto, alla freddezza con cui Mamoru l’aveva trattata in quei giorni, quando guardandola dritta negli occhi, quegli occhi colmi di lacrime che per giorni le avevano rigato il viso, le aveva detto che non l’amava, che non era giusto stare insieme solo perché avevano condiviso un amore nelle loro vite precedenti.
Le aveva spezzato il cuore, si lo aveva fatto per proteggerla da un pericolo che poi avevano sconfitto, ma le aveva infranto il cuore in tanti pezzi e ogni parola era come lama affilata che penetrava dentro e non le dava tregua.
E adesso quei ricordi erano riaffiorati.
Dopo quella sera, non erano più usciti da soli, sia per lo studio che per le battaglie che si stavano facendo sempre più insidiose, poi c’era la questione futuro e Chibiusa da proteggere.
Avevano accantonato la loro questione e soprattutto l’idea di ricucire quella ferita.
Usagi sentiva che era cambiato qualcosa, aveva sofferto molto e desiderava tanto che lui lo capisse e facesse qualcosa per farla sentire importante e anche per ripagarla di tutte quelle sofferenze e soprattutto scusarsi per essersi fatto vedere in compagnia della sorella di Motoki sulla moto. Quello non lo aveva mai sopportato, anche se Ursula era fidanzata e non aveva mai avuto intenzione di provarci con Mamoru, era sempre stata abbracciata a lui e quel ricordo le faceva fumare il cervello.
“Usako... stai bene?”
“... si... perché?”
“Ti vedo pensierosa... c’è qualche problema? A me puoi dirlo?”
“Mamo-chan?”
“Dimmi”
“Cos’hai provato quando il principe Demand ha tentato di baciarmi?”
Mamoru restò spiazzato da quella domanda improvvisa e arrossì.
“Allora... puoi rispondermi?”
“Beh ecco... mi sono arrabbiato, voleva approfittare di te. E un uomo non dovrebbe approfittare di una ragazza, è un gesto vile e meschino.”
“Solo questo?”
“Beh si... ci deve essere dell’altro?”
“No... no ma figurati!” rispose con tono sprezzante.
Era la prima volta che gli parlava in quella maniera e per la prima volta si sentì intimidito da lei.
“Usako, posso sapere che ti prende?”
“Niente, non preoccuparti... tanto è inutile parlarne...”
“Di cosa... se non ti esprimi come faccio a capire?”
“Non c’è bisogno di parlare, si dovrebbe capire che sto ancora male... – trattenne le lacrime – che ho sofferto e che tu non hai fatto niente per ripagarmi di tutto...” tirò su col naso
Mamoru restò spiazzato, non aveva capito che stava ancora soffrendo per quello che era successo, perché l’aveva lasciata chinò il capo e strinse i pugni.
“Usagi...”
“Non preoccuparti... io posso continuare da sola... scusa non volevo dire queste cose... sono stata stupida... torno a casa, ci sentiamo dopo va bene?” gli disse sforzando di sorridere
Mamoru comprese il suo bisogno di voler stare da sola, lo rispettò e la vide allontanarsi in fretta.
Si girò, mise le mani in tasca e continuò a camminare verso la direzione opposta.
Passò per il Crown e vide le ragazze che sedute a un tavolino stavano chiacchierando allegramente, decise di entrare e confidarsi con loro, magari gli avrebbero dato degli utili consigli per risolvere quel piccolo problema con Usagi.
Le ragazze si sorpresero nel vederlo entrare, credendo fosse con Usagi a tubare.
“Mamoru, cosa ci fai qui... e Usagi?” chiese Minako
“Abbiamo avuto una discussione...”
Le ragazze lo guardarono e lui prese a raccontare quello ce era successo poco prima.
Rei ascoltò attentamente le parole del ragazzo, poi mise una mano tra i capelli e sospirò.
“Avevo sempre capito che Usagi soffriva anche dopo la vostra riconciliazione. Si siamo state molto impegnate in battaglia, ma nel suo sguardo ho sempre letto quell’alone di tristezza che la tormentava quando avevate rotto.
Tra l’altro lei ha sempre creduto che non soffrissi, che non sentissi la sua mancanza...” – Mamoru la interruppe – “Ma non è vero, mi è mancata tanto...”
“Si ma lei non ha molto fiducia in se stessa e non lo ha mai saputo perché forse tu non glielo hai detto...”
“Credevo si fosse capito... mi dispiace”
“Non è con noi che devi dispiacerti!” disse Minako
“Minako! Smettila! Mamoru – riprese Rei – siamo stati molto impegnati con i nemici e non avete avuto modo di parlare di voi. Qui non c’entrano i sogni, qui adesso sono protagonisti i vostri sentimenti, dovete vedervi e parlare con calma e lei soprattutto deve dirti quello che ha. Deve ancora capire che non sei un mago e non puoi leggere nel pensiero... ma è Usagi!” disse ridendo
“Mamoru, lei soffre perché vorrebbe che tu facessi qualcosa per farle dimenticare tutte le volte che l’hai trattata con freddezza per allontanarla...” continuò ancora Minako
“E tu come fai a saperlo?”
“Non lo so, ma conosco Usagi! Fai cosi, falle una sorpresa e dille che ti è mancata, che hai sofferto tanto anche tu... lei poi si sfogherà, ma le basterà un tuo abbraccio per farle dimenticare tutto”
“Allora farò cosi... grazie ragazze”
Le amiche sorrisero di rimando e lo salutarono mentre andava via.
Adesso sapeva cosa fare, le avrebbe fatto una bella sorpresa, ma doveva aspettare che sorgesse la luna per attuarla.

Usagi era appena uscita dalla vasca.
Si era concessa un lungo bagno rilassante, voleva dedicare del tempo a se stessa e restare un po’ di tempo a riflettere.
Avvolta nel suo asciugamano, si diresse in camera sua.
Si asciugò, mise mutandine e reggiseno e prese a spazzolarsi i lunghi capelli, quando il bussare della finestra la interruppe.
Si girò e vide una figura che ben conosceva, sorrise, corse a chiudere a chiave la cameretta e andò ad aprire la finestra.
“Mamo-chan... anzi Milord... cosa ci fai qui?”
“Sono venuto a trovarti - rispose sorridendo e saltando dentro la stanza – e a parlarti...” – si interruppe, poi avvampò e si girò di spalle.
“Mamo-chan ma cos’hai..?”
“Usagi... sei mezza nuda... dovresti metterti qualcosa addosso...”
Usagi si guardò e si rese conto di avere indosso soltanto la biancheria intima, arrossì e corse ad aprire l’armadio.
“Ora mi vesto... oh mamma... che brutta figura... faccio presto... ma tu perché sei venuto qui, per giunta trasformato?”
“Volevo farti una sorpresa... e dirti due parole, vestiti che andiamo a fare un giro...”
“Farò di meglio, mi trasformerò anche io”

Sul tetto di un grattacielo, si godevano lo spettacolo di luci che la Tokio notturna regalava ai loro occhi.
“Usako”
“Dimmi Mamo-chan”
“Mi dispiace tanto averti fatto soffrire...”
“Oh no Mamo-chan, non devi, non fa nulla... sono stata una stupida oggi...”
“Invece devo... ho un conto in sospeso con te. Fammi parlare”
“Va bene” – rispose con gli occhi le brillavano
“Piccola mia, sono davvero mortificato per la freddezza con cui ti ho trattata in quei mesi, per averti fatta soffrire e piangere tanto. Tu non meritavi quelle cose, tu meriti solo di essere felice, perché sei una ragazza fantastica.”
“Mamo-chan... non devi scusarti...”
“Fammi finire... hai ragione ad essere offesa, dovevo fare qualcosa per farmi perdonare. Voglio innanzi tutto che tu sappia che sono stato male anche io, ho sofferto molto senza di te. Come ben sai io sono sempre stato solo nella vita e ho solo te, sei tu la mia famiglia e perderti per me è stato un incubo. Ma allo stesso tempo non volevo rischiare che tu morissi e farmi odiare era l’unico modo per tenerti lontana e farmi dimenticare, ma credimi era l’ultima cosa che avrei voluto. Non avrei mai sopportato l’idea che qualcun altro ti stringesse o baciasse le tue labbra.
Vuoi sapere cosa ho provato quando quel principe da strapazzo ha provato a baciarti? Ero fuori di me dalla rabbia e volevo spaccargli la faccia, ma dovevo salvare te e dovevamo scappare da quella prigione prima che potesse reagire. Ma sappi che mi sono sentito molto arrabbiato e geloso.”
Usagi sorrise.
“Ho sofferto molto senza di te e soprattutto ho sofferto molto nel trattarti cosi, mi dispiace tanto. Io ti amo più della mia stessa vita piccola mia e questo non cambierà mai”
“Mamo-chan... io ti amo tanto... avevo solo paura che tu non dessi peso a quello che era successo e che non soffrissi come me... scusami se ho dubitato del tuo amore...”
“Non lo devi pensare nemmeno per scherzo... io ti amo e darei la vita per te...”
Usagi annuì per poi sfogarsi in un pianto liberatorio tra le sue braccia.
Lui la strinse forte.
“Cosa posso fare per farmi perdonare? Chiedimi quello che vuoi”
“Quando sono tra le tue braccia non ho bisogno di nulla”
Mamoru sorrise dietro la mascherina.
“Che ne dici di un bacio al chiaro di luna?”
“Ti rispondo che tu sei l’unico da cui voglio farmi baciare, ora e per sempre”
Mamoru le sorrise, poi avvicinò le sue labbra a quelle di lei e suggellarono cosi quel nuovo traguardo del loro rapporto.
Adesso si che avevano fatto davvero pace.



Rieccomi qui!!!
Erano diversi giorni che ci pensavo ed ecco che ho partorito questa nuova missing moments.
Era da tempo che volevo scriverla; dopotutto ci ho sempre pensato.
Mamoru e Usagi nell’episodio num 77 “L’amore rinasce”, puntata tra l’altro stupenda proprio perché fanno pace dopo essersi lasciati,parlano dei loro problemi, dei sogni che li tormentavano e finalmente a fine episodio di scambiano il bacio della riconciliazione.
A mio parere sono stati lasciati molti punti in sospeso: dove sono finiti i brutti giorni di sofferenze di Usagi e Mamoru, cos’hanno provato quando hanno fatto pace e Mamoru perché non ha fatto nulla per ripagare la sua Usako per le sofferenze che senza volerlo le ha procurato?
Ed ecco che ci ho pensato io creando questa storiella che spero vi piacerà.
Eheh prima della partenza ho messo un po’ il turbo, cosi almeno vi regalo qualcosa per ripagarvi dei prossimi tre mesi.
Vi prometto in ogni caso, che a settembre arriverà presto il seguito di Moonlight Desentsu, non temete fedeli lettrici.
Sperando vi sia piaciuta, vi do l’appuntamento alla prossima storia!!!
Grazie a tutte voi, un abbraccio!
   
 
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