CHAPTER 1

 

-"Alice sveglia!"Sentii mia madre urlare dalla cucina.

-"Mamma è sabato lasciami dormire."

-"Devi alzarti!Domani dobbiamo traslocare,comincia a preparare le valigie."

-"Ok.ok ora mi alzo..."Sbuffai.Mi alzai dal letto e andai in bagno.

Sono alice Brown,ho 18 anni e abito a Wolverhampton,ancora per poco.Mia madre dopo essere stata tradita dal bastardo di mio padre,vuole andaresene da questa città.Io all'inizio non ero affatto contenta perchè avrei dovuto lasciare i mie 3 amici;ma anche a me questa città porta alla mente solo brutti ricordi.I miei capelli sono arancioni e ondulati,i miei occhi sono verdi e non sono ne troppo alta ne tappa.

Misi questi:

 

Stavo scendendo per le scale ma incontrai quel rompipalle di mio fratello Dylan,di 6 anni.Gli diedi una piccola spinta ed ecco che lui subito si deve lamentare.

-"Mamma,Alice mi spinge per le scale!!"Adoravo stuzzicarlo,soprattutto quando si lamentava.

-"Alice smettila di dar fastidio a tuo fratello..."Come sempre mia madre deve sempre rovinare tutto.

-"Io non sto facendo niente,si sta inventando tutto..."Dissi ridendo sotto i baffi.

-"Come no,non fai mai niente.."

-"Io non gli do mai fastidio."

-"Woww hai detto mai!!!"

-"Mamma Alice mi ha buttato la macchina perterra.."Oddio io lo uccido a quello.

-"Smettila di frignare sei solo un rammollito..."

-"Io non sono un rammollito,mam..."Gli tappai la bocca prima che potesse pronunciare mamma.

-"Okk non sei un rammolitto.Ora chiuditi quella bocca e scendiamo a fare colazione."Andai in cucina e inizia a fare colazione.Bevvi il latte e mangia un paio di biscotti.

-"Devi preparare le valigie...ti conosco e se non cominci da ora non ti sbrigherai neanche per domani."

-"Fammi almeno mangiare..."

-"Naturalmente quando finisci..."

-"Scusa non avevo capito."

-"Con l'intelligenza che hai..."

-"Hey così mi offendi..."

-"Ahahahahahahahah!"

-"Non c'è niente da ridere.."

-"Invece sì."Scoppiammo entrambe in una fragorosa risata.Mangia l'ultimo biscotto ed andai a preparare le valigie.Andai in camera e presi le valigie che erano sopra l'armadio.In una decisi di mettere tutti i vestiti,in un'altra le scarpe.Aprii l'armadio e vidi che in fondo c'era uno scatolone.Lo presi,quando lo aprii una lacrima rigò il mio viso.Conteneva i giochi miei e del mio migliore amico Carl.Erano passati 13 anni da quando lui non c'era più.Ero riuscita a dimenticarlo ma ora nella mia mente vagavano i suoi ricordi.Il giorno in cui lo conosciuto e il giorno in cui lui....lui se ne andato.

 

All'asilo mi chiamavano Pel Di Carota,io mi offendevo e mi rifugiavo sotto il grande salice nel giardino.Accadde così anche quel giorno.Corsi verso l'albero e trovai Carl rannicchiato vicino al tronco.

-"Mi prendono in giro perchè porto gli occhiali."Mi disse.Fu l'inizio di una bellissima amicizia.Eravamo inseparabili,avevamo preso contemporaneamente persino le malattie infettive.Ci eravamo promessi che saremmo morti insieme,ma questa promessa è stata spezzata.Quel giorno all'asilo c'era molta confusione.Lo cercavo per le aule poi domandai ad una maestra:

-"Dov'è Carl?"

-"Carl non c'è più....è andato in cielo."Da quel giorno rimasi chiusa in me.Avevamo fatto un patto:insieme per sempre nessuno ci avrebbe diviso.....La leucemia lo ha portato via.Pensavo che fosse una delle solite malattie che prima o poi le avrei prese anch'io,ma i giorni passavano e io vivevo portando un dolore al cuore.Passarono anni e riuscii a dimenticarlo.

 

-"Alice sbrigati!!Ha chiamato Sara dicendo se volevi pranzare da lei."La voce di mia madre mi fece tornare alla realtà.

-"Ho quasi finito..."Dissi asciugandomi le lacrime.In realtà non avevo neanche cominciato.Presi i vestiti e li misi disordinatamenet dentro un avaligia,poi toccò alle scarpe.Avevo finito.Presi il mio cellulare e chiamai sara.

-"Sara a che ora devo venire da te?"

-"Oh ciao anceh a te Alice,comunque puoi venire anche ora."

-"Ok sto arrivando ciao."Uscii di casa e mi diressi verso la casa della mia amcia.Suonai al campanello e mi aprì Sara che mi saltò letteralmente addosso.

-"Così soffoco!!"

-"Ti prego non te ne andare,rimani qui con me,ti prego,ti scongiuro non andare via..."Mi disse Sara lasciando la presa.

-"Sara già ti ho detto che me ne devo andare.In qualche modo ci teremmo sempre a contatto,ora chiuso il discorso."

-"Ho capito,però..."

-"Niente però...cosa si mangia?"

-"Cotoletta e patatine fritte.."Rispose la madre di Sara dalla cucina.

-"Mmmmmmmm buoneee io le adoro le patatine..."

-"Vieni ch ci sediamo a tavola."Disse Sara.Cominciammo a mangiare.

-"Come è buona questa cotoletta,può fare la chef!"

-"Grazie...ma non farmi troppi complimenti...sono troppo lusingata."

-"Come vuole lei..."

-"Ora vi porto le patatine."Andò in cucina e rientrò con una scodella piena di patatine.Le divorai tutte anche quelle di Sara.Finito il pranzo salutai Sara ed andai.

-"Questo pomeriggio al parco."

-"Ok ora avviso anche Bret e Cris."

-"Ora vado grazie del pranzo.Ciao"

-"Non c'è di chè arrivederci."Rientrata a casa andai in camera mia,mi buttai sul letto e dopo non molto mi addormentai.