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Autore: Ledy Slytherin    15/12/2007    3 recensioni
"Credete di conoscermi allora mi giudicate, pensate che non possa provare dolore perciò mi torturate. Contate le gocce del sangue che sgorga dalle ferite del mio cuore"
Genere: Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Millicent Bullstrode
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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poi

Tratterò le lagrime, fingerò di star bene, quando invece vorrei solo urlare.

Un giorno scapperò lontano, lontano da qui dove sembra che nemmeno gli scarafaggi che camminano nel fango abbiano rispetto di me.

Scapperò dove potrò piangere, dove potrò camminare a testa alta.

Dove forse riuscirò a sorridere.

Ma so benissimo che mi limiterò solo a sognare di farlo, perché ho troppa paura, o solamente perché mi avete inchiodato a questa terra, con pesanti catene di ferro.

Non potrò mai volare perché mi avete tagliato le ali, però non potrete mai impedirmi di sognare.

E quando verrà la notte, e io mi addormenterò, sognerò di volare e piangere.

Non vedrò le vostre facce, i vostri sorrisi non proverò il dolore dei vostri sguardi sulla mia pelle, e sapete perché?

Perché voi non farete mai parte dei miei sogni.

Credete di conoscermi allora mi giudicate, pensate che non possa provare dolore perciò mi torturate.

Contate le gocce del sangue che sgorga dalle ferite del mio cuore.

Non vi siete mai chiesti cosa provo. Per voi sono solo cenere.

Ho imparato ha camminare, ha urlale in silenzio, ha leccarmi le ferite.

Parlo da sola allo specchio, sapete?

Nessuno di voi mi ha mai offerto la vostra amicizia.

Mi taglio le mani, suonando il violino.

Sperando che la musica copra il silenzio che ho dentro.

Non mi copro mai l’inverno, non prendo medicine quando sono malata, tocco la stufa calda sperando di bruciarmi, credete che sia pazza.

Voglio solo morire, ma non ho il coraggio di uccidermi.

Fingo di essere ciò che non sono, sperando che un giorno mi accettiate.

È questa convinzione che mi fa provare la paura di farlo.

Non ho mai chiesto niente di particolare alla vita.

Ma secondo voi per me neanche respirare è dovuto.

Odiate tutto di me, rendendomi ogni giorno uno strazio insopportabile.

Non vi importa delle mie lacrime.

Credete che non ne possegga.

Non vi importa di me.

Vi considerate troppo santi per rivolgere la parola a un’impura come me.

Vi guarderò dall’alto in basso, anche se il mio sguardo sarà solo di invidia.

Sputerò sul vostro cammino e sulle vostre facce.

Devo farvi credere di essere superiore.

Non chiederò mai pietà,

il mio orgoglio me lo impedisce.

L’unica cosa che mi conforta e che quando brucerò all’inferno, non vedrò più le vostre facce.

E finalmente potrò piangere.

**************************************************

Scritta di getto, con le lacrime agli occhi.

È un periodo che stanno succedendo troppe cose sbagliate e non ce la faccio più.

Questa “drabble” è la fotocopia di come mi sento, e la voglia che ho di sfogarmi con qualcuno, anche se sono troppo orgogliosa per farlo.

Spero che non siate troppo cattivi con le recinsioni.

   
 
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