PRIMO

Ero cresciuta in fretta, il tempo passava velocemente da quando non c'erano più battaglie. I miei poteri si erano stabilizzati e quando compierò 18 anni raggiungeranno la loro vera potenza. Il mio compleanno sarà domani e da domani avrei dovuto iniziare a prendermi le mie responsabilità. Quando ero piccola hanno la vecchia del villaggio ha predetto che mi sarei innamorata di una persona che mi avrebbe fatto infrangere la legge e che insieme avremmo fatto grandi cose. 

Il giorno seguente mi svegliai la mattina presto e sobbalzai alla vista dei miei genitori, pronti per prepararmi per la cerimonia di crescita. Avevo i miei capelli lunghi sciolti con dei fiori bianchi intrecciati con delle ciocche, un vestito bianco da cerimonia ed ero scalza.

Durante la cerimonia i miei poteri si manifestarono e mi circondarono, tutti i miei amici, i miei familiari e tutto il villaggio appoggiò dei fiori o degli oggetti intorno a me. Si presero per mano e come una catena collegarono il loro elemento a me e iniziammo a recitare una frase in lingua Ceinia che mi iniziava alla vita futura; così si concluse il rito  e festeggiammo fino a sera. 

Quando ormai le tenebre erano scese, ci fu un urlo, ci precipitammo da dove proveniva e vedemmo una donna che proteggeva la sua bambina da un grosso lupo affiancato da altri due. Fu in quel momento che dalla foresta uscì un ragazzo che avrà avuto la mia stessa età o qualche anno in più. I tre lupi gli si pararono davanti in difesa ed il ragazzo parlò.

-Non abbiate paura di noi-disse.

Il suo sguardo era incatenato al mio, non riuscivamo a distogliere lo sguardo i suoi occhi profondi penetravano i miei fino a toccare l'anima, il buio della notte mi impediva di vedere il colore dei suoi occhi.

Con difficoltà mi sciolsi da quella morsa e risposi -Perché non dovremmo? Avete razziato e distrutto le nostre terre, senza risparmiare nessuno- 

Il suo viso era nascosto nell'ombra non riuscivo a vedere i lineamenti del suo viso. Portai le mie mani lungo i miei fianchi, lanciai ai miei lati del fuoco per fare un po' di luce e lo controllai per non farlo espandere. I volti dei lupi e quello del ragazzo erano stupiti e appresero chi ero. 

Il ragazzo fece due passi avanti e zittì i lupi che stavano ringhiando, si fece avanti, le guardie del mio villaggio vennero davanti a me, ma io li feci retrocedere, ritrovandomi di fronte al ragazzo-lupo, lui si avvicinò ulteriormente. Eravamo così vicini che le nostre mani quasi si sfioravano e i nostri volti erano distanti solo pochi centimetri.

I suoi occhi scrutavano il mio viso ed i miei il suo.

-Cosa ci fate qua?Cosa volete?- domandai.

-Ho la sensazioni di averti già visto...siamo qua per una tregua, un patto-

-E cosa vi fa pensare che accetteremo?- 

-Vi conviene avere degli alleati, una battaglia è imminente e poi è meglio se ci alleiamo con voi, che con gli oscuri...diciamo che è meglio che non sappiano che tu sia qui- 

Dietro di me il capo del villaggio si fece avanti -Accettiamo, discuteremo dei dettagli,  ciò non significa che tra le nostre tribù sia tutto apposto- Io aprì la mia bocca come per obiettare, ma lui mi zittì -Akinai questo è il meglio per la tribù e questo è il meglio anche per te, devi proteggerci, non mettere a rischio la tua vita, più di quanto lo sia già-.

Annui e distolsi lo sguardo dal ragazzo, mi voltai ma il ragazzo mi fermò. 

-Mi piacerebbe parlare con te-mi disse dolcemente.

-Così sarà, ma non mi piacerà-e me ne andai, lasciandolo stupito e vedendo con la coda dell'occhio che ritornò nella foresta seguito dai lupi.

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