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Autore: Give_me_only_kiss    30/05/2013    4 recensioni
Lui non era niente. Era nero. Questo pensava un piccolo Scorpius di appena undici anni, fissando le gocce di pioggia che bagnavano il vetro della finestra di camera sua. Si alzò sbuffando e si mise davanti allo specchio, scompigliandosi i capelli con la mano destra.
Tutto quello che vide fu la luce più assoluta: capelli biondi, quasi bianchi, da angelo e carnagione lattea, labbra sottili e lineamenti taglienti, occhi azzurro lucente eppure slavato, con picchiettature grigie.
Assomigliava ad un angelo.
Scorpius ghignò, ricordandosi un detto che aveva letto in un libro babbano.
L’apparenza inganna.
Perché per quanto Scorpius fosse bello fuori, dentro era marcio. Nero.
Genere: Dark, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Draco Malfoy, Hermione Granger, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione, Rose/Scorpius
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 15

Hermione non sapeva cosa le stava succedendo. Non le era mai importato tanto del suo aspetto. Si era sempre vestita in modo piuttosto semplice, sportivo e sobrio.

Eppure quel giorno, il giorno del compleanno di Ginny, l’aveva passato davanti allo specchio, provando un vestito dopo l’altro, un’acconciatura dopo l’altra. E non capiva il perché.

Si sedette sul letto. E si chiese cos’era cambiato in quegli ultimi anni da averla ridotta a fare la sfilata davanti allo specchio. E due volti furono la risposta.

Scorpius, che per lei era come il suo terzo figlio, e Draco. L’uomo che le aveva rubato il cuore. Con quella sua aria testarda, orgogliosa, arrogante, ma allo stesso tempo tormentata e quasi tenera.

Lo faceva per lui. Per renderlo suo. Sorrise e si alzò di scatto, ritornando con la testa affondata nell’armadio. E lo trovò.

Era un vestito che le aveva regalato la madre per il suo compleanno, anni prima. Era un turbino verde smeraldo con una fascia nera sotto il seno, lungo fino alle ginocchia. Ci abbinò un paio di scarpe con un piccolo tacco nero, aperte davanti.

Grazie a un incantesimo rese i suoi ricci indomabili dei boccoli morbidi e li sistemò in un crocchia da cui sfuggivano poche ciocche le incorniciavano il viso dolcemente. Un po’ di trucco e voilà!

Draco era rimasto a bocca aperta non appena aveva aperto la porta.                                                                        
Sorrise. Era l’effetto a cui puntava. Si chiuse la porta alle spalle con eleganza, leggermente imbarazzata.

-Sei bellissima… - sussurrò lui con un sussurrò, prendendola per mano. Lei abbozzò un sorrisino, arrossendo. Draco sorrise a sua volta.

Lui indossava un paio di jeans neri e una camicia dello stesso colore. Quel colore così scuro in contrasto con la sua pelle diafana. Eppure era bellissimo.

Si smaterializzarono e si ritrovarono davanti alla porta della Tana. Hermione espirò forte e fece per bussare. Draco le bloccò la mano, lanciandole uno sguardo che valeva più di mille parole. La Grifondoro lo rassicurò con uno sguardo a sua volta e bussò.

Fu Molly ad aprirle, rivelando il soggiorno agghindato a festa. Paralleli alle pareti correvano i tavoli del buffet, stracarichi di ogni leccornia. Era presente tutta la famiglia Weasley, e qualche vecchio compagno di scuola. Michael, Luna, Neville, Dean….

Tutti però, ammutolirono alla vista di Hermione appesa al braccio di Draco. Quest’ultima tossicchiò imbarazzata, mentre Draco non sembrò farci caso e andò incontrò a Ginny, avvolta in uno svolazzante vestito rosso.

Le fece gli auguri e fece un cenno a Hermione. Questa si riprese dall’imbarazzo e augurò buon compleanno a Ginny, porgendole il regalo. Lei sorrise.

-Non dovevate, ragazzi… - mormorò, mentre ammirava la collana di Tiffany nella scatola argentata – è bellissima.. davvero, io non posso accettare, sarà costata una fortuna.

-Figurati Gin. Sei tu – disse Draco, con un ghigno divertito. Ginny lo abbracciò.

Poi la musica cessò, e la folla si divise in due, facendo passare uno dei tanti uomini dai capelli rossi presenti nella stanza. A differenza degli altri però, che avevano un’espressione di sdegno, il viso dell’uomo trasudava rabbia.

-Cosa ci fai qui, Malfoy? – chiese Ron, indurendo la mascella. Draco ghignò e stava per parlare, quando Ginny lo fermò, temendo che dicesse qualche cattiveria, e si mise davanti al biondo.

-L’ho invitato io Ron, non fare il cretino – lo rimproverò. Ron però rimase impassibile e si rivolse a Hermione. 

-E tu?! Tu avresti dovuto portarmi Rose l’ultimo weekend, o sbaglio? E perché sei venuto con questo viscido Mangiamorte, snob… - Draco si fece avanti e lo rimbeccò:

- Come dici Pel di Carota?! – Hermione li divise con un urlo esasperato.

-Smettetela di comportarvi come due idioti! – urlò la riccia. Ron espirò forte e fece un passo indietro, mentre Draco rimase immobile e ghignò. E Hermione lo conosceva abbastanza da sapere che quel ghigno in particolare annunciava la tempesta.

-Oh, la smettiamo Herm… - disse con tono accondiscendente – ma perché non spieghi al tuo ex-marito dov’era Rosy lo scorso weekend? – Hermione lo fulminò con un’occhiataccia e lui si strinse nelle spalle, ghignando.

-Sei una serpe, lasciatelo dire – gli disse, poi si rivolse a Ron – Draco ha organizzato una festa per il compleanno di Scorpius e Rose non voleva mancare, ecco – spiegò in un sussurro.

Ron a quel punto esplose.

-Vuoi dire che Rosy, la mia Rosy, ha saltato uno dei nostri preziosi weekend per stare con il figlio di questo qua? Ma che razza d’incantesimo le hai fatto?! – Draco però non fu da meno. Diventò tutto rosso (per quanto potè) e gonfiò il petto, cominciando a inveire contro Ron.

-Nessun incantesimo, razza d’ignorante! Sappi che mio figlio Scorpius è il miglior amico di Rose, che a questo punto, non credo che tu possa considerare tua, dato che non conosci nemmeno la persona con cui passa la maggior parte delle giornate!

-Quelle che dici sono tutte cazzate, Malfoy!

- Ah, davvero? Quindi tu dici di conoscere Rose?

-Per quanto quei pochi weekend a me concessi me lo abbiano permesso, sì!

-Bene. Quale è il suo colore preferito?

-Mi credi davvero un padre così sprovveduto? Il viola!

-Ok. Il suo passatempo preferito?

-Giocare a Quidditch.

-Perfetto. Se rispondi a questa ultima e semplice domanda, giuro che starò lontano sia da Rose che da Hermione per il resto della mia vita. Se sbaglierai però, non darai più fastidio a Hermione, con chiamate, messaggi ecc. Chi è la persona più importante nella vita di Rose?

-Hermione – rispose sicuro il rosso, incrociando le braccia beffardo.

-Sbagliato – disse Hermione con un sorriso amaro. Ron si voltò di scatto, lo sguardo di fuoco. Hermione si strinse nelle spalle.

-Non sono io. È Scorpius, il figlio di Dray. È tutto l’universo di Rose. Se gli accadesse qualcosa, probabilmente Rosy non riuscirebbe a vivere senza di lui.

-E da quando il figlio di uno schifoso Mangiamorte è il punto di riferimento di mia figlia?

-Da circa sei anni – rispose Hermione – dovresti saperlo. Da quando Draco e io..

-Cosa, state insieme? – sbottò Ron. Draco per la prima volta arrossì un poco, mentre Hermione diventava un pomodoro e tutti nella stanza ammutolivano, attendendo la risposta della Grifona.

-Diciamo che…  - iniziò Hermione, ma Ron non la lasciò finire. Sbottò.

-Ma certo, dovevo immaginarlo, sei solo una puttana! Mi lasci e non passa neanche un mese che ti metti con un altro! Puttana! – Hermione strinse i pugni.

- Ma come ti permetti?! Tu che stavi con Hugo e Rose due giorni sì e quattro no, che andavi tutte le sere ai bar con una ragazza diversa ogni volta e che non mi aiutavi mai con la casa! Sei solo un porco!

-Puttana! – ripetè Ron. Draco non ce la fece più. Hermione ormai era sull’orlo delle lacrime e Ron non esitava a smettere di insultarla. La signora Weasley cercava di calmarlo, mentre i suoi fratelli lo trattenevano.

-Ora basta! – gridò Draco – lasciala stare! Non hai nemmeno il diritto di parlarle! A questa donna meravigliosa, fantastica, dolce, che sei stato capace di tradire senza pensarci due volte!

Ron fece per dire qualcosa, poi però imprecò sottovoce e si smaterializzò.

Draco si rilassò e si voltò verso Hermione, che lo guardava con un sorriso pieno di gratitudine.

-Figurati – disse Draco, poi si rivolse a Ginny – scusami Gin, ti ho rovinato la festa. Mi dispiace molto.

Ginny sorrise e li guardò entrambi.

-Vi perdonerò se farete quello che Scorpius e Rose vogliono da cinque anni.

-Cioè? – domandò Hermione, mentre si asciugava le lacrime e Draco la stringeva a sé per consolarla.

-Che ne dite di un bacio? – s’intromise Harry. Draco e Hermione strabuzzarono gli occhi, mentre tutti cominciavano a battere le mani e a scandire ba-cio! Ba-cio!, capendo il grande amore che univa i due.

E i due si guardarono, immergendosi l’uno negli occhi dell’altro, trovandocisi solo l’amore più profondo e meraviglioso che ognuno dei due potesse desiderare. E Hermione si protese in avanti, mettendosi in punta di piedi e intrecciando le mani dietro la nuca di Draco.

-Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata – disse Draco, a un centimetro dalla labbra della riccia.              

-Idem – rispose la Grifona, poggiando le sue labbra su quelle del biondo.

Fu un bacio dolce, accolto da un applauso. Un bacio che era la fine di un’era e l’inizio di un’altra. Un bacio che sugellava qualcosa. Che dava inizio a una delle più grandi storie d’amore che siano state mai raccontate.

Intanto, ad Hogwarts….

Salve salve! Vedete, mi sono fatta perdonare, più o  meno, ma per il prossimo capitolo dovrete aspettare un po’. Questo è un periodo piuttosto turbolento, sapete, esami e tutto il resto. Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto.

Un bacio, Izzy Nihal Potter

  
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