concordati gli ultimi preparativi per il falò, Valeria mi trascinò verso il centro della città per fare una passeggiata, a causa del caldo e del sole pomeridiano, avrei preferito passeggiare per il lungomare e magari fare un bagno, ma quando mi propose di andare per le strade del centro non avevo saputo resistere ai suoi dolci occhi verdi e contraddirla.
mentre camminavamo, mano nella mano, per le fresche strade del centro, tra gli antichi palazzi in marmo, tra un sorriso e uno sguardo ci baciavamo suscitando la rabbia o forse l’invidia di alcuni passanti, che si sentivano liberi di commentare negativamente e con disprezzo la semplice espressione del nostro affetto reciproco, ma quelle voci, quegli sguardi non erano altro che una leggera brezza nel turbinio del nostro desiderio e quindi non ci infastidivano.
Ad un certo punto, girato l’angolo alla fine della strada principale, lei era pochi passi d’avanti a me, la tirai dolcemente in dietro verso di me, l’avvicinai a me tenendola per i fianchi e la baciai; sentii il gusto del suo lucidalabbra alla ciliegia sulle mie labbra e le morsi istintivamente il labbro inferiore e lei fece lo stesso col mio; guardai i sui occhi mentre lei guardava i miei, mordendosi leggermente il labbro; mi avvicinai lentamente al suo orecchio per scostare una ciocca di capelli, che le scendeva sul viso, la spostai, e le sussurrai: -Sei bellissima…-.
Lei sorrise e senza dire una parola s’incamminò, tenendo mi per mano, verso un vicolo appartato e, una volta addentratasi, mise la mia mano sul suo fianco, mi butto le braccia al collo e si avvicinò alle mie labbra; le sfiorò lentamente con le sue; sentii un fremito partirmi dal petto e raggiungere ogni muscolo del mio corpo.
Non seppi resistere, chinai la tasta verso la sua e la baciai fervidamente, lei mi morse il labbro inferiore e, senza lasciarlo, si spostò in dietro fino a toccare il muro con le spalle e poi lo lasciò, sentii un leggero dolore, quasi piacevole, al labbro, abbassai pacatamente la testa sul suo collo e lentamente glielo baciai; mi strinse più forte e passò la mano sulla mia nuca tirando leggermente i miei capelli e me la spinse delicatamente verso il basso.