Waldorf Rules.
“Chuck Bass! Ti rendi
conto?! Chuck Bass è il misterioso partner di lavoro con cui dovrò lavorare per
i prossimi mesi!”
Beh, miei cari lettori, da ciò che avrete capito Blair Waldorf è più
che infuriata, ed ora si sta sfogando sulla sua povera, convalescente amica.
“B, calmati. Insomma, tu non lo conosci, non sai se-”
“Mi ha proposto di andare a letto con lui dopo due minuti che mi aveva
vista, S!” disse sconvolta.
No, quello era tutto un incubo, un terribile incubo dal quale presto
si sarebbe svegliata e dopo il quale avrebbe scoperto che in realtà il suo
partner di lavoro è un Trump, e non un viscido Bass.
“Credo che tu la stia facendo più tragica di quanto non sia. E’ un
uomo, Blair, tutti avrebbero pensato la stessa cosa, solo che lui l’ha detta”
sentenziò la bionda con ovvietà, continuando a sgranocchiare popcorn e a
guardare Sex and the City.
“Aspetta un attimo: ma tu da che parte stai?”
“B, io non sto da nessuna parte perché non ci sono parti da prendere.
Ragiona: tu non devi frequentarlo, e di certo non finirai tra le sue lenzuola.
E’ un semplice collega”
“Serena” cominciò calma: ispira, espira, ispira, espira “è considerato
il donnaiolo più donnaiolo di tutta Manhattan, è diabolico, stronzo,
ricattatore e cospiratore, distrugge la vita sociale delle persone e calpesta
chiunque intralci il suo cammino. E’ un Basstardo con la B maiuscola!” sbottò
fuori di sé: no, lei non avrebbe lavorato con un tipo del genere.
“Oh, è una Blair al maschile quindi?” chiese ironicamente in tutta
tranquillità.
“Serena! Ho capito, se tu non vuoi darmi conforto e non vuoi
supportarmi allora sarò costretta a rivolgermi a qualcun altro” disse mettendo
il broncio e dirigendosi verso la sua stanza.
“Dorota!!!” chiamò qualche secondo dopo.
Serena rise e scosse la testa.
La mattina
dopo.
A colazione, Blair ignorava ancora Serena, che nel frattempo se la
rideva.
“Serena, tesoro, ti senti meglio?” le chiese Eleonor una volta scesa
anche lei.
“Sì, Eleonor, grazie per averlo chiesto. Non ho neanche la febbre
oggi”
“Perfetto. Blair, cara, sei pronta per il tuo primo giorno i lavoro?
Charles ti aspetta tra tre quarti d’ora alla nuova sede della WD”
Blair quasi si strozzò nel sentirsi dare la notizia.
“Tutto bene, B?”
Blair, in tutta risposta, la fulminò con lo sguardo.
Un po’
nervosa la brunetta, eh?
Humphrey!
Cosa ti avevo detto?
Oh, andiamo,
ma se sembra che l’abbia morsa una tarantola! Lo pensi anche tu!
Ma io sono
l’autrice, colei che da voce ai pensieri dei protagonisti, tu sei uno
spiacevole incidente di percorso u.u
Incidente di
percorso?! Guarda che è colpa tua, se mi avessi inserito nella storia a
quest’ora non sarei qui a infastidirti.
Scusa, ma tu
non dovevi essere il ragazzo solitario, quello sempre in disparte e taciturno?
Mai sentita
una cosa del genere, non so chi abbia messo in giro certe voci u.u
Gli autori?!
O.o
*silenzio*
*silenzio*
*silenzio*
Cos’è il
gatto ti ha mangiato la lingua?
Sono stato
offeso nel profondo.
Se serve
questo per farti chiudere il becco allora ti offenderò più spesso :D
*Dan va via
offeso*
Alleluja!
“Non credevo cominciassimo così in fretta”
“Beh, è così, saranno settimane frenetiche, la settimana della moda si
avvicina e tu e Charles dovrete lavorare un bel po’”
“Non capisco cosa c’entrano le Industrie Bass con la moda”
“Vogliono ampliare i propri orizzonti, e Charles è stato eletto lo
scapolo meglio vestito dell’anno”
“Ancora non riesco a capire il nesso” disse B scettica.
Eleonor alzò gli occhi al cielo: “Chuck Bass ha bisogno di buona
pubblicità e noi abbiamo bisogno di rinnovarci, così prenderemo due piccioni
con una fava. Lui farà una bella impressione sul Consiglio d’amministrazione
facendo affari più puliti del solito, e noi otteniamo un ottimo compratore.”
Esplicò alla figlia.
“Quindi comportati bene con lui”
Blair le sorrise e andò di sopra a cambiarsi, sarebbe stata una lunga
giornata.
Arrivò in ufficio in perfetto orario, aveva optato per un tailleur
Chanel, composto da giacca e pantalone, quello che lei definiva un
‘abbigliamento anti-stupro’, insomma.
Quando Serena lo capì scoppiò in una fragorosa risata che accompagnò
Blair fino all’ascensore, e che alimentò la sua stizza fino all’arrivo in
ufficio.
Conobbe i dipendenti per poi entrare nel suo studio, arredato
esattamente come lei voleva, prima di entrare, però, notò una porta affianco
alla sua. Quando chiese a Nancy, la sua segretaria, cosa fosse, lei le rispose
che era lo studio di Mr Bass.
Blair le sorrise, prima di entrare e accorgersi che, effettivamente,
la stizza non era affatto passata, anzi.
Chuck Bass arrivò con un quarto d’ora di ritardo alla riunione, Blair
era arrabbiata, ma decisa a non farsi mettere i piedi in testa da nessuno.
Quando Chuck fece il suo ingresso tutti si girarono a guardarlo.
“Oh, Chuck, sei arrivato giusto in tempo per sentire il nuovo
regolamento.” Gli sorrise serafica.
“Da oggi in poi qualsiasi ritardo sarà punito severamente, così come
il prolungamento della pausa pranzo e di metà mattinata. Se avete bisogno di
ferie basta che presentiate a me il modulo o che, se proprio è urgente,
contattiate la mia segretaria che vi farà avere un appuntamento. Pregherei
anche di limitare la familiarizzazione con i modelle e le modelle, siete qui
per lavorare, voi come loro, non per incontrare l’amore della vostra vita. E’
vietato l’ingresso al personale non autorizzato. Qualsiasi violazione sarà
punita in modo esemplare, la mia rigidità è dovuta all’avvicinarsi della
settimana della moda, per cui tutto questo viene fatto al fine di ottimizzare
il lavoro. Ovviamente una volta passato questo periodo che, sia io che voi,
sappiamo essere infernale, il regolamento sarà molto più flessibile. Ma fino ad
allora vi chiedo la massima serietà e professionalità che so non mancarvi. Per
dimostrarvi che sarà dura tanto per voi quanto per me e per il Signor Bass
anche io e lui seguiremo alla lettera queste regole, con la differenza che, al
fine di dare il buon esempio, per noi non cambieranno dopo la Settimana della
moda”
Blair guardò Chuck, che era sconcertato, e gli sorrise.
“La riunione è finita, potete tornare a lavoro”
Blair raccolse le sue cose e uscì dalla stanza, mentre sorpassava
Chuck gli disse:
“Oh, e Chuck, per noi il lavoro in questo periodo comincerà mezz’ora
prima e finirà mezz’ora dopo. Sarà un piacere lavorare con te”
1 a 0 per la
regina, chi ha detto che la moda non reca dolore non è mai stato calpestato
dalle Manolo di Blair Waldorf.
Saaalve gente :D Innanizitutto sono felicissima che la mia idea sia stata accolta con entusiasmo, grazie ai lettori silenziosi e a colore che recensicscono, soprattutto ♥ Grazie mille e spero di non deludervi con questo secondo capitolo >.<
Baci,
Fede ♥