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Autore: xemilyloverdose    30/05/2013    0 recensioni
Lily e Louis, migliori amici da una vita. Louis, profondamente innamorato di lei. Lily, profondamente innamorata di Harry. Ma quando Harry mostrerà un'altra faccia di sè, toccherà a Louis riprendersi la sua Lily.
"“Lou, tutto a posto? Non ti piace Harry?” ridicolo come avesse potuto pensarlo. D'altronde non conoscevo Harry, non poteva non piacermi da subito. Non sapeva cosa c'era dietro. Era meglio fingere, come avevo fatto con Jeff, Quentin, Damian e Stefan, i suoi precedenti fidanzati.
“Altrochè, sono felicissimo! Che bella notizia!” le strinsi le sue mani affusolate, chiudendole nelle mie. Capii che avevo recitato molto bene, perchè le ricomparve il sorriso. Era innamorata. Ma non di me."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1; Another One

Era il ventisette settembre quando la persi per sempre. Non avrei mai creduto di doverle dire addio, ed effettivamente non l'ho fatto come avrei creduto. Possiamo dire che niente è andato come credevo, ma d'altronde è così che i poeti da 4 soldi dicono della vita; che è totalmente imprevedibile e fuori dal tuo controllo.

Io e Lily ci eravamo conosciuti quando entrambi eravamo alti neanche un metro, ed entrambi avevamo solo 4 anni. La mia Lily era più bella che mai; una specie di puffo dai riccioli rossi, che con il tempo si erano lievemente lisciati. Ricordavo ogni istante, forse perchè il mio cervello aveva catturato ogni particolare della scena con tale precisione che mi sembrava accaduto il giorno prima.

 

Avevo finito la merenda, perchè come al solito Luke, il bulletto della classe, me l'aveva rubata. Ero piangente sul bordo dell'aiuola fiorita del cortile della scuola, quando mi si avvicinò una massa di capelli ricci e rossi, che nascondevano due occhi azzurri; un azzurro che non avevo mai visto, qualcosa di meraviglioso e indescrivibile, brillava quasi di luce propria, e sembrava scavarmi dentro l'anima. Allora mi sembrava tutto confuso, e non riuscivo ad identificare la sensazione che si era appropriata di me; ma avevo solo 4 anni. Non ero ancora in grado di capire l'amore.

Aveva un sorriso splendente e mi osservava, con il suo grande pezzo di pizza in mano. Me lo porse, sorridente. “Dividila, così facciamo a metà.” la guardai sconcertato; nessuno si era mai preoccupato di difendermi, quando venivo preso di mira. Lei mi guardava con occhi talmente speranzosi, che mi asciugai le lacrime con la manica della felpa, e spezzai il pezzo di pizza. Le passai la metà più grande, e di risposta lei mi sorrise ulteriormente e si sedette accanto a me, guardandomi pensierosa. “Mi dispiace che Luke ti tratti così, sai? Ieri mi ha portato un fiore, ma non l'ho preso. Perchè ti tratta male, e io non vorrò sposarmi da grande con una persona cattiva. Non pensi anche tu così? Comunque io sono Lily, e tu?” la osservai meglio, titubante.
“Io mi chiamo Louis.” lei si illuminò.

Hai un bellissimo nome!” rise lei, battendo le manine paffute. “Sai, hai lo stesso nome di mio papà. Però se n'è andato, mamma mi ha detto che è andato a fare un viaggio in cielo, vedi?” mi tracciò una linea verso le nuvole con il suo indice. La seguii, quasi incantato.

Io so che è felice, ma ogni tanto mi manca...mi manca tanto...spero di mancargli anche io.” la guardai di nuovo, stavolta serio.

Sono sicuro che manchi anche a lui...una come te non si può dimenticare all'improvviso, no?” lei mi abbracciò, facendomi diventare tutto rosso. Poi sentimmo una voce femminile chiamare il suo nome.

Lily, tesoro, andiamo!” vidi una donna che le assomigliava vicino al cancello della scuola, di fianco alla maestra.

E' arrivata la mamma, io vado Louis! A domani!” Mi scoccò un bacio sulla guancia e se ne andò saltellando, lasciandomi da solo, con il pezzo di pizza in mano, e un sorrisone che andava da orecchio a orecchio.

 

Eravamo diventati migliori amici, da allora, ed ero legato a lei come se fosse stata mia sorella. Iniziato il liceo, mi ero accorto di amarla veramente. Era stata la mia prima cotta, e per quanto mia madre si ostinasse ad affermare che sarebbe passato tutto, erano 5 anni che la amavo come la prima volta. Avevo affrontato tutti i suoi amore, con un dolore tremendo dentro ma il sorriso sempre in faccia, come una maschera. Avevo affrontato tutte le sue relative rotture, con finta delusione e tanta felicità dentro. Forse ero egoista. Mi ero fidanzato con qualche ragazza, cercando di dimenticarla, ma non ce l'avevo mai fatta. Ero stato l'unico che le portava le fragole e la mega confezione di panna montata e poi si metteva a mangiarle con lei davanti ad una commedia romantica quando era di malumore. Ero stato l'unico che le era stato accanto in ogni momento, insieme a suo fratello Liam, che era diventato il mio migliore amico. Inizialmente non capivo cosa volesse da me, dato che frequentavo sua sorella, ma tutto si era chiarito quando aveva tentato di baciarmi; Liam era gay ed era cotto di me. Ma fortunatamente, qualche anno prima aveva trovato Zayn, che io non adoravo, ma che lo rendeva davvero felice, ed eravamo rimasti in ottimi rapporti. Insomma, io amavo Lily, l'amavo, l'amavo e dovevo dirglielo. Dovevo farlo, non avrei mai potuto rimanere con il rimorso, non volevo vederla, fra anni, felicemente sposata con qualcuno che non ero io. Volevo renderla felice, volevo riempire le giornate vuote con me e volevo sentirla mia.

Osservai l'orologio; ero giusto in tempo ad andare a prendere la metro per andare a scuola, ed ero certo che l'avrei incontrata. In quell'istante presi la decisione più importante della mia vita; mi sarei dichiarato. In una fottuta metro, che puzza di sudore, kebab e borotalco, con la gente ammassata dentro le vetture, ma non mi interessava. Mi vestii velocemente, infilandomi una maglia bianca dallo scollo a V, dei jeans blu e le mie adorate Blazer nere, che amavo solo perchè le avevo comprate con lei. Mi pettinai e misi il mio solito Armani Code, che mi aveva regalato sempre lei. Avevo così tante cose che me la ricordavano, sarebbe stato impossibile dimenticarla anche se avessi voluto. Salutai velocemente mia madre e le mie sorelle, poi arrivai alla fermata della metro. Scesi le scale di corsa, finchè non arrivai ai binari. Lily non era ancora arrivata, quindi mi sedetti sulle sedie vuote e tirai fuori dalla mia tracolla, ormai distrutta dopo gli anni di uso, un tomo massiccio che era il mio libro di scienze naturali. Lo sfogliai distrattamente, ripassando gli ultimi argomenti fatti di cui non ricordavo nulla, fino a quando non la vidi. Uno scricciolo dai lunghi capelli rossi e mossi, che spesso piastrava, ma che io continuavo a preferire al naturale. Chiusi di scatto il libro e lo buttai nella tracolla, per poi cominciare a correre. Lei si guardava intorno smarrita, cercandomi. Corsi fino a perdere il fiato, e la abbracciai da dietro, facendola trasalire. Ridacchiai sotto i baffi e lei si girò, indignata.

“Ehi, non vale così, però!” fece un musetto arrabbiato, che mi fece venire ancora più voglia di baciarla lì sul posto.

“Buongiorno anche a te, Morrison.” lei rise e in quel momento arrivò il treno. Ci fiondammo dentro, per riuscire a sederci. Mi accaparrai un posticino a due, e misi i miei piedi sul sedile di fianco al mio. Lily arrivò poco dopo, e mi guardò delusa.

“Louis, ora spostati, dai!” la gente iniziava a salire sulla vettura, e io e Lily ridevamo come due pazzi, mentre lei cercava di levare i miei piedi dal sedile.

“Lou ti ho detto si farmi sed....” la metro partì all'improvviso e Lily cascò all'indietro. Mi sganasciai come un pazzo, aiutandola a rialzarsi e facendola sedere di fianco a me, mentre anche lei rideva, con le lacrime agli occhi. Passata l'euforia, mi decisi a parlarle.

“Lily, ti devo dire una cosa.” lei mi guardò, improvvisamente più seria.

“Anche io ti devo dire una cosa importantissima, sai?” sorrisi. E se fosse stata la stessa cosa che pensavo io? Sarebbe stato tutto ancora più magico.

“Inizia tu, allora.” la guardai, entusiasta. Lei si risitemò di fianco a me, per guardarmi meglio, prese fiato, e disse:

“E' da qualche mese che frequento un ragazzo...e ieri sono andata a casa sua, e mi ha chiesto di mettermi con lui...si chiama Harry. Non trovi sia fantastico?” battè le mani, entusiasta, come quel giorno all'asilo. Mi sentii crollare il mondo addosso, un po' come Atlante, che perde l'equilibrio e fa un passo falso, e BUM, sente il peso del mondo intero sulle sue spalle. Dovetti fare un'espressione strana, perchè Lily perse il sorriso che aveva fino a poco prima.

“Lou, tutto a posto? Non ti piace Harry?” ridicolo come avesse potuto pensarlo. D'altronde non conoscevo Harry, non poteva non piacermi da subito. Non sapeva cosa c'era dietro. Era meglio fingere, come avevo fatto con Jeff, Quentin, Damian e Stefan, i suoi precedenti fidanzati.

“Altrochè, sono felicissimo! Che bella notizia!” le strinsi le sue mani affusolate, chiudendole nelle mie. Capii che avevo recitato molto bene, perchè le ricomparve il sorriso. Era innamorata. Ma non di me.

 

Uscii dalla classe di Francese con la voglia di morire. Come al solito eravamo pieni zeppi di compiti, e meno male che sarei riuscito a farli in compagnia di Lily, e magari avrei anche dimenticato l'affare del suo fidanzato, quel...Harry, ecco come si chiamava. Lily camminava a passo sostenuto dietro di me, intenta a messaggiare al telefono. Con lui, ci scommettevo.

“Lily, ascolta, oggi pomeriggio vieni a studiare da me? Ho le patatine e il gelato!” le sorrisi, e lei lo fece di rimando, per poi riabbuiarsi.
“LouLou, mi dispiace così tanto dire di no...cavolo, oggi devo uscire con Harry! Facciamo domani, va bene? Dovrebbe anche essere arrivato!” si guardò attorno, mettendosi sulle punte dei piedi per vedere se dal cancello c'era qualcuno. E allora lo vidi; capelli ricci che sistemava con un movimento fluido e dannatamente provocante, occhi verde smeraldo, fisico asciutto e perfetto, auto nera lucida a cui era appoggiato. Non ero affatto sorpreso che lui avesse scelto Lily, e non ero sorpreso che Lily avesse scelto lui. Nemmeno io mi sarei scelto.

Lily cominciò a correre come una papera verso di lui, e la vidi saltargli addosso, sorprendendolo. Un cuore fa rumore quando si spezza? Perchè allora tutti gli studenti che erano fuori in cortile ignorarono il mio, quando le labbra del riccio sfiorarono delicatamente quelle di Lily, della mia Lily, per poi darle un bacio appassionato. Per masochismo, mi avvicinai. Lily si staccò e mi presentò, con il suo solito fare dolce e ingenuo.

“Harry, lui è Louis, il mio migliore amico.” lui sorrise, sincero, in maniera gentile e affabile, e mi sentii ancora più una merda.

“Piacere tutto mio, Lily mi ha parlato tanto di te!” gli strinsi la mano.

“Non credere a ciò che ha detto. Sa essere molto cattiva, a volte.” ridacchiai, suonando molto falso, ma loro sembrarono non notarlo, perchè risero a loro volta.

“Adesso Louis esagera, io sono tenera e dolce!”

“Come un grizzly appena sveglio.” sbuffai, alzando gli occhi al cielo. Harry rise nuovamente.

“Tesoro, nonostante Louis sia simpaticissimo, è meglio andare!” Lily guardò l'orologio e sbiancò.

“Hai ragione, o troveremo traffico. Ciao LouLou!” mi diede un bacio sulla guancia, e si allontanò, lasciandomi solo.

 

“Mamma, sono a casa!” urlai, sbattendo lo zaino nell'angolo del corridoio. Ero di pessimo umore, e continuavo a pensare al bacio tra Harry e Lily. Non feci in tempo a realizzare il fatto che Daisy mi fosse saltata addosso, stringendomi e stritolandomi, che Phoebe arrivò e si prese la mia gamba scambiandola per un suo palo personale.

“Cos'è questo eccesso di zuccheri? Avete mangiato i marshmellow?” mi chiani per staccare delicatamente Phoebe, e feci appoggiare i piedini a terra a Daisy.

“I marshmellow no, ma stiamo facendo una torta!” Phoebe sorrise, speranzosa che la andassi a vedere. Sbuffai e le seguii.

“Vediamo questa dannata torta.” Daisy iniziò a correre, seguita a ruota da Phoebe. In cucina c'era mamma, intenta a mescolare della crema, Lottie che frullava dei biscotti, e Fizzy che spolverava qualcosa con lo zucchero. Mia madre mi notò, e sorrise.

“Ehi, Louis! Com 'è andata oggi a scuola?”

“Poteva andare meglio, ma grazie per l'interessamento.” mi tirai il ciuffo, il che mi ricordò Harry e tolsi la mano di scatto.

Lottie mi si avvicinò, con fare circospetto, e mi fece abbassare al suo livello, per sussurrarmi qualcosa nell'orecchio.

“Allora, com'è andata con Lily?” già, dimenticavo di aver detto tutto dei miei progetti a mia sorella.

“Non è andata, Lottie. Si è fidanzata.” sentii la mia maschera sorridente crollare, e sapevo che sarei scoppiato a piangere da un momento all'altro.

“Mamma, io vado su.” corsi su per le scale, e mi buttai sul letto. Non piangevo quasi mai, ma ero un ragazzo emotivo su queste cose. Mi sentivo tanto una femminuccia in quel momento, eppure non riuscivo a fermare le lacrime. Semplicemente non potevo, neanche se ne fossi stato capace.

 

Lily's pov

Le nostre lingue si cercavano disperatamente, mentre lui giocherellava con i miei capelli rossi e io tiravo i suoi riccioli, facendolo ridere contro le mie labbra. Era tutto perfetto in quel momento, eppure c'era qualcosa che mi turbava. Stamattina Louis era totalmente normale, e voleva dirmi qualcosa di visibilmente importante. Si era spento quando gli avevo detto di Harry, e se ne era uscito con qualcosa di estremamente stupido ed insensato come voler studiare insieme per un compito di storia, quando era mille volte più bravo di me in quella materia. Quando poi avevo rifiutato il suo invito per andare a “studiare” da lui, non ne aveva voluto sapere di tornare il Louis normale. Aveva messo la sua solita maschera, aveva sorriso e scherzato, Harry lo aveva trovato molto simpatico, ma a me non la dava a bere. Louis aveva qualcosa. E avrei scoperto cosa. Ma perchè continuavo a pensare a lui mentre baciavo Harry? Non era da persona normale. Cercai di aggrapparmi ad Harry per smettere di pensare a lui, stringendogli la maglietta e affondando ancora di più la mani nei suoi ricci, ma lui equivocò i miei segnali. Mugolò e mi fece stendere, per baciarmi sul collo. Ma perchè, perchè, perchè continuavo a pensare a Louis?



Ciao a tutte!
Eccomi qua con una nuova storia, dato che Petrichor non mi bastava :c ma per tutte le "petrichorer" (?) tranquille, non dovete temere nulla poichè questa sarà una mini long (o almeno, così è il mio progetto, ma se dovessero esserci recensioni molto positive, potrebbe anche trasformarsi in una long...fatemi sapere) anche perchè ho già quasi finito di delineare la trama, ma sono ancora indecisa sul finale D: vabbè, ci penseremo più avanti. Comunque, su questo capitolo non ho molto da dire; il banner come sempre fa schifu perchè l'ho fatto io, ma passando alla storia; troviamo il classico triangolo; lui ama lei, lei ama un altro. Ma tranquilli, non ho intenzione di fare qualcosa di banale e scontato (Lily scopre che Louis è l'amore della sua vita, molla Harry e fanculo mondo), ASSOLUTAMENTE NO!
Ho accennato anche ai miei Ziam, che ficco in ogni fan fiction AHAHAHAHHAHAHAH nei prossimi capitoli li vedrete, e saranno qualcosa di estremamente fluff ksjhfksjd non vedo l'ora! Poi ci sarà anche il nostro amato Niall, penso in una veste inedita, ma sono ancora indecisa! Lo scoprirete solo vivendo, anzi, leggendo c:
Io trovo Louis qualcosa di dolcissimo, omg sono follemente innamorata di lui. Vabbè, comunque se vi va di lasciarmi una minuscola recensione, anche per dirmi di fuggire e nascondermi, ci sto!
ps: Ho scritto questo capitolo ascoltando 'sad' e 'beautiful goodbye' dei maroon 5. ho deciso che scriverò sempre le canzoni che ascolto scrivendo, perchè secondo me se le si ascolta durante la lettura, si interpreta meglio (?)
Mi dileguo!
Becky

  
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