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Autore: Justice Gundam    15/12/2007    6 recensioni
Prima di Taichi, Yamato, Sora... c'erano altri cinque ragazzi prescelti, chiamati per sconfiggere le forze del male e riportare la pace a DigiWorld. Ma chi erano questi ragazzi? E quali vicende hanno vissuto? Finalmente, questi interrogativi avranno una risposta! Prequel di 'Digimon Adventure' e delle mie storie 'Adventure 02 Reload', 'Lord of Digital Rings', 'Invasion'... e le altre che arriveranno in seguito!
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Digimon Zero-18

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

L'attesa è, ancora una volta, finita, colleghi fan di Digimon! Ancora una volta, il prequel della mia saga è tornato per, sperabilmente, farvi passare un pò di tempo in allegria tra un impegno e l'altro! E parlo io, che di impegni ne so qualcosa... diavolo, se non si fossero ammalati tanti prof, ora avrei dato tutti i miei esami del trimestre, e invece uno è stato rimandato al 18 della prossima settimana! E va bene, stringiamo i denti...

L'ultima volta abbiamo lasciato i nostri... Sho, SnowAgumon e i loro compagni... in una posizione piuttosto brutta... derubati di tre dei loro Digivice dalla banda di Ogremon, e mezzi addormentati da uno dei suoi scagnozzi! Watchmon ha davvero deciso di non lasciare loro alcuna chance... ma l'intervento inaspettato di un paio di vecchi amici potrà risollevare un pò la situazione? Ci stiamo avviando verso un momento critico, e ben presto Sho e compagni dovranno vedersela con uno dei più forti scagnozzi di Watchmon... il terribile MetalPhantomon, il misterioso e spietato guardiano delle Fortran Heights!

Come sempre, prima di lasciarvi alla storia, rispondo ai vostri commenti...

 

KillKenny: Davvero? Non me ne ero nemmeno accorto, e ho letto tutto il libro e vista tutta la trilogia cinematografica! Bah, che posso dire... ho subito un'inconscia influenza da parte della saga di Tolkien! Grazie del voto!

TopoMouse: Molti nodi stanno per venire al pettine, riguardo a Felipe... del resto, in ogni saga di Digimon è obbligatorio il personaggio solitario e arrabbiato col mondo, non ti sembra? Va beh, tranne Savers, in cui Tohma è un attimo più aperto e socievole... La squadra di Ogremon darà un pò di problemi in questi capitoli, ma la vera sfida aspetta i Digiprescelti nelle Fortran Heights, dove se la vedranno con un avversario veramente crudele e inquietante!

Io Elfen Lied l'ho visto come anime, e so che il manga presenta moltissime differenze... tanto per dire, Lucy è un attimino più trattabile nella versione anime...

Talpina Pensierosa: Grazie mille! Vedrai che Felipe avrà il suo momento di gloria, tra qualche capitolo... e assisteremo ad una sua gradita evoluzione! Beh, che altro dire... spero che continuerai a seguirmi! Grazie!

SmartGirl: Sai, in effetti di recente sto accarezzando molto l'idea di scrivere una storia mia, originale, in un mondo e con dei personaggi di mia creazione... beh, sai che ti dico? Se mai la pubblicherò, ti farò un fischio, così sarai tra i primi a leggerla! Grazie ancora per i complimenti... e ti prometto che cercherò di fare faville nei prossimi capitoli! Una dura lotta attende i Digiprescelti... e con essa, dei combattimenti che non mancheranno di entusiasmarti, e un bel pò di studio dei personaggi!

 

E' tutto! Buona lettura!

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Capitolo 18 - Verso i monti del terrore

 

"Yaaaaaawn! Sssssenti, Witchmon, è proprio necesssssario fare tutto quessssto giro di perlusssstrazione? Io ssssono un Digimon a ssssangue freddo, e comincio ad avere ssssia freddo che ssssonno!" si lamentò Cobramon, dopo uno sbadiglio che mise in bella mostra le sue zanne velenifere uncinate, la sua lingua biforcuta, e il suo cappuccio. In quel momento, il fin troppo paziente Digimon dall'aspetto di serpente si trovava in una posizione decisamente inusuale... in effetti, vedere un enorme cobra avvinghiato come niente fosse sul manico di una scopa volante, cavalcata da una streghetta bionda vestita in nero e marrone con un cappello a larghe falde, non era una cosa di tutti i giorni. A meno che, ovviamente, non si trattasse del Mondo Digitale... dove erano in molti a conoscere gli stravaganti exploit della cosiddetta 'maga numero uno di DigiWorld' e del suo riluttante assistente!

"Oh, e smettila di fare il frignone, Cobramon!" lo rimbeccò Witchmon, seduta a gambe accavallate sul manico della scopa in modo da non occupare troppo posto e lasciarlo al suo amico rettile. La Digimon maga, sospesa a qualche decina di metri da terra, sopra le cime degli alberi più alti, sul suo fatato mezzo di trasporto, si stava guardando attentamente attorno, alla ricerca di qualcosa... "Mi servono erbe e bacche per i miei filtri, e tu lo sai bene che la belladonna possiede poteri magici solo se colta di notte! Quindi, cerca di lamentarti meno e metti in azione quella lingua... e scusa il bisticcio di parole!"

Cobramon non potè trattenere una risatina tra i denti. Dal momento che, come tutti i serpenti, era in grado di percepire le particelle nell'aria tramite la lingua, Witchmon si affidava a questa sua capacità per individuare le piante che le servivano... "Okay, okay, ho capito... va bene, ora ti trovo quessssta belladonna, ma tu in cambio mi eviti di fare da cavia per il tuo essssperimento, almeno per quessssta volta. Io faccio un favore a te, tu ne fai uno a me. Può essssere un accordo?"

Witchmon alzò gli occhi al cielo. Quando voleva, Cobramon era davvero abile ad incastrarla, e in quel momento non aveva una gran voglia di fare discussione. "Sigh... e va bene, Cobramon, per questa volta te la do vinta... ma cerca di fare presto, okay?" mormorò la strega, muovendo la mano davanti a sè come per dirgli di non sprecare tempo in sciocchezze.

Cobramon ghignò, soddisfatto della sua temporanea vittoria, e il suo corpo sinuoso si sollevò in aria, ergendosi maestosamente contro il cielo terso e colmo di stelle mentre la sua lingua captava ogni singolo odore presente nell'aria. Mentre il suo assistente proseguiva il suo lavoro di ricerca, la Digimon maga prese un bel respiro, godendosi la fragranza dell'aria della notte, e permettendosi per un attimo di far vagare il suo sguardo verso la volta celeste. Chissà perchè, in quel momento le veniva voglia di disperdere la sua attenzione su qualcosa che fino a quel momento non aveva neanche notato... dopotutto, un cielo così era la norma su DigiWorld, perchè le veniva in mente soltanto adesso di quanto fosse spettacolare? E perchè, poi, si permetteva di interrompere la sua appassionante ricerca per regalare qualche secondo del suo prezioso tempo ad una cosa così triviale?

In effetti, la dinamica Witchmon non era una che pensava tanto... era una Digimon che preferiva l'azione alla riflessione, e che andava dritta per la sua strada...

La verità era che, per una volta nella sua vita, Witchmon era in apprensione per qualcosa che non era la sua ricerca di pozioni magiche... la sua ansia, in quel momento, era rivolta invece a cinque inaspettati visitatori dal Mondo Reale e ai loro cinque compagni, a quel gruppetto di amici che aveva ospitato a casa sua quel pomeriggio, e a cui aveva dato delle utili indicazioni per il prosieguo del loro cammino... oltre, ovviamente, ad aver cercato di propinare loro la sua bevanda energetica dagli imprevedibili effetti...

Ma, seriamente, non poteva impedirsi di pensare a cosa andavano incontro quei ragazzi. Per quanto non avesse alcun rispetto nei confronti del mostruoso essere che teneva DigiWorld sotto scacco, c'era una cosa che Witchmon non avrebbe mai negato, di Watchmon: e cioè, il fatto che fosse potente, più potente di qualsiasi altro Digimon lei avesse conosciuto in vita sua! E come se la cosa non fosse già abbastanza preoccupante, il suo esercito era numeroso e ben organizzato... e diventava sempre più numeroso ad ogni giorno che passava, grazie a quei suoi maledettissimi Digi-Ghost! Witchmon non sapeva come Watchmon si procurasse quelle mostruosità, ma era certo che grazie a quelle, riusciva a controllare sempre più Digimon, in luoghi sempre più remoti di DigiWorld... si poteva tranquillamente dire che più nessuno era al sicuro! Witchmon si chiedeva cosa ci sarebbe voluto, a quei ragazzi, per sconfiggere un avversario così forte, spietato e determinato...

I suoi pensieri vennero interrotti quando dei lampi violenti, provenienti da un punto oltre il confine della foresta, attraversarono la volta celeste, sbiadendo per una frazione di secondo la vista delle stelle... e il rombo di un'esplosione percosse il paesaggio, rimbombando nel suo cervello e facendola sobbalzare come se fosse stata colpita da una scarica elettrica! Anche Cobramon si irrigidì, colto di sorpresa dal rumore... e la sua testa sinuosa scattò nella direzione da cui era provenuta l'esplosione, soltanto per permettere ad un altro scoppio di investire le sue orecchie, questa volta con molta più foga! Stringendo i denti e quasi mordendosi la lingua, il Digimon serpente minacciò di allentare la presa delle spire sul manico della scopa volante, e tra sè maledisse il fatto di sentirci così bene... Accidenti, non gli aveva detto Kevin, che nel Mondo Reale i serpenti erano sordi? Perchè non poteva essere un pò duro d'orecchi anche lui? Lo avrebbe aiutato a sopportare Witchmon in certe occasioni, e avrebbe impedito a certi rumori di farlo saltare in aria...

"Che... che diavolo..." mormorò Witchmon, scuotendo la testa per liberarsi da quel fastidioso riecheggiare che le bombardava il cervello. "Cosa sta succedendo là? C'è qualcuno che sta facendo baldoria?". Non appena ebbe terminato la frase, altri rumori, questa volta più lievi ma non meno bruschi e violenti, si levarono dallo stesso punto verso cui lei e Cobramon avevano rivolto la loro attenzione... e da esso, provennero dei rapidi, scattanti raggi di luce di vari colori, che accennavano alla confusione che ci doveva essere in quella zona...

"Un momento! Quella... non è la vecchia ssssstazione dei Trailmon?" chiese Cobramon, la cui memoria geografica gli aveva permesso di ricordare dove si trovava quella particolare località. "Quel possssto è in abbandono già da mesi, ormai... chi diamine ci ssssarà, adesssso, lì?"

Witchmon storse il naso appuntito. "Hm... non ne ho la più pallida idea, Cobramon... in quel posto ormai non ci va più nessuno, e non c'è nulla di interessante là, se non pensi che guardare i binari abbandonati e coperti di erba sia interessante..."

La Digimon si interruppe, e i suoi grandi occhi azzurri si spalancarono ancora di più quando si ricordò di un particolare molto importante... "Un... un momento, aspetta un momento! Ma certo, che stupida! Come ho fatto a non pensarci prima? Maledizione, questa sì che potrebbe essere una brutta notizia!" esclamò a squarciagola, sbattendosi un pugno sulla mano opposta per la frustrazione.

Cobramon la guardò, dubbioso. "Cosa vuoi dire, Witchmon? Cosa sssssta ssssuccedendo?"

"Non ti ricordi, Cobramon? Quella... è la stessa direzione verso cui sono andati Sho, SnowAgumon e gli altri!" rispose la Digimon con tono di estrema urgenza. "E non mi stupirebbe se si fossero fermati alla stazione abbandonata per riposare... sono convinta che gli scagnozzi di Watchmon li abbiano seguiti e attaccati proprio mentre si riposavano!"

Il gigantesco cobra sobbalzò, facendo ondeggiare leggermente la scopa volante sotto il suo peso. "Oh, no! Quessssto... quesssto vorrebbe dire che..." sibilò allarmato, intuendo istintivamente come la sua amica avrebbe terminato il ragionamento.

In perfetto accordo con le sue preoccupazioni, Cobramon vide Witchmon annuire lentamente, con grave solennità. "Purtroppo sì, Cobramon, voglio dire proprio questo! Temo che Ogremon e la sua banda li abbiano già individuati ed attaccati, e se così fosse si troverebbero davvero in grossi guai! Cobramon, cambio di programma! Dirigiamo sulla stazione abbandonata dei Trailmon e andiamo a dare una mano ai ragazzi! Tieniti stretto, che adesso si parte a razzo!"

Comprendendo al volo il messaggio, il cobra avvinghiò ancora più strette le sue spire attorno alla scopa di Witchmon... che, un attimo più tardi, scattò verso la stazione dei Trailmon con tutta la velocità di cui era capace, facendo sì che sia Cobramon che Witchmon ricevessero un poderoso colpo in piena faccia dal vento ululante mentre si allontanavano verso l'orizzonte...

"Non va niente bene, qualcosa è andato storto..." mormorò tra sè Witchmon. "Spero che non abbiano incontrato Ogremon, o peggio..."

 

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Il viaggetto della scopa volante di Witchmon non durò più di un paio di minuti... ma intanto, il caos si era già zittito, e la radura nella quale sorgeva la vecchia stazione dei Trailmon era ripiombata nel silenzio e nella quiete... se non fosse stato per il fatto che i numerosi pezzi di cemento e acciaio sparsi qua e là davano un'indicazione certa del fatto che si fosse appena svolta una battaglia in piena regola! Dagli squarci aperti sul pavimento si levava ancora un pò di fumo, e un sottile strato di polvere si era depositato un pò dappertutto, dando al paesaggio altrimenti tranquillo l'aria di un campo di battaglia. Ma quello che fece veramente preoccupare Witchmon fu il vedere, distesi disordinatamente sul terreno, i Digiprescelti e i loro partner, alcuni dei quali apparentemente privi di conoscenza!

"Witchmon! Sssssono loro!" esclamò Cobramon preoccupato, mentre la sua amica cominciava a far abbassare il suo inusuale mezzo di trasporto. "Non sssso cosa ssssia ssssuccesssso, ma non mi ssssembra che sssse la sssstiano passsssando molto bene..."

La giovane strega storse leggermente il naso davanti allo spettacolo dei Digiprescelti stesi a terra, e privi di forze. "Già... e purtroppo, a giudicare da come è combinata la stazione, non mi stupirei se quel bufalone di Ogremon avesse deciso di fare loro una visitina di scortesia..." ironizzò. "Lui e la sua banda devono averli colti di sorpresa, altrimenti non mi spiego come..."

"Asssspetta! Un momento, ssssento qualcosa!" la interruppe Cobramon, facendo saettare un paio di volte nell'aria la sua lingua biforcuta. "Scendi, che provo a capire di cosa ssssi tratta... e magari chiedo ai Digiprescelti cosa ssssta sssuccedendo qui!"

Witchmon annuì. "Ricevuto, Cobramon!" esclamò, poi iniziò ad abbassarsi lentamente verso il terreno, finalmente attirando l'attenzione di Sho e Felipe. I due ragazzi stavano assistendo i loro partner, SnowAgumon e Falcomon, che sembravano dormire della grossa, esattamente come gli altri tre Digiprescelti e Digimon accatastati all'ingresso della sala d'aspetto. Immediatamente, Sho sollevò lo sguardo... e riconobbe immediatamente le due figure a bordo della scopa volante!

"Huh? E quelli chi... Witchmon? Cobramon?" esclamò il ragazzino, senza nascondere la sua sorpresa. "Ragazzi, voi due che ci fate qui?"

"Non ci aspettavamo di rivedervi così presto..." proseguì Felipe, con un tono che cercava di esprimere distanza dai suoi interlocutori, ma allo stesso tempo senza riuscire a celare la sua preoccupazione per la situazione in cui si erano venuti a trovare...

"E' sssstato un puro caso, credetemi..." rispose prontamente Cobramon. "Io e Witchmon sssstavamo andando a fare uno dei ssssuoi ssssoliti giretti di mezznotte..." lanciò un'occhiata di sottecchi alla sua compagna, che fece la sua migliore faccia da innocentina. "E abbiamo vissssto che sssstava ssssuccedendo qualcosa qui, alla vecchia sssstazione dei Trailmon... cosa c'è, ragazzi, ssssembra che qui ssssia appena passssato un ciclone..."

Sho sospirò, facendo una carezza al suo partner ancora addormentato. "Sigh... purtroppo, la cosa non si distanzia troppo dalla verità..." cominciò a rispondere, le dita della mano libera strette attorno a quella Crest del Coraggio che portava al collo, che aveva permesso al suo Digimon di raggiungere il nuovo livello evolutivo, ma che adesso, senza il Digivice, era diventata completamente inutile... "Io e Felipe stavamo facendo il nostro turno di guardia... quando all'improvviso sono saltati fuori dei Digimon, guidati da quell'Ogremon di cui ci avete parlato voi... sono venuti qui e ci hanno soffiato ben tre Digivice da sotto il naso... compreso il mio, maledizione!"

Felipe, uno dei due che aveva ancora il suo Digivice, si portò una mano alla cintura per controllare che fosse tutto a posto... e tirò un sospiro di sollievo che non si era nemmeno reso conto di aver trattenuto quando sentì il congegno elettronico sotto i polpastrelli delle dita. Pensare che potesse sparirgli da sotto il naso da un momento all'altro era un'idea irrazionale e non certo degna di lui, questo se ne rendeva conto... ma quello che era successo lo aveva reso ancora più nervoso e guardingo di quanto già non fosse, e sentire il Digivice era un modo per mandare via l'apprensione.

"Cosa? Vi hanno portato via i...?" esclamò Wtchmon, mentre Cobramon spalancava gli occhi allarmato. Quando Witchmon fu scesa ad altezza sufficiente, il Digimon serpente si srotolò dal manico della scopa e scivolò sul terreno, per poi cominciare a guardarsi attorno in cerca di eventuali Digimon ostili. Assicuratosi che la situazione fosse sicura, il serpente gigante annuì, e fece uscire di nuovo la lingua, mentre Witchmon scendeva dalla sua scopa volante e lo guardava incuriosita.

"Cobramon?" chiese la Digimon maga, 'parcheggiando' il suo mezzo di trasporto fatato addosso ad una colonna che era rimasta intera dal combattimento di prima. "Che succede, hai sentito qualche odore strano?"

Il Digimon cobra sollevò la parte anteriore del suo corpo e aprì il cappuccio, tastando ancora per un istante l'aria per essere sicuro al cento per cento di ciò che aveva sentito... poi annuì seriamente. "Ssssì, Witchmon... qui in giro c'è ancora uno sssstrano odore di eucalipto... è debole, ma lo ssssento ancora molto bene... e quesssto mi fa penssssare che dietro quessssta confusione ci ssssia la banda di Ogremon, purtroppo... hai presente quelle voci che dicevano che nella ssssua banda c'era anche un Digimon capace di far addormentare la gente?" sibilò, avvicinandosi alla figura inerte di SnowAgumon.

Witchmon ci pensò un pò su... poi schioccò le dita, come a voler esprimere il suo rammarico per essersene ricordata solo ora! "Ah! Ma sì, certo, ora sì che me ne ricordo! L'ultima volta che avevo sentito parlare di lui, mi era stato detto che al suo branco di pagliacci da circo si era unito anche un Phascomon! Uno di quei Digimon che servivano il Signore dei Demoni Belphemon... ancora tutte quelle ere fa! Sono nel vero?"

Felipe strinse gli occhi, mentre cercava di far svegliare Falcomon. "Un giorno, mi dovrete spiegare chi è questo Belphemon..."

Ancora una volta, la testa di rettile di Cobramon si mosse su e giù, cupamente. "Ssssì, purtroppo... e quei Digimon, sssse ricordi bene, erano in grado di far addormentare i loro avverssssari... ssssoffiandogli in faccia un gassss ssssoporifero dall'odore di eucalipto! Hai capito dove voglio arrivare?"

"Fin troppo bene..." rispose, dirigendosi verso Yurika, Kunemon e i loro compagni, distesi a terra vicino alla sala d'aspetto dai vetri sfondati. "Ma quello che non mi spiego è... se quel fanatico di Watchmon voleva davvero eliminarvi, perchè i suoi scagnozzi si sono limitati a portarvi via i Digivice? Non capisco che senso abbia..."

"Nemmeno io..." fu la risposta di Sho. "So solo che hanno lanciato un attacco rapidissimo... ci siamo ritrovati circondati e assaliti da ogni parte prima che avessimo la possibilità di capire cosa stava succedendo... e hanno rubato il Digivice a me e alle ragazze. Non si sono neanche fermati per approfittare del nostro momento di debolezza... e non mi spiego cosa passi per la testa a Watchmon..."

Cobramon scosse il capo. "Parlando in sssssensssso figurato, ovviamente, vissssto che lui la testa non ce l'ha..."

"Bah. Watchmon è sempre stato un tipo arrogante. Probabilmente si sta divertendo a giocare al gatto col topo..." commentò Witchmon, non nascondendo il suo disprezzo verso il mostro dagli innumerevoli occhi. Subito dopo, in ogni caso, il tono lasciò posto ad una giustificata preoccupazione, e il suo sguardo si volse ai tre ragazzi e ai rispettivi Digimon che dormivano accanto a lei, sotto gli effetti del gas di Phascomon. "Ma in questo momento, il problema è un altro... e molto più urgente, potrei aggiungere! Senza i Digivice... nè tu, nè le tue amiche potrete più far digievolvere i vostri compagni!"

"Già..." intervenne Felipe, portandosi sulle spalle il dormiente Falcomon. Nonostante la situazione, il tono quasi rabbioso che il Digiprescelto spagnolo aveva mantenuto fin da quando aveva avuto quell'alterco con Sho non era scomparso dalla sua voce. "Se adesso quel verme e i suoi scagnozzi ci attaccassero, saremmo molto più vulnerabili... il che significa, che dobbiamo recuperarli il prima possibile!"

Sho sospirò rabbiosamente. Provava ancora una certa rabbia per come Felipe aveva trattato lui e i suoi compagni non più di poche ore prima... ma quello non era nè il luogo nè il momento per starci a pensare. E poi, il suo scopo era ricostruire un pò i ponti tra l'asociale biondino spagnolo e il resto del gruppo... "Il problema è che ormai Ogremon e i suoi leccapiedi saranno un pò lontanucci, non credi? Se solo non avessero messo a dormire le ragazze, Kevin, e i nostri Digimon, avremmo potuto inseguirli... huh? Snow... Agumon?" Un piccolo movimento, e un lieve mormorio, entrambi provenienti dal suo partner, attirarono la sua attenzione... e sia il ragazzino che Cobramon si voltarono verso il piccolo dinosauro, che cominciava a muovere la testa qua e là, per mandare via il sonno.

"Uuuuhn..." gemette SnowAgumon, mentre i suoi grandi occhi si aprivano con esitazione. Sulle prime, il mondo gli apparve come niente più che un confuso amalgama di colori acquarello che si fondevano l'uno nell'altro in una cupa cacofonia visiva senza contorni, e in bocca gli si diffuse lo sgradevole sapore di una dormita passata male... poi, quando sbattè le palpebre e tornò a vedere come prima, i volti di Sho e di Cobramon, quest'ultimo con tanto di cappuccio alzato, gli apparvero davanti, chiari come non mai. "Hmmm... S-Sho... Cobramon... che... che succede... qui? Stavo... stavo dormendo?"

Il ragazzino con gli occhialoni si avvicinò leggermente al suo compagno, tastandogli la fronte come per verificare se aveva la febbre. "SnowAgumon! Meno male, ti sei risvegliato... stai bene?" chiese, timoroso che il gas soporifero di Phascomon avesse sortito degli effetti collaterali. SnowAgumon si stropicciò un occhio con una zampa, e le sue fauci si spalancarono in uno sbadiglio che espulse una massa di aria gelida... poi, dopo aver mormorato qualcosa di incomprensibile, rispose, inclinando la testa da un lato.

"Hmmmm... Sho..." mormorò il piccolo dinosauro. "Io... sto bene... è solo che... cavolo, stavo facendo un sogno bellissimo... sognavo... di mangiare un pranzo di quattro portate..."

Cobramon alzò gli occhi al cielo. "Sssssì, direi che ssssta bene... sssse riesce a pensssssare a mangiare in un momento come quesssssto..."

Tra le braccia di Felipe, anche Falcomon stava iniziando a svegliarsi, e tava agitando una delle sue corte ali artigliate davanti al muso, stropicciandosi gli occhi. "Uuuugh... ragazzi, che dormita..." cinguettò. "Diavolo... stavamo combattendo contro Ogremon e i suoi uomini... e io stavo cercando di fermarli, quando quello stupido orsacchiotto ha iniziato a soffiare quel suo gas all'eucalipto... e poi non ricordo più nulla!"

"Purtroppo, quell'Ogremon e i suoi leccapiedi ci hanno fregato i Digivice..." ringhiò Felipe, addolcendo un pò il tono davanti al suo partner. "Se li sono presi, mentre eravamo tutti impegnati a combattere... e ne hanno portati via tre! Io sono riuscito a trattenere il mio, ma non si può dire altrettanto di un certo giapponesino di nostra conoscenza..."

A Sho non sfuggì il tono di velata ironia con cui Felipe aveva pronunciato l'ultima parte della frase, e il giapponese gettò al biondino spagnolo uno sguardo severo. "Hey, come facevo a sapere che un sopravvissuto ad un film di serie B sarebbe sbucato fuori dal pavimento e mi avrebbe rubato il Digivice? E comunque adesso non è il momento di punzecchiarci a vicenda... dobbiamo trovare una soluzione a questo problema!"

"Già, e a proposito..." disse SnowAgumon, ora sveglio del tutto, mentre si rimetteva in piedi. "Dove sono finiti Yurika, Kevin, Jolene e gli altri? Li ho persi di vista, in tutto quel trambusto..."

Usando la punta della coda, Cobramon indicò in direzione della sala d'aspetto semidistrutta, dove Witchmon era inginocchiata vicino agli altri Digiprescelti. Anche loro, in quel momento, si stavano svegliando dal breve sonno indotto dal gas di Phascomon, e stavano lentamente aprendo gli occhi e rimettendo in attività i muscoli indolenziti.

La giovane maga alzò una mano. "Qui. Sono tutti qui e stanno bene, almeno così sembra... anche se immagino che non gli avrà fatto piacere dormire così, sul cemento..." ironizzò, vedendo che i profondi occhi blu scuro di Yurika si stavano aprendo, annebbiati dal sonno.

La ragazzina si portò una mano davanti al viso, quasi volesse schermarsi dalla luce del sole... ma, quasi subito, si accorse che era notte inoltrata e strinse i denti per il disappunto. "Uuuuugh... cavolo... Witchmon, sei tu? Non credevo di... rivederti così... ma che... cavolo è successo... dove sono Kunemon e..." si interruppe bruscamente quando sentì qualcosa muoversi sotto il palmo della sua mano sinistra, che era appoggiata sul pavimento... e vide la Digimon maga che, con lo sguardo, indicava proprio quella direzione. Dopo aver permesso al proprio cervello di recuperare abbastanza lucidità, Yurika si mise a sedere, aiutata in questo anche da Witchmon... e si accorse della piccola massa gialla e nera, dotata di lunghe antenne e di inconfondibili mandibole a becco, che si agitava sotto la sua mano, bofonchiando qualcosa di incomprensibile con una voce che ricordava, per acutezza ma non certo per melodiosità, quella di un usignolo...

"K-Kunemon-chan?" esclamò Yurika, sveglia tutt'a un tratto... e, con uno scatto, tolse la mano dal corpo del suo Digimon, che spalancò le mascelle e riprese fiato. In quel momento, le sue antenne, rimaste ripiegate sotto la mano di Yurika, si sollevarono di nuovo... solo che questa volta, anzichè essere belle dritte e fieramente sollevate in aria, erano tutte spiegazzate su loro stesse, quasi qualcuno avesse cercato di annodarle o di avvolgerle attorno ai rebbi di una forchetta!

"Uuuugh... ciao, Yurika, ben svegliata..." bofonchiò il Digimon bruco, la voce ancora impastata dal sonno. "Scusa se mi lamento proprio ora che mi sono appena svegliato, ma la prossima volta non è che potresti guardare dove appoggi le mani, quando ti addormenti? Guarda le mie povere antenne come sono ridotte!" Per dimostrare quello che voleva dire, il simpatico bruco agitò quei lunghi organi sensoriali di cui andava tanto fiero, mostrando come il 'gentile' tocco della ragazzina addormentata li avesse ridotti...

In un'altra occasione, Yurika avrebbe forse fatto un gentile commento riguardo il fatto che Kunemon fosse carino anche con le antenne in quello stato... ma al momento, il suo cervello stava ancora cercando di recuperare abbastanza contatto con la realtà da permetterle di pensare razionalmente! Perciò, si limitò a fare un grosso sbadiglio, mettendosi la mano davanti alla bocca ma senza riuscire ad evitarsi una certa indelicatezza, e a rispondere la prima cosa coerente che le veniva in mente da dire. "Yaaaaaawn! Hmmm... ciao, Kunemon, e scusa per le antenne..." mormorò, cercando di mettersi seduta. "Ma che diamine è successo qui? Mi ricordo che stavamo combattendo contro quei Digimon che ci hanno..."

"Owwww... cavolo, ho bisogno di una grossa aspirina... che mal di testa!" si lamentò improvvisamente la vocina di Kevin, facendo voltare di scatto Yurika e Kunemon. Al loro fianco, il piccolo Digiprescelto di colore, Jolene e i rispettivi Digimon si stavano rialzando a loro volta, sfregandosi le tempie. "Hey, ragazze, ma cosa succede? Non stavamo combattendo contro quei mostriciattoli che..."

Bearmon si alzò in piedi, anche lui ancora un pò assonnato, mentre Yurika e Kunemon andavano a sincerarsi che Kevin stesse bene. "Ohio... sì... sì, Kevin, più o meno era lì che eravamo rimasti... ma poi quel Phascomon ci ha soffiato contro quella strana roba, e noi siamo caduti a terra come pere mature... a proposito, Kevin, ce l'hai ancora il tuo Digivice... vero?"

Il ragazzino di colore, un pò perplesso dalla domanda, tastò con la mano la cintola dei suoi pantaloni... e tirò un sospiro di sollievo quando vide che il piccolo congegno elettronico era ancora lì, ed era completamente usabile. "Sì... il mio Digivice c'è ancora... Jolene, Yurika... ragazzi, da voi come..." iniziò a dire, ma si interruppe con disappunto quando si girò verso Jolene e vide l'espressione di orrore che si era dipinta sul volto della ragazzina inglese!

"Il... il mio Digivice... Il mio Digivice non c'è più!" esclamò, quasi in panico, dopo essersi schiarita la testa quel tanto che bastava e aver cercato sulla propria persona. "Quei mostriciattoli... mi hanno rubato il Digivice!"

"Anche... anche a me, maledizione!" imprecò Yurika. "Hanno approfittato mentre eravamo addormentate, e ce li hanno presi, quei piccoli... Accidenti, questo sì che è un problema! E adesso, dove li andiamo a ripescare?"

Al fianco di Jolene, BlackGatomon recuperò il pieno possesso delle sue facoltà mentali... e strinse i denti per il disappunto. Per lei, il fatto che la sua partner non avesse più il Digivice rappresentava un problema più relativo, visto che lei era già a livello Champion per sua natura... ma senza di esso, si poteva scordare la forma Ultimate, anche una volta che Jolene avesse fatto brillare la sua Crest! E il fatto di dover rinunciare ad avere più potere le dava non poco fastidio...

"Purtroppo, anche a me e a SnowAgumon manca il Digivice... ce lo ha preso un Digimon chiamato Bakemon durante la lotta..." mormorò Sho, avvicinandosi a Yurika, accompagnato da SnowAgumon e Cobramon, e aiutando la sua amica a tirarsi su. Si diresse poi da Kevin e da Jolene, e fece la stessa cosa. "Invece a Felipe non sono riusciti a prenderlo... il che significa che finchè non li avremo recuperati, Kevin-chan, tu, Felipe-kun e BlackGatomon sarete praticamente l'unica nostra linea difensiva contro gli scagnozzi di Watchmon!"

Kunemon storse il naso... se ne avesse avuto uno! "Dovremmo affidarci a quel... presuntuoso biondino d'un pallone gonfiato? Ugh, questa è una delle notizie peggiori che io abbia mai sentito!" brontolò il piccolo bruco elettrico, ignorando lo sguardo di avvertimento (ma, sotto sotto, anche di intesa...) che Yurika gli stava rivolgendo. Il ragazzino spagnolo fece finta di non sentire, e l'espressione sul suo volto non cambiò di una virgola. Del resto, era abituato a non fare più caso ai commenti delle persone...

Tuttavia, qualcuno si sentì messo da parte... e Witchmon, con il carattere testardo e deciso che si ritrovava, non aveva nessuna intenzione di starsene a guardare! Così, dopo aver brevemente raccolto i pensieri, la Digimon maga corrugò la fronte e pestò un piede a terra, attirando l'attenzione di tutti con quel gesto teatrale, e con il rumore che per una frazione di secondo riecheggiò tutt'attorno! Diverse paia di occhi stupiti, che avevano per un istante dimenticato la frenesia del momento, si volsero verso di lei... con l'unica eccezione di Cobramon, che alzò gli occhi al cielo mormorando qualcosa che suonava come un 'Oh, ssssanto cielo, ecco che ci ssssi mette lei...'.

"Hey, hey, hey, bambini prescelti! Aspettate un momento, Sho Kusanagi, Yurika Kagura, e tutto il resto dell'allegra brigata!" esclamò, puntando l'indice ora contro l'uno ora contro l'altro. Sbalorditi, i prescelti non dissero una parola e continuarono a guardarla chiedendosi cosa avesse in mente. "Come sarebbe a dire, la vostra unica linea difensiva? E io e Cobramon non contiamo? Non ci siamo fatti il viaggetto fin qui soltanto per augurarvi buona fortuna, e non fare niente per aiutarvi!"

Ecco. Come volevasi dimostrare. Il sospetto di Cobramon si era rivelato fondato, e il Digimon serpente emise un altro, quasi addolorato, sospiro di rassegnazione. "Ti pareva... lo ssssapevo che alla fine, in un modo o nell'altro, noi ssssaremmo rimassssti coinvolti..." bisbigliò tra sè, stando bene attento a tenere la voce troppo bassa perchè Witchmon potesse sentirlo. "Accidenti a lei e al ssssuo vizio di farsssssi ssssempre gli affari degli altri... e tuttavia, non possssso dire di non esssssere d'accordo con lei... sssse possssiamo fare qualcosa anche noi, tanto vale tentare..."

"Noi conosciamo Ogremon e la sua banda di ciarlatani meglio di qualunque altro Digimon nei paraggi! Con l'eccezione di Leomon, si intende..." proseguì Witchmon, imperterrita. "Ci abbiamo anche combattuto, una volta! Quindi, sono sicura che potremmo esservi utili, in mancanza dei vostri Digivice! E... no, non accetterò un 'no' come risposta! Voi adesso ci fate entrare nella vostra squadra, e questa è la decisione finale!"

Impietriti... quasi sconvolti... da quella dichiarazione fatta così, a muso duro e senza esitazione, i Digiprescelti si ritrovarono senza parole, con le bocche spalancate e gli occhi sgranati come pesci fuor d'acqua! Persino Felipe e BlackGatomon avevano abbandonato la loro usuale aria seria, e guardavano senza fiato la giovane strega e il suo compagno rettile, con soltanto il frinire dei grilli e delle cicale ad accompagnare la scena. Poi, con un pochino di esitazione, Bearmon alzò una zampina e ridacchiò nervosamente. "Ehm... heheheheee... la... la vostra offerta... è senz'altro molto gradita, Witchmon... Cobramon... ma c'è un piccolo problema che ci terrei a fare presente..." mormorò l'orsacchiotto, aggiustandosi il berrettino con la mano libera.

Witchmon guardò il Digimon di Kevin con un sorrisetto sardonico dipinto sulle labbra. "Un... problema, tu dici? E di cosa si tratterebbe, esattamente?" gli chiese, con tutta l'aria di avere la risposta pronta ad ogni domanda.

Dopo essersi grattato la testa, leggermente imbarazzato davanti alla sicurezza della Digimon maga, Bearmon si accinse a fare la sua richiesta. "Ecco... quello che volevo dire è che... beh, siamo contenti che vogliate darci una mano, ma per farlo... beh, non per essere impertinente, ma avremmo bisogno di sapere come ritrovare Ogremon e la sua banda! E sinceramente noi... beh, non sappiamo come fare a rintracciarli, almeno per il momento... voi, avete qualche idea di dove..."

Il ghigno di Witchmon, nonostante l'ovvio problema che Bearmon aveva esposto, si allargò. "Hahaaaa! E qui entra in gioco la mia soluzione! Cobramon, se vuoi esporre tu quello che volevo dire... prego, sei autorizzato!"

Il serpente gigante sghignazzò tra sè, una risatina che pareva voler dire 'lo avevo detto io...'.

"Ssssì, certo, come no..." replicò il rettile, in tono più divertito che davvero irritato. "In un modo o nell'altro, ssssono ssssempre io a fare da cavia... bah, inutile recriminare, tanto lo sssso che alla fine va ssssempre così! Allora, ragazzi, sssstatemi bene a ssssentire..."

"Parla pure, Cobramon. Ti ascoltiamo." disse Sho, sinceramente incuriosito, mentre si chinava verso il serpente buono. Anche se era una coppia sgangherata come Witchmon e Cobramon a proporre una possibile soluzione, tentare con il loro metodo era sicuramente preferibile al restare senza Digivice al momento di affrontare Watchmon...

Cobramon si schiarì la gola. "Eh-hm... allora, sssstavo dicendo... che forsssse, io potrei aiutarvi a sssseguire la sssstrada che quelle canaglie hanno percorsssso! Forsssse non lo sssssapete, ma noi sssserpenti abbiamo un ottimo ssssensssso dell'olfatto... e credetemi, per uno come non è difficile sssseguire la pissssta di un puzzolente Ogremon con l'alito di fogna!" spiegò, facendo saettare la sua lingua biforcuta fuori dalle labbra per dare una dimostrazione pratica di quanto voleva dire.

"E poi, una volta che l'avremo trovato..." continuò Witchmon, schioccando le dita di una mano e facendo apparire una fiammella sulla punta dell'indice. "Noi vi aiuteremo ad affrontarlo, e a riprendere i vostri Digivice! Vedrete, con noi al vostro fianco, sarà come non averli mai persi! Ogremon e i suoi leccapiedi stanno per ricevere una lezione colossale dalla più grande maga di questa zona di DigiWorld! Hoooohohohohohohoooo!"

La Digimon vestita di nero concluse la sua affermazione mettendosi la mano davanti alla bocca, e scoppiando in un'altra delle sue fragorose, acute, stordenti risate di trionfo, talmente acuta che Cobramon strinse i denti e si chiese, per l'ennesima volta, perchè non poteva essere sordo come i serpenti del Mondo Reale! Anche i Digiprescelti e i loro compagni rimasero immobili, al loro posto, con espressioni di estrema sorpresa dipinte sui volti, e con le facce di gente che avrebbe voluto, più di ogni altra cosa, un paio di tappi per le orecchie! Tuttavia, dovevano ammettere, l'offerta di Witchmon e Cobramon era allettante... la domanda era, una volta che fossero giunti faccia a faccia con Ogremon e la sua banda, quei due sarebbero stati in grado di combattere? Fino a quel momento, non avevo dato gran prova di sè come guerrieri... e fu appunto Yurika a dare voce a questo dubbio.

"Ehm... heheheheee..." ridacchiò la bambina dai capelli cobalto non appena la risata chioccia di Witchmon si fu smorzata al punto da rendere possibile una conversazione non urlata. "Witchmon... noi apprezziamo molto il gesto, dico sul serio, ma c'è una cosa che ci lascia un pò perplessi..."

"Ovvero, siete sicuri di poter combattere contro Ogremon e i suoi uomini?" fu Kunemon a concludere la domanda della sua partner umana. "Voglio dire, non sono esattamente degli zuccherini... ve lo diciamo per esperienza diretta! E poi... voi non ci avete neanche detto come è andato, il vostro primo incontro con Ogremon!"

Senza troppo preoccuparsi di questo, Witchmon sghignazzò e andò alla colonna alla quale era appoggiata la sua scopa volante, recuperando il suo mezzo fatato con un gesto di assoluta nonchalance. "Huhuhuhuhuu... di questo non dovrete preoccuparvi, ragazzi, non vi abbiamo certo svelato tutto di noi! E per quanto riguarda il nostro primo incontro con quel salame verde... ehm... beh, diciamo che è stato così tanto tempo fa, che praticamente non fa testo!"

"In altre parole, siete stati battuti..." sentenziò BlackGatomon, con lapidario cinismo, facendo alzare gli occhi al cielo a Cobramon, e stringere i denti alla giovane strega. Come volevasi dimostrare. Colto nel segno. Colpito e affondato.

Tuttavia, anche davanti a quella poco gradevole verità, Witchmon mantenne la sua espressione sicura e tranquilla, anche se adesso in essa si vedeva un'ombra di nervosismo! "Ugh... beh... adesso non userei questa parola... battuti... insomma, non è un pò forte?" protestò, mentre raccoglieva la sua scopa e la faceva volteggiare come un bastone da combattimento. "Quel buffone non ha visto tutto quello di cui siamo capaci, quella volta... e da allora, abbiamo imparato un bel pò di trucchetti che non mancheranno di lasciargli l'amaro in bocca! Allora, Cobramon? Riesci a sentire il leggendario aroma di Ogremon?" chiese infine, rivolta al Digimon serpente.

Cobramon annuì, e si voltò nella direzione che il Digimon orco e i suoi scagnozzi avevano imboccato per fuggire... poi, senza dire una parola, cominciò ad estrarre rapidamente la lingua per 'assaggiare' l'aria attorno a sè... mentre Digiprescelti e Digimon si raccoglievano attorno ai loro due inusuali alleati, in speranzosa attesa di qualche risultato. Per qualche secondo, Cobramon rimase voltato in quella direzione, muovendo soltanto la testa di quando in quando, e allargando il cappuccio come se questo lo aiutasse a concentrarsi. Finalmente, quando fu sicuro di poter dare un risultato definitivo, il Digimon serpente serrò i suoi occhi dalle pupille ellittiche, e mormorò il responso con voce insolitamente cupa e fredda.

"Ogremon e i ssssuoi ssssgherri... ssssi ssssono diretti da quella parte... proprio versssso la catena montuosa di Fortran!" sibilò, quasi sputando fuori l'ultima parola, corrispondente al nome di quel posto proibito.

Witchmon strinse i denti e serrò la presa attorno alla scopa, mormorando qualcosa di incomprensibile.

SnowAgumon, Falcomon e Bearmon non riuscirono a trattenere un gemito di disappunto. Kunemon drizzò le antenne allarmato, e anche BlackGatomon fece una smorfia per la sgradita sorpresa, mentre i ragazzi si scambiavano sguardi incerti. Persino Felipe, che fino a quel momento era sembrato più irritato che veramente allarmato, non potè trattenere uno storcersi dei lineamenti del viso. Questa non ci voleva... non ci voleva proprio!

"La... la catena montuosa di Fortran? Le Fortran Heights, volete dire?" chiese Jolene, con gli occhi spalancati dalla paura. "Ma... ma quello non era il posto che..."

"Esatto, Jolene..." mormorò Bearmon, secco. "Proprio il luogo che cercavamo di evitare. Quell'Ogremon li ha fatti bene, i suoi conti..."

 

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"Hahahahahaaaaa! Tre Digivice su cinque! Buon risultato!" sghignazzò Ogremon, mentre lui e i suoi scagnozzi si destreggiavano, con tutta la rapidità di cui erano capaci, tra il fogliame che si faceva sempre meno fitto man mano che proseguivano. Da quando avevano compiuto il loro attacco a sorpresa ai danni dei Digiprescelti, gli sgangherati Digimon banditi non avevano fatto altro che cercare di allontanarsi, alla massima velocità possibile, dalla stazione dei Trailmon, tenendosi stretto il maltolto: i tre Digivice appartenenti a Sho, Yurika e Jolene, i quali erano ora diretti ad uno dei luoghi più pericolosi ed infidi del Mondo Digitale - le Fortran Heights, con i loro misteri mai svelati, e i loro oscuri pericoli!

Inutile dirlo, nonostante la missione fosse stata un successo soltanto in parte, l'orco verde era in estasi! "Abbiamo preso a quei mocciosi ben tre Digivice! Più facile che fregare le caramelle ad un Digimon appena nato! Hahahahaaaa! Chissà il grande Watchmon quanto sarà contento, quando gli daremo la buona notizia! Non vedo l'ora di vedere come sarà la mia evoluzione! Leomon, questa sarà la tua fine! Hahahahahaaaaa!" stava declamando, la sua voce sgradevole che risuonava per la foresta a miglia di distanza! Da quando la loro fuga era iniziata, non aveva fatto altro che vantarsi di questo o di quello, e fantasticare su come Watchmon lo avrebbe ricompensato, perdendo quasi del tutto di vista il fatto che la missione non fosse completa!

Inutile dirlo, i Digimon che lo accompagnavano, Bakemon in prima istanza, stavano cominciando a stancarsi delle sue spacconate...

"Lo sta ripetendo da quando ce la siamo filata..." si stava lamentando il fantasma, la bocca contorta in una smorfia di disgusto che metteva in mostra i suoi denti triangolari. "Mi sembra quasi che si sia dimenticato che è perchè la situazione si stava complicando che abbiamo dovuto tagliare la corda con soltanto tre Digivice..."

DarkOtamamon scosse la testa, spazzando al contempo il terreno con la sua coda viscida. "Già... non mi aspettavo che quei cuccioletti di Digimon potessero opporre una tale resistenza anche a livello Rookie! Se non fosse stato per Phascomon e il suo gas soporifero, probabilmente ce ne saremmo dovuti andare a mai vuote..."

"Bah, non è questo che mi preoccupa..." si lamentò Goblimon, a voce bassa per paura di farsi sentire dal suo capo. "Quello che più mi secca è il luogo dove andiamo a nascondere quei gingilli! Non voglio diventare il prossimo pasto di MetalPhantomon, e scommetto che non lo volete nemmeno voi!"

Phascomon, il koala nero dalle ali da pipistrello e dal respiro portatore di sonno, sentì un breve brivido percorrergli la spina dorsale al sentire quel nome. "Ugh... per favore, Goblimon, non mi parlare nemmeno di quel fanatico! Watchmon-sama lo considera un servitore molto utile, e quindi nessuno osa fargli notare questo piccolo particolare... ma il problema è che non fa distinzione tra amici e nemici!"

"O meglio, la fa, ma non gliene importa niente..." proseguì Gizamon. "Soltanto Watchmon-sama e i Digimon da lui 'raccomandati' sfuggono alla sua furia... e temo che noi non abbiamo questo privilegio! Secondo me, Watchmon-sama ci ha ordinato di portare lì i Digivice... anche perchè vuole sbarazzarsi di Ogremon senza dargli il compenso pattuito!"

"La cosa non mi stupirebbe... Sarebbe tipico suo..." concluse Bakemon, attirandosi dietro lo sguardo dubbioso di Dracmon.

"Allora, scusa... se sai tutto questo, se sai che Watchmon-sama ci sta sfruttando..." chiese il minuscolo vampiro. "Per quale motivo lo servi? Sarei curioso di saperlo..."

Bakemon alzò le spalle. "Sai com'è... di questi tempi, si tende a fare una vita un pò difficile, a DigiWorld. A meno di non schierarsi con il più forte. E questo è tutto quello che mi serve per mettermi al servizio di Watchmon-sama!"

Un grosso gocciolone di sudore percorse la testa di Dracmon, e la sua faccia si contorse in un'espressione di stranita realizzazione, come se si fosse reso conto della stupidità della sua domanda. "Ehm... okay, recepito il concetto..." mormorò.

In quel momento, stufo del chiacchiericcio che si levava da dietro le sue spalle, Ogremon distrasse la sua attenzione dai Digivice che teneva fieramente nella mano, e si rivolse bruscamente ai suoi sottoposti. "Hey, voi fannulloni! Se avete qualcosa da dirmi, perchè non venite a dirmela in faccia, anzichè starvene là a ronzare come tante cicale?" ringhiò, soppesando la sua pesante clava d'osso sulla robusta spalla, in modo da dare un piccolo assaggio della sua forza fisica. "Altrimenti, vedete di cucirvi le bocche e non darmi fastidio mentre penso alla ricompensa che Watchmon-sama ha in serbo per me! Questo è il momento del mio trionfo, e voglio godermelo fino in fondo!"

Bakemon storse il naso... o meglio, lo avrebbe storto, se ne avesse avuto uno! "Hey, capo, aspetta un momento! Come sarebbe a dire 'il tuo trionfo' e 'la ricompensa che Watchmon-sama ha il serbo per te'?" chiese, inalberandosi. "Lo sporco lavoro lo abbiamo fatto anche noi, e ci aspettiamo qualcosa in cambio!" Gli altri Digimon, di livello inferiore al suo, non poterono fare a meno di annuire... anche se non si riusciva a capire se lo stessero facendo per ammirazione verso il suo coraggio, o con l'intento di dire quanto fosse folle da parte sua rispondere ad Ogremon!

Per fortuna del Digimon dal drappo bianco, l'orco non sembrò prendersela a male... forse perchè era troppo di buon umore! "Ma sì, ma sì, non ti perdere in tanti cavilli..." tagliò corto Ogremon, agitando una mano nell'aria con fare dismissivo. "Quando ho detto 'io', intendevo 'noi', ovviamente... e adesso, bando alle ciance e dirigiamoci verso le Fortran Heights! So che non sono il miglior posto del Mondo Digitale, ma consolatevi pensando alla ricompensa che Watchmon-sama ci darà quando gli presenteremo questi giocattolini!"

Goblimon si schiarì la gola. Forse era il caso di far notare un piccolo dettaglio al suo esagitato capo. "Ehm... capo, è veramente sicuro che Watchmon-sama apprezzerà? Voglio dire, i Digiprescelti erano cinque, e noi abbiamo preso soltanto tre di quegli strani cosi..." mormorò, il tono di voce più soft possibile in modo da non incorrere nell'eventuale ira di Ogremon. Certo, in quel momento sembrava abbastanza tranquillo, ma non era il caso di rischiare...

Ancora una volta, Ogremon non sembrò troppo preoccupato. "Oh, beh... intanto, ne abbiamo presi tre, no? E' già un risultato, e quei mocciosi sicuramente cercheranno di seguirci per recuperarli... e finiranno dritti nella trappola che Watchmon-sama ha preparato per loro!" sghignazzò ferocemente. "Ora, non dobbiamo fare altro che aspettare che si metta in contatto con noi, e ci dia le dovute istruzioni..."

"Non ci sarà neanche bisogno di aspettare tanto, Ogremon. E' già qui."

La voce fredda e crudele di Watchmon, riecheggiante come una mantra oscuro nei meandri della mente di Ogremon, fece fare un salto di almeno un metro al malcapitato orco, e fece arrestare di botto i Digimon che lo accompagnavano. Per poco Ogremon non mollò la presa sui Digivice, e fece appena in tempo a stringere la mano attorno ad essi prima che i preziosi congegni gli cadessero... poi, dopo aver ripreso fiato un paio di volte, rispose al suo signore. "Ah... ehm... s-salve... Watchmon-sama... io... ehm, cioè... noi... non ci aspettavamo una sua visita tanto presto... heheheheeee..." ridacchiò nervosamente, sfregandosi la nuca con la mano libera mentre i suoi sottoposti iniziavano a parlottare tra loro. "Noi... beh... sì, insomma... credevamo che per contattarmi avrebbe aspettato che raggiungessimo le Fortran Heights... comunque, come può vedere, siamo riusciti a prendere i Digivice ai mocciosi, e adesso immagino che loro ci stiano seguendo... Sì, insomma... è andato tutto secondo i piani, no? Heheheee... Quindi... ecco... per quanto riguarda quella Digievoluzione di cui lei mi accennava... sa com'è, la ricompensa... beh... noi abbiamo i Digivice, quindi..."

Gizamon alzò gli occhi al cielo. "Ecco. Come al solito, Watchmon deve usare quella diavoleria della comunicazione telepatica. Immagino che ora viene la grandine..." mormorò tra sè. Anche se non poteva sentire quello che il tiranno dai molti occhi stava 'dicendo' ad Ogremon, lui e gli altri suoi compagni riuscivano a farsene una buona idea osservando le reazioni spaventate del loro capo...

Per qualche secondo, nel quale Ogremon ne aprofittò per tirare un sospiro di sollievo, Watchmon non fece sentire i suoi pensieri... e l'orco cominciava davvero a pensare che la situazione si volgesse al meglio per lui... ma quando la discussione telepatica proseguì, Ogremon si sentì mancare il fiato in gola, a causa del tono tagliente, crudelmente sarcastico, quasi beffardo, con cui Watchmon gli si stava rivolgendo. Gli era quasi possibile vedere il volto del suo 'datore di lavoro' contorto in un ghigno di superiorità... e questo, Ogremon lo sapeva per esperienza, non era un buon segno.

"Heh. Certo, Ogremon, siete riusciti a prendere TRE Digivice a quegli intriganti ragazzini... davvero un bel modo di compiere la missione che vi avevo affidato!" sghignazzò telepaticamente, ponendo l'accento sul numero in modo che il suo servitore dalla pelle verde si rendesse conto dell'errore che aveva commesso. "Però, se la memoria non mi inganna... e finora, la mia intelligenza superiore non mi ha MAI ingannato... io vi avevo ordinato di sottrarre TUTTI i Digivice ai bambini prescelti! Due di loro hanno ancora quei maledetti arnesi, e possono ancora fare la Digievoluzione! Come me lo spieghi questo fallimento, eh?"

Ogremon strinse i denti, sentendo il colore che scompariva dal suo volto e una morsa di gelo che strisciava lungo le sue costole e la sua spina dorsale. Accidenti, ma come aveva fatto Watchmon a sapere che...

"Come ho fatto, ti chiedi?" risuonò di nuovo la voce telepatica dell'aberrante Digimon. "Huhuhuuuu... tu dimentichi che io ho occhi ovunque, non soltanto nel senso fisico del termine! I miei DemiWatchmon, le mie piccole spie che mi riferiscono di ogni accadimento, si sono infiltrate ovunque, in questo settore di DigiWorld, e non mi è scappata una sola delle vostre mosse! Mi dispiace, Ogremon, se pensavi di ingannarmi con questa maldestra recita, ti informo che sei capitato proprio male!"

La bocca di Ogremon, armata di file di denti acuminati, era spalancata come l'ingresso di una caverna, e da essa provenivano dei suoi gutturali che accennavano alle giustificazioni che il Digimon stava disperatamente cercando di immaginare per giustificare questo suo mezzo fallimento. Sfortunatamente, più ci pensava, più si rendeva conto che in quel momento le sue opzioni erano molto limitate... e si maledisse per non aver previsto che Watchmon avrebbe tenuto d'occhio tutti loro per tutto il tempo! "Ah... ehm... beh... Watchmon-sama, riguardo quei Digivice, c'è... sì... ehm... una... spiegazione molto logica... vede, quei ragazzini... avevano organizzato dei turni di guardia, prima che noi arrivassimo, e poi alcuni di loro sono riusciti a far evolvere i loro cuccioli prima che noi... sì, mi spiego, abbiamo avuto a che fare con... con..." balbettò, nel disperato tentativo di inventarsi qualcosa.

Ancora una volta ad Ogremon sembrò di percepire l'espressione di Watchmon dall'altro lato della inusuale conversazione... e più esattamente, potè giurare che Watchmon aveva alzato verso il cielo i suoi numerosi occhi! "Sì, sì, ho capito... avete avuto a che fare con una resistenza inaspettata, e siete stati costretti a ripiegare con soltanto tre Digivice. I miei DemiWatchmon hanno visto anche questo. Bah, in ogni caso, immagino che adesso stare a recriminare non abbia alcun senso." sbottò telepaticamnte Watchmon, le sue parole accompagnate da una breve, seccata risata. "In ogni caso, il vostro non può essere considerato un insuccesso al cento per cento, visto che state comunque costringendo i mocciosi prescelti a seguirvi... e questo li guiderà dritti nella mia trappola! Molto bene dunque, idiota primitivo, hai un'altra possibilità di ottenere quella Digievoluzione che tanto desideravi. Queste sono le mie istruzioni: ascolta attentamente e vedi di non fare errori, questa volta!"

Ogremon si afferrò la mascella inferiore, che era cascata di quasi una trentina di centimetri, con una mano e se la rimise a posto con un secco CLACK prima di porgere di nuovo orecchio al suo superiore, ansioso di redimersi per il suo successo solo parziale. Peccato, sperava di ottenerla subito, quella evoluzione... "Ah... ehm... sì, certo, grande Watchmon, sono... sono tutto orecchie! Mi dica pure!"

"Ora, tu e i tuoi leccapiedi farete rotta diretta verso le Fortran Heights, come da programma... e nasconderete i Digivice all'interno del labirinto di caverne!" ringhiò telepaticamente l'osservatore. "Una volta che lo avrete fatto, dileguatevi senza aspettare altro... questo lo dico, ovviamente, giusto perchè immagino che non abbiate molta voglia di incontrare MetalPhantomon in questo momento... e poi, potete starvene tranquilli finchè i mocciosi non saranno due metri sotto terra! I pericoli che vi si nascondono, e i miei seguaci più fedeli, faranno il resto!"

Ogremon deglutì nervosamente al tetro pensiero del tanto misterioso quanto temuto inquilino delle Fortran Heights. Incontrarlo non faceva certo parte dei suoi programmi a breve termine... "Ri... Ricevuto, Watchmon-sama!" esclamò, la frase ancora una volta smozzicata dalla paura. "Non mancheremo! E per quanto riguarda... ehm... sì, insomma, lei sa cosa... ecco... volevo chiederle... la sua... proposta è... sempre valida?"

Watchmon grugnì irritato. Proprio il tipo di domande che detestava di più... "Ovviamente, pezzo di idiota! Avrai tutto quello che ti ho promesso, e potrai prenderti la tua rivincita su Leomon! Ed ora, abbiamo già perso abbastanza tempo con questi discorsetti! Tu e la tua banda, portate i Digivice nelle caverne delle Fortran Heights prima che i Digiprescelti vi scovino, o non garantisco per la tua incolumità! Oh, e ti informo che ci sono anche due tuoi amichetti ad aiutarli... immagino che ti ricorderai di Witchmon e Cobramon, vero?"

Sulla fronte di Ogremon apparvero delle rughe di preoccupazione che non sfuggirono ai più osservanti tra i suoi scagnozzi, e la sua mano si strinse involontariamente attorno all'impugnatura della sua clava. "Witchmon... e Cobramon? Ugh... sì, supremo Watchmon, li ho già incontrati quei due buffoni... e ho dato loro una bella lezione!" sbottò, non resistendo alla tentazione di vantarsi un pò dei suoi exploit passati. "Ed ora, quei due stanno aiutando i Digiprescelti a recuperare i loro giocattolini? Heh... e chi aiuterà quei due, dopo?"

"Faresti meglio a non sottovalutarli..." lo avvertì Watchmon. "Quei due saranno anche dei pagliacci, ma da quanto mi hanno riferito i miei DemiWatchmon, sono migliorati molto dall'ultima volta che li hai affrontati... in ogni caso, non ti conviene farti prendere, visto che i Digiprescelti hanno ancora due Digimon in grado di evolvere, e quei due a dare loro man forte se ce ne fosse bisogno! Ora, bando alle ciance! Rotta verso Fortran Heights, e subito! Fallisci, e la tua pellaccia decorerà la mia sala di comando! E' chiaro?"

Irrigidendosi come una camicia inamidita, Ogremon scattò in posizione eretta, fece una specie di saluto militare, con una grossa gocciolona di sudore che gli scendeva lungo la tempia, e rispose a tono al comando di Watchmon. "Sissignore! Ricevuto! Io e i miei uomini partiamo all'istante! Senza alcun indugio! Adesso! Subito! In questo momento!" esclamò freneticamente. "Non si preoccupi, la situazione sarà sotto controllo prima di quanto lei possa immaginare!"

Dall'altro lato della conversazione, Watchmon annuì. "Bene, Ogremon. Me lo auguro per te. E ricordati che i miei occhi ti vedono sempre."

Si sentì quasi il rumore di qualcosa che veniva messo giù con rabbia, e il Digimon orco strinse i denti e serrò gli occhi quando quel suono fastidioso riecheggiò nel suo cervello, stordendolo per qualche istante nel momento in cui il contatto telepatico si interrompeva. Per qualche secondo, Ogremon restò là, senza osare nemmeno fiatare, attendendo una conferma che il confronto mentale fosse finito... poi, timidamente, aprì un occhio e si guardò attorno, trovandosi di fronte la calma innaturale della prateria erbosa appena al di fuori della foresta, immersa nella tenue luce dell'alba, e i suoi uomini che, appena dietro di lui, attendevano con una certa ansia ulteriori istruzioni. Quando fu sicuro che Watchmon non gli avrebbe più parlato nelle orecchie (o meglio dire, nel cervello, ma per lui, alla fine, era più o meno la stessa cosa...), l'orco scosse la testa per schiarirsela e gettò un breve, furente sguardo ai tre Digivice che teneva nella sua enorme mano. Incredibile pensare che dei congegni così piccoli ed apparentemente insignificanti - insomma, dopotutto non sembravano niente più che videogiochi miniaturizzati! - stessero creando tanti problemi a lui e a Watchmon. E tuttavia, aveva già avuto un piccolo assaggio della loro potenza durante lo scontro alla stazione abbandonata... se Watchmon era preoccupato fino al punto di volerli sottrarre ai Digiprescelti, ci doveva essere un motivo ben serio! A quali vette sarebbero potuti arrivare quei ragazzini e i loro compagni, se non fossero stati bloccati in qualche modo?

I suoi pensieri furono interrotti dalla voce assonnata di Phascomon, che gli svolazzò vicino guardandolo con curiosità attraverso i suoi grandi occhi semichiusi. "Allora... capo? Quali sono gli ordini di Watchmon-sama? Tutto... yaaaawn... come da programma?" chiese, inframezzando le parole dell'ultima frase con uno sbadiglio piuttosto sguaiato.

In un istante, Ogremon riprese il suo piglio sicuro e arrogante, stringendo la mano attorno ai Digivice. "Nessun cambiamento nel programma, ragazzi!" esclamò, squadrando il suo raffazzonato gruppetto con rinnovata sicurezza. "Ora sbrighiamoci! I Digiprescelti ci stanno alle calcagna, e non ho nessuna intenzione di farmi prendere prima che arriviamo alle Fortran Heights! Su, su, voi fannulloni! Avete poltrito abbastanza, ora è tempo di muoversi! In marcia!"

Con passo spedito, quasi fosse un soldato in marcia, Ogremon iniziò a dirigersi verso l'uscita della foresta, mentre dietro di lui i suoi seguaci scuotevano desolati la testa mentre si apprestavano a seguirlo... in qualsiasi postaccio lui li stesse conducendo!

"Sapete, a volte questi suoi modi di fare mi preoccupano..." commentò Goblimon.

Dracmon sospirò, un respiro basso e raschiante che sembrava il crepitio delle foglie secche che bruciano. "E comunque, mai quanto quello che Watchmon potrebbe farci se non portassimo a termine il nostro compito..."

 

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Nella sua oscura sala di controllo, illuminata soltanto da qualche sprazzo di luce azzurrina proveniente dagli schermi dei terminali e dall'inquietante colonna energetica nella quale fluttuava la massa tormentata dei suoi Digi-Ghost, Watchmon rilasciò un secco, raschiante sospiro di rabbia ed esasperazione nel momento in cui la comunicazione telepatica si interruppe, chiedendosi come mai doveva sempre avere a che fare con subalterni inetti. Prima Snimon e gli altri Digimon che si portava dietro avevano fallito miseramente, poi Volcdramon, anche con l'aiuto dei Digi-Ghost che lui stesso gli aveva inviato, era stato sconfitto dall'inaspettata evoluzione del Digimon del moccioso con gli occhialoni da pilota... e adesso, Ogremon e la sua banda erano riusciti a sottrarre ai bambini prescelti soltanto tre dei cinque Digivice... decisamente, le cose non stavano andando come l'osservatore aveva previsto, ma Watchmon era troppo presuntuoso e sicuro di sè per pensare che fosse a causa di qualche sua mancanza...

Tra sè, il tiranno maledisse l'incapacità dei suoi servitori. Se non fosse stato per questo inconveniente, molto probabilmente in quel momento lui sarebbe stato a fianco del suo signore Anthraxmon, a festeggiare la fine della sciocca leggenda dei Digiprescelti, e a fargli da braccio destro! Comunque, per adesso, le cose sembravano andare un pò meglio, e di questo Watchmon era soddisfatto. Con un minimo di fortuna, i Digiprescelti si sarebbero persi nel labirinto delle Fortran Heights, dove li aspettava qualcuno che avrebbe riservato loro un trattamento di favore...

"Tsk..." gracchiò tra sè il mostro sferico. "L'unica cosa che mi dispiace è non poter assistere alla loro fine. MetalPhantomon ha distrutto tutti i DemiWatchmon che avevo mandato a controllare la situazione... un giorno, dovrò inculcargli un pò di disciplina, e fargli capire che dovrebbe fare un minimo di distinzione tra alleati e nemici... oh, beh, adesso come adesso non è un problema. L'importante è che mi liberi di quei mocciosi intriganti, per troppo tempo quei marmocchi hanno interferito nei miei piani, e ho già perso un certo numero di Digi-Ghost, grazie a loro..."

Un gemito soffocato fece voltare uno dei suoi tentacoli oculari verso la massa dei Digi-Ghost, e il suo sguardo acuto vide distintamente una serie di diafane, spettrali ombre nere che si riunivano attorno alla sfera ribollente di vapore nero, emettendo lamenti atroci a sentirsi, come anime dannate a cui era stata negata la pace persino nell'aldilà. Il suo volto repellente si contorse in un ghigno feroce, che mise in mostra i suoi lunghi e affilati denti simili a giganteschi spilli giallastri, quando anche quelle forme tormentate vennero risucchiate senza pietà nell'assembramento di Digi-Ghost, ed entrarono a far parte della loro misera, inquietante armata.

"Bah, come non detto... li ho già recuperati tutti e anche di più!" gongolò Watchmon, con crudele soddisfazione. "Per quanto si siano impegnati, i Digiprescelti sono riusciti ad intaccare soltanto in minima parte il mio esercito... finchè l'influenza di Anthraxmon-sama continuerà ad estendersi sul Mondo Digitale, nuovi Digi-Ghost continueranno ad unirsi a quelli che ho già ad ogni minuto che passa! Credo proprio... che nonostante quel fortuito fallimento a Nexus Peak, il mio signore sarà più che soddisfatto di come andranno le cose alla fine!"

Il Digimon dai molti occhi, soppesata la situazione, e valutati i pro e i contro, stava per tornare a visionare uno schermo dei suoi terminali, quando un rumore di passi pesanti che sbattevano rudemente sul pavimento d'acciaio annunciò l'arrivo di un paio di suoi servitori, figure tozze e squadrate che avanzavano con l'andatura dondolante di un gobbo, e trascinando sul terreno un paio di braccia scimmiesche ed esageratamente lunghe. Dalle due forme si levavano dei grugniti apparentemente incoerenti, e davano l'impressione di bruti senza cervello... esattamente il tipo di servitore che Watchmon si lamentava di avere, in effetti! Con un'espressione quasi esaserata sul volto, l'osservatore fece un giro a 180 gradi e squadrò le due muscolose creature mentre queste uscivano dall'ombra e si esponevano alla tenue luce del suo laboratorio, che rese finalmente visibili le loro fattezze inumane: di forma umanoide, erano dei bestioni fatti di roccia beige-marroncina dalle spalle e dai muscoli squadrati, che si muovevano lentamente e a scatti, ma senza la minima esitazione, come dei robot di pietra. Il loro torso dalla muscolatura esagerata era curvato in avanti, come se le creature avessero problemi a sostenere il loro stesso peso, e le braccia sproporzionatamente lunghe, che si diparivano da un paio di spalliere ornate con spuntoni di roccia uncinati, terminavano con pugni spaventosamente grandi e possenti, apparentemente capaci di stritolare un uomo con orrenda facilità. Attorno agli avambracci e alle mani simili a mazze erano legate delle sottili corde di colore scuro e spento, che facevano in qualche modo da paramano, mentre le gambe, dalle giunture di pietra che scricchiolavano sinistramente ad ogni passo, erano striminzite rispetto al resto del corpo, e parevano a malapena in grado di tenerli eretti, nonostante gli enormi piedi a due dita con cui terminavano. Attorno alle cosce e ai polpacci erano legate le stesse corde che ornavano le braccia, mentre la testa, che ricordava vagamente quella di uno squalo, ma di forma più arrotondata, era protetta per metà da una sorta di elmetto di metallo grigio-nero che permetteva la vista di un paio di occhi marroni e feroci, e appena sotto spiccava una bocca molto larga, con corti denti triangolari che svettavano dalla mascella superiore. Deciso a togliersi di torno questa nuova seccatura fintanto che il suo umore glielo permettava, Watchmon squadrò i suoi due servitori con ferocia, quasi volesse succhiare dalle loro menti quello che volevano dire.

"Avevo dato preciso ordine di non essere disturbato." ringhiò, mantenendosi pericolosamente calmo, ma facendo ben intuire che non aveva intenzione di esercitare la pazienza a lungo. "Spero che abbiate un buon motivo per essere qui, Golemon da quattro soldi!"

"In... in... effetti..." iniziò a parlare uno dei due automi di roccia, le cui parole strascicate e il cui tono rozzo davano più di un indizio della sua scarsa intelligenza. "Sì... signor... Watchmon... siamo... siamo venuti... a dirle... che i lavori... del portale... procedono... E' stato... completato... all'ottanta per cento... e presto... potrà essere operativo..."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Golemon

Anche chiamato: Rockmon

Tipo: Minerale

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Rock Punch, Sulphure Plume

Digimon di roccia utilizzato come servitore e soldato semplice da Digimon più potenti. E' fatto di roccia vulcanica, e questo spiega il fatto che, in certe occasioni, soffi cenere ardente addosso ai suoi avversari. La sua mancanza di intelligenza lo rende difficile da usare per qualsiasi compito non richieda esclusivamente forza fisica.

 

La notizia risollevò un pò l'umore tetro di Watchmon, e il suo cipiglio minaccioso si sciolse, diventando un più acceso, ma non certo più rassicurante, sorriso. "Oooooh... finalmente voi schiavi ne avete combinata una giusta! Anthraxmon-sama sarà molto lieto di sapere questa novità... il suo piano per far cessare le sofferenze di ogni essere vivente, entrerà presto in una nuova fase!" sibilò, con una gioia crudele che lasciava ben pochi dubbi circa il fatto che le vere intenzioni sue e di Anthraxmon non fossero virtuose come potevano suonare... "Molto bene. Rafforzate la sorveglianza, e intensificate i turni di lavoro. Voglio che sia completato il prima possibile!"

I due Golemon risposero sollevando le pesanti mani destre e portandosele alle fronte, in un gesto che voleva essere una sorta di saluto militare. "Sì... Sì... grande... Watchmon... noi obbediamo..." mugugnò quello che prima non aveva parlato, cercando di stare dritto quanto più gli permetteva la sua schiena ingobbita. "Il... portale... sarà... completato... quanto prima..."

Detto questo, ad un cenno che Watchmon fece con uno dei suoi tentacoli oculari, i soldati di pietra si voltarono e, lentamente come erano venuti, si trascinarono fuori dalla stanza, con movimenti appesantiti e quasi svogliati, ogni loro passo accompagnato dal frastuono dei loro piedi rocciosi sul metallo. Watchmon li guardò allontanarsi in silenzio, senza dire una sola parola... ma nella sua mente, già rimuginava su quanto aveva affermato pochi secondi prima...

"Ogni essere vivente... troverà la fine delle proprie sofferenze..." sghignazzò infine la mostruosa creatura, evidentemente per nulla impressionata dall'idea. "Hah. Come se la cosa potesse interessarmi. Le vite e la felicità di quelle stupide bestioline che strisciano sulla superficie di DigiWorld non sono nulla, per me... ma Anthraxmon-sama ha promesso a tutti noi suoi servitori un posto d'onore nell'utopia che lui creerà, e sarei uno stupido a lasciarmi scappare questa occasione! E una volta che avrò sistemato quei mocciosi e avrò consegnato i loro Digivice ad Anthraxmon-sama... surclasserò sia Geryomon che WaruNezumimon! Diventerò il braccio destro del mio signore, e governerò al suo fianco quando avrà sottomesso entrambi i mondi! Tuttavia... per adesso, è meglio assicurarsi che le cose vadano come devono andare!"

Il mostro dai tanti occhi, soffocando una truce risata, fluttuò sinistramente verso una console di comando e, usando i suoi steli oculari, premette alcuni pulsanti, facendo apparire un'immagine sullo schermo fino a quel momento vuoto: si trattava di un inquietante scorcio di una caverna, nella cui oscurità si mischiavano fugaci ombre e sfumature verdi smeraldine e blu elettriche che davano l'impressione che qualcosa di indefinibile si stesse aggirando nella spelonca... qualcosa di indefinibile, e al tempo stesso minaccioso! Già dallo schermo di controllo di Watchmon, si poteva chiaramente percepire la sensazione di malvagità e pericolo che quella grotta emanava, e si riuscivano a sentire il roco respiro della mostruosità che chiamava casa quell'orribile posto... e le voci degli spiriti malvagi che costantemente bisbigliavano e mormoravano...

Watchmon emise una breve risatina nasale quando vide avvicinarsi la figura ammantata di MetalPhantomon, da quella posizione visibile come niente più che un mantello sdrucito e polveroso che ricopriva una figura alta, aliena, armata di un bastone intarsiato di rune, e del cui volto, nascosto da un nero cappuccio, si vedevano soltanto le sfere verdi e luccicanti che erano i suoi occhi senza pupille. Il suo servitore era puntuale come al solito... e sembrava particolarmente impaziente di ricevere i nuovi ordini!

"MetalPhantomon..." ringhiò l'osservatore. "Non credo di doverti molte altre spiegazioni, visto che ti ho già accennato al mio piano... ora, grazie a quello sciocco di Ogremon e alla sua banda, tre dei Digivice di quegli stupidi ragazzini che per troppo tempo hanno disturbato i miei piani... sono al momento in viaggio verso le tue caverne! I Digiprescelti verranno di sicuro a cercarli... e saranno accompagnati da un paio di ulteriori seccatori di poco conto... e il tuo compito è fare sì che non escano mai più dalla tua dimora! Il piano sta entrando in una fase molto importante, e il nostro portale è quasi ultimato... non possiamo permetterci altri rischi, quindi è della massima importanza che tu li elimini tutti! Immagino che per te non sarà un compito difficile, giusto?"

Dai meandri della spelonca giunse una gracchiante, asmatica risata che portava con sè un freddo sentore di morte: era questa tutta la risposta che Watchmon voleva sentire, ma giusto come conferma, ad essa seguì una frase pronunciata con voce sepolcrale, una crudele sentenza che sembrava provenire dai più oscuri meandri della terra, e che bene esprimeva gli intenti malvagi del misterioso guardiano delle Fortran Heights.

"Huhuhuhuhuuuuu... è un compito fin troppo facile, supremo Watchmon... quei ragazzini e i loro animaletti domestici finiranno le loro vite qui, divorati dal terrore e dal dolore, nelle nere profondità della mia dimora... E per quanto riguarda Ogremon e i suoi, come mi devo comportare?" sibilò il terribile demone di nome MetalPhantomon, il tono della domanda più che sufficiente a far capire come avrebbe voluto che Watchmon gli rispondesse...

Il suo desiderio venne esaudito quando l'aberrazione sollevò le sue labbra quasi inesistenti, mettendo di nuovo in mostra i suoi denti a spillo serrati in un ghigno mostruoso. "Uccidili pure. Mi risparmierà la seccatura di doverli premiare per i loro servigi... e poi, quegli esseri inutili mi possono servire al massimo come Digi-Ghost, a questo punto!"

"Sarò lieto di eseguire i suoi ordini... heheheheheeee... non sfuggiranno alla falce della morte!" fece in tempo a dire, con gioia malvagia, la creatura avvolta dall'oscurità, prima che la trasmissione si interrompesse e, dopo aver sfarfallato un paio di volte, lo schermo tornasse al nero piatto e statico di prima.

In silenzio, Watchmon annuì, sentendosi improvvisamente molto fiero di come stavano andando le cose, e di come la cieca volontà distruttiva di MetalPhantomon gli stesse in quel momento tornando utile. Il misterioso Digimon guardiano delle Fortran Heights era un autentico cane sciolto in questo senso, e spesso se la prendeva anche con quelli che dovevano essere i suoi alleati... e proprio per questo, Watchmon doveva spesso tenerlo d'occhio e imporgli un pò di disciplina... ma in quel momento, lasciare che si scatenasse su di loro era la cosa più conveniente, per lo spietato Digimon dai molti occhi.

Watchmon sogghignò di nuovo, compiaciuto. I Digiprescelti stavano per diventare storia. Ogremon e i suoi leccapiedi sarebbero presto stati trasformati in Digi-Ghost, e il portale era in via di completamento. Il rovescio di fortuna dovuto alla sconfitta di Volcdramon sembrava sempre più storia passata, e finalmente aveva di nuovo il controllo dell'intera situazione... proprio come piaceva a lui!

"Ed ora... aspettiamo di vedere come calerà il sipario sui bambini prescelti e la loro sciocca leggenda!"

 

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Qualche ora dopo, in una radura appena fuori dalla giungla attraverso la quale Sho e i suoi compagni, vecchi e nuovi, avevano seguito la pista di Ogremon...

Un cespuglio dalle foglie larghe che costeggiava una stretta e tortuosa stradina di sassi iniziò a frusciare minacciosamente quando l'essere che in esso si nascondeva si mosse per fare capolino oltre la sua cima. Un'affusolata testa di serpente dalle squame dai colori vivaci, completa di un cappuccio cranico espandibile, si sollevò oltre il limite superiore delle fronde, saggiando l'aria con la lingua e guardandosi attentamente attorno per assicurarsi che non ci fossero pericoli. Stette così per qualche secondo, in attesa degli eventi... poi, con la rapidità fredda e metodica di chi sta cercando di fare le cose con furtività e in fretta al tempo stesso, si voltò dietro di sè, e con la sua coda a frustino, fece cenno ad altri di venire avanti.

"Ssssstrada ssssgombra, ragazzi..." sibilò Cobramon. "Ogremon e i sssssuoi sssscagnozzi ssssono passsssati di qui non più di due ore fa, ne ssssento ancora il caratteristico aroma!"

Le fronde dietro di lui si mossero a loro volta, emettendo qualche secco fruscio, e un lieve rumore di rametti spostati accompagnò l'apparizione di Witchmon, e dei dieci compagni, tra ragazzini e Digimon, che stavano seguendo le loro improvvisate guide. La giovane strega si tolse una foglia morta dal cappello e, usando la sua scopa volante come un bastone, scostò alcune piantine che le ostruivano la strada prima di inginocchiarsi vicino al suo compagno, dando a sua volta un'occhiata alla strada. "Ottimo... grazie, Cobramon, sembra che almeno non abbiano avuto troppa accortezza nel nascondere le tracce del loro passaggio... ma questo mi fa pensare che il loro scopo era proprio farsi seguire. Il che dà conferma alle nostre supposizioni..."

"E cioè, che vogliono farci finire apposta nel labirinto delle Fortran Heights, per fare sì che i Digimon malvagi che vivono là ci eliminino con comodo..." sbottò seccata BlackGatomon, dando a sua volta una sbirciata lungo la strada. In lontananza, a non più di un giorno di cammino da dove si trovavano, si riuscivano già a vedere, svettanti oltre l'orizzonte, delle catene montuose crudelmente affilate, circondate da nere nubi temporalesche, che parevano spuntoni d'acciaio che si levavano dal centro stesso della Terra. Sembravano emanare un'aura di minaccia, e avvertire tutti che erano un luogo proibito...

E sfortunatamente, i loro Digivice erano diretti proprio là!

"E così, quelle sarebbero le famose Fortran Heights..." mormorò Felipe, guardando con sospetto le cime svettanti. "Devo ammettere che non danno l'impressione di un bel posto..."

"Fanno paura..." commentò Jolene con sguardo intimorito, mentre usciva dal sottobosco.

"Puoi dirlo forte..." fece eco la vocetta cristallina di SnowAgumon. "E quel che è peggio è che ci dovremo proprio andare... anche se mi sorprende che Ogremon e i suoi scagnozzi abbiano deciso di nascondere là i nostri Digivice... quel posto è pericoloso anche per loro, no?"

Sho storse il naso, tenendo gli occhi fissi sulle montagne minacciose. "Vero... probabilmente, allora, non è stata una sua decisione..."

"Infatti. Posso dirvi per esperienza che Ogremon tiene troppo alla sua pellaccia per rischiarla per qualsiasi motivo." continuò Witchmon. "Scommetto il mio cappello che l'ordine è venuto da Watchmon... e quel buon a nulla l'ha eseguito perchè sapeva che la sua fine, in caso di rifiuto, sarebbe stata ben peggiore! Ad ogni modo, come avete detto, è là che dobbiamo andare... senza i Digivice, senza offesa ma... siete poco più che dei bersagli vaganti!"

Yurika strinse leggermente i denti. Per quanto detestasse ammetterlo, quello che Witchmon diceva era vero... potevano contare soltanto su Grizzmon e Diatrymon, in caso di necessità. Era stata una fortuna che Witchmon e Cobramon si fossero offerti di accompagnarli, ma era soltanto una soluzione temporanea. Se non avessero ritrovato i Digivice al più presto, la situazione si sarebbe aggravata in fretta!

"Finora abbiamo avuto fortuna, e non abbiamo incontrato Digimon ostili..." commentò Kunemon. "Ma immagino che tra poco Watchmon ci manderà contro qualcosa di ben più sostanzioso. Per non parlare del fatto che, in qualche modo, sembra essere sempre un passo davanti a noi..."

"Sssse ssssolo sssscoprissssimo che cosa usa per tenerci cossssstantemente d'occhio..." sibilò Cobramon. "Ma adesssso non c'è tempo per preoccuparssssi di quesssste cose... ragazzi, sssse ve la ssssentite, possssiamo riprendere il cammino. Prevedo che domani mattina arriveremo alla catena montuosa, sssse teniamo quessssto andamento. Ma dovete esssserne davvero ssssicuri!"

Falcomon sospirò, e aprì le ali in un gesto che voleva dire che non c'era molta scelta. "Anche se non ne fossimo sicuri, dovremmo farlo lo stesso..." rispose. "Ma voi due non siete obbligati a venire. Avete già fatto molto per noi, aiutandoci a seguire le tracce di Ogremon, e non vorremmo chiedervi di rischiare ancora le vostre vite..."

"Appunto." proseguì Jolene. "Se davvero le Fortran Heights sono così pericolose come tutti dicono, non ci sembra giusto coinvolgervi ancora. Questa... beh, è una faccenda che riguarda noi!"

Witchmon alzò gli occhi al cielo, in un gesto di falsa esasperazione. "Sigh... siete un pò testardi, eh? Prima di tutto, voi non ci avete chiesto niente, siamo stati noi ad offrirci volontari..."

Cobramon trattene una risatina all'idea che la sua amica non avesse neanche chiesto il suo parere, ma non fece commenti. Dopotutto, anche lui era d'accordo su questo punto...

"E secondo," proseguì Witchmon, facendosi improvvisamente seria e assumendo un cipiglio sicuro che sorprese non poco i Digiprescelti e i loro compagni. "In secondo luogo, questa non è una cosa che riguarda voi, ragazzi... ma l'intero Mond Digitale! Se non riuscirete a sconfiggere Watchmon e i suoi compari, e voi siete gli unici in grado di farlo, di questo potere stare certi... non oso pensare a quello che accadrà! L'intero Mondo Digitale ne soffrirà le conseguenze, non ditemi che ve lo siete dimenticato! Credevo che qualcuno vi avesse avvertito dell'importanza della vostra missione!"

Sho spalancò leggermente gli occhi, qualunque risposta gli potesse venire in mente zittita dalla semplice, disarmante logica di quella Digimon di solito così stravagante e spensierata. In effetti... in effetti anche Gennai aveva parlato dell'importanza di quello che stavano facendo, di quante vite dipendevano dal successo della loro missione...

 

"...non sarà tutto così automatico come potrebbe farvi comodo, e starà sempre a voi e ai vostri Digimon, in ultima analisi, scegliere come gestire questo grande potere. Con esso, delle grandi responsabilità vi sono state assegnate... il destino di un mondo, e delle migliaia di migliaia di vite che vi risiedono..."

 

Sì, aveva detto così Gennai, appena prima del loro grande scontro con Volcdramon... e questo non fece che dare a Sho un altro motivo per recuperare i Digivice al più presto.

Cobramon, dal canto suo, era rimasto abbastanza stupefatto dal discorso fatto dalla sua compagna, e un bagliore di ammirata sorpresa brillava nei suoi occhi dalle pupille ellittiche. "Witchmon..." mormorò, quasi non osando credere alle sue orecchie. "Ssssei ssssicura di sssssentirti bene, compagna? Non hai la febbre o cose del genere? E'... è la prima volta che ti ssssento parlare così sssseriamente, e mi chiedevo sssse non ti fosssse accaduto qualcosa..."

La Digimon maga guardò, leggermente stranita, il rettile strisciante. "Davvero? Mah, dire cose serie non è il mio forte... magari la notte scorsa ho dormito poco!" commentò, come se niente fosse. "Ad ogni modo, bambini prescelti, credo che la situazione si riduca a questo... allora, ragazzi, riprendiamo la marcia?"

Sho sorrise tra sè e rivolse uno sguardo di intesa prima a Yurika, che gli restituì un cenno affermativo, poi a SnowAgumon, che gli fece un occhiolino. Era vero. Quello che Witchmon diceva era giustissimo. Quella non era una faccenda che si poteva liquidare come 'affare loro'... riguardava tutti i Digimon buoni che abitavano in quel mondo meraviglioso, e solo con la reciproca collaborazione sarebbero riusciti a giungere a capo di qualcosa...

Il volto risplendente di un radioso sorriso, Sho guardò negli occhi Cobramon e Witchmon, subito imitato da Yurika e dagli altri Digimon. "Sì, Witchmon, avete ragione voi... riprendiamo pure!"

"Non saranno le Fortran, nè qualsiasi altra diavoleria a fermarci!" esclamò SnowAgumon. "Sistemeremo Ogremon e ritroveremo i nostri Digivice!"

Le mandibole di Kunemon si sollevarono in un ghigno determinato. "Ben detto! Così si parla!"

A sua volta, BlackGatomon alzò le spalle, come per dire che non c'era molto da fare. "A voi piace tanto fare questi sciocchi discorsi sentimentali, eh? Bah, non importa, quello che conta in questo caso è la decisione! Ripartiamo... hey, Jolene, vedi di sbrigarti!"

La ragazzina inglese, fino a quel momento rimasta in silenzio intimorito, si riscosse di colpo e sollevò lo sguardo verso i suoi compagni. "Ah? Ehm... sì, arrivo subito! Felipe! Kevin! Ragazi, si riparte! Non restate indietro!"

Seguendo la guida di Cobramon e Witchmon, il quintetto di Digiprescelti riprese il viaggio... non prima, però, che Felipe emanasse un sospiro che sapeva di quella rabbia senza nome che lo aveva accompagnato per molto tempo, e che era tornata in superficie dopo il litigio con Sho. Ora la cosa era stata messa da parte, ma non c'erano state parole di scusa nè dall'una nè dall'altra parte, e i due ragazzi sembravano fare del loro meglio per evitarsi a vicenda. Non una parola, appena uno sguardo astioso di tanto in tanto da parte del biondino...

Felipe scosse la testa. Quelle declamazioni di principio, tipo quella che Witchmon aveva appena fatto in quel momento, gli davano profondamente fastidio. Erano parole, punto e basta, e al momento del dunque, quando ci fossero stati veri pericoli in vista, sarebbero state dimenticate. E anche se fossero state vere... a cosa sarebbe servito, in ogni caso? Si stavano imbarcando in una missione suicida, senza aver avuto nemmeno la possibilità di scegliere... e al tempo stesso, erano stati costretti a stare a contatto con i loro compagni di viaggio, indipendentemente dal fatto che gli fossero o meno simpatici, e ad avere dei rapporti con loro... esattamente la cosa che Felipe non voleva! Prima o poi, sarebbe venuto il momento della separazione... e allora, a cosa sarebbero serviti quei legami?

L'amicizia... era un sentimento fallimentare, nella migliore delle ipotesi. E sicuramente, riflettè Felipe mentre riprendeva svogliatamente il cammino, seguito a breve distanza da Falcomon, non era lui la persona più adatta a rappresentarla...

Per ultimi, erano rimasti Kevin e Bearmon... e anche nella mente del Digiprescelto di colore si stavano affollando un sacco di domande senza risposta. Sia lui che il suo vivace partner si trovavano costretti a riflettere sulla situazione in cui si trovavano... in viaggio verso un luogo nel quale avrebbero potuto trovare la morte, spinti da una necessità improrogabile... era così che si sentiva anche la sua mamma, quando si apprestava a partire come volontaria per le organizzazioni umanitarie... verso quei paesi martoriati dalla guerra, in cui si vive a contatto con la sofferenza, e la morte può incombere in ogni momento? Non poteva credere che sua mamma non avesse paura di queste cose... eppure, le faceva lo stesso, e a volte Kevin si chiedeva cosa potesse spingere una persona ad una tale incuranza verso la propria vita... Dopotutto, che differenza poteva fare una persona in più o in meno, razionalmente parlando? Nessuna... se sua mamma fosse rimasta a casa, al sicuro con lui e il resto della loro famiglia... non sarebbe cambiato nulla, no? Perchè proprio LEI doveva scegliere di rischiare la vita? E ora, perchè proprio LUI doveva farlo per salvare un mondo che non era nemmeno il suo?

...

...

Un mondo che non era il suo, era vero. Ma era anche il mondo in cui vivevano Bearmon, SnowAgumon, Kunemon, Falcomon, Musyamon, Volcdramon, Dimetromon, i Battamon, i Floramon... e sì, doveva aggiungere anche BlackGatomon... e quel vecchio signore, Gennai... Poteva, in tutta coscienza, dire che avrebbe dormito trnquillo se li avesse abbandonati al loro destino? Per quanto potenti e apparentemente insormontabili fossero gli ostacoli da superare?

Ora, che lui e i suoi amici si avvicinavano a quella impressionante catena montuosa, quel luogo proibito che tutti i Digimon evitavano come la peste... cominciava a vederci più chiaro. No, non era incuranza verso la propria vita, come qualche volta lui aveva pensato... c'era qualcosa di più... qualcosa che riusciva a fare star zitta la paura e a far fare a sua mamma quello che lei pensava più giusto fare... ma cosa fosse, il più giovane dei bambini prescelti ancora non se lo spiegava. Poteva solo tentare di andare avanti, nonostante una piccola voce cattiva dentro di lui lo consigliasse insistentemente di lasciar perdere tutto e tornare a casa... (e come?)

E sperare che questa domanda si sarebbe infine chiarita...

"Bearmon..." chiamò Kevin con voce tremante, cercando a tentoni la zampa del suo morbido amico al proprio fianco, mentre i suoi profondi occhi neri fissavano la catena montuosa delle Fortran. Si sentì improvvisamente più sollevato quando sentì l'orsacchiotto stringergli la mano, in un tentativo di fargli coraggio... e si voltò verso di lui, per vedere il suo grazioso muso fisso in un cipiglio di determinazione.

"Sì, Kevin, ci sarò sempre io al tuo fianco." rispose. "Qualsiasi cosa accada... la affronteremo assieme, io, te e i nostri amici!"

Kevin sorrise, e ricacciò indietro una lacrima che minacciava di salirgli agli occhi. I maschi non versavano lacrime, era una questione di orgoglio. "Grazie, Bearmon... ora mi sento più tranquillo!"

Dopo essersi scambiati un ultimo sguardo di intesa, i due amici si incamminarono a passo spedito verso il luogo tanto temuto, seguendo a breve distanza i loro amici, che si erano voltati indietro per chiamarli...

Nessuno di loro sapeva cosa li attendeva... e non tutti erano del giusto stato d'animo per affrontarlo... ma tutti sapevano che si stavano dirigendo verso una dura battaglia!

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Ed eccomi qua, dopo tanto tempo, con il capitolo 18 del mio prequel! Ancora una volta, nonostante mi fossi fissato una tabella di marcia, i miei esami universitari hanno deciso diversamente! Dopo il 18, comunque, è SICURO, al cento per cento, che avrò qualche giorno libero, e lo userò per scrivere il più possibile! Ora cercherò di aggiornare 'Invasion' e 'Record of Digital Wars'... oltre a cercare di scrivere il prossimo capitolo di 'Network Transmission' e la mia nuova introduzione al mio rewrite di Super Robot Wars R!

Nel prossimo capitolo di Digimon Zero, i nostri raggiungeranno le montagne del terrore, le Fortran Heights! Cosa li aspetta nei meandri di quell'orribile posto? Scopriremo qualcosa in più dei Digi-Ghost? E magari... conosceremo qualche nuovo personaggio e qualche nuova evoluzione?

Lo scoprirete... il prima possibile! Per adesso, vi sarei molto grato se voleste lasciarmi una recensione!

Vi saluto, e vi do appuntamento... a prima possibile!

 

Justice Gundam

  
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