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Autore: emily_beliebers94    31/05/2013    2 recensioni
TRATTO DALLA STORIA
- avevi ragione - dico improvvisamente.
- ragione su cosa ? - mi guarda negli occhi cercando di capire cosa voglio dire.
- quando dicevi che sarei stata tua -
- vero. Ma prima ti volevo solo per il sesso, ora invece ti voglio e basta -
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Lei: Emily Julie Jones
Lui: Justin Drew Bieber
Lei: timida, dolce e simpatica
Lui: puttaniere, simpatico e anche dolce (ma solo quando vuole)
Lei: brutto passato con il padre
Lui: ha solo una sorella curiosa
Tra loro nascerà qualcosa.. ma ci sarà qualcuno pronto a farli separare...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao! Mi chiamo Emily Julie Jones, ma tutti mi chiamano Emily.  Ho 17 anni.
Non sono molto alta, ho i capelli lunghi castani e mossi, occhi verdi e labbra carnose.
Sono molto timida, dolce, simpatica con tutti.
Mi sono appena trasferita a Stratford, Canada perchè i miei genitori si sono separati. Mio padre è rimasto in Texas, che poi chiamarlo ''padre'' non mi sembra il caso siccome non l'ho mai considerato tale.
Dice che sono sempre stata uno stupido errore.
Da piccola non mi considerava mai, non giocava mai con me e non mi abbracciava mai. MAI. 
 
Poi un giorno.... avevo circa sei anni, è tornato a casa barcollando ed è venuto verso di me che stavo giocando con le bambole. Io l'ho salutato e lui come risposta mi ha tirato uno schiaffo.
Ero piccola e non capivo perchè l'avesse fatto.
Ho iniziato a piangere e lui mi ha tirato altri schiaffi fino a farmi sanguinare il labbro e il naso.
Da quel giorno in poi mio padre rientrò sempre a casa barcollando, veniva da me e mi picchiava.
Io piangevo e lo supplicavo di fermarsi. Sentivo le grida disperate di mia madre ma a lui non interessava.
Picchiava anche lei ma con me si divertiva di più siccome non riuscivo a liberarmi dalla sua presa.
A scuola tutti mi chiedevano cosa mi ero fatta e io raccontavo sempre bugie per paura di perdere i mei amici.
Ma non so come, un giorno lo vennero a sapere ed iniziai a stare da sola siccome nessuno osava parlarmi.
Nessuno mi chiedeva come stavo, giravano voci su voci e io alla sera mi lasciavo picchiare da quel mostro per non sentire il dolore mentale che mi procuravano i miei compagni prendendomi in giro e spargendo voci su di me che alcune non erano vere.
 
Io e mia madre un giorno decidemmo di andare via. Ci siamo trasferite per un po' da mia nonna materna, e ora siamo venute qui... a Stratford, Canada. E' un bel posto e spero di ricominciare la mia vita al meglio.
 
 
Comunque sia, suona la sveglia.. è il primo giorno di scuola e ho un pò paura, spero solo che nessuno venga a sapere del mio passato.
Suona la sveglia e mi alzo trascinandomi in bagno sotto la doccia.
Sentire le goccioline sul mio corpo mi rilassa.
Dopo dieci minuti sono già asciutta e vestita con un jeans stretto, una maglietta a maniche corte azzurra e le Converse bianche. Ci abbino anche un cappellino della NY (New Era) dello stesso colore della maglia.
Scendo a fare colazione e mi accorgo che mia mamma mi ha lasciato un biglietto, probabilmente è già andata a lavorare.

E infatti  dice proprio così. Finisco di mangiare e vado di sopra nel mio bagno a lavarmi i denti, pettinarmi e truccarmi leggermente.
Prendo la borsa, le chiavi e il cellulare ed esco di casa.
La scuola non dista molto, quindi a piedi ci metto 10 minuti.
Gli orari con le materie e la combinazione del mio armadietto li ho già, li siamo andati a prendere io e mia madre appena ci siamo trasferite, ovvero quando mi ha iscritta.

 
Arrivata, oltrepasso il giardino pieno di ragazzi e ragazze ed entro.
Cerco il mio armadietto e lo apro prendendo i libri per la materia che ho alla prima ora.
- ciao - sento un voce alle mie spalle, mi giro e mi ritrovo una ragazza con i capelli biondi e occhi blu che mi sorride.
E' carina e sembra anche simpatica.
- ciao - rispondo abbastanza timida. 
- sei nuova qui ? non ti ho mai vista - mi chiede mentre apre il suo armadietto che si trova proprio di fianco al mio.
- sì, mi sono trasferita qui da poco - 
- e prima dove abitavi ? - 
- in Texas - annuisce e dopo aver preso i suoi libri si gira di nuovo verso di me.
- piacere Chantal - mi porge la mano sorridendo
- Emily - stringo la sua mano.
- quanti anni ha ? - mi chiede chiudendo il suo armadietto.
- 17 - 
- anche io, alla prima ora hai per caso Storia ? - 
- sì - speriamo sia in classe con me.
E per la prima volta il Signore ha ascoltato le mie preghiere perchè Chantal mi sorride e mi dice - anche io, quindi abbiamo circa gli stessi orari - e guarda la tabella dei miei orari.
- Le uniche materie che non abbiamo insieme sono scienze, matematica e filosofia. -
Che peccato, ma almeno per le altre materie ho già una compagna.
 
- ehy Chantal come va ? - dietro a lei c'è un ragazzo alto, con i capelli e occhi scuri. Non è male.
- che vuoi Jake ? - risponde scocciata Chantal rivolta verso il ragazzo che si chiama Jake.
- oh, andiamo non posso nemmeno salutare ? - 
- NO, e ora vattene non vedi che stavo parlando ?! - dice Chantal facendo girare il bruno verso di me.
- ma guarda guarda che bella bambola che abbiamo qui - che idiota mi ha chiamato bambola, sarà anche carino ma ha un carattere di merda.
- lasciala stare - risponde Chantal per me.
- posso sapere almeno il tuo nome - mi chiede ingnorando totalmente quello che gli ha detto Chantal.
- m-mi chiamo Emily - 
Jake sta per dire qualcosa ma Chantal mi prende per il braccio e mi trascina in classe.
 
- scusalo Emily, è solo un idiota. Lascialo perdere è un puttaniere che ci prova con tutte le ragazze. - mi spiega stringendo i pugni dal nervoso.
- ok, capito ma calmati ora - scoppiamo a ridere tutte e due ed entriamo in classe.
La campanella è già suonata.
Prendiamo posto negli ultimi banchi della fila centrale ed aspettiamo il professore, il quale arriva dopo circa cinque minuti.
- buongiorno ragazzi - 
- buongiorno professore - rispondiamo in coro tutti quanti
- vedo che c'è una nuova studentessa, la signorina Jones se non sbaglio - dice il professore mettendosi a sedere
- sì, eccomi qua - alzo la mano per farmi notare e quando ho tutti gli occhi puntati addosso, mi sento a disagio.
- bene, si faccia aiutare dalla signorina Chantal con gli appunti e stia attenta - 
 
Alla seconda ora esco per andare in bagno.
Mentre sto per tornare in classe, svolto l'angolo e vengo urtata da qualcuno. 
Quando alzo gli occhi..
 

 
 
SPAZIO AUTRICE:
CIAO BELLE GIOIE
Questa è la mia prima FF.. spero vi piaccia.
Se volete lasciarmi qualche recensione, anche critica per dirmi come scrivo.. Accetto volentieri.
Avverto che non sono molto brava a scrivere quindi mi scuso per eventuali errori.. 
Grazie belle gioie. Un bacio a tutte CIAO CIAO <3
  
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