Capitolo
12
Era
una splendida giornata di primavera e una bambina di circa
cinque anni, correva allegramente tra i sentieri dei giardini della sua
grande
casa.
Usagi amava correre per quelle stradine immerse nei prati verdi e
inebriarsi
del profumo dei fiori che la sua amica Sailor Jupiter curava
amorevolmente.
I suoi genitori la guardavano giocare da lontano sorridenti e stretti
in un
abbraccio, amavano la loro principessina più di ogni altra
cosa al mondo e
l’avrebbero protetta ad ogni costo.
Le guerriere Sailor arrivarono da loro, Sailor Mars guardò
negli occhi la
donna, si compresero.
“Usagi... vieni subito qui!” gridò la
donna rivolgendosi alla bambina
“Ma mamma, voglio giocare un altro pochino...”
implorò la piccola
“Non fare storie... giocherai domani, adesso vieni da
“
Non fece in tempo a finire la frase che un boato la fece sussultare; la
bambina
si spaventò e corse a gambe levate dalla madre che con occhi
ricolmi di terrore
guardava su nel cielo che nel frattempo si stava facendo sempre
più scuro.
Da una navicella che si piantonò proprio in mezzo ai
maestosi giardini, scese
un uomo, molto affascinante, dai capelli argentei e gli occhi viola.
Un sorriso beffardo era dipinto sulle sue labbra mentre si stava
dirigendo
verso la donna che stringeva la piccola tra le braccia.
Le si era parato davanti e cercò di toccarle il viso,
prontamente la donna si
spostò e gli schiaffeggiò la mano.
L’uomo non si arrese, la prese con violenza per il braccio e
le prese il viso
con una sola mano.
“Che piacere rivederti, regina Serenity, mio sogno proibito,
mia fantasia più
desiderata. Sei davvero bellissima lo sai?” sibilò
alle sue orecchie
stringendola a se e cercando il suo fondoschiena.
“Non mi toccare... lasciami... lasciami stare!”
“Quando fai cosi mi piaci ancora di più... diventi
più desiderabile mia dolce
regina della città di cristallo...”
“Sei un maiale... Demand non mi toccare, o sarò
costretta a...”
“Sarai costretta a fare cosa, a usare il cristallo
d’argento contro di me
rischiando poi la vita?”
Nel frattempo la bambina era scappata nel castello e si aggirava per le
stanze.
“Eccola, deve trovarsi qui... aiuterò io la mamma
da quel brutto cattivone” si
disse mentre entrava nella stanza e si dirigeva verso una teca di
cristallo.
La aprì e restò affascinata nel vedere il
prezioso gioiello che vi era
custodito, allungò le mani per toccarlo, ma fu avvolta da un
forte bagliore e
il monile sparì.
“Oh no... il cristallo d’argento è
scomparso... è tutta colpa mia... come farò
adesso ad aiutare la mia mamma?”
“Eccoti... piccola Lady devi venire subito con
noi...” urlò Sailor Mars
correndo verso la bambina
“Sailor mars, devo dirti una cosa importante!”
“Non c’è tempo bambina... adesso devi
ascoltarmi, va bene?”
La bambina annuì.
“Ti accompagno da Sailor Pluto, tu devi restare con lei
finché non torneremo a
prenderti, va bene?”
“Ma cosa sta succedendo? Dimmelo, ti prego... dove sono i
miei genitori?”
“Non pensare a loro, stanno bene... – rispose la
guerriera di marte poco sicura
di quello che stava raccontando alla bambina – ma
c’è della gente cattiva che
dobbiamo sconfiggere e tu potresti correre dei pericoli stando qui...
non
temere, li sistemiamo e ti veniamo a riprendere”
La bambina si fidò di lei, e le sorrise.
Prima di entrare nello spazio di Sailor Pluto diede un bacio e un
abbraccio
alla guerriera che le sorrise
“E’ un bacio portafortuna... a dopo amica
mia!”
“A dopo piccola lady...” le rispose guardandola con
occhi tristi.
Non sapeva perché ma quello le sembrò un addio.
Demand aveva ancora la regina Serenity tra le sue grinfie.
“Sto già pregustando il momento in cui sarai mia e
dovrai esaudire ogni mio
desiderio...”
“Te lo puoi scordare!” gli sbraitò
sputandolo in faccia
Demando sorrise ancora, ripulendosi con la manica del vestito.
“Oh no... a meno che non vuoi vedere la tua bambina morta,
devi fare tutto
quello che ti dico... ti dovrai piegare a me, diventare la mia donna,
l’oggetto
dei miei desideri.”
Le baciò il collo. Serenity avvertì la sua lingua
umida, chiuse gli occhi, poi
lo spinse via.
Finalmente una rosa rossa lo colpì in pieno viso.
“Tu non avrai proprio nulla e guai se osi toccare mia figlia,
ti ammazzerò con
le mie mani!”
“Oh...è arrivato il valoroso principe che salva la
sua principessa dall’orco
cattiva... il cavaliere senza macchia e senza paura... hai
finito?”
Endymion cacciò la spada
“Ho appena iniziato... come hai osato toccare mia
moglie?”
“E’ davvero bella... e presto sarà mia.
E’ davvero irresistibile!”
“Dovrai passare sul mio cadavere!”
“Sarà un vero piacere fare l’amore con
lei proprio davanti al tuo corpo senza
vita...”
Serenity tremò al solo pensiero, Endymion lo
fissò negli occhi furibondo e si
parò davanti la moglie.
“Illuso... non accadrà mai, te lo puoi
scordare!”
“Preferisco morire piuttosto che donarmi a te!”
aggiunse Serenity protetta dal
marito.
Finalmente arrivarono le guerriere Sailor che si misero in posizione
d’attacco
per difendere il re e la regina.
In quello stesso momento arrivò correndo la piccola Usagi,
curiosa di vedere
cosa stesse accadendo, mentre Sailor Pluto la stava rincorrendo
disperata.
La bambina vide davanti a se il padre con la spada in mano, le
guerriere Sailor
pronte a combattere e la mamma disperata.
“IL CRISTALLO D’ARGENTO! E’ SPARITO IL
CRISTALLO D’ARGENTO!”
Un maligno sorriso si dipinse sul volto del principe Demando e dei suoi
guerrieri.
“Il coniglio!” disse una donna dalla voce stridula
“Ammazziamolo!” disse un uomo dai capelli blu come
la notte.
“La bambina... Endymion la bambina!”
Urlò Serenity con tutte le sue forze
Ednymion non riuscì a proteggerla perché un
raggio nero lo colpì
scaraventandolo dentro il palazzo a una velocità assurda.
“Endymion... amore mio!” urlò Serenity
disperata
Le guerriere Sailor erano state attaccate da quattro perfide donne che
si
presentarono come le “Quattro sorelle persecutrici”.
E poi c’era Demando che si stava preparando ad uccidere la
bambina
terrorizzata.
“Usagi, ti avevo detto di stare nascosta, perché
sei tornata qui?”
“Sailor Mars... io io...” scoppiò a
piangere
“Troppo tardi.. adesso morirai e tua madre sarà
mia.. tutto questo sarà mio!”
concluse poi ridendo perfidamente.
Le scagliò contro un raggio nero, ma Serenity prontamente la
coprì con il suo
corpo restando colpita.
Le guerriere Sailor si girarono all’improvviso e fondendo i
loro poteri
crearono una barriere protettiva che salvò la regina, ma la
fece cadere in un
letargo che sembrava morte.
Gli occhi della bambina si riempirono di lacrime, Demando
sussultò, poi preparò
un altro attacco ma fu fermato da una voce spettrale.
“Fermati altezza”
“Grande saggio... cosa vuoi?”
“Qui ormai non c’è più nulla
da fare...”
“Io voglio quella donna, voglio quel regno...”
urlò stringendo i pugni
“E lo avrai!”
“Come?”
“Li attaccheremo dal passato... e sono sicuro che li
ritroverai anche la tua
amata regina...”
Endymion ferito uscì fuori dal palazzo.
“Non l’avrai mai... il nostro amore è
forte... tu... tu non riuscirai mai a
distruggerlo...”
Demando lo guardò con sufficienza e rise beffardo.
“Staremo a vedere, caro principe della Terra... Staremo a
vede quanto vi amata
nel passato... sono
sicuro che la
conquisterò prima di te”
“Re... io sono un Re... tu sei un misero principe, di un
misero pianeta...”
rispose a fatica, ormai le forze lo avevano abbandonato
Demando strinse i denti, voleva attaccarlo, ma il grande saggio lo
fermò
“Tutto a suo tempo, sua altezza...”
“Papà” urlò la bambina
“Piccola mia... non preoccuparti per me... scappa via...
Sailor Pluto...”
“Sua maestà... Endymion... “ si
inginocchiò verso di lui
“Occupati della mia bambina... sai già quello che
devi fare... mandala nel passato,
mandala da noi, la proteggeremo... fai presto... deve avvisare le
guerriere
Sailor del passato della minaccia, prima che arrivino loro...
“
Pluto con gli occhi lucidi, annuì.
“Mi sono sempre fidato di te, sei il nostro braccio destro e
ami mia figlia
come se fosse tua... aiutala...” disse per poi chiudere gli
occhi.
Pluto controllò le sue pulsazioni, erano molto deboli.
Le guerriere Sailor a capo chino avevano preso la regina e si erano
volatilizzate.
Anche i nemici erano spariti e lei sapeva benissimo dove si erano
recati.
“Piccola lady”
“Pu...”
“Adesso devi fare una cosa... tieni, prendi questa!
“Cos’è?”
“E’ la chiave del tempo che ti
permetterà di viaggiare nel mondo spazio
temporale e di andare nel passato”
“Nel passato?”
“Si piccola mia... devi andare nel passato e cercare il
cristallo d’argento,
Sailor Moon e le guerriere Sailor, loro ti aiuteranno”
“Ma Pu... io...”
“Non fare storie... adesso devi andare... vattene!”
le urlò quasi
La piccola obbedì, prese la chiave tra le mani, chiuse gli
occhi e partì per
quel viaggio che avrebbe ricordato per tutta la vita.
“Pluto...” sussurrò Endymion
“Sua maestà...”
Endymion sorrise
“Siamo stati amici per tanto tempo... sono ancora
Mamoru...”
Sailor Pluto arrossì e continuò “Adesso
sei il Re della Terra...”
“Ero... ero il Re della Terra... adesso è tutto
finito per noi. Dobbiamo solo
sperare che nel passato riescano a combattere questa minaccia, in modo
da non
far ripetere tutto questo”
“Sono sicura che riusciranno
nell’intento...”
“Ora devo pensare a me e Serenity...”
“Cosa vuoi fare?”
“Devo mettere alla prova il loro amore, Demando ci ha
minacciati, devo
prepararli per la battaglia che li vedrà protagonisti in
prima linea.
Provocherò degli incubi al me stesso del passato dove gli
intimerò di lasciare
Usagi altrimenti morirà. Se la lascerà, ma nello
stesso tempo continuerà ad
amarla e se lei continuerà ad amarlo allo stesso modo anche
se lui la eviterà,
allora si che saranno davvero pronti e che il loro amore
sarà un amore vero e
puro.”
Pluto annuì, poi lo aiutò a rientrare.
Era il giorno del loro matrimonio,
finalmente. I loro amici stappavano le bottiglie di spumante e si stavano
recando
alla sala ricevimenti per festeggiare insieme a loro. Sorridevano e si
guardavano, non resistettero, dovevano scambiarsi un altro bacio.
Le labbra non fecero in tempo a sfiorarsi che un forte boato e un
terremoto che
squarciò la terra da sotto i loro piedi e
inghiottì tutti gli invitati. Una
voce dal tono profetico li fece trasalire.
“Mamoru se sposerai Usagi una serie di catastrofi si
abbatterà sulla Terra e la
tua amata morirà tragicamente... devi lasciarla se tieni
alla sua vita...”
Mentre Usagi cadeva in un baratro profondo chiamando il suo nome per
poi perire
e lasciarlo solo nella più completa oscurità.
Mamoru si svegliò di soprassalto.
“Che razza di sogno... – si girò verso
l’orologio – oh sono le 9 del mattino e
alle 10.30 ho appuntamento con Usako.”
Aveva promesso che l’avrebbe portata a fare un giro in barca,
dato che quando
frequentava Rei fece lo stesso.
Usagi non sopportava questa cosa e gli intimò di fare questa
cosa romantica con
lei.
Sorrise pensando alla sua gelosia e ai suoi modi di fare.
L’avrebbe amata fino alla fine, per tutta la vita, finalmente
il destino
crudele che gli aveva tolto i genitori troppo presto, gli aveva
restituito
quella felicità che gli aveva sempre negato.
Usagi con il suo carattere, la sua allegria gli aveva fatto riscoprire
la gioia
di vivere.
Gli tornò alla mente l’incubo che aveva fatto,
pensò che erano soltanto paure
nascoste di perdere l’amore della sua vita e la
felicità ritrovata.
Andò a fare una doccia calda, il getto dell’acqua
sul corpo lo fece rilassare e
non pensare più al sogno spaventoso di quella notte; finito
mise un asciugamano
alla vita e andò a prepararsi un caffè.
Suonarono alla porta.
“Ma chi sarà di domenica mattina, a
quest’ora per giunta?”
Andò ad aprire.
“Mamo-chan!” una testolina bionda gli si
fiondò sul petto ancora un po’ umido.
“Usako, come mai sei venuta qui?”
“Stamattina mi sono svegliata molto presto, ho fatto i
biscotti e non vedevo
l’ora di vederti amore mio”
Mamoru sorrise e la invitò ad entrare.
Usagi entrò saltellando e si recò in cucina.
“Piccola, vado a vestirmi, torno subito”
“Ma no, perché?” gli urlò
Avrebbe potuto benissimo restare cosi, bello com’era e con il
fisico che si
ritrovava era davvero uno spettacolo per occhi... lo avrebbe ammirato
per tutta
la giornata.
“Usako?!” rispose Mamoru guardandola stralunato
Usagi arrossì e si chiuse nel silenzio, Mamoru sorrise e
andò in camera sua.
Si, il suo fidanzato era davvero bellissimo e aveva un fisico scolpito
e cosa
più importante era tutto suo, sorrise sorniona ripensando al
suo Mamo-chan con
soltanto l’asciugamano legato in vita.
Mamoru tornò vestito dalla sua camera.
Due tazze di caffè fumanti erano già sul tavolo e
in piattino erano stati messi
un po’ di biscotti.
“I biscotti li ha fatti la mamma... io non sono brava in
cucina... ma prenderò
lezioni da Makoto, cosi imparerò qualcosa e ti
preparò tanti manicaretti!”
Mamoru sorrise e l’abbracciò.
Finiti i caffè e mangiati i biscotti uscirono di casa per
dedicare del tempo a
loro stessi e fare un giro in barca, come era stato stabilito.
Il sole splendeva alto e caldo nel cielo, Mamoru remava e Usagi si
godeva il
paesaggio circostante.
Arrivati al ponte, scesero dalla barchetta e si abbracciarono
sorridenti,
felici di stare insieme e di amarsi, finalmente.
Un sorriso, uno sguardo e due labbra che si incontrarono in un dolce
bacio che
venne poi interrotto dall’arrivo di una piccola peste dai
capelli rosa, che
avrebbe portato non pochi guai alla povera Usagi, che ancora non lo
sapeva ma
c’erano ad aspettarla tanti problemi e molta sofferenza.
Fine... per ora!
Ed
ecco, in tempo record l’ultimo
aggiornamento della mia fan fiction.
Ho raccontato, a modo mio gli avvenimenti del futuro, come Chibiusa
è arrivata
a Tokio e cosa è successo prima di
quell’appuntamento. È inutile dirvi che il
sogno di Mamoru è il famoso incubo che lo
spingerà a lasciare Usagi, ma il
tutto sarà approfondito nel seguito che arriverà
a settembre.
Adesso credo proprio che non scriverò più, anche
perché devo dedicare gli
ultimi giorni nella mia città agli amici e a preparare tutto
l’occorrente per
la partenza che sarà il 4 giugno, alle 7.15 del mattino...
(urla
disperataaaaaaaaaaa :D)
Scherzi a parte, tornando alla storia, beh adesso è
terminata, spero che vi sia
piaciuta, di non avervi deluse e che questo capitolo vi sia piaciuto,
soprattutto la parte riguardante Mamoru con l’asciugamano...
ehehehe bello
vero? :P
Beh ragazze mie, io vi saluto e rinnovo l’appuntamento a
settembre quando
pubblicherò il seguito di questa storia...
“Moonlight Desentsu 2... la luna
nera!”
Uno spoiler? Mamo lascia Usagi ma lei... lei sarà ben
più forte di come
l’abbiamo vista nell’anime... si
stravolgerò la trama e creerò una storia tutta
nuova che spero amiate come avete amato questa storia,
chissà magari anche di
più!
Dato che parto, vi auguro buone vacanze, anche se il clima di questi
ultimi
giorni non sembra essere propriamente estivo... ma noi siamo fiduciose,
no?
Arrivederci a settembre e grazie a tutte voi che mi avete recensito,
letto e
inserito la mia storia tra le preferite.
Grazie a tutte voi e a presto!
Valentina!!!
Grazie a:
Bunny_SmallLady
cate_s
cri88
Geco
Giuliii
Kitri
love candy 77
Marisa92
Miss Selenity
Princess Emma
red85
serenity82
stella93mer
per aver inserito la mia storia tra le preferite
celtics
Cri cri
Emiemi
emma881
fatinaviola91
Freegirl87
Geco
GiulyIchigo
hika_shidou
Kitri
krys
ladyathena
laplop
Lela_99
luciadom
lyn81
Miss Demy
Miss
Selenity
Princess
Emma
red85
Sailor92
shelly2010
Suwako
Fullbuster
taty
Two girls
and a heart
Zonami84
_Sofia_
per aver inserito la storia tra le seguite.
Grazie a tutte voi!!! Alla prossima!!! J