Lord Voldemort, per tutta la vita, aveva soltanto odiato.
Aveva odiato sua madre perché l'avevano abbandonato e non era stata capace di affrontare la vita per lui.
Aveva odiato suo padre quando non era venuto a portarlo via da quell'orfanotrofio e quando aveva scoperto che era Babbano.
Aveva odiato le inservienti che lo consideravano pazzo nella loro ignoranza e aveva odiato gli altri orfani perché non volevano mai giocare con lui.
Aveva odiato quello strano mago dalla barba rossiccia perché lo aveva ostacolato in tutti i suoi piani e aveva odiato quel ragazzo dalla cicatrice che gli aveva portato via il potere e l'immortalità.
Aveva odiato tutte quelle persone che gli avevano lottato contro e quelle che avevano lottato in suo nome.
Lord Voldemort aveva odiato, odiato e ancora odiato perchè non era stato capace di provare altro che non fosse odio. Ma forse in un tempo alquanto lontano, durante la sua gioventù ad Hogwarts, aveva avuto un assaggio intenso ma breve di quello che era amare. Paradossalmente, il suo cuore, prima di essere strappato dal suo petto proprio da se stesso, aveva palpitato per qualcuno che avrebbe dovuto odiare. Ha amato ciò che doveva odiare.