Chapter 1
2023.
- Ti amo,
più di qualsiasi altra cosa.
Gli
sussurrai, mentre la luce del giorno entrava attraverso la finestra
- Ti amo
anche io.
Mi disse,
prima di un tenero bacio.
*Tre anni
prima*
Prendo il
mio Ipod, e faccio partire la riproduzione casuale : Little Things.
Chissà
perché il mio Ipod ha deciso di farmi piangere in metro..
destinazione?
Non ne ho
una in particolare, voglio solo trovare Harry Styles. Nel 2018 la band
si è
sciolta, non c’erano più fans e io ho deciso di
aspettare che nessuno si
ricordasse di loro per compiere quella che è per me una
missione. Da quando
avevo 12 tutto ciò che avevo sempre desiderato era avere lui
al mio fianco.. A
proposito sono Giada, ho 21 anni e sono a Londra da quando avevo 19
anni,
quando la scuola mi ha offerto un anno intero di studi in
un’università
britannica, da quel momento non ho mai voluto lasciare quella
città.
Harry è
stato tutta la mia vita, causa di sorrisi e di pianti, grazie a lui
riesco a tagliarmi
di meno.. si, lo faccio. Lo faccio perché sono stanca,
stanca dei brutti voti,
dei genitori che non fanno altro che andarti contro, stanca di come
appario,
stanca di me stessa. Il desiderio di afferrare le forbici a volte
è forte, e
devo ammetterlo, ieri l’ho fatto ancora. Non ho smesso del
tutto, qualche volta
non riesco a resistere, tutto quello di cui avrei bisogno si trova in
questa
città, devo solo trovarlo.
Ieri su
internet ho trovato una foto di Harry in una pasticcieria con su
scritto
“Avvistata la vecchia star dei One Direction mentre abbraccia
una nuova fiamma
in pasticceria, a pochi metri da casa sua, nuovi amori in
vista?” Alla lettura
del titolo ero sconvolta, non poteva aver trovato una ragazza, non
poteva
averlo fatto.. poi alla vista della foto mi sono tranquillizzata, la
“nuova
fiamma” era semplicemente Gemma, sua sorella. Ma adesso,
notando bene la foto
mi sono accorta di un particolare: Un’ insegna, rosa e gialla
con dei piccoli
particolari a forma di cuori. Ricordo bene quella pasticceria.. era a..
Bayswater! Giusto! C’era il mio appartamento quando arrivai
il primo anno a
Londra, e le mie amiche del college mi portarono lì
dicendomi che facevano i
migliori macarons di tutta Londra.
Mi risveglio
dai miei pensieri, grazie al rumore della chiusura delle porte. BENE.
Avevo
appena fatto chiudere le porte della fermata di Bayswater,
vabbè magari ci
provo domani.
Sto per
afferrare la cuffia che era scivolata dall’orecchio, quando
sento una voce.
– Ottima
Scelta! Un classico!
Non penso
tanto alla voce, era così familiare che non me ne sono
neanche resa conto.
Quando poi mi passa la cuffia, le nostre mani si sfiorano per un attimo
ed alzo
lo sguardo. Si, era lui. L’amore della mia vita. Dopo
tentativi di incontrarlo
in cui il destino mi andava contro, il fato ha deciso di sorprendermi,
e
farmelo incontrare nel migliore dei modi. Non mi sembrava carino
urlare, e
inoltre non ne avevo la forza. Decido di sussurrare, per non attirare
l’attenzione
- Sai,
comparire in questo modo, non mi è d’aiuto, non
posso piangere in pubblico e né
urlare, perché da directioner è esattamente
quello che vorrei fare.
Oddio. Come
mi salta in mente di dire queste cose? Ora crederà che sono
una ragazza con
problemi mentali, e se non mi risponde? Se ho fatto una figuraccia? Se
adess…
- Quando
dicevate “Directioner is a promise” non era una
frase fatta allora..
- Potrebbe
esserla stata per molte ragazze, ma di certo non per me.
La mia
risposta lo stupì, forse gli era tornato in mente di quando
tutte le fan lo incontravano,
e gli ripetevano che non l’avrebbero mai lasciato, a quel
punto spontaneamente
chiedo
- Ti manca
la tua vecchia vita?
Forse non
era la cosa migliore da dire a qualcuno che hai appena conosciuto, ma
d’altronde io lo conosco da sempre.
- Un po’ sì,
mi manca abbracciare le fan, fare foto con loro, scambiarci quattro
chiacchiere..
- Sai, se
vuoi scambiare quattro chiacchiere… sono qui.
Però potresti non staccarti più
da me, sappilo
Gli dissi
ridendo, non è così difficile cercare di
trattenermi, anzi è esattamente
normale, sono perfettamente a mio agio in questo momento
- Potrebbe
non dispiacermi
Mi rispose
ridendo, anche se per un attimo ci siamo guardati negli occhi in modo
abbastanza.. intenso.
- Hey, come
ti chiami?
- Sono
Giada, ed è il piacere più grande della mia vita
conoscerti.
- Okay..
Giada, tra un po’ si apriranno le porte, andrei da starbucks,
ma voglio
parlarti con calma, quindi perché non facciamo una
passeggiata?
Mi chiede
lui, alzandosi dal suo posto
- Ne sarei
onorata! Okay, troppo formale.
Risposi
ridendo, mentre mi alzavo.