Piccola nota dell'autrice: vi prego, vi scongiuro, mentre leggete questa fic DOVETE ascoltare la musica di Super Quark. Avete presente? Aria sulla quarta corda,
Suite n°3, Bach. Oddio, muoio. La vostra

Gravirei

L’Eustass Kidd (nome latino Idioticus Buzzurrus), volgarmente detto Eustasso, è un mammifero onnivoro della famiglia degli ominidi. O almeno, così si suppone.

Di giorno può essere facilmente avvistato in piena attività, che consiste principalmente nel cacciare. Non si dedica ad altre occupazioni, a parte mangiare, bere e dormire. Mangia qualsiasi cosa, dai vegetali alla carne cruda. Specialmente durante il sonno lo si può sentire da molti kilometri di distanza, grazie ai rumorosi e caratteristici grugniti che emette.

«Eustass-ya, rilassati. Rischi di soffocare, se mangi tutta quella roba insieme.» Il rosso lo guardò, le guance gonfie e piene come quelle di uno scoiattolo che fa provviste e le mani già piene di altre cose. «Haffi i hatti fuoi, mehicaftro», tossì sputacchiando pezzi di cibarie ovunque. Poi all’improvviso divenne cinereo. Law sospirò. «Io l’avevo detto.»

«Basta! Qualcuno gli tappi la bocca! Non ne posso più!» Law ringhiò, ficcando la testa sotto le coperte. Non era carino, proprio per niente. Insomma, che bisogno c’era di russare in quel modo osceno?

È di indole prevalentemente solitaria, anche se per interesse o semplicemente per noia tende a formare dei branchi che vanno dai 3 ai 50 individui. Essendo un animale di indole piuttosto autoritaria ed aggressiva, tende ad assumere il comando di qualsiasi gruppo nel quale si trova a dover stare, anche se non si tratta del proprio. Non sopporta l’idea di non essere il maschio alfa.

«Scusa, capitano…credi davvero che sia una buona idea, attaccare da quel lato? Non mi sembra molto sicuro…» Nessuno parlò quando il poveraccio -una giovane recluta- fu letteralmente folgorato da un’occhiataccia in pieno stile Kidd. Nessuno parlò nemmeno quando il suddetto poveraccio fece un fantastico volo fuori bordo, cortesia del Capitano stesso, che senza tanti complimenti lo sbattè in mare. Si voltò verso i suoi uomini. «Beh?», sbraitò. «Qualcun altro ha voglia di contraddirmi?» Killer, non visto, alzò gli occhi al cielo. Quel chirurgo aveva ragione quando diceva che probabilmente, sotto sotto, il loro capo non era altro che una donna mestruata nel corpo di un uomo.

Può emettere, per comunicare, una vasta gamma di suoni, tra cui soffi, brontolii, abbaii, uggiolii e grida acute di difficile interpretazione. Oggi la maggior parte degli studiosi che si occupano di questo mammifero protendono per l’ipotesi che gran parte dei suoni emessi esprimano rabbia, frustrazione o inquietudine.

«Merda!»

«Porca puttana!»

«Maledetto bastardo!»

«Stronzo!»

«Medicastro!»

«Insomma, Eustass-ya!», disse Law, ridendo. «Se continui con tutti questi complimenti, comincerò a pensare di piacerti sul serio…»

È di notte che l’Eustasso dà il meglio di sé. Esce dalla sua tana e si reca in posti dove può trovare altri animali tipicamente notturni con cui si intrattiene sino a tarda ora, per poi tornarsene a ronfare quando è ormai mattina.

«Uno, a chi offre da bere! Due, ai compagni fedeli! Tre, ai morti in battaglia!» Eustass Kidd alzò alto il boccale. «Salute!», disse, e bevve tutto d’un fiato. Trafalgar Law, al suo fianco, sorrise. Gli piaceva, quando l’altro capitano era ubriaco fradicio. Gli piaceva perché erano gli unici momenti in cui sorrideva davvero, in cui non aveva remore, in cui non fingeva di odiarlo per poi portarselo a letto, in cui rideva di gusto. Quello era uno dei tanti lati piacevoli di un uomo che in superficie sembrava non averne affatto. In vino veritas.

Essendo un mammifero originario del Mare Meridionale, l’Eustasso soffre terribilmente il freddo. Proprio per questo è dotato di una pelliccia confortevole e calda, con cui riesce a sopravvivere nei luoghi più impervi.

«Dov’è la mia pelliccia? Dove cazzo è la mia fottuta pelliccia?» La Supernova rossa sbraitava, sfregandosi le braccia nude con le mani. «Fa un freddo schifoso! Chiunque l’ha fatta sparire me la riporti subito! Così potrò prendere a calci il suo culo merdoso!» La neve sembrava prendere di mira solo lui. Si attaccava alla sua pelle che era una meraviglia. «Non credo che lo prenderà sul serio a calci, comunque…», borbottò Killer sottovoce, spostando lo sguardo su Trafalgar Law che sogghignava soddisfatto, avvolto in un ammasso di pelo rosso.

Non ha una precisa stagione degli amori; ogni periodo è buono. È uno dei pochi mammiferi conosciuti che non si accoppia per generare prole, ma anche per piacere personale. Infatti è noto che scelga prevalentemente partner del suo stesso sesso, anche se non disdegna quelli di sesso opposto. Durante il rapporto si dimostra particolarmente aggressivo, così come nell’approccio.

«Law, puttana! Piantala di mordermi! Che cazzo, guarda! Guarda qua! Questo se mi va bene sparirà tra una settimana!» Law, avvolto dalle coperte, sorrideva sornione davanti ad un Eustass Kidd che, ancora completamente nudo e con la carnagione chiara arrossata dal sesso concluso appena poco prima, sbraitava guardandosi allo specchio indicandosi un minuscolo segno violaceo sul collo. “Che prima donna. Come se io mi lamentassi di tutti i lividi che mi lascia.” Il sorriso si andò pian piano allargando quando il suo sguardo scivolò sul sedere di Kidd. “Chissà che casino farà quando si accorgerà che gli ho graffiato le chiappe.”

Gli studi sull’Eustasso e sulle sue abitudini sono ancora in corso. Perciò vi auguriamo buona giornata e vi lasciamo con un ultimo consiglio: non tentate di addomesticarlo. A quanto risulta ci è riuscita solo una persona; un buon motivo per lasciar perdere qualsiasi tentativo. A presto!