Aveva spostato lentamente lo sguardo dal ragazzo che
giaceva esausto sul pavimento ai soprammobili rotti dall'altra parte della
stanza.
Si era avvicinato all'amico, e gli aveva scostato i capelli dal
volto per poterlo vedere. Il ragazzo sembrava svenuto, il viso colorato da un
pallore mortale.
Lo aveva osservato a lungo, e aveva visto che stringeva tra
le mani una foto di Tenten, scattata di nascosto in un pomeriggio
d'estate.
La ragazza era partita per una missione otto mesi prima e non aveva
più fatto ritorno. Dal momento in cui l'avevano data per dispersa, e
successivamente per morta, Neji era cambiato radicalmente. A poco a poco aveva
smesso di allenarsi, di uscire di casa, di parlare, e da alcune settimane non
riusciva nemmeno a mangiare. Dormiva solo se cadeva esausto sul pavimento, e
passava le sue giornate scagliando soprammobili contro alla parete, nella sua
stanza, o sdraiato sul suo letto, immobile.
Tsunade gli aveva proibito di
andarla a cercare, e Hiashi lo controllava assiduamente affinchè non infrangesse
il divieto.
L'Hokage aveva affidato a Shino e Kiba il compito di ritrovare la
ragazza, anche se Neji continava a ripetere: “E' morta, è morta.” con una voce
talmente sicura e rassegnata che nessuno trovava il coraggio di
rispondergli.
Lee aveva scosso leggermente l'amico, che aveva aperto gli
occhi.
-Neji...- aveva mormorato con voce insicura. -Shino e Kiba... stanno
tornando... saranno qui tra poco...- aveva continuato in un sussurro.
L'altro
si era alzato, e l'aveva seguito fino alle porte del villaggio.
Non avevano
dovuto attendere molto per vedere le figure di Shino e Kiba che avanzavano
lentamente verso il villaggio.
Kiba si era fermato, mentre Shino si era
avvicinato cautamente a Neji,stringendo tra le braccia il corpo senza vita di
Tenten.
L'aveva posata delicatamente a terra, e Neji le si era inginocchiato
accanto, mentre calde lacrime gli rigavano silenziose il volto.
-Siamo
arrivati tardi, Neji...- aveva mormorato il ragazzo. -Abbiamo provato a
salvarla, ma...- si era zittito quando il giovane Hyuuga aveva scosso il capo,
stringendo a sé il corpo ancora caldo della ragazza.
-C'è un'altra cosa che
dovresti vedere...- aveva continuato l'Aburame in un sussurro, facendo cenno a
Kiba di avvicinarsi.
-Ci ha detto che non ne sapeva nulla...- aveva spiegato
il ragazzo mentre si avvicinava a Neji, porgendogli un fagotto che portava in
braccio. -Non sappiamo se...- si era interrotto un attimo, cercando le parole
adatte. -Non sappiamo chi sia il padre...- aveva sussurrato. -Lei non è
riuscita...- aveva deglutito, trattenendo le lacrime -a dircelo.- aveva
concluso.
Un neonato dormiva placidamente, avvolto in una coperta scura. Neji
l'aveva stretto a sé, piangendo, non riuscendo a dire una parola, mentre una
lacrima cadeva sul volto del bambino, che aveva aperto gli occhi.
Bianchi.
-Quando siamo arrivati Tenten era ferita gravemente e...- aveva
cercato di spiegare Kiba, indivando un profondo taglio sul corpo di Tenten,
all'altezza del cuore.
-Non voglio sapere nulla...- era riuscito a mormorare
Neji tra le lacrime, carezzando piano il volto del bimbo, che sembrava essere
consapevole del suo dolore.
-Ci ha chiesto di riferirti...- aveva detto Shino
con voce incerta -che ti ama.-
Neji aveva spostato lo sguardo sul corpo di
Tenten.
-Anch'io...- aveva mormorato.
Ecco, il mio primo tentativo di flasfic, e probabilmente anche l'ultimo. Ho capito che non è decisamente il mio genere, ma mi è venuta l'ispirazione all'improvviso e questo è il risultato! Vi prego di commentare, anche negativamente, purchè le critiche siano costruttive.