> mi guardò con una profondità negli occhi che mi fece venire i brividi e quando lo notò mi porse la sua felpa che accettai volentieri.
> contai e al tre le nostre voci suonarono all’unisono, nel silenzio di quella notte di giugno.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Eravamo entrambi sdraiati sul prato di casa nostra a guardare le stelle. Era una notte perfetta, fuori non faceva ne freddo ne caldo e il cielo era pienissimo di puntini luminosi che brillavano come non mai. << Lou, posso farti una domanda? >> chiesi al mio migliore amico sdraiato accanto a me. Si, vivo col mio migliore amico, che problema c’è?! << L’hai appena fatta, cara mia >> disse con una vocina da saputello. Lo avrei preso a pugni. Noi eravamo così, vivevamo in questo rapporto di amore – odio, e stavamo benissimo. << Idiota >> sbottai io e poi sbuffai, io per una volta ero seria, e lui cosa deve fare? Rovinare l’atmosfera, ecco. << Parla, nanerottola >> disse lui. Ha parlato Gulliver qua.
Almeno tu non mi prendi in giro… ma aspetta, chi diavolo sei? La tua coscienza e la tua mente, idiota.
Ehi ehi ehi! Calmati, sai! Altrimenti ti elimino! Ok, scusa… Comunque carina la battuta di Gulliver!
Hahahaha, si te la concedo. << Cos’è per te l’amore? E cosa ne pensi? >> stavo davvero per parlargli di Hazza? Uno dei nostri migliori amici, e io ci stavo assieme, all’insaputa di nessuno tranne Louis. Avevo parlato con gli altri quattro babbuini, ovvero Liam, Zayn, Niall e anche Harry, e gli avevo detto che avrei parlato io a Lou, non sapevo come l’avrebbe presa. Siamo entrambi gelosissimi l’uno dell’altro e avevo paura che andasse da Haz e gli spiaccicasse un pugno in pieno viso… anche se la scena avrebbe fatto morire dal ridere! << L’amore è una cosa seria, Hope. E’ quando l’esistenza dell’uno dipende strettamente dall’esistenza dell'altro e viceversa. E quando lo vedi e ti senti bene, quando accetti ogni difetto, indipendentemente da quanto pesante sia. Questo è l’amore per me, ed è una cosa meravigliosa. Ora tocca a te >> mi rispose con uno dei suoi meravigliosi sorrisi. Il mio migliore amico era bellissimo e se qualcuna me lo avesse rubato, gli avrei strappato le ovaie e me ne sarei fatta un portachiavi. << Io penso che l’amore sia quando ti manca il fiato ogni volta che la vedi, ogni volta che gli sguardi si incontrano, quando vedi il suo sorriso o senti la tua risata. Quando ti viene la tachicardia quando devi vederlo. Quando la sua felicità è il motivo della tua. E’ una cosa unica >> dissi anche io sorridendo, ma vidi che Lou non contraccambiava il sorriso, era serio, con lo sguardo puntato al cielo. << Hope, devo dirti una cosa >> mi guardò con una profondità negli occhi che mi fece venire i brividi e quando lo notò mi porse la sua felpa che accettai volentieri. << Anche io devo dirti una cosa, quindi diciamola al tre. Uno, due… >> contai e al tre le nostre voci suonarono all’unisono, nel silenzio di quella notte di giugno. << Sono fidanzato/a e la/o amo! >> rimanemmo entrambi a guardarci ad occhi sgranati, dopo aver pronunciato quelle parole d’un fiato e non sapendo cosa dire. << E Harry >> conclusi io. Finalmente mi ero liberata, odiavo nascondere segreti al mio migliore amico. << Si chiama Eleonor >> disse osservando la mia reazione. Io sorrisi semplicemente, e lo abbracciai, sdraiandomi sopra di lui. << Sono contenta per te, te lo meriti, Lou, ti voglio bene >> gli dissi mentre con l’orecchio sul suo petto sentivo il suo cuore. Al’’inizio batteva forte, ma appena pronunciai quella frase, si calmò e diventò regolare. << Anche io sono felice per te, ti voglio bene, Hope >> disse lui stringendomi a se.
La nostra era la miglior amicizia che si potesse desiderare ed era destinata a durare.