No! io non posso lasciarti!
CAPITOLO 2;  Una scelta per salvare tutti.

Per tutto il viaggio in  macchina Ai non aprì bocca, fissava il suo cellulare con uno sguardo pensieroso, Conan aveva notato il comportamento insolito della ragazza e cercava di capire cosa la turbasse.

“Siamo arrivati. Finalmente!” esclamarono felici Ayumi, Mitsuiko e Genta.
“Che aria fresca!” disse Ran “Non trovi sia buonissima l’aria di montagna Sonoko? E guarda che bel panorama!”
“Già… se solo ci fosse il mio Makoto…” rispose Sonoko mentre scendeva dalla macchina e gurdava il panorama che le si proponeva davanti "Sono sicura che si sarebbe divertito molto! ma quando gli ho chiesto di venire con noi mi ha detto che aveva già una gara programmata per oggi pomeriggio e non poteva venire."

Dopo aver sistemato il tavolo per il pic-nik, il Dottor Agasa prese il cestino che Ai aveva preparato insieme ad Ayumi e lo poggiò sulla tovaglia, richiamando i bambini e svegliando Kogoro che si era addormentato sull’erba, per pranzare. Anche Ran aveva portato qualcosa che aveva preparato su richiesta di Conan, una torta al cioccolato farcita con la crema alla vaniglia. Durante il pranzo Ai era pensierosa e Conan lo notava sempre di più, quando finirono di pranzare Ai si avvicinò alla macchina per prendere la giacca e Conan la seguì:
”Ai mi vuoi dire cos’hai?” disse Conan.
“A cosa ti riferisci?” rispose lei cercando di mantenere il suo solito tono.
“A te! Sei pensierosa, durante il viaggio non hai aperto bocca e quando ti ho trovata nella tua camera non sembravi tu! Eri scossa anzi terrorizzata! Mi dici che hai?” continuò Conan.
Ai non sapeva quale scusa inventare così…
“O-Oggi ho ricev…” mentre Ai parlava il suo cellulare iniziò a squillare “DRINNN,DRINNN, DRINNN, DRINNN” il suo volto si fece pallido e il suo sguardo era impaurito.
“Non rispondi?” gli chiese Conan “Ai? Tutto bene?” notando il suo sguardo fisso sul cellulare lui si fece avanti per prendere il cellulare quando Ai lo fermò, prese il telefono e si allontanò per non far sentire a Conan la sua conversazione, così il piccolo grande detective si girò e si diresse verso Ran, seduta sull'erba, intenta a guardare i detective boys giocare, con l'intenzione di riprendere il discorso con Ai una volta finita la sua telefonata.

Ai: P-Pronto?
Gin: Ci hai messo un po’ a prendere il telefono, Sherry!
Ai: G-Gin! 
Gin: Si sono ancora io! Ti diverti in montagna?
Ai:  D-Dove sei Gin?! 
Gin: Più vicino di quanto pensi!
Ai: Che cosa vuoi?
Gin: E’ una domanda stupida! Sai cosa voglio. Ci vedremo presto Sherry, saluta tutti i tuoi amichetti da parte mia!
Ai: Loro non hanno colpa! Tu vuoi me, non loro, Gin!

Gin aveva già riattaccato e Ai era più terrorizzata di prima si girò e vide i bambini che scherzavano con Sonoko, il Dottor Agasa e Kogoro che giocavano a carte, Ran e Conan seduti sull’erba che parlavano erano tutti sereni e felici non poteva ma soprattutto non voleva fargli accadere nulla a causa sua, si riavvicino all’auto del Dottor Agasa e dopo aver scritto un messaggio sul secondo telefono di Conan, quello che usava per Shinichi, lo lasciò sul sedile insieme alle chiavi dell’automobile e si allontanò nel bosco.





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*Nota Autrice:
Salve! :D
Come vi sembra il secondo capitolo?
Accetto consigli e suggerimenti per migliorare :D e, ovviamente, accetto anche le critiche! ;)
Vorrei ringraziare Violaine che ha recensito e Masami_99_  che ha inserito la fic nelle storia seguite *-* Grazieee! 
Ringrazio anche chi legge soltanto! :D
Spero che il capitolo vi sia piaciuto. ;) 
Ciaooo!! 

MangAnime ;)