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Autore: Beliber    01/06/2013    1 recensioni
questa è la storia di una ragazza, Angela, che vive in un paese qualunque, è una ragazza timida (infatti ha pochi amici), dolce e molto indecisa quasi su tutto. Durante il suo terzo anno di superiori, più precisamente il primo giorno di scuola, la sua vita verrà sconvolta dall’arrivo di alcuni nuovi studenti, due in particolare ma chi sono e cosa succederà lo saprete solo leggendo la storia
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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josh disse:”senti, è stato orribile tutto quello che è accaduto fino ad ora. Non mi è piaciuto affatto il comportamento che hai avuto con me e dani e ancor di meno quello che hai avuto nei confronti di layla” io:”ma… come mai non sbraiti e non dici parolacce?” Jo:”perché io e dani ci siamo chiariti e abbiamo deciso di lasciar scegliere a te chi è il ragazzo giusto senza farti pressioni e senza confonderti ulteriormente” io:”in sintesi dani ti ha detto di restare calmo nel dirmi cosa pensi?” Jo:”ci sto arrivando, fammi finire di parlare. Ti vogliamo lasciare il tempo per riflettere bene su tutti i momenti passati insieme e per capire chi, secondo te, ti può fare felice. Non vogliamo farti soffrire e tanto meno vogliamo soffrire noi ma ci serve che tu sia convinta e sicura della tua decisione. Insomma, non vorremmo che dopo poco lasciassi chi hai scelto per metterti con l’altro…” io:”ah, si ho capito. Mi sembra giusto” jo:”in oltre dani mi ha parlato e mi ha fatto capire che siamo entrambe due teste di cazzo io e te. E che se ci pizzichiamo a vicenda non accadrà nulla di buono e visto che di orgoglio ne abbiamo da vendere nessuno dei due vuole mettere per primo da parte l’orgoglio quindi mi ha chiesto di restare calmo e cercare di parlarti con un tono di voce un tantino più basso del solito tono di quando mi arrabbio e di non usare termini che potrebbero farti arrabbiare.” io:”in sintesi ti ha detto di restare calmo, non urlare e non dire parolaccie per non far scoppiare un altro litigio?” Jo:”il succo è quello” io:”ah, capito” ci fu un momento in cui non si sentiva volare una mosca. io:”posso chiederti una cosa?” jo:”chiedi” io:”perché sei qui?” jo:”te l’ho appena spiegato” io:”no, intendo dire, come fai a restare calmo? Fino a poco fa eri incazzato nero e mi hai detto che ero una bambina orgogliosa…” jo:”si, ero incazzato e si, sei una bambina orgogliosa” distolsi lo sguardo e mi scappò un'altra lacrima. jo mi girò il viso e disse:”ma, non posso negare che comunque quello che provo per te è una cosa forte e… non voglio perderti” io:”insomma… ti piaccio?” josh aprì la bocca per parlare ma qualcosa frenò le sue parole e la richiuse. io lo guardai dritto negli occhi. che begli occhi che aveva! E poi le sue guancie! Hahaha, le sue guancie stavano diventando di un colore di cui non erano mai diventate. Non ero molto sicura, forse era la poca luce che faceva brutti scherzi ma avevo l’impressione che le guancie di josh fossero rosse. io sorrisi e dissi:”hai e guancie tutte rosse” mi scappò una risata. Josh tutto serio disse:”mi sa che ci vedi male. Perché non ti compri un paio di occhiali?” io:”non mi servono gli occhiali per vedere le tue guancie! Sono così rosse che se si rompesse la luce rossa di un semaforo ci potrebbero mettere una delle tue guancie e non si noterebbe nemmeno un po’ la differenza di colore” josh rise e disse:”sisi, hai proprio bisogno di un paio di occhiali. Magari al tuo compleanno te li compro” io:”ma va cretino!” iniziammo a ridere poi smettemmo. fissai josh negli occhi, mi avvicinai per baciarlo ma lui mi fermò e disse:”No, non voglio che tu ti confonda ancora di più e… non voglio nemmeno che io mi faccia false speranze su chi sceglierai fra me e dani.” io:”ah…” mi risedetti come ero seduta prima. josh:”mi piaci, non pensare che sia un rifiuto il mio, anzi! Voglio solo che tu riesca a decidere senza che io o dani ti confondiamo la mente in qualche modo” io:”hai fatto un discorso un po’ complicato ma ho capito cosa vuoi dire” jo:”ne sono felice” io:”io mica tanto…” jo:”perché?” io:”bhe… in questo momento sento che mi piaci da morire ma non vorrei che sia solo un impressione. Hai ragione tu, devo restare ‘lucida’ per decidere” Jo:”già” io:”eh già” sbuffai. poi restammo in silenzio. ci fissammo un secondo e poi sentimmo suonare la campanella. io:”su, è ora di andare” jo:”mi sa di sì” josh si alzò e mi porse la mano, io l’afferrai e lui mi aiutò a tirarmi su. quando fui in piedi mi accorsi che io e josh eravamo distanti pochi centimetri. diventai rossa poi josh disse:”lasciati togliere il segno delle lacrime” io feci segno di sì con la testa. josh mi strofinò il pollice sulle guancie. eravamo praticamente appiccicati. josh smise di strofinarmi le guanci e mi fissò dritta negli occhi. a quel punto, finalmente, josh mi baciò. Mi batteva forte il cuore. josh mi “infilò” la lingua in bocca. non avevo mai dato un bacio alla francese. quando ci staccammo dissi:”wow…” josh:”cosa wow?” io:”non avevo mai dato un bacio alla francese” josh disse un po’ triste:”ah…” io:”che c’è?” Jo:”non vorrei che adesso solo perché abbiamo limonato, sceglierai me…” io:”no, tranquillo. Sarò il più imparziale possibile sulla questione ‘baci’” jo:”bene” mi diede un altro bacio a stampo. io:”che fai?” josh:”non hai detto che sarai imparziale sui baci?” io:”si ma non vuol dire che mi devi baciare di continuo… comunque ora è meglio andare. È suonata la campana” Josh:”va bene” entrammo in classe e la prof non era ancora arrivata. Mi sentii chiamare e quando mi guardai intorno vidi……
  
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