"Che cosa??? Gli hai dato un diretto sul naso?" Giulia non poteva credere al racconto di Erika, proprio lei che non avrebbe mai fatto del male nemmeno ad una mosca e tanto meno avrebbe mai schiacciare una formica.

"Avevo bisogno di sfogarmi" Si giustificò con naturalezza Erika "…e Chris sembrava essere messo lì per questo!" Sospirò.

"Te l’ho sempre detto ma te lo ripeto: sei un mito!" Le sorrise Giulia, anche se indirettamente aveva avuto la sua piccola rivincita su quel damerino che era in grado solo di farla soffrire, ma per fortuna ora aveva trovato un ragazzo d’oro: Goten.

"Non credo di esserlo…" Abbassò lo sguardo per non far vedere all’amica che sarebbe scoppiata in lacrime da un momento all’altro "…non sono nemmeno capace di tenermi un ragazzo, sono solo in grado di combinare casini"

Giulia si avvicinò all’amica e si sedette accanto a lei sul divano dove stava sorseggiando del te caldo alla pesca, odiava quello al limone.

"Ehi…vuoi raccontarmi cosa è successo?" Chiese con voce pacata.

Erika sospirò, non era dell’umore giusto, ma poi decise che sarebbe stato meglio informare la sua migliore amica di cosa le era appena accaduto.

Durante il racconto Giulia rimase a bocca aperta, non poteva immaginare che Trunks si sarebbe comportato così, lo riteneva un ragazzo dolce e sensibile che non avrebbe mai fatto soffrire qualcuno solo per il gusto di farlo.

Alla fine, Erika scoppiò a piangere, il dolore era troppo forte, era come una pugnalata dritta in pieno petto.

"Sorellina mi spiace un casino…" Giulia l’abbracciò per confortarla nei limiti delle sue possibilità "…ma forse è meglio così…" Aggiunse poi "…probabilmente se si fosse comportato bene con te, sarebbe stato come dire…più difficile togliertelo dalla testa, mentre così…"

"Forse hai ragione!" Sospirò Erika asciugandosi le lacrime con il dorso della mano rovinandosi il trucco "…oh no! Ecco, per colpa di quello stronzo mi sono rovinata gli occhi e io non mi sono nemmeno portata il rimmel! Che disdetta!" Cercò di scherzarci su per quanto le era possibile.

Dopo essersi sistemata come meglio poteva, Erika salutò Giulia, era in ritardo per la prova del vestito per la sfilata di sabato sera.

"Allora ci sentiamo…e tu devi dirlo a Goten, non puoi nasconderglielo per sempre no?"

"Lo farò stai tranquilla!" Giulia salutò l’amica con un abbraccio, e una volta uscita prese il cellulare e compose un numero di telefono.

"Si sono io…è appena uscita…l’hai trattata proprio male sai? Si, lo so te lo avevo detto io, però ci è rimasta malissimo…se sono sicura? Fidati di me, la conosco come le mie tasche…ci vediamo allora, ciao!"

*

Dopo aver sospirato, Erika entrò alla M&P Corporation.

Non era cambiato nulla, gente che correva di qua e di la con degli abiti sull’attaccapanni, i flash delle macchine fotografiche provenivano da una stanza, il telefono squillava sempre nervosamente e nessuno era libero per rispondere.

"Erika! Che bello sei qui!"

"Oh Caterina ciao!" Le due si salutarono con un abbraccio

"Vieni con me , dobbiamo provare l’abito" Caterina trascinò Erika in una stanza dove al centro su di un piedistallo giaceva uno stupendo abito da sposa color rosa perlato di raso.

"Wow ma è stupendo!"

"Sapevo che ti sarebbe piaciuto, devo dire che appena l’ho visto ho pensato subito a te" Confessò Caterina che invitò poi la ragazza a provarlo.

Erika uscì dallo spogliatoio, tutti si soffermarono a guardarla, stava veramente bene.

Il vestito era composto da una gonna non troppo larga che arrivava fino ai piedi, adornata da roselline rosa che fermavano il pizzo che si apriva a V.

Il pezzo sopra era uguale alla gonna, scollato, che faceva intravedere poco il seno a causa di un girocollo di velo.

La testa era adornata da una bellissima coroncina di diamanti.

"Oddio Erika ti dona tantissimo!!" Fu entusiasta Caterina che portò di corsa la ragazza alla prova trucco e acconciatura.

Pensò che la sfilata con lei sarebbe stata un successo!

*

Finalmente arrivò il tanto atteso sabato sera, giorno previsto per la sfilata e il matrimonio di Trunks.

Erika si svegliò, avrebbe voluto già che fosse domenica, ma questo non era possibile, così si alzò e si promise davanti allo specchio che avrebbe vissuto quella giornata come tante altre, anzi dopo la sfilata sarebbe andata a divertirsi, alla faccia di chi la stava facendo soffrire.

Sarebbe passata a prendere Giulia nel pomeriggio visto che a quella sfilata avrebbe partecipato anche lei, indossando non un vestito da sposa, ma quelli più adatti per una testimone che si rispetti.

Così fu…

TOC TOC

"Si chi è?" Chiese Erika che da quasi trequarti d’ora si era chiusa in bagno com’era di consueto fare durante una sfilata.

Usciva solo alla fine, quando tutte avevano sfilato, era un po’ per scaramanzia.

"Sono io Erika è ora, manchi solo tu" Era Giulia che l’avvertiva di andare in scena "…io intanto ti aspetto all’ingresso ok?"

"Ok, vai pure avanti!"

Erika uscì, ma stranamente fuori non c’era nessuno, nessuna musica, tutto silenzio…

Forse fa parte dello spettacolo, pensò non sospettando minimamente che quella sarebbe stata una delle serate più belle della sua vita.

La tenda rossa si aprì per farla entrare nella passerella che nel frattempo stava suonando la marcia nuziale, ma si bloccò e fece cadere il mazzo di rose rosse dallo stupore.

Davanti a lei non aveva il pubblico, ma bensì Trunks che l’aspettava alla fine della passerella dentro un gazebo assieme ad un prete, Giulia e Goten.

Si guardò attorno spaesata cercando di capire se era un sogno oppure la realtà.

Vedendo che la giovane non stava avanzando, Trunks le andò incontro.

"Che sta succedendo qui?" Gli chiese balbettando.

Lui non rispose, si inginocchiò davanti a lei e le prese la mano "Erika, io ti amo, vuoi sposarmi?"

Erika rimase per un attimo interdetta, non poteva credere alle sue orecchie "E Tracy? Non dovevi sposarti con lei oggi?"

"Non ho mai detto che l’avrei sposata, io ti ho solo detto che sabato mi sarei sposato, ma con chi non te l’ho detto"

La giovane era perplessa, cercò gli occhi di Giulia che stava sorridendo e annuendo con il capo, come se stesse a dire che era tutto vero.

"Trunks…" Sospirò Erika che non sapeva veramente che dire, poi lo guardò negli occhi, erano sinceri "si" Era quello che voleva da sempre.

Celebrata la cerimonia i due si appartarono per parlare "Vuoi spiegarmi perché hai fatto tutto questo?" Chiese Erika

"Dicevi che non ero in grado di sorprenderti!" Trunks si grattò la testa

"Mi sbagliavo!" Aggiunse la ragazza

"Però devo confessarti che non è stata una mia idea la situazione di Tracy, per quello c’è lo zampino della tua amica Giulia"

"Però sia chiaro, l’idea della sfilata è tua Trunks!" Aggiunse Giulia che stava origliando.

"Beh si! Se non sbaglio era proprio così che ti immaginavi il tuo matrimonio, una sorpresa!" Disse Trunks imbarazzato.

"Ed è vero!" Erika prese tra le mani il viso di Trunks avvicinando le sue labbra alle sue mentre uno spettacolo pirotecnico illuminava i loro volti.

Continua nell'ultimo capitolo...