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Autore: _ Angel _    01/06/2013    3 recensioni
Cosa accadrebbe se dopo pochi mesi dalla confitta di Crono, si levasse un nuovo esercito oscuro? Un ultimo asso nella manica del signore del Tempo o solo un esercito che teneva davvero al proprio padrone? Una nuova profezia , incombe sul campo MezzoSangue.
Nuovi eroi partiranno in una nuova avventura. Cosa accadrà?
[postata poco dopo il 5°libro della saga, ma prima di 'P.J. e gli Eroi dell'Olimpo'.]
[E' IN CORSO LA REVISIONE.]
[MOMENTANEAMENTE INCOMPIUTA.]
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Gli Dèi, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 7. Annabeth ed io veniamo rapiti.
Stupide celle fatte a prova di semidei. Sono quasi peggiori della musica che si ascolta nell'ascensore dell'Olimpo.





-DAL CAPITOLO PRECEDENTE.


I ragazzi , non appena conclusa la cena, si dirigono verso le loro rispettive capanne.
I figli di Atena però, ricevono una sorpresa per niente piacevole.
Qualcuno, infatti, si è intrufolato nella loro capanna, ed ha distrutto la maggior parte delle cose al suo interno, compreso l'arredamento.
Sul muro un solito insulto in greco 'Erre es Korakas'
Annabeth furiosa, si dirige nella foresta, dove vi incontra Nico, figlio di Ade.
Dopo essere stati raggiunti anche da Percy, i tre si dirigono nella Sala Grande dove vi è in corso una riunione per smistare i figli della dea nelle varie case, almeno per una notte.
Annabeth finisce 'casualmente' nella capanna del figlio di Poseidone e passano un po' di tempo insieme.
Infine, a notte fonda, il campo viene attaccato da un mostro, il quale si riconosce come l'essere che attaccò Luna poco prima ch'ella raggiungesse i confini del luogo.

-Buona lettura.




************



*POV ANNABETH.*


Vidi Luna tremare impaurita e iniziare a guardarsi intorno in cerca di aiuto, così decisi di allontanarmi da Percy per avvicinarmi alla ragazza terrorizzata.
-'Luna.. Cosa.. cosa succede?'-
-'Quel mostro. Quel mostro mi ha quasi ucciso! E' lo stesso che ho combattuto poco prima di arrivare qui!'- mi urlò in preda al panico.
Le misi un braccio intorno alle spalle, e senza chiederle altro decisi di portarla al sicuro nella capanna di Afrodite, nella quale era stata smistata.
Non appena entrammo, le feci segno di sedersi in un letto e pochi secondi dopo, le porsi una bottiglietta d'acqua.
Ella mi ringraziò e iniziò a sorseggiare, ancora tremante.
-'Va meglio?'- le chiesi.
-'...Più o meno... Come.. Come può essere entrato nel campo? .. La prima volta, per quanto si sforzasse di entrare non riusciva ad oltrepassare i confini! E poi.. gli altri mi hanno raccontata del Vello d'Oro che avrebbe dovuto rafforzare la barriera.. come .. come può essere accaduto?'-
-'Possibilmente è stato evocato dall'interno.'- le dissi pensierosa.
In quel momento ripensai alla semi-distruzione della mia capanna e dell'attacco avvenuto poche ore dopo.
Possibilmente il colpevole di entrambi i casi, era lo stesso.

Quando vidi Luna calmarsi un po', le dissi che sarei dovuta andare per poco tempo nell'area in cui i ragazzi combatteva contro quell'essere in modo da aiutarli.
Lei cercò di annuire anche se era ancora visibilmente scossa, quindi la rassicurai un'ultima volta e mi diressi verso la porta.


In poco tempo arrivai nel luogo dello scontro.
Ciò che trovai non mi piacque per niente.
Percy combatteva ancora contro quel mostro, e la cosa non andava molto a suo favore...
Inoltre, c'era una figura scura e incappucciata dietro le spalle di quest'ultimo.
Inizialmente, non riuscii a definirlo bene, ma quando non notai che quell'apparente uomo riusciva in qualche modo ad immobilizzare tutti, decisi di partire all'attacco.
Mentre correvo gli correvo incontro, notai che in mano teneva ben saldo un medaglione piuttosto grande, che emanava una strana energia verde.
Cercai di colpirlo, ma si accorse di me pochi attimi prima che gli arrivassi incontro e, in qualche modo, riuscì a fuggire poco prima che lo raggiungessi.
Dopo che sparì, notai che tutti avevano ripreso la mobilità dei loro corpi, e cercavano di rimettersi in piedi, anche se con una certa difficoltà.
In quel momento, arrivai quasi accanto a Percy e dovevo solo sforzarmi nel trovare un modo di distrarre quel mostro da lui.
-'Tu vieni con me.'- mi disse una voce improvvisa alle spalle.
Mi voltai di scatto e vidi lo stesso uomo di prima aprire la bocca in un sorriso alquanto inquietante.
Non riuscii a vedere il suo viso, poiché era totalmente coperto dal mantello (fatta eccezione per la bocca), ma ebbi la sensazione che non fosse un essere .. come dire. Normale.
Aveva un qualcosa di malvagio che non riuscii a spiegarmi.
-'PERCY!'- urlai contro al figlio di Poseidone che stava ancora combattendo, e poco prima che quell'essere mi 'risucchiasse' in quel medaglione , afferrai la mano del mio ragazzo , il quale si precipitò immediatamente verso di me.


Il resto non riuscii a ricordarlo perfettamente


***



*Pov Percy*


Iniziai a correre verso quell'essere costringendolo a lasciare la ragazza per concentrarsi verso di me, e non appena la figlia di Afrodite riuscì a fuggire dalle grinfie di quest'ultimo partì all'attacco, mentre vidi di sfuggita i più piccoli fuggire chissà dove nel, seguiti da alcuni satiri e da alcune ninfe, che cercavano di prenderli prima che s'imbattessero in qualche altro mostro.
-'HEY ZUCCONE!'- chiamai quel 'coso' con il primo nominativo che mi venne in mente.
-'Vieni a combattere con me!'- continuai ad urlargli.
Il mostro si girò, e dopo aver fatto un grugnito, iniziò a corrermi incontro.
Riuscii a schivare alcuni colpi ch'esso m'inflisse con la sua 'zampa extra large'.
Combattei contro esso per un bel po' di tempo , finché non vidi di sfuggita Annabeth tornare dal dormitorio dei figli di Afrodite e venirmi incontro.
Inizialmente non riuscii a capire ciò che stesse succedendo.
Poi sentii la stessa figlia di Atena urlarmi contro.
In pochi attimi lanciai Vortice in un piede del mostro e girandomi verso ella, la vidi essere 'risucchiata' da uno strano medaglione.
Non riuscii a scorgere esattamente chi tenesse in mano quell'oggetto.
Seppi solo che Annabeth mi tirò per mano, e tenendomi stretto a lei, finii in un qualche strano luogo.
Mi svegliai poco tempo dopo con ancora la certezza di essere al campo.
Non capii esattamente il perché, ma avevo ancora la sensazione di essere lì.
Cercai di aprire 'degnamente' gli occhi per poter guardare meglio attorno, ma non fu facile, dato che eravamo in una specie di stanza totalmente buia.
Tastai la tasca dei jeans che portavo, e fortunatamente, mi accorsi che Vortice era tornata al suo posto.
Estrassi la spada dai pantaloni, e non appena tolsi il cappuccio a quell'apparente penna, Anaklusmus apparve , 'attivando' una specie di bagliore azzurro che mi permise di mettere a fuoco lo stretto necessario di ciò che mi stava attorno.
Di una cosa in quel momento ebbi la certezza.
Ero davvero in una stanza.
E Annabeth era ancora accanto a me, svenuta.
-'Annabeth!'- la chiamai , cercando di svegliarla, ma lei non si mosse.
Tutto d'un tratto poi, la stessa ragazza che mi era accanto iniziò come a polverizzarsi, diventando poi cenere nera.
Feci la cosa che venne prima nella mia mente : urlai.


Dopodiché la stanza iniziò a ruotare su sé stessa ed io con essa.
In pochi secondi mi ritrovai negli Inferi.
-'Percy! Percy, svegliati! E' un incubo! Phobos! Deim-' -poi sparì anche quella voce che mi sembrava appartenesse a Nico Di Angelo.
-'Phobos.. Deimos. Ora.. Ora capisco.'- pensai fra me stesso , cercando di autoconvincermi che sarebbe andato tutto bene e che sarei finalmente uscito da quell'incubo.
Decisi di cercare di ricordare i più bei momenti passati con Annabeth, al campo, con mio padre e con Tyson senza guardare il 'nuovo incubo' che mi stava attorno.
Poi di colpo riuscii a svegliarmi grazie ad una voce familiare che mi era accanto: Annabeth.
La vera Annabeth.
-'Sapientona...'- cercai di dire poco prima ch'ella mi si catapultasse addosso stritolandomi in un abbraccio.
-'Mi hai fatto morire dallo spavento, non lo capisci!* Non ti svegliavi, e non reagivi più a nulla!'- mi urlò contro.
Per un momento ebbi la sensazione che stesse piangendo.
-'Scusa..'- le dissi io con un tono premuroso.
E io che pensavo di aver vissuto il momento peggiore ritrovandomela in polvere davanti ai miei occhi.
Notai ch'ero nella stessa stanza del mio incubo , ma leggermente illuminata tramite una piccola finestra e per un attimo ebbi il timore che in quello stesso istante tutto sarebbe avvenuto come in esso.
Poi mi rincuorai vedendo la ragazza ancora accanto a me.
-'Tranquilla. Ora sono qui.'- continuai.
Lei si staccò da me, poi mi diede un pugno in testa.
-'Ahio.'-
-'Te lo meriti, idiota!'-
-'Bah.'-
-'Co-Comunque. Prendi Vortice. Cerca di farmi un po' di luce mentre cerco di capire dove ci troviamo.'-
-'Oh. Ehm.. Ok.'- -'Non ne avrete bisogno.'- ci dissero due voci maschili all'unisono e apparentemente vicino a noi.
In quel momento mi fu naturale estrarre essa in fretta e furia, e in poco tempo, riuscii a capire, tramite il bagliore emanato da Anaklusmus che eravamo in una stanza di modeste dimensioni e che come suo 'confine', da un lato aveva un muro con una piccola finestra, dalla parte opposta delle specie di sbarre.
-'Una cella.'- dissi io con tono leggermente irritato.
Insomma.
Eravamo stati appena 'rapiti', e dove ci portano?
In una banalissima cella.
-'Non è una banalissima cella caro Perseus Jackson.'- parlò un terzo ragazzo .
Mi alzai, e mi avvicinai leggermente , seguito da Annabeth.
Tramite Vortice, riuscii a scorgere il viso di tre ragazzi che mi erano familiari.
-'Phobos.. Deimos.. Lucas? Cosa ci fai tu qui?'-
-'Semplice. Ho mandato io lui a prendervi, mentre mi dirigevo qui...'-iniziò indicando Deimos che per un attimo si era tramutato nello stesso uomo che ci aveva rapiti al campo.
-'Quel campo era orribile. Avrei preferito distruggerlo per intero e non solo quella stupida capanna di Atena.'-
Sentii Annabeth stringermi forte la mano.
Mi voltai leggermente contro di essa e notai che aveva un espressione furiosa.
-'TU.'- disse con un tono pieno di odio.
-'Cosa c'è cara Chase?'-
-'Me la pagherai!'- le urlò lei contro.
Poi si precipitò verso le sbarre.
Non appena le toccò prese una violenta scossa che la fece arrivare in terra.
-'Annabeth!'- dissi io precipitandomi da lei mentre si teneva la mano dolente.
-'Pff. Ingrata. Ringraziaci solo per il fatto che vi ritrovate ancora in vita.'- iniziò Lucas.
-'Queste sbarre sono state create in acciaio dello Stige con l'aggiunta di qualche ingranaggio creato grazie a qualche mio amico che ci sa fare nelle fucine. Non riuscirete mai ad uscire, a meno che non vogliate rimanerne secchi per le scosse elettriche.'- concluse.
Mentre cercavo di fare qualcosa per la mano di Annabeth ancora dolorante.
In quell'istante mi chiesi del perché non mi fossi portato dietro anche un figlio di Apollo.
Almeno ci avrebbe 'salvaguardato'.
Poi mi resi conto che era un pensiero fin troppo stupido anche per me.
-'Fra poco manderemo qualcuno a portare un po' di Ambrosia alla ragazza.'- dissero poi Phobos e Deimos con tono di chi aveva in serbo qualcosa di orribile, dopodiché sparirono insieme a Lucas lasciandoci da soli.



***





*Pov Nico*


Sentii delle urla da fuori e decisi di accorrere verso gli altri semidei, che possibilmente , avevano bisogno di altro aiuto.
Uscii dalla capanna di Ade e mi scontrai immediatamente con un uomo incappucciato che poco dopo vidi riuscire ad immobilizzare in un istante tutti i ragazzi del campo.
Rendendomene conto troppo tardi, però, quell'essere immobilizzò anche me, e per quanto fossi stato potente come figlio del dio degli Inferi, non riuscì per qualche minuti a muovermi.
Percy, che stava ancora combattendo contro il mostro, inoltre, non fu 'vittima' di esso.
Successivamente, vidi Annabeth correre verso quell'uomo , ed infine, ebbi nuovamente il controllo del mio corpo.
Feci per correre incontro ai due, quando notai che la stessa figlia di Atena e Percy furono 'risucchiati' nello stesso medaglione che possedeva quell'uomo e che utilizzava per immobilizzare le persone.
Dopodiché ci fu un lampo di luce improvviso e tutto tornò alla normalità.
I semidei del campo, però , erano ancora del tutto sconvolti dell'accaduto e non riuscirono a fare molto nei minuti che seguirono.
Notai poi una bambina, piangere e chiamare triste i due ragazzi appena scomparsi: credo si chiamasse Martha, poiché una delle sue sorelle la chiamò in tal modo.


Poco dopo , Chirone disse a tutti i capo capanna che avremmo effettuato in quel preciso istante una riunione per quanto riguardava l'accaduto, mentre gli altri dovevano portare i più piccoli nelle rispettive cabine per farli riposare, per poi raggiungere la Sala Grande unendosi anch'essi alla riunione.
Si era finalmente reso conto che tutti i fatti avvenuti in quei giorni, non erano per niente casuali.



Fummo tutti certi di una cosa: in quelle settimane avremmo affrontato un qualcosa di estremamente pericoloso e potente.



Mi avvicinai al centauro e lo avvisai che mi sarei assentato da essa per andare negli Inferi e chiedere spiegazioni direttamente a mio padre.
Lui accettò a malincuore , ma capì che era la cosa migliore da fare.
Inoltre, in tal modo, avrei avuto l'occasione di 'contattare' Percy .
Infine iniziai a viaggiare nell'ombra in modo da poter raggiungere l'entrata nel regno di Ade in poco tempo.
Quando riuscii ad arrivare a destinazione, corsi velocemente verso il palazzo di quest'ultimo.
Vidi gli spettri salutarmi alcuni cordialmente altri in modo sbrigativo, ma non li degnai della mia attenzione.
Avevo di meglio da fare.
Aprii con forza il portone del castello e mi avviai verso la camera preferita di mio padre.
La stanza in cui si trovava il camino, e dove si trovava anche il fuoco che conteneva parecchie anime.
Entrai in essa e vi trovai Persefone intenta ad annoiarsi e mio padre ammirare il fuoco del camino.
Mi avvicinai a loro, poi mi inginocchiai.
-'Divina Persefone, Divino padre, devo parlarvi.'- dissi loro.
-'Ti aspettavo figlio mio.'- mi disse Ade, mentre Persefone accennava ad un sorriso.



***




Angolo Autrice;


Salve a tutti :)
Ecco qui il nuovo capitolo : mi scuso immensamente per il ritardo, ma è l'ultima settimana scolastica e mi stò concentrando soprattutto sullo studio;
Stò già iniziando a scrivere l'ottavo (sono arrivata a 8 capitolo yeah!) capitolo, in modo da poterlo pubblicare non troppo tardi (ovvero dopo gli esami).
Bene, che dire: ecco i nostri due protagonisti che vengono rapiti.
Sarà dunque Nico il principale 'protagonista' della profezia, o Percy e Annabeth riusciranno a tornare indietro in tempo? è v é
Vi lascio nei vostri dubbi in attesa del nuovo capitolo c': .
Seriamente, spero che vi piaccia, perché pur cercando di migliorare ho sempre il timore di fare degli errori ;w;
Recensite, e avvertitemi se vi accorgete di qualche errore :')
Grazie a tutti i lettori silenziosi (in totale le visualizzazioni sono più di 290 *A*) e a tutti coloro che hanno recensito.
A presto,


_ Angel _
  
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